no, non vale no.
altrimenti dovrebbe valere per qualsiasi minoranza politica, non trattandosi di una minoranza territoriale.
Manco dico che se parlassimo di baschi o catalani vorrei vedere se saresti pronto a dire la stessa cosa (credo proprio di no), peggio mi sento se la minoranza non fosse una nazione minore che si sente oppressa ma una minoranza politica che vuole farsi un proprio regime.
Che sò, gli italiani di sinistra che si prendono una regione e pretendono di farne uno stato comunista.
Vorrei proprio vederti a dire la stessa cosa.
Ecco qui un altro esempio del double standard occidentale.
Si, assolutamente si, senza alcun dubbio proprio.
In tutti i casi che hai citato, più un'altro sproposito.
Sta nel più grande documento mai partorito dall'umanità, sotto "freedom of association between like minded individuals".
E si, varrebbe chiaramente pure per chi ha opinioni avverse o diverse dalle mie, entrambi staremmo meglio senza rischiare di confliggere o opprimerci a vicenda attraverso la contesa di un medesimo governo.
Il problema semmai è il come, perchè l'inevitabilità di movimenti secessionisti su una infinità di basi (politiche, religiose, etniche, linguistiche, whatever) dovrebbe essere palese dalla storia, se non dallo stato corrente del mondo moderno.
Ed è esattamente il motivo percui contee americane possono secedere o aggregarsi (più o meno...sigh) liberamente a questo o a quell'altro stato.
Poi improvvisamente il corto circuito "ma non puoi secedere dall'unione", semmai il vulnus sta qui, non nel fatto che una o più contee vogliano staccarsi da quello o aggregarsi a quell'altro perchè magari hanno più aspetti in comune.
Ovvio che la decisione dovrebbe naturalmente spettare unicamente ai residenti delle aree interessate, sulla base del principio di autodeterminazione, inutile chiedere ad un madrileno che ne pensa del secessionismo basco o catalano, direi.
Quindi si, ben venga il breakaway pacifico prima che si arrivi a quello "meno pacifico".
La verità è che gli stati e i potentati centrali non hanno nessuna intenzione di mollare l'osso finchè possono predare e taglieggiare i soggetti, almeno finchè gli indicatori di ostilità non diventano apertamente kinetici.
A quel punto, invece di uno scenario catalano ne hai uno jugoslavo.
Per me puoi prenderti la tua regione, o anche un paio, però lasci uscire chi non è d'accordo (niente presa di ostaggi, per restare in tema) e non sconfini oltre.
Semmai il problema sarebbe gestire il movimento di popolazioni conseguente, come testimonia l'oggetto del topic.
Tanto i mega stati nazionali sono obsoleti, superati, disfunzionali e inadeguati, proprio in virtù di una crescente frammentazione interna che non è e non può essere ridotta in altro modo, è proprio il modello a non essere più responsivo del periodo storico in cui viviamo.
gli USA interverrebbero.
direttamente.
Manco per idea, rischiare almeno un CSG sotto un barrage di missili e droni per? cosa? TSMC? Venissero loro negli States.
Mattis specificò chiaramente, in un documento diffuso anni fa, che sarebbe una roba inutilmente sanguinosa per la US Navy e per la regione intera, e che sarebbe uno scenario da milioni di morti.
Milioni.
Poi, una volta nell'amministrazione Trump, rinnegò le sue stesse parole per compiacere il gop che era ancora legato ai fasti unipolari dell'era Bush.
Se va
bene trasformi l'isola in un campo di battaglia da cui si riprende col quasi, se va male, hai guerra mondiale che a confronto, il rischio che viviamo oggi parrebbe scherzare.
Gli Usa, ricordo , hanno sottoscritto e riconosciuto la politica di "una sola Cina" a favore di Pechino proprio perchè non farlo avrebbe comportato una nuova guerra fredda.
Pure vero che i taiwanesi NON rivendicano la Cina continentale, ma si da per implicito quasi ovunque che ad un certo punto, nel secolo in corso, Taiwan si riunisca alla Cina, in un modo o nell'altro.