Se non partiamo dal presupposto, oggettivo, che questa gente parte e continuerà a partire perché la storia è piena di popoli e di migrazioni, non ne usciremo mai. La questione va affrontata con realismo e con buonsenso. Se invece l'approcci demagogicamente (e pericolosamente, come fa quello scriteriato di Salvini che oggi evoca le guerre naziste per commentare i finanziamenti della Germania alle Ong) non solo non risolvi un cazzo, ma peggiori la situazione. Perché a Lampedusa la gestione degli arrivi è al collasso da tempo, perché l'incertezza e la sensazione di inadeguatezza che il governo sta trasmettendo alla popolazione locale ma anche ai migranti rende il clima esplosivo. Come fa, Meloni, a pretendere un coinvolgimento più serio e concreto degli altri Paesi europei quali Germania e Francia in primis, se poi nello scacchiere delle alleanze interne strizza di continuo l'occhio ai paesi dell'est che sono tra i più contrari alla soluzione dell'accoglienza?
E che fiducia può suscitare un governo in cui Salvini chiede i blocchi navali, lo schieramento della Marina militare, tra poco dirà chiaramente di bombardare navi e barchini, con la linea istituzionale di Meloni che è comunque ambigua e impalpabile?
Sappiamo tutti che è un tema complesso, che la soluzione non è a portata di mano, ma se avveleniamo il dibattito con cazzate come le 35 euro e la sostituzione etnica, capite bene che non solo non troviamo una soluzione accettabile che contempli un'accoglienza dignitosa e umana, ma rischiamo di fomentare odio e intolleranza che poi alimentano la violenza.