Per far vedere la differenza torno ai citati accordi di Oslo.
1993 la sinistra fa gli accordi di Oslo. Poi gli estremisti palestinesi, in contrapposizione all'OLP e per far fallire l'accordo, lanciano una grande offensiva di attentati; fino alla morte di Rabin Israele viene martoriato e vengono uccisi in pochi mesi più israeliani che nel decennio precedente.
1995 un pazzo uccide Rabin. 1996 la popolazione esasperata si affida a Netanyahu. La destra chiude il processo di pace.
Netanyahu e gli estremisti palestinesi, LORO sono la stessa medaglia e la stessa faccia.
Alla lettura storica imbevuta di propaganda si risponde con i fatti, con l'indagine storica, per mostrarne tutta la trasudante menzogna, ed è esattamente quel che proverò a fare perché qui veramente si prova a giustificare l'ingiustificabile con un paio di passate di bianco.
Perché gli accordi di Oslo vengono criticati da una buona parte delle organizzazioni palestinesi e perché falliscono?
1) gli accordi di Oslo del 1993 non dicono assolutamente nulla sulle principali questioni del conflitto israelo-palestinese: non prevedono alcuna soluzione su gerusalemme, né sugli insediamenti abusivi israeliani, né sulle autonomie che i palestinesi avrebbero dovuto vedere concesse.
Parliamo di autonomie basilari quali l'energia elettrica, l'acqua potabile, la possibilità di pesca davanti Gaza o il controllo della propria economia in termini di investimenti e produzioni. Non il ritorno ai territori del 1967.
La questione dei confini è la foglia di fico con cui i revisionisti coprono le loro vergogne, ma era davvero l'ultimo dei problemi allora. Il tema vero era quali diritti riconoscere ai palestinesi, da cui sarebbe risultata la concreta gestione del territorio.
La risposta da Oslo è chiara da questo punto di vista: quasi niente.
Quanto citato gli accordi di Oslo non lo prevedevano, l'unica cosa che concedevano davanti ad un riconoscimento di israele era la divisione della West Bank in tre aree che progressivamente sarebbero dovute passare a livello amministrativo sotto l'OLP.
qui jimmy ce li vuole spingere come una pace praticamente fatta e saltata per gli estremisti cattivi palestinesi.
E' lo stesso
Peres a rassicurare gli israeliani via radio, in forma esplicita "
non è stata concessa ai palestinesi alcuna forma di sovranità".
Arafat, in fortissima crisi di legittimità all'epoca a causa della già elevata corruzione di Al Fatah, acconsente a quella che è una resa totale sia per recuperare consensi che per la possibilità di costituire una milizia palestinese in grado di esercitare un controllo militare sugli altri gruppi.
Fare passare gli accordi di Oslo come una soluzione al conflitto è una porcata storica.
Roba da falsari o da incompetenti, scegliete voi due cosa essere, ma non avete una terza scelta.
Qui Gideon Levy, all'epoca
sostenitore di quegli accordi, su Haaretz sottolinea cosa in realtà rappresentassero:
https://www.internazionale.it/opinione/gideon-levy/2018/09/14/accordi-oslo-israele-palestina2) gli accordi di Oslo vennero disattesi ben prima che ci fosse la nuova ondata di attentati in Israele.
Anche i miseri accordi corollari non vennero MAI messi in atto da Israele. MAI.
Non solo.
La politica di settlement non ebbe mai un incremento tale come allora.
Nel 1993 mentre si firmavano gli accordi Israele aumentava i suoi insediamenti con una velocità cinque volte più elevata rispetto al passato.
Questo, unito al fatto che la parte palestinese già aveva ottenuto poco e niente dagli accordi, minò totalmente la fiducia in essi.
Questo però jimmy o non lo sa o lo rimuove per poter raccontare la sua storiella propagandistica in cui tutto salta sempre per colpa dei cattivi estremisti palestinesi.
3) Qualsiasi persona normodotata, qualsiasi fonte minimamente credibile (compresi soggetti sopra ogni sospetto quali il Wall Street Journal, l'Economist o le corrispondenze del famoso Danny Rubinstein) aveva perfettamente chiaro che gli accordi di Oslo non avevano la benché minima possibilità di successo proprio perché non c'era alcuna volontà da parte israeliana che andasse oltre il cessate il fuoco. Niente.
Il controllo di ogni fattore economico, la negazione di qualsiasi diritto minimo, l'aumento degli insediamenti sono FATTI storici, non opinioni sindacabili.
Un accordo così ovviamente non è durato che pochi mesi perché tutte le organizzazioni contrarie ad esso non ci hanno messo niente a rilanciare la lotta armata davanti al fatto che non solo era un accordo a tutto vantaggio di Israele, ma veniva pure disatteso!!!
Ma proviamo anche un minimo di analisi controfattuale. Mettiamo caso che gli accordi avessero tenuto e il piano rispettato, mettiamo caso che Rabin non fosse morto e i laburisti fossero rimasti al potere.
Cosa sarebbe avvenuto?
Dalle dichiarazioni
degli stessi protagonisti assolutamente niente di diverso.
Non lo dico io, lo disse Peres, lo disse Sharon, lo disse Rabin (i principali attori politici israeliani oltre Netanyahu).
Israele non ha MAI voluto concedere niente ai palestinesi. Il progetto è rimasto sempre e solo quello della grande israele. Ha sempre e solo trattato sulla fine delle ostilità e sulla gestione AMMINISTRATIVA della West Bank e di Gaza. STOP.
Davanti a questa incredibile disparità dobbiamo pure sorbirci le storielle inventate della propaganda sionista.
Roba da non crederci.