Domanda più tendenziosa che altro: come si coniuga il tempo che ci serve secondo gli "sperimentalisti" affinché il famoso siero sperimentale possa essere considerato vaccino col fatto che ad un anno e mezzo di distanza dal primo lockdown si sono sviluppate già un paio di varianti inf4mi?
Cioè, a me sembra ragionevole che a fronte di un fattore assolutamente a favore del virus, il tempo, si cerchi di neutralizzare quanto più possibile questo vantaggio.
i vaccini per i virus influenzali si rinnovano di anno in anno proprio per andare a caccia delle varianti il più presto possibile: non credo nessuno in passato abbia armato caciare allucinanti tipo questa, sia sui vaccini antinfluenzali che (per entrare in topic) sulle misure di contenimento. a parte i dem€nti no vax non cielo dicono, omeopatici curealternative, l'aloe, il cardamomo, la meditazione trascendentale, le vibrazioni, io sono il medico di me stesso. che già purtroppo esistevano, seppure in numero trascurabile rispetto a ora.
ma forse mi sbaglio io.
però per questo che ha dimostrato di essere il virus più pericoloso e b4st4rdo degli ultimi 100 anni, bisogna aspetta' 4 anni... si può sapere che logica c'è?
visto che, allo stato attuale, mancherebbero circa due anni e mezzo affinché gli scettici del "siero sperimentale" ci facciano il cazzo del favore di vaccinarsi.
sempre, a questo punto, che ci arrivino. e ci si arrivi tutti sani e salvi e senza troppe pezze al culo.
Gesulio bello,
allora prima di tutto ci tengo a chiarire una cosa: se parli di me non tirare in mezzo i no-vax, perchè io non sono un no-vax e spiego anche perchè.
Il no-vax pretende di sapere determinate cose, pretende di avere informazioni più o meno scientifiche.
Io, al contrario, come già ribadito più volte non so assolutamente una minchia secca di chimica biologia e medicina, anzi ho proprio un problema con queste materie, mi sono ostiche.
Ora però io credo che anche per un laureato in medicina non sia proprio così facile capire i meccanismi dei virus e dei vaccini, correggimi Vaz se sbaglio, e quindi più o meno la stragrande maggioranza degli umani ci dobbiamo fidare di qualcosa che non possiamo comprendere appieno.
Un no-vax ti direbbe: "lo vedi Montagnier che è quello che ha scoperto l'aids, dice che i vaccini bla bla bla".
Un pro-vax ti dice invece: "Montagnier s'è rinco.gli.onito, oppure vuole fare il bastian contrario per avere pubblicità, per nutrire il suo ego, etc. etc."
Ma io, delle cose che dice Montagnier non so dire nulla, meno di nulla, e lo stesso di Burioni, di Fauci, di Ilaria Capua, di Vaz e di tarallo.
Quindi non mi resta che affidarmi a un ragionamento che sia il più possibile razionale e però prenda in considerazione gli aspetti socio-economici-politici della vicenda, che sono quelli che capisco meglio.
E mi pongo delle domande.
Ora, una di queste domande è la seguente: nella mia bolla di persone conosciute in carne e ossa ( no social ) ho avuto: una ragazza di 25 anni che si è presa la pericardite, un conoscente che è stato 3 settimane a casa con una paresi facciale e il padre della mia vicina, 90 anni che è schioppato 3 giorni dopo il primo Pfizer.
In questi 3 casi le risposte che hanno avuto i diretti interessati ( o i parenti ) è stata che non si può dimostrare la correlazione tra queste problematiche e l'uso del vaccino.
E io sono proprio sicuro che questi medici hanno ragione, è stata sicuramente una casualità, come nel 99,999% dei casi delle sospette reazioni avverse.
E proprio per questo motivo, chiedo: perchè Stato mi fai firmare una liberatoria che solleva te e le case farmaceutiche da qualsiasi rivalsa e richiesta di indennizzo?
Se sono così poche e ininfluenti le reazioni avverse e gli effetti collaterali ( parlo di quelli immediati, non di tra 4 anni ) perchè non prendersi la responsabilità di quei pochi casi isolati?