ma che vuol dire scusa? le leggi fisiche parlano di realtà a tutti gli effetti.
allora mi spiace, ma temo tu non abbia compreso cosa intende Parisi (e infatti pure quando ne parlammo anni fa non ce capivamo e tu, tarallo e carib me dicevate che non capivo il metodo, meno male che ad un certo punto parla de ste cose pure uno come Parisi).
Le leggi fisiche sono un'astrazione della realtà.
NON esiste la forza di gravità, esiste un oggetto che cade. L'unica realtà è l'oggetto che cade, la forza di gravità è un'astrazione che rende intelleggibile all'essere umano l'oggetto che cade.
L'oggetto che cade è realtà, la forza di gravità è rappresentazione (e sta solo in testa all'essere umano).
Bene, questa intellegibilità non è raggiungibile solo mediante metodo scientifico "stretto".
Ci sono vari pensatori del passato che hanno sommamente elencato i modi per arrivare all'intellegibilità del reale.
Se io ti parlo dell'effetto Panopticon (tanto per tornare a Foucault) non lo dimostro scientificamente, ma ciò non rende tale astrazione meno attinente al reale.
Anche Foucault parla di una realtà, la sua non è un'opinione. Ma non è nemmeno la realtà.
é un'astrazione che rende intellegibile, interpretabile, un fenomeno.
La differenza non è un dettaglio perché nel momento in cui la forza di gravità è una rappresentazione perde il suo carattere oggettivo.
Il che non significa che cambiando la società gli oggetti d'un tratto vanno dal basso verso l'alto ma che può cambiare quella rappresentazione, che è cosa distinta dall'oggetto-che-cade.
Questa distinzione, per molti scienziati, non esiste. Faticano a capire questa importantissima differenza.
Di base non i fisici, i quali proprio perché hanno una forma mentis contigua alla filosofia (perché la loro materia è astrazione per eccellenza, ad es. a differenza della biologia) tendono ad afferrare il discorso quasi intuitivamente.