Crisi ucraina

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Offline Lativm88

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9320 il: 02 Giu 2025, 18:25 »
Quello che si voleva dire era che da quando Z è stato sputtanato in diretta mondiale TV dal suo unico vero partner nella guerra, gli Usa, la Russia ha sempre avuto il coltello dalla parte del manico.
E infatti mentre Trump si affannava a tessere le lodi di putipú, e invocava i negoziati, quello bombardava più che pria le città ucraine. Tanto che si chiedeva, ora che Z era stato sottomesso al volere americano, chissà come mai la guerra non si ferma? Forse perché la Russia, sapendo di avere il coltello dalla parte del manico, vuole fare più conquiste territoriali possibili?
Non solo, questa forza mostrata dalla Russia nel pieno dei negoziati ha fatto dire persino a Trump (che era partito dicendo che la guerra l'aveva scatenata l'Ucraina, vero o falso che sia quel che conta è la notevole differenza di narrazione e che Z fosse un dittatore) che putipú era impazzito e che forse non voleva la pace.

Questo si stava dicendo, adesso che c'è stata l'operazione ucraina non mi si può dire che la Russia cerca la pace e l'Ucraina no, perché non è vero.
Entrambi gli schieramenti hanno delle fazioni più guerrafondaie e altre meno.
Al momento in entrambi gli schieramenti prevalgono.
E voglio tenere fuori le differenze "morali" dei due schieramenti se pure esistono.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9321 il: 02 Giu 2025, 19:46 »
Entrambi gli schieramenti hanno delle fazioni più guerrafondaie e altre meno.
Al momento in entrambi gli schieramenti prevalgono.
su questo sono totalmente d'accordo con te.

Per questo temo la risposta russa, perché ci sarà, e porterà purtroppo altre morti.
Allora ri chiedo, questa operazione contro aerei che a quanto si dice non erano neanche impiegati in ucraina, che utilità aveva oltre al tentativo di far inkazzare ulteriormente i russi e provare a far saltare il vertice? Ora dopo che i giornali hanno celebrato la "Pearl Harbour  russa" aspettiamo i morti.

Offline pandev66

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9322 il: 02 Giu 2025, 23:30 »
su questo sono totalmente d'accordo con te.

Per questo temo la risposta russa, perché ci sarà, e porterà purtroppo altre morti.
Allora ri chiedo, questa operazione contro aerei che a quanto si dice non erano neanche impiegati in ucraina, che utilità aveva oltre al tentativo di far inkazzare ulteriormente i russi e provare a far saltare il vertice? Ora dopo che i giornali hanno celebrato la "Pearl Harbour  russa" aspettiamo i morti.

Forse sono solo un moto di orgoglio per dire:
Adesso state vincendo e noi ci arrendiamo, ma se volete stravincere possiamo ancora fare qualcosa.

Le famose "carte in mano " che Trump ha detto che gli ucraini non avevano

Offline Blueline

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9323 il: 03 Giu 2025, 04:03 »
su questo sono totalmente d'accordo con te.

Per questo temo la risposta russa, perché ci sarà, e porterà purtroppo altre morti.
Allora ri chiedo, questa operazione contro aerei che a quanto si dice non erano neanche impiegati in ucraina, che utilità aveva oltre al tentativo di far inkazzare ulteriormente i russi e provare a far saltare il vertice? Ora dopo che i giornali hanno celebrato la "Pearl Harbour  russa" aspettiamo i morti.


Con la differenza che allora gli americani si facevano i cazzi propri e il suo peso bellico era assente, i russi invece stanno già dando il massimo, tutti gli sfegi che possono fare li stanno facendo, compresa la tattica vile e assassina di uccidere deliberatamente i civili. Più di così non possono...

Offline Blueline

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9324 il: 03 Giu 2025, 04:18 »
se putin avesse voluto fare il cazzo che gli pareva, da 3 anni al posto dell'Ucraina ci sarebbe una landa radioattiva desolata.
Dovremmo uscire dalla logica Lazio roma e guardare la realtà con tutte le terrificanti conseguenze che potrebbero verificarsi, alla popolazione ucraina in primis. E tifare pace qualunque essa sia.
La pace qualunque sia, non esiste, vedi Monaco 1939. E gli ucraini non ne vogliono sapere di finire un'altra volta sotto i russi, basta vedere anche nazioni come Romania e Polonia, prima e adesso... Ma anche Albania, non credo che vogliano ritornare a fare i migranti, magari trovando ostilità in terra straniera perché la loro oppressa da un regime dittatoriale assassino e vampiro. E l'Ucraina ha sofferto 10 volte di più, con l'Holomodor in primis. E' una situazione paradossale iniziata col patto di Yalta, a cui fu concesso ai russi di fare i porci comodi loro. E con una pace che prevede concessioni, tempo 2 anni e si starà da capo a 12 per un altro pezzo di Ucraina, per la Moldavia e gli stati baltici.

Offline Lativm88

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9325 il: 06 Giu 2025, 12:33 »
In reazione all'attacco di aerei militari, i russi bombardano le città ucraine. C'è qualche differenza

Comunque forse c'era khamas pure lì

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9326 il: 06 Giu 2025, 17:23 »
In reazione all'attacco di aerei militari, i russi bombardano le città ucraine. C'è qualche differenza

i russi bombardano obiettivi e strutture militari, non fanno saltare ponti e deragliare treni facendo una dozzina di morti (ma quelli per la stampa occidentale sono "incidenti" salvo poi glorificare la furbizia ucraina e la coglionaggine russa) missili sulle città delle aree occupate dalla russia piu attentati terroristici qua e la in giro per la russia (compresa la bufala dei 1000 kg di tritolo sul ponte di crimea rimasto chiuso 3 ore che tuttora fa bella mostra sui siti italioti)
ma vabbè che sarà mai.
Quanto stanno? arbitro cornuto.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9327 il: 07 Giu 2025, 09:08 »
Kappa, tu che sai molto più di me di Polonia come la vedi sta cosa?

Il Parlamento polacco ratifica il "genocidio" commesso dai nazisti ucraini

Di Francesco Dall'Aglio

Se "i russi” ci dicono che Bandera e Šuchevy erano degli scellerati (né più né meno dei loro omologhi in altre parti d’Europa negli anni '30 e '40 del secolo scorso, ma appunto l’asticella è posta molto in basso) e l’OUN-UPA una banda di tagliagole, noi ovviamente non dobbiamo crederci perché è propaganda russa.

Il problema sorge quando la stessa cosa ce la dice, come ha fatto l’altro ieri, il Parlamento polacco, che ha ufficialmente istituito la "Giornata nazionale in memoria dei polacchi vittime del genocidio commesso dall’OUN-UPA nei territori orientali della seconda Repubblica Polacca”, ovvero la Volinia. La data scelta è l’11 luglio, essendo il luglio del 1943 uno dei momenti più cupi delle stragi di civili nella regione.

La mossa pone fine a un estenuante tira e molla storico, diplomatico e politico che si trascina dalla dissoluzione del Patto di Varsavia e soprattutto dal 2015 in poi (sì, la storia della regione inizia prima del 2014, per quanto sconcertante possa essere questo pensiero): del resto il neo eletto Presidente, Karol Nawrocki, è stato a capo dell’Istituto della Memoria Nazionale, e i massacri in Volinia e la necessità di riconoscerli ufficialmente come "genocidio della nazione polacca” sono da sempre uno dei suoi cavalli di battaglia (al link 1 un articolo abbastanza neutrale sulla faccenda dell'edizione in inglese di Telewizja Polska).

La risposta ucraina non si è fatta attendere ed è stata affidata a una nota pubblicata sul sito del Ministero degli Esteri (link 2), nella quale esprime il suo rammarico per quella che definisce "uno schiaffo alle relazioni di buon vicinato tra Ucraina e Polonia”, considera che non contribuisce alla riconciliazione, aumenta la tensione nelle relazioni bilaterali e, infine, ricorda "che i polacchi non devono cercare nemici tra i gli ucraini, e gli ucraini non devono cercare nemici tra i polacchi. Abbiamo un nemico comune – la Russia”. DeepState, di cui abbiamo già fatto notare la deriva oltranzista degli ultimi mesi, ci va più pesante, postando un bel murale di Bandera e Šuchevy "eroi dell’Ucraina” su sfondo rosso-nero e concludendo il post così: "Stepan Bandera e Roman Šuchevy erano e saranno Eroi dell'Ucraina, e l'OUN e l'UPA sono organizzazioni che gli ucraini elogeranno e ricorderanno per la loro lotta, che aveva come obiettivo un'Ucraina libera e indipendente! E la bandiera rossonera sventolerà orgogliosamente accanto alla bandiera nazionale. E né i polacchi né i moscoviti ci vengano a dire chi sono i nostri Eroi” (link 3).

Non basta certamente una decisione parlamentare per “riconciliare”, e sia la posizione di Nawrocki che quella dell’Istituto della Memoria Nazionale rispondono anche e soprattutto a logiche di politica interna, e di vellicazione dei più bassi istinti dei nazionalisti locali, che di verità storica – del resto chiamare la Volinia “territori orientali della seconda Repubblica Polacca” chiarisce abbastanza bene quale sia il tono generale del dibattito, al quale lo stesso Parlamento polacco non è affatto estraneo, anzi. Di tutto questo, e di tante situazioni simili, non mi pare che da noi, al di fuori di una cerchia abbastanza ristretta di specialisti, sia mai arrivato qualcosa. È una delle conseguenze del fatto che dopo il 1990 la storia dell'Europa centro-orientale dal 1918 al 1939 è stata Disneyficata, rappresentando l'intera regione tra i quattro mari (Baltico, Nero, Egeo e Adriatico) come una specie di paradiso agreste popolato da allegri fattori la cui unica occupazione era attendere la prossima festa del raccolto, devastato dalla Germania nazista e dall'URSS comunista (e da quest'ultima, ovviamente, molto più della Germania che in fondo qualche motivo ce l'aveva) per la loro lotta totalitaria: quando in realtà era una vasca di piranha che azzannavano se stessi e i vicini col più grande entusiasmo, proponendo la soluzione scelta in Volinia dall'OUN-UPA come una normale pratica di eugenetica nazionale. In questa vasca di piranha l'URSS (e pure la Germania) c'entrano il giusto, e la realtà, come al solito, era leggermente più complessa.

 

Link 1: https://tvpworld.com/87110226/polands-remembrance-day-for-volhynia-massacres-angers-ukraine
Link 2: https://mfa.gov.ua/news/zayava-mzs-shchodo-rishennya-sejmu-respubliki-polshcha
Link 3: https://t.me/DeepStateUA/21959

*Post Facebook del 6 giugno 2025

Offline Lativm88

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9328 il: 08 Giu 2025, 08:32 »
i russi bombardano obiettivi e strutture militari, non fanno saltare ponti e deragliare treni facendo una dozzina di morti (ma quelli per la stampa occidentale sono "incidenti" salvo poi glorificare la furbizia ucraina e la coglionaggine russa) missili sulle città delle aree occupate dalla russia piu attentati terroristici qua e la in giro per la russia (compresa la bufala dei 1000 kg di tritolo sul ponte di crimea rimasto chiuso 3 ore che tuttora fa bella mostra sui siti italioti)
ma vabbè che sarà mai.
Quanto stanno? arbitro cornuto.

Ognuno ha i suoi temi sensibili, questo mi sembra il tuo. In questo topic mi hai letto spesso criticare stampa occidentale e alcune azioni ucraine.
Non ti ho mai visto fare il contrario. Ho solo detto che la risposta immediata ad un'azione militare mirata sugli aerei russi ha decretato un bombardamento in città ucraine anche in aree non militari.
La questione dell'arbitro e del tifo tienitela per Te, la ritengo offensiva e chiunque abbia avuto la voglia di leggermi non solo qui, ma in tutti i topic di politica saprà di cosa parlo.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9329 il: 08 Giu 2025, 11:45 »
Ognuno ha i suoi temi sensibili, questo mi sembra il tuo. In questo topic mi hai letto spesso criticare stampa occidentale e alcune azioni ucraine.
Non ti ho mai visto fare il contrario. Ho solo detto che la risposta immediata ad un'azione militare mirata sugli aerei russi ha decretato un bombardamento in città ucraine anche in aree non militari.
La questione dell'arbitro e del tifo tienitela per Te, la ritengo offensiva e chiunque abbia avuto la voglia di leggermi non solo qui, ma in tutti i topic di politica saprà di cosa parlo.
se ti sei sentito offeso ti chiedo scusa, non era mia intenzione offenderti. Io nei miei interventi che si parli di Lazio o altri temi non faccio mai questioni personali e non mi interessa polemizzare con nessuno  visto che non conosco nessuno personalmente.

Detto questo io sul topic ho spesso detto che putin è una persona spregevole che andrebbe processato, non tanto per quello che sta facendo in ucraina ma per quello che ha fatto per 20 anni in russia.
Non ho nessuna simpatia per le oligarchie russe, ma non ce l'ho neanche per quelle di brussel.
Mi sento equidistante.
Avendo letto  molto anche da parte russa mi sento di dire che questa guerra (iniziata nel 2014) non ha un solo responsabile come ripetono tutti i giorni alti rappresentanti ue e governi affiliati nato.
Purtroppo in occidente come in russia siamo sottoposti ad una nebbia fittissima di fake news, ed è sempre più complesso stabilire cosa è  vero e cosa è  falso da entrambi i lati.
E che i russi producano fake news è risaputo ed è per questo abbiamo deciso, noi democrazie europee, di chiudere tutti i siti di informazione russa.
Allo stesso tempo però continuiamo a pompare la retorica altrettanto falsa ucraina e la propaganda della nato dando tutto per verità assodata.
Io non sono in grado di stabilire militarmente chi compie cosa perché non ho informazioni di prima mano, ma le devo sempre filtrare tra le 1000 narrazioni di entrambe le parti cercando di scremare la fuffa.
Vorrei che tutti si andasse con maggiore prudenza su questi temi.
con stima

Offline Lativm88

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9330 il: 08 Giu 2025, 13:08 »
Anche io non volevo offenderti. Mi sento lontano dalla logica dei social dove bisogna per forza controbattere per mettere alle strette gli interlocutori. Tanto che non ho nessun social network.
Sono più che consapevole della fitta nebbia che avvolge la verità in occidente e il sangue di Gaza, in particolare, ha squarciato gli ultimi veli che indecentemente ancora poniamo sulle nostre vergogne imperialiste.
Da storico sono anche conscio del fatto che la storia non ha una divisione fantasy in buoni e cattivi (se non in casi rarissimi) e chiunque la presenti in questa maniera sta volutamente prendendo in giro chi lo ascolta.

Detto ciò trovo che al momento, purtroppo, l'ostacolo alla pace in ucraina più che da un più che delegittimato Z venga dalla voglia russa di approfittare di questa delegittimazione e andare oltre il riconoscimento della Crimea e delle zone occupate, non per forza territorialmente, anche dettando regole interne all'Ucraina. L'unica vittoria che vorrebbero davvero è un cambio di regime a Kiev in uno più loro congeniale. E questo non sta a loro deciderlo, come non sta a Washington.

Poi possiamo parlare di real politik e fare delle tare alle parole dei politici, ma temo che sia dal linguaggio dei politici russi di estrema destra (e che finanziano i partiti di estrema destra e tutte le bufale di estrema destra che circolano) come dei nostrani la cosa sia ancora difficile.

l'Europa è al suo minimo storico, ma temo che sia Russia che USA vogliano proprio questo e per questo siano amici di tutti i partiti euroscettici. Chi vorrebbe un altro polo di potere a contendere la scena internazionale?
Ma per avere un polo di potere alternativo è necessario avere un esercito? Sono domande che io non sono ancora pronto a rispondere perché ho paura di dove possa andare a parare, ma quando ci lamentiamo della non indipendenza europea dai fini americani e quando vediamo dei leader del tutto fascisti sorgere sotto la bandiera anti europeista dobbiamo intendere che se non abbiamo voce è perché non abbiamo unità politica/militare poi cosa dirà questa voce, che dica giusta pace, starebbe a noi imporlo con il nostro impegno consapevole.
Con altrettanta stima ti ringrazio del nostro scambio di visioni.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9331 il: Ieri alle 12:21 »
si tratta di una lettura certamente filorussa, quindi anche questa da prendere con le molle, ma con accesso diretto alle fonti russe che qui in europa vengono censurate (almeno alla grande massa non avvezza a escamotage tecnologici) utile a farci capire cosa davvero pensino i russi del conflitto senza mediazioni partigiane.

NATO-UE hanno deciso: la guerra in Ucraina deve continuare

 di Fabrizio Poggi per l'AntiDiplomatico

Inquietudine anche a Kiev per l'aggressione sionista all'Iran. Non che ai nazigolpisti ucraini stiano a cuore le sorti del popolo iraniano o quelle della pace mondiale: semplicemente, gli attacchi israeliani hanno provocato un'impennata dei prezzi sui mercati mondiali, sia del petrolio che dell'oro, due elementi chiave del bilancio russo.

Il prezzo dei future sul greggio Brent aveva dapprima raggiunto i 78,5 dollari al barile, attestandosi poi a circa 75 dollari: in barba ai deliri di “Fredegonda”-Kallas di portare il prezzo a 45 dollari, per «rovinare l'economia russa». E anche i prezzi dell'oro sono aumentati. Il risultato, prevede l'osservatore politico-militare Boris Rožin (il blogger conosciuto come “Colonelcassad”) è che, come piovuti dal cielo, la Russia incamererà miliardi di dollari dall'aumento dei prezzi del petrolio e dalla «rivalutazione delle riserve auree e valutarie». Chiaro che anche a Kiev si comprendano le conseguenze di tale tendenza: un ufficiale ucraino che si firma “Alex” irride a tutti quegli «strateghi che erano felici del calo dei prezzi del petrolio e vedevano in questo la fine della Russia. Affinché si verifichino processi distruttivi nell'economia russa, i prezzi dovrebbero scendere al minimo e rimanerci per più di un anno, ma invece non sono durati nemmeno due mesi».

Sul fronte guerreggiato, invece, a parere del colonnello a riposo Anatolij Matvijchuk, l'esercito russo è ora in grado di liberare metà dell'Ucraina. Citando le parole di Vladimir Putin, secondo cui l'obiettivo immediato è oggi quello di preservare le aree di confine e le nuove regioni dalle ingerenze del regime fascista, Matvijchuk specifica che si tratta di «Crimea, LNR e DNR, regione di Zaporože, ma anche delle regioni di Dnepropetrovsk, Kharkov, Cernigov, Sumy e, probabilmente, anche Kirovograd, Odessa e Nikolaev». E, considerata una zona cuscinetto di sicurezza di almeno 100 chilometri, allora si arriva anche al Dnepr. A giudizio di Matvijchuk, Kiev non è più in grado di difendere queste regioni: «l'ingresso nella regione di Dnepropetrovsk ha aperto tre scenari molto interessanti. Il primo è il trasferimento delle ostilità in territorio nemico e Kiev non ha i mezzi per allestire un sistema di linee, posizioni difensive, trincee». Il secondo è, ovviamente, la perdita di immagine. Il terzo è dato dal notevole «elevamento morale dei nostri soldati: l'esercito avanza vincente. Immaginiamo la spinta che stanno provando ora i nostri soldati, rimasti fermi due anni sulla direttrice sud e ora hanno sfondato la difesa alla cui costruzione aveva lavorato l'intera Europa. Potremmo anche non prendere Kramatorsk e Slavjansk, ma possiamo aggirarle e cadranno da sole in mano nostra. Abbiamo un accesso diretto alla costa del mar Nero e, lungo il confine con la Bielorussia, raggiungeremo la linea del Dnepr».

Si deve tener conto anche del fatto che, a detta del corrispondente di guerra russo Aleksandr Kots, solo dal 1 gennaio a oggi, poco meno di novantunmila soldati ucraini hanno disertato: più o meno lo stesso numero dell'intero 2024. Si tratta di dati ufficiali, cui si possono aggiungere forse decine di migliaia di nominalmente “arruolati”, ma imboscati nelle retrovie. A questo si aggiungono il deficit di volontari, la stabilità del complesso militare-industriale russo, che consente di coprire le risorse perse in combattimento, l'assenza di significative vittorie ucraine, che potrebbero risollevare il morale, sia nell'esercito che nella società. Questo, ovviamente, dice Kots, «non significa che l'esercito ucraino stia crollando sotto i nostri occhi. Ma queste cifre devono essere semplicemente prese in considerazione quando si prevede la durata del conflitto: influiscono più del numero di droni prodotti e della gittata dei missili forniti, perché in definitiva tutto è deciso dalla fanteria».

È così che, anche da parte ucraina, qualcuno mette l'accento sul fattore umano: l'Occidente sta «nutrendo la Russia con un'Ucraina avvelenata», dice il deputato della Rada Aleksandr Dubinskij (ex membro del partito presidenziale “Servo del popolo”, è ora in galera accusato di tradimento). Leggete le dichiarazioni di Mark Rutte e del capo dell'intelligence tedesca, dice Dubinskij; affermano che la guerra deve continuare, che un cessate il fuoco non è vantaggioso per l'Europa, perché la Russia produce troppe armi, mentre l'Ucraina è «il frutto di un albero avvelenato. Consapevoli che l'Ucraina non sia in grado di vincere questa guerra, questo frutto deve essere spinto verso l'avversario. Lasciate che la Russia ne mangi il più possibile... Questa è la logica degli europei. Inghiottita l'Ucraina fino al Dnepr, la Russia avrà bisogno di tempo, come un boa constrictor, per digerire un coniglio». A questo proposito, dice, non è casuale il piano di abbassare l'età di mobilitazione: se si porta a 18 anni, ciò colpirà ancora più persone, causerà «ancora più contatti con la morte; cominceranno a morire i figli di coloro che sono già morti e ciò colpirà l'intero paese, portando alla massima sfiducia della popolazione. È questo il senso della riduzione dell'età di mobilitazione. Non per vincere... ma per colpire quante più persone possibile, per imbrattarle di sangue, di odio verso i russi, portarle al Dnepr e soffocarle. Mentre digerite questo, l'Europa si riarmerà».

In questo quadro, afferma Dubinskij, Zelenskij è costretto ad allungare il fronte e sta preparando la sua ultima “macelleria di sfondamento"; l'avanzata russa verso Dnepropetrovsk e la regione di Sumy, potrebbe essere sfruttata da Kiev per un disperato tentativo di contrattacco in diversi punti del fronte. Intendono permettere ai russi di entrare a Dnepropetrovsk e a Sumy, non potendo far nulla per contrastarli e si sono così messi in testa «l'idea che, estendendo il fronte di qualche centinaio di chilometri, potranno portare contrattacchi in diversi punti della linea di combattimento, quasi a ripetere le operazioni di Kharkov, Kherson e Kiev del 2022. Mi sembra che però sia un'idea abbastanza forzata, non strategica: un orso ti insegue, hai solo un albero e una sola scelta: arrampicartici. È quello che sta facendo Zelenskij».

Più o meno la stessa idea è quella espressa dall'osservatore ucraino Andrej Zolotarëv, secondo il quale la situazione è a metà tra il critico e il catastrofico, anche perché i reparti ucraini sono a corto di riserve, dopo le batoste a Konstantinovka, sulla direttrice di Pokrovsk, senza contare che la "linea Mindich", le fortificazioni nella regione di Sumy si è rivelata essere solo sulla carta. Oltretutto, dice Zolotarëv, quando cesseranno le forniture americane di armi, nessun “Taurus” potrà salvare l'Ucraina. In passato, dice, abbiamo avuto «una setta di testimoni del Bajraktar, poi dei Leopard, poi degli Abrams, poi degli F-16, e ora una setta di testimoni del Taurus»; pare però che, al contrario di quanto sostenuto da Ermak, che intendeva convincere gli USA a fornire nuovi aiuti militari in cambio dell'accordo sulle risorse, «a quanto pare non se ne è fatto nulla. Sì, gli americani sono pronti a vendere, ma per vendere, ci devono essere soldi veri». Oggi sembra calato il silenzio anche su quell'impianto per la costruzione di “Bajraktar”, realizzato in Ucraina insieme ai turchi.

Un po' come, presumibilmente, accadrà per gli sbandierati piani di Bruxelles per la creazione di un'industria militare europeista direttamente in territorio ucraino, arrivando a «ulteriori forme di cooperazione in materia di sicurezza e difesa, in linea con il nostro sostegno all’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina», come strombazzato al termine dell'incontro “Weimar Plus” allargato alla NATO, tenutosi a villa Madama, presenti i Ministri degli esteri di Germania, Francia e Polonia, insieme a quelli di Italia, Gran Bretagna, Spagna. Va da sé che all'incontro non mancassero né “Fredegonda”-Kallas, né il golpista Andrej Sibiga, tutti concordi nel vaneggiare di «garanzie di sicurezza per l’Ucraina, a partire da un esercito e da un’industria della difesa ucraini forti», spostando così a est, con forza-lavoro a prezzo stracciato, la fonte dei profitti del complesso militare-industriale euroatlantico.

Questo comunque non toglie che nei disegni NATO rientrino altre prospettive di sviluppo del settore bellico. Il piano, nota Bloomberg, è quello di combinare “difese” aeree e missilistiche per contrastare la Russia, il che non farà che accrescere ulteriormente le tensioni con Mosca e i colloqui sull'integrazione dei sistemi di difesa missilistica potrebbero concludersi prima del vertice NATO del 24-25 giugno a L'Aja. Con riferimento al comandante in capo della NATO, ammiraglio Pierre Vandier, Bloomberg parla di piani di monitoraggio di Ucraina e Russia dallo spazio, attraverso un nuovo sistema di sorveglianza satellitare, nel quadro dell'iniziativa "Smart Indication and Warning for Broad Area Detection" (SINBAD).

Senza particolare inventiva, Vandier calca il solito ritornello, per cui «non siamo sicuri che i russi si fermeranno in Ucraina». La NATO, osserva Bloomberg, ha di recente adottato obiettivi più ambiziosi in termini di armi e i sistemi missilistici balistici dell'Alleanza, per lo più americani, devono «essere aggiornati per far fronte alle minacce più recenti, che non provengono più dall'Iran, come lo erano quando furono schierati», sostengono al “Middle East Institute” di Washington. Nessun commento dall'ufficio stampa della NATO, rileva Bloomberg, insieme però al riferimento a precedenti dichiarazioni di Mark Rutte, che a inizio mese, a Riga, nel corso di una conferenza sulla difesa aerea e missilistica integrata, aveva definito «preoccupante» la cooperazione militare tra Russia, Iran e Corea del Nord e dopo che, lo scorso febbraio, aveva parlato della Russia come della «minaccia più significativa e diretta alla sicurezza degli Alleati».

Insomma: la guerra deve continuare; un cessate il fuoco non è vantaggioso per l'Europa delle finanze, dei padroni, dell'industria militare, tutti presi a intonare un sonoro “chissenefrega” dei diciottenni ucraini mandati al macello.

 

https://politnavigator.news/na-ukraine-rasstroeny-izrailskijj-udar-po-iranu-pomog-rossii.html

https://politnavigator.news/rossijjskaya-armiya-mozhet-osvobodit-pol-ukrainy-matvijjchuk-ochertil-novuyu-lbs.html

 https://politnavigator.news/deputat-rady-zelenskijj-vynuzhdenno-rastyagivaet-front-i-gotovit-svojj-poslednijj-myasnojj-proryv.html

 https://politnavigator.news/pochti-sto-tysyach-za-5-mesyacev-dezertirstvo-v-vsu-rastjot-v-progressii.html

 https://politnavigator.news/zapad-skarmlivaet-rossii-otravlennuyu-ukrainu-deputat-rady.html

https://politnavigator.news/russkie-yavno-chto-to-planiruyut-britancy-zhdut-otveta-za-ataku-na-strategicheskie-aehrodromy.html

https://politnavigator.news/nato-khochet-obedinit-svoi-pvo-i-pro-dlya-slezhki-za-ukrainojj-i-rossiejj-iz-kosmosa.html

 https://politnavigator.news/front-blizok-k-katastrofe-ukrainskijj-ehkspert-prizyvaet-vsekh-bezhat-za-dnepr.html

 https://politnavigator.news/sektu-svidetelejj-taurusov-zhdjot-ogromnoe-razocharovanie-ukro-ehkspert.html

 

Offline Kappa

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9332 il: Ieri alle 18:16 »
Kappa, tu che sai molto più di me di Polonia come la vedi sta cosa?

Il Parlamento polacco ratifica il "genocidio" commesso dai nazisti ucraini

mi spiace, ma sono molto spiazzato e non so proprio come leggere questa vicenda. Nella piccola Polonia (la zona dei terroni Polacchi della mia famiglia :-)  ), tutti erano convinti della vittoria di Trzaskowski (lo ero anche io), ma la verità è che la Polonia è praticamente una nazione che sta vivendo l'evoluzione di un paese occidentale come l'Italia dal 1945 al 2025, ma compressa in meno di 20 anni. Passando dal post repubblica popolare povera e piena di bambini a una (relativa) ricchezza, persone single e una fottuta paura di inflazione ed immigrazione.
Il tutto condito da una sensazione di accerchiamento e complottismo che in Italia non ho mai sentito e alla quale non riesco nè ad abituarmi né ad interpretare. Certo che avere quasi 2 milioni di rifugiati ucraini in casa non aiuta, ma, vi posso dire, la cosa che fa più incazzare i miei vicini (contadini) sono i camion di cereali ucraini che passano il confine, si fermano in magazzini qua intorno e vendono alla metà delle quotazioni polacche.
Sembra squallido, ma alla fine sono queste le cose che rompono l'unità di intenti tra ucraini e polacchi, così come l'inflazione che in Polonia morde, altro che le disquisizioni sulle stragi di 80 anni fa.
La cosa che a me fa incazzare a bestia è che mi sembrano tutti impazziti: ci si fa la guerra tra poveri, e chi è povero cerca di sopravanzare su chi è appena è un po' più povero e debole di lui.
Poi però tutti in chiesa a battersi il petto.
Certo che un ripassino di quello che diceva Gesù Cristo aiuterebbe.

Offline Warp

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9333 il: Ieri alle 19:36 »
La cosa che a me fa incazzare a bestia è che mi sembrano tutti impazziti: ci si fa la guerra tra poveri, e chi è povero cerca di sopravanzare su chi è appena è un po' più povero e debole di lui.

È la logica capitalista, vale in Polonia in Italia in olanda ovunque. Lo sfruttamento del capitale sull'essere umano e mettere uno contro l'altro per la pura legge del profitto.

Offline Kappa

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Re:Crisi ucraina
« Risposta #9334 il: Ieri alle 20:27 »
È la logica capitalista, vale in Polonia in Italia in olanda ovunque. Lo sfruttamento del capitale sull'essere umano e mettere uno contro l'altro per la pura legge del profitto.
Boh, sì, forse, ma non penso sia solo questo, penso che tanto sia dovuto anche alla società dell'informazione moderna, basata sulla menzogna via social ripetuta milioni di volte che diventa verità
 

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