che la politica estera della principale potenza mondiale sia determinata unicamente dall'AIPAC mi sembra una semplificazione eccessiva e che rischia di cadere nelle baggianate stile "savi di sion".
Gli USA sostengono israele perché è loro interesse diretto, non per il potere di una lobby.
E infatti Israele va all'ONU a parlare della via del cotone, non a caso.
Ma israele avrebbe potuto rispondere già al primo attacco compiuto dall'Iran, eppure non l'ha fatto.
l'avrebbe fatto, ma gli USA prima hanno fermato la quasi totalità dei droni sparati e poi hanno detto "ci ho pensato io, non hai avuto danni, non rompercazzo".
Gli USA non hanno interessi immediati a far precipitare il MO in una guerra regionale, stanno cercando di frenare israele, che però gode di una sua autonomia soprattutto col branco di pazzi che la governa. quindi è sempre un freno relativo e al momento inconcludente.
Sicuramente l'amministrazione Biden non aprirà uno scontro esplicito con Israele a pochi mesi dalle elezioni, in questo la vera grande (e colpevole) assente è l'Europa, che non sta dicendo assolutamente nulla in forma unita e nemmeno come singoli stati che non siano deboli appelli al cessate il fuoco.
ciò avviene perché in realtà tutti sanno bene che israele sta esagerando ma non vogliono aprire una dialettica esplicita.
Dunque pur di non dire qualcosa contro israele, che TUTTI considerano la principale responsabile del dramma odierno (perché il 7 ottobre non giustifica tutto questo, no caro ING, co tutti i morti, gli stupri e tutte le scene drammatiche che puoi ficcarci dentro per provare a coprire l'incopribile), tacciono.
Ma tacendo il piano inclinato si fa sempre più ripido.