il punto politico è che il GP è una stronzata mal pensata e mal eseguita
alla fine induce nella gente l'idea che sia tutto il solito carrozzone, magnamagna, etc etc e nel carrozzone ci finisce anche, ahimé, il vaccino
ieri arena all'aperto, serve il green pass e la mascherina.
quindi fuori dall'area delimitata dal nastro possiamo circolare nel parco senza mascherina e senza GP.
due metri dentro dobbiamo indossare la mascherina e avere il GP. ma chi scrive ste leggi, usa la testa ogni tanto o scrive cose a caso?
ma dove sta scritto che una legge deve coprire tutti i casi particolari? anche tutti gli innumerevoli parco Schuster che ci sono in Italia?
a un concerto ti ammucchi sotto il palco, nel resto dell'area no, poi chiaramente non è che devono anche dirti "non assembrarti in fila per la birra, stai in fila con la mascherina, ecc. ecc."
cioè davvero pensavi che scritta una legge, devono anche declinare per filo e per segno tutto il resto, come te devi muove, quando, dove, con chi?
c'è anche un altro aspetto: pensa alla regola del fuorigioco, nel momento in cui venne concepita all'epoca (prima si giocava con squadre di 2 difensori e 8 attaccanti).
tutto il resto, tutte le casistiche particolari, sono arrivate col tempo, e ancora attualmente se ne discute su come debba applicarsi ai vari episodi particolarissimi. ma non è che si è giunti all'oggi e ai dibattiti odierni fin da subito.
la misura del GP va vista esattamente nello stesso solco: è una misura nuova, dettata dall'emergenza, l'hanno dovuta licenziare così, sperando che in caso di punti di applicazione nebulosi, prima che il legislatore (dato che a differenza del calcio, non stiamo vivendo per un obiettivo, se non quello di rimanere vivi e in salute più a lungo possibile) intervenga la sensibilità del singolo. altrimenti, anche in questo caso, si preferisce lo stato padrone e il cittadino suddito, a cui va detto per filo e per segno cosa può, non può, deve, non deve fare.