se proprio vogliamo parlare di filosofia in merito verrebbe da interrogarmi sul concetto di identità, tanto care alla destra populista anche in questa materia.
Si perché il principale argomento contro il vaccino è che corrompe l'identità umana, il dna, il patrimonio genetico individuale. Modifica ciò che si è.
Guardate che non è così diverso del sentimento scatenato contro i migranti, semplicemente cambia il corpo in questione. Corpo sociale sui migranti, corpo individuale sul vaccino.
La crisi delle identità, dei punti di riferimento costituenti, tema estremamente caldo al giorno d'oggi, dovrebbe trovare risposta nella costituzione di nuove identità, nuovi punti di riferimento e bussole con cui orientarsi.
In realtà il problema non è la crisi di quelle precedenti, ma l'incapacità ad emergerne di nuove.
Nella melma di cui si compone questo interregno trova vita facile chi grida all'apocalisse.
accadde esattamente la stessa cosa sul finire dell'era moderna, a ridosso della rivoluzione industriale.
O prima ancora durante l'epidemia di Peste nera che cambiò radicalmente l'Europa.
il problema è che le istituzioni, l'establishment, i corpi intermedi ormai debolissimi sono in grado solamente di riaffermare le vecchie identità attraverso un TINA che è sempre meno credibile e a cui la gente preferisce qualsiasi ciarlatano passi di qui.
Il problema è che ad oggi non ci sono altri soggetti credibili in grado di formare queste identità. O meglio ci sono, tipo sui temi ambientali, antirazzisti, di genere, ma ad oggi hanno prodotto solo soggettivazioni parziali e non in grado di tenere botta rispetto all'enormità del problema.