13 maggio 2025
La lettera di sei esponenti dem sul referendum dell'8 e 9 giugno scatena altro caos all’interno del Partito democratico. In un testo inviato a Repubblica, il presidente del Copasir Lorenzo Guerini, la vicepresidente dell'Europarlamento Pina Picierno, l'europarlamentare Giorgio Gori, le deputate dem Marianna Madia e Lia Quartapelle, e il senatore Filippo Sensi annunciano che voteranno a favore solo dei quesiti sulla cittadinanza e sugli appalti, astenendosi sugli altri quesiti che riguardano il Jobs Act, "misura introdotta 10 anni fa dal Partito Democratico che – sottolineano – oggi è lo stesso Pd, rispondendo alla sollecitazione della Cgil, [che] sconfessa invitando a votare 'sì' ai quesiti" e che "rimane l'ultimo provvedimento organico sul lavoro approvato in Italia per armonizzare la nostra disciplina a quella degli altri Paesi Ue, ispirato alle migliori esperienze giuslavoriste delle socialdemocrazie europee".
Dunque: Guerini ex ministro della difesa, uno dei paladini del riarmo EU.
Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento, nell'occhio del ciclone dopo aver incontrato una delegazione del think tank di estrema destra «Israel Defense and Security Forum.
Lia Quartapelle : da sempre nella Commissione esteri della Camera, filoamericana e fautrice della guerra senza quartiere contro Putin. Ha dichiarato più volte che antisionismo e antisemitismo sono facce della stessa medaglia.
Giorgio Gori per vent'anni dirigente di spicco di Mediaset.
Marianna Madia ultimamente si è schierata con la destra in parlamento sulle mozioni delle opposizioni sulla depenalizzazione della cannabis.