How dare you?

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Offline FatDanny

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Re:How dare you?
« Risposta #20 il: 24 Set 2019, 12:14 »
quindi, se per fare in modo di rendere il problema c'è bisogno di greta, ben venga greta.

esattamente.

Danny, ti seguo perfettamente, e' proprio questo il punto del mio "non so come e dove cominciare". Sarei ridicolo se ipotizzassi una soluzione, non ho le competenze necessarie. Di sicuro delle modifiche vanno apportate. Spero e penso che i comportamenti individuali influenzano e cambiano la societa'. Avere un buon rapporto con l'ambiente e' comunque una ricchezza interiore.
Grazie per i link ma non sono accessibili, almeno da qui.

Certamente i comportamenti individuali aiutano ad aumentare la massa critica, basta essere consapevoli che il principale problema non risiede lì.
Sui link li ho testati e funzionano, quindi sarà un blocco specifico del firewall.

Offline Tarallo

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Re:How dare you?
« Risposta #21 il: 24 Set 2019, 12:22 »
La lotta al benaltrismo o whataboutism, simili anche se non la stessa cosa, deve essere senza prigionieri.
Greta viene attaccata perché non va a scuola, perché è brutta, perché è bassa o perché spende soldi altrui.

È una tattica volgare e ubiquitaria usata da chi ha paura, come dice Fat, di perdere i propri privilegi e di affrontare il problema vero.
Quando vi trovate in sua presenza mandateli affanculo senza nessuna esitazione, perché non hanno alcun interesse o voglia di parlare del problema in questione. Fox News ne è diventato un portabandiera impeccabile.
Er polipo, io e te la nostra l'abbiamo detta, sarebbe bene lasciassimo il Topic a chi ne vuol discutere. Io almeno lo farò.

Offline arturo

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Re:How dare you?
« Risposta #22 il: 24 Set 2019, 12:23 »
La lotta al benaltrismo o whataboutism, simili anche se non la stessa cosa, deve essere senza prigionieri.
Greta viene attaccata perché non va a scuola, perché è brutta, perché è bassa o perché spende soldi altrui.

È una tattica volgare e ubiquitaria usata da chi ha paura, come dice Fat, di perdere i propri privilegi e di affrontare il problema vero.
Quando vi trovate in sua presenza mandateli affanculo senza nessuna esitazione, perché non hanno alcun interesse o voglia di parlare del problema in questione. Fox News ne è diventato un portabandiera impeccabile.
Er polipo, io e te la nostra l'abbiamo detta, sarebbe bene lasciassimo il Topic a chi ne vuol discutere. Io almeno lo farò.

 :hail:

Offline Tarallo

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Re:How dare you?
« Risposta #23 il: 24 Set 2019, 12:46 »

Offline FatDanny

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Re:How dare you?
« Risposta #24 il: 24 Set 2019, 12:53 »
La ragazzina c'ha ragione: dovrebbe sta' a scuola. I suoi genitori andrebbero processati. Ma come se fa? Hanno generato un mostro, una ragazzina che non sa sorridere, che passa la sua vita a recitare testi e leggere messaggi che altri hanno scritto per lei, e che ha creato un'immagine odiosa di se, un danno pazzesco se confrontato con l'intera vita che Greta ha davanti.
La causa e' giusta, ma il fine non giustifica i mezzi.

Faccio un'analisi politica del testo, perché fa capire bene il modo in cui Greta viene attaccata che Tarallo sottolinea (vale perfettamente anche per Trump&co). Una cosa che spesso faccio sui testi, un po' per gioco un po' no:

La ragazzina --> il tentativo di discredito è immediato. Non viene chiamata per nome o cognome e l'appellativo di apertura, per niente casuale, porta con sé un carattere specifico.
Non è infatti la giovane, l'adolescente, la ragazza. E' la ragazzina. Quali sono i tratti peculiari dei ragazzini? Che sono poco credibili e che frignano --> gli argomenti di Greta sono poco credibili e non sta protestando, sta frignando.

dovrebbe sta a scuola --> occupa un posto sbagliato. La locuzione familiare rimuove concettualmente che Greta non sta facendo sega al Gianicolo, ma sta parlando alle Nazioni Unite.

I suoi genitori andrebbero processati --> conseguente al suo status di ragazzina non può essere responsabile del suo agire e della sua presa di posizione (ancora una volta sminuita). Ma evocare la repressione su una ragazzina sarebbe un cortocircuito logico, quindi la violenza repressiva va scatenata sulla prima figura credibile dietro di lei, i genitori che...

hanno generato un mostro --> si spiega perché i genitori andrebbero repressi. Non disponendo Greta di pensiero autonomo e credibile, è prodotto mostruoso diretto e passivo dei due colpevoli.

una ragazzina che non sa sorridere --> eggià, per parlare del disastro ambientale verso cui stiamo andando dovrebbe spaccarsi dalle risate "regà, la sapete l'ultima? ci stiamo estinguendo" e giù risate dalla platea. La frase non vuole solo giustificare l'appellativo di "mostro", ma, cosa ben peggiore, vuole disumanizzarlo. Chi non sorride? Le macchine. Si rafforza il carattere Greta-prodotto.

che passa la sua vita a recitare testi e leggere messaggi che altri hanno scritto per lei --> altro passaggio volto a fare due cose: negare autonomia e agency alla persona Greta; schiacciare la sua vita - e anche semplicemente il suo attivismo - a questo.
La macchina mostruosa Greta-prodotto si delinea sempre più precisamente

che ha creato un'immagine odiosa di se --> a questo punto la macchina, ormai definita, può tornare soggetto e assumere l'unica responsabilità di cui è capace: risultare odiosa, detestabile. Una Lisa Simpson incarnata.

un danno pazzesco se confrontato con l'intera vita che Greta ha davanti. --> la macchina detestabile Greta-prodotto può essere finalmente comparata alla Greta adolescente adorabile che sarebbe potuta essere se avesse accettato il suo ruolo (adolescente), il suo posto (scuola), il suo destino (crescere "come tutte le altre"). La vita torna, ma solo per fare da contrasto alla macchina.

La causa è giusta, ma il fine non giustifica i mezzi --> sottolineo come in questa chiosa c'è l'UNICO passaggio che quantomeno allude ai suoi argomenti. Mai nominati, mai centrati, mai fatti oggetto di discussione. Si può anche ammettere che, ma guarda un po', quel che dice è vero, perché tanto l'opera di rielaborazione di Greta è compiuta in modo che la sua Causa diventi l'ultima delle questioni. Letteralmente.


Le parole sono importanti (cit.)

Offline vaz

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Re:How dare you?
« Risposta #25 il: 24 Set 2019, 13:00 »

una ragazzina che non sa sorridere --> eggià, per parlare del disastro ambientale verso cui stiamo andando dovrebbe spaccarsi dalle risate "regà, la sapete l'ultima? ci stiamo estinguendo" e giù risate dalla platea.


la linea comica, Renè.
Re:How dare you?
« Risposta #26 il: 24 Set 2019, 13:00 »
Faccio un'analisi politica del testo, perché fa capire bene il modo in cui Greta viene attaccata che Tarallo sottolinea (vale perfettamente anche per Trump&co). Una cosa che spesso faccio sui testi, un po' per gioco un po' no:

La ragazzina --> il tentativo di discredito è immediato. Non viene chiamata per nome o cognome e l'appellativo di apertura, per niente casuale, porta con sé un carattere specifico.
Non è infatti la giovane, l'adolescente, la ragazza. E' la ragazzina. Quali sono i tratti peculiari dei ragazzini? Che sono poco credibili e che frignano --> gli argomenti di Greta sono poco credibili e non sta protestando, sta frignando.

dovrebbe sta a scuola --> occupa un posto sbagliato. La locuzione familiare rimuove concettualmente che Greta non sta facendo sega al Gianicolo, ma sta parlando alle Nazioni Unite.

I suoi genitori andrebbero processati --> conseguente al suo status di ragazzina non può essere responsabile del suo agire e della sua presa di posizione (ancora una volta sminuita). Ma evocare la repressione su una ragazzina sarebbe un cortocircuito logico, quindi la violenza repressiva va scatenata sulla prima figura credibile dietro di lei, i genitori che...

hanno generato un mostro --> si spiega perché i genitori andrebbero repressi. Non disponendo Greta di pensiero autonomo e credibile, è prodotto mostruoso diretto e passivo dei due colpevoli.

una ragazzina che non sa sorridere --> eggià, per parlare del disastro ambientale verso cui stiamo andando dovrebbe spaccarsi dalle risate "regà, la sapete l'ultima? ci stiamo estinguendo" e giù risate dalla platea. La frase non vuole solo giustificare l'appellativo di "mostro", ma, cosa ben peggiore, vuole disumanizzarlo. Chi non sorride? Le macchine. Si rafforza il carattere Greta-prodotto.

che passa la sua vita a recitare testi e leggere messaggi che altri hanno scritto per lei --> altro passaggio volto a fare due cose: negare autonomia e agency alla persona Greta; schiacciare la sua vita - e anche semplicemente il suo attivismo - a questo.
La macchina mostruosa Greta-prodotto si delinea sempre più precisamente

che ha creato un'immagine odiosa di se --> a questo punto la macchina, ormai definita, può tornare soggetto e assumere l'unica responsabilità di cui è capace: risultare odiosa, detestabile. Una Lisa Simpson incarnata.

un danno pazzesco se confrontato con l'intera vita che Greta ha davanti. --> la macchina detestabile Greta-prodotto può essere finalmente comparata alla Greta adolescente adorabile che sarebbe potuta essere se avesse accettato il suo ruolo (adolescente), il suo posto (scuola), il suo destino (crescere "come tutte le altre"). La vita torna, ma solo per fare da contrasto alla macchina.

La causa è giusta, ma il fine non giustifica i mezzi --> sottolineo come in questa chiosa c'è l'UNICO passaggio che quantomeno allude ai suoi argomenti. Mai nominati, mai centrati, mai fatti oggetto di discussione. Si può anche ammettere che, ma guarda un po', quel che dice è vero, perché tanto l'opera di rielaborazione di Greta è compiuta in modo che la sua Causa diventi l'ultima delle questioni. Letteralmente.


Le parole sono importanti (cit.)

Sposami (cit.)

Offline Buckley

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Re:How dare you?
« Risposta #27 il: 24 Set 2019, 13:33 »
b] Greta non sta facendo sega al Gianicolo

che non si faccia ironia sul fare sega al Gianicolo, pura poesia per un monteverdino  :)
Per il resto d'accordo. Io Greta persona la lascerei proprio sullo sfondo. Oltretutto la vita che conduce non e' che sia proprio diseducativa...baratterei immediatamente tre dei miei orribili anni di scuola media per una settimana da Greta. 

Offline arturo

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Re:How dare you?
« Risposta #28 il: 24 Set 2019, 13:42 »
Faccio un'analisi politica del testo, perché fa capire bene il modo in cui Greta viene attaccata che Tarallo sottolinea (vale perfettamente anche per Trump&co). Una cosa che spesso faccio sui testi, un po' per gioco un po' no:

La ragazzina --> il tentativo di discredito è immediato. Non viene chiamata per nome o cognome e l'appellativo di apertura, per niente casuale, porta con sé un carattere specifico.
Non è infatti la giovane, l'adolescente, la ragazza. E' la ragazzina. Quali sono i tratti peculiari dei ragazzini? Che sono poco credibili e che frignano --> gli argomenti di Greta sono poco credibili e non sta protestando, sta frignando.

dovrebbe sta a scuola --> occupa un posto sbagliato. La locuzione familiare rimuove concettualmente che Greta non sta facendo sega al Gianicolo, ma sta parlando alle Nazioni Unite.

I suoi genitori andrebbero processati --> conseguente al suo status di ragazzina non può essere responsabile del suo agire e della sua presa di posizione (ancora una volta sminuita). Ma evocare la repressione su una ragazzina sarebbe un cortocircuito logico, quindi la violenza repressiva va scatenata sulla prima figura credibile dietro di lei, i genitori che...

hanno generato un mostro --> si spiega perché i genitori andrebbero repressi. Non disponendo Greta di pensiero autonomo e credibile, è prodotto mostruoso diretto e passivo dei due colpevoli.

una ragazzina che non sa sorridere --> eggià, per parlare del disastro ambientale verso cui stiamo andando dovrebbe spaccarsi dalle risate "regà, la sapete l'ultima? ci stiamo estinguendo" e giù risate dalla platea. La frase non vuole solo giustificare l'appellativo di "mostro", ma, cosa ben peggiore, vuole disumanizzarlo. Chi non sorride? Le macchine. Si rafforza il carattere Greta-prodotto.

che passa la sua vita a recitare testi e leggere messaggi che altri hanno scritto per lei --> altro passaggio volto a fare due cose: negare autonomia e agency alla persona Greta; schiacciare la sua vita - e anche semplicemente il suo attivismo - a questo.
La macchina mostruosa Greta-prodotto si delinea sempre più precisamente

che ha creato un'immagine odiosa di se --> a questo punto la macchina, ormai definita, può tornare soggetto e assumere l'unica responsabilità di cui è capace: risultare odiosa, detestabile. Una Lisa Simpson incarnata.

un danno pazzesco se confrontato con l'intera vita che Greta ha davanti. --> la macchina detestabile Greta-prodotto può essere finalmente comparata alla Greta adolescente adorabile che sarebbe potuta essere se avesse accettato il suo ruolo (adolescente), il suo posto (scuola), il suo destino (crescere "come tutte le altre"). La vita torna, ma solo per fare da contrasto alla macchina.

La causa è giusta, ma il fine non giustifica i mezzi --> sottolineo come in questa chiosa c'è l'UNICO passaggio che quantomeno allude ai suoi argomenti. Mai nominati, mai centrati, mai fatti oggetto di discussione. Si può anche ammettere che, ma guarda un po', quel che dice è vero, perché tanto l'opera di rielaborazione di Greta è compiuta in modo che la sua Causa diventi l'ultima delle questioni. Letteralmente.


Le parole sono importanti (cit.)

 E' un onore condividere questo luogo con te.

Offline And159

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Re:How dare you?
« Risposta #29 il: 24 Set 2019, 13:46 »
La 'ragazzina', come la chiami te in maniera dispregiativa, sta facendo qualcosa in cui crede e di cui potrà andare fiera finchè campa.
Fa sorridere che tu dimostri la tua sensibilità verso la sua adolescenza infranta, mentre il cambiamento climatico fa e farà morire milioni di persone, abbatterà nazioni e civiltà e distruggerà l'ecosistema terrestre in pochissimo tempo.
Il re è nudo, e l'ha detto lei.

a me fa sorridere che decenni di serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa si parla siano state buttate nel cesso per la creazione di questo nuovo santino laico da sbandierare ai 4 venti per pulire le coscienze.

Offline Tarallo

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Re:How dare you?
« Risposta #30 il: 24 Set 2019, 13:48 »
Et voilà.

Offline MadBob79

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Re:How dare you?
« Risposta #31 il: 24 Set 2019, 13:55 »

a me fa sorridere che decenni di serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa si parla siano state buttate nel cesso per la creazione di questo nuovo santino laico da sbandierare ai 4 venti per pulire le coscienze.

le serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa parla hanno portato a più o meno stocazzo. Le lotte hanno anche bisogno di simboli.

Offline carib

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Re:How dare you?
« Risposta #32 il: 24 Set 2019, 14:14 »
la mamma dei gretini è sempre incinta

Offline Rorschach

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Re:How dare you?
« Risposta #33 il: 24 Set 2019, 14:18 »
le serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa parla hanno portato a più o meno stocazzo. Le lotte hanno anche bisogno di simboli.

Parole sante.
Basta con questa cazzo di purezza da osteggiare parlando a quattro gatti.

UnDodicesimo

UnDodicesimo

Re:How dare you?
« Risposta #34 il: 24 Set 2019, 14:37 »
le serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa parla hanno portato a più o meno stocazzo. Le lotte hanno anche bisogno di simboli.

[mode in amicizia=on nulla personale =on]
invece le lotte fatte coi simboli, che hanno cambiato?

finche' si fara' a gara a dire cosa va fatto e trovare a chi dirlo, rimarremo sempre a toccare il nuovo fondo e continuare a scavare.
Re:How dare you?
« Risposta #35 il: 24 Set 2019, 14:40 »
Nel 2019 esistono anche le scuole online. E mi sembra che lo scorso anno non sia stata bocciata.

Offline Seamus

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Re:How dare you?
« Risposta #36 il: 24 Set 2019, 14:51 »
Faccio un'analisi politica del testo, perché fa capire bene il modo in cui Greta viene attaccata che Tarallo sottolinea (vale perfettamente anche per Trump&co). Una cosa che spesso faccio sui testi, un po' per gioco un po' no:

La ragazzina --> il tentativo di discredito è immediato. Non viene chiamata per nome o cognome e l'appellativo di apertura, per niente casuale, porta con sé un carattere specifico.
Non è infatti la giovane, l'adolescente, la ragazza. E' la ragazzina. Quali sono i tratti peculiari dei ragazzini? Che sono poco credibili e che frignano --> gli argomenti di Greta sono poco credibili e non sta protestando, sta frignando.
...

Le parole sono importanti (cit.)

Li mortè!  :hail:

Comunque non c'è dubbio che la personalizzazione se da una parte può essere uno strumento per aumentare la visibilità di un movimento (e delle sue idee) dall'altra distoglie in parte l'attenzione, o meglio può essere usata come strumento in senso inverso da chi non ha interesse ad affrontare il problema (o non ne ha la capacità culturale).

Anche qui su questo forum, ogni discorso che sposti l'attenzione su Greta, contribuisce a non parlare del problema.

E il problema è

Oggi l'anticapitalismo non è più soltanto un'opzione politica, è una necessità antropologica.

E' pensabile che vengano fatte scelte radicali in senso anticapitalista dall'interno di un sistema capitalista?

Ci sono però anche scelte non (o meno) radicali, nella misura in cui la politica può renderle economicamente convenienti (laddove già non lo siano) rispetto ad uno status quo non più sostenibile.

In sintesi, aumentare la tassazione su tutto ciò che inquina (o diminuirla su ciò che non inquina), dal packaging fino alla produzione industriale.
Dove c'è un'alternativa tecnologica, la meno inquinante deve essere resa più conveniente.

Questo è quello che va preteso dalla politica.
Re:How dare you?
« Risposta #37 il: 24 Set 2019, 14:52 »

a me fa sorridere che decenni di serie lotte ambientaliste fatte su basi scientifiche da chi effettivamente sa di cosa si parla siano state buttate nel cesso per la creazione di questo nuovo santino laico da sbandierare ai 4 venti per pulire le coscienze.

Infatti ne vediamo i risultati de sti decenni de lotte… non si mai che si sia sbagliato da qualche parte, no??!!
Re:How dare you?
« Risposta #38 il: 24 Set 2019, 14:59 »
La lotta al benaltrismo o whataboutism, simili anche se non la stessa cosa, deve essere senza prigionieri.
Greta viene attaccata perché non va a scuola, perché è brutta, perché è bassa o perché spende soldi altrui.

È una tattica volgare e ubiquitaria usata da chi ha paura, come dice Fat, di perdere i propri privilegi e di affrontare il problema vero.
Quando vi trovate in sua presenza mandateli affanculo senza nessuna esitazione, perché non hanno alcun interesse o voglia di parlare del problema in questione. Fox News ne è diventato un portabandiera impeccabile.
:win:

Offline Splash

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Re:How dare you?
« Risposta #39 il: 24 Set 2019, 15:33 »
Dovrebbe stare a scuola fino a quando non compie 18 anni, poi in cucina.
 

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