Esisterebbe quella cazzata dell’ur-fascism, il “fascismo eterno” (definizione coniata da Eco, con la doppia suggestione dell’Urfaust di Goethe).
Ma non esiste l’antisemitismo endemico. Io resto sbalordito dalla totale mancanza di percezione di questo fenomeno da parte di intelligenze finissime e che possiedono una visione della realtà incredibilmente acuta (molto più della mia), avendo vissuto tra l’altro in paesi europei ad alta concentrazione musulmana.
https://www.ilfoglio.it/cultura/2021/09/29/news/il-processo-alla-verita-intervista-a-georges-bensoussan-3030326/amp/Il fenomeno dell’esodo ebraico dal mondo arabo-islamico è un processo storico molto netto. Analogo a quello della scristianizzazone e dell’esodo forzato dei cristiani dal medio oriente, sotto la spinta di discriminazioni e repressione. Ma se ne parla poco o nulla, sempre per quel piccolo problema di strabismo culturale che affligge l’occidente.
Quanto, poi, alla discussione teoretica sui tratti caratteristici profondi dell’Islam, io suggerisco - per chi ha curiosità - un percorso al contrario. Non cercate letture critiche sull’Islam, appassionatevi invece alla lettura di fonti musulmane, studiatevi un pó del loro “catechismo”, come se doveste intraprendere la via della sottomissione. Poi ne riparliamo e vediamo quanto spazio comune con quello da noi comunemente accettato si possa delimitare.
La difesa dello stato di diritto e della laicità dell’ordinamento giuridico deve essere una sfida di civiltà, non può non esserlo, e combattuta con tutta la forza che posseggono i nostri sistemi.
Lo stesso discorso si potrebbe fare sull’ebraismo: la piccola differenza è che quel modello non si esporta e, sopratutto, non ha come stakeholders il 25% della popolazione mondiale.