Un amico del settore mi ha dato un'altra versione: intanto se il prezzo è maggiorato è legale, e poi a 22 o fanno le farmacie che rispettano tutte le regole, ovvero tengono l'operatore nella capannina tutto il giorno e sanificano ogni tre ore.
Non riesco a cogliere l'eventuale sarcasmo.
In ogni caso la sua affermazione è falsa perché l'ufficio legale del numero verde che risponde ai quesiti sui tamponi afferma esattamente il contrario così come la segreteria di figliuolo.
La sua falsa obiezione è frutto della posizione arbitraria di una associazione farmacistica del Lazio (la quale dichiara che un tampone di 22€ agli stranieri è l'unico modo per ottenere un fantomatico rimborso integrale...) tramite circolare interna dal valore legale 0.
E che la pratica sia scorretta sul piano economico e porti a discriminazione becera di tra chi ha nazionalità italiana e chi no , anche se il secondo finanzia il ssn, lo dimostra la modalità con cui si realizza tutto ciò : la cittadinanza non risulta nella tessera sanitaria che è l'unico "documento" richiesto per l'emissione dell'esito del tampone e la sua registrazione e pertanto ti viene informalmente chiesta dall'omino di turno, al quale puoi benissimo quindi mentire perché non può chiederti di esibire la carta d'identità per verificare.
La cosa mi infastidice anche perchè non mi aspetterei mai cose del genere da personale medico o affine.
L'intervento è inerente alla tematica centrale ma un po' autoreferenziale quindi chiudo qui. Saluti