Resta comunque il fatto che il GP ha introdotto dei precedenti, vedremo come saranno usati per il futuro ma non sto proprio tanto tranquillo (come già detto spero di sbagliarmi)
Sull'obbligo vaccinale, che al momento resta una delle fattispecie del GP, ci sono a mio avviso grossi equivoci di fondo in cui stanno incappando anche fonti autorevoli. Andrebbe evidenziato che nei luoghi di lavoro dove ci sono obblighi vaccinali, così come in luoghi di studio e di tipo sportivo/ricreativo, l'obbligo discende sempre da una contestualizzazione e da uno studio della situazione fortemente ancorato alla luogo ed al tipo di frequentazione ed attività, fosse la fattispecie anche replicabile innumerevoli volte el tempo e nello spazio, vanno sempre adotti motivi specifici. Inoltre, in particolare per il lavoro, la verifica dell'attestazione vaccinale avviene tramite la medicina del lavoro, così' come in ambito scolastico passava, per i vecchi vaccini, per le asl. Un obbligo vaccinale non potrà o non deve mai essere per legge totale a tappeto a prescindere anche nel caso in cui gli studi di caso arrivassero a creare una situazione de facto molto simile. Anche in questo caso non sarebbe una situazione di lana caprina o di mera forma, perchè lo studio e la relativa normativa è a garanzia del fatto che tutte le disposizioni sono state prese seguendo un iter verificabile ed anche eventualmente impugnabile da parte di ogni cittadino. Il GP, soprattutto quello in vigore in Italia, invece, come è spesso tipico delle società liberali, introduce elementi caotici forzando i principi e le leggi e demandano i controlli ad organi a cui non competerebbe controllare. Il sistema cosidetto liberale fa gli interessi soprattutto del capitale, è quindi spontaneamente interessato agli strumenti statuali di tipo coercitivo finalizzato ad una ulteriore stretta gerarchica in ogni ambito della vita, sopratutto lavorativa o che ha risvolti economici, considerando che gli aspetti della vita che non hanno più risvolti economici probabilmente non esistono più, inquamto tutto è oramai mercificato. In realtà a livello di massa egemonizzata culturalmente dal capitale, l'opposizione al GP e l'accettazione al GP, sottintendono molto spesso la stessa matrice, quella dell'accesso al consumo vissuto in maniera tale che gli altri vedano che stai consumando, che stai circolando, che stai facendo cose. Poco male se poi questo tipo di GP imponga limiti alla circolazione per le cose che riguardano diritti fondamentali della persona, o imitazioni per alcune categorie di lavoratori, sono effetti collaterali inevitabili: ogni sistema ha i suoi effetti collaterali.
Esiste già una economia parallela, sempre di mercato per chi non ha il GP, così come il lavoro al nero o il lavoro da casa. Il capitale se vuole può sempre diversificare l'offerta di mercato per i novax, o farli diventare l'utile capro espiatorio untore brutto sporco e cattivo...soprattutto utile a mascherare che la sanità pubblica è sempre più privata e sottoposta alla legge di bilancio, d'altronde il primo grande novax universale è proprio il sistema capitalistico, considerando come in molte parti del mondo i vaccini per il covid non sono arrivati. Mentre invece quando in autunno, in alcune situazioni operaie si è cercato di unificare il NO al GP come NO alla ipocrisia sulla sicurezza nei posti di lavoro e all'ennesimo strumento di controllo dato in mano al padrone, di persona personalmente, la mattina proprio prima di entrare in fabbrica, gran parte della sinistra ha fatto la schizzinosa (probabilmente più per farsi notare che altro) ma del resto questa è una sinistra sul viale del tramonto quindi anche qui la cosa non cambia nulla.