Il sindaco di Roma (romanista)

0 Utenti e 38 Visitatori stanno visualizzando questo topic.

Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #100 il: 13 Gen 2016, 15:38 »
in pratica purple, ce stai a di che il tattico di renzi è ken follett

sul fatto che nessuno vuole vincere a Roma ne parlammo anche nel topic Marino, qualche mese fa

porgascogne

porgascogne

Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #101 il: 13 Gen 2016, 15:40 »
sul fatto che nessuno vuole vincere a Roma ne parlammo anche nel topic Marino, qualche mese fa

quindi la possiamo prendere come tesi sicura
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #102 il: 13 Gen 2016, 15:44 »
quindi la possiamo prendere come tesi sicura

no, assolutamente, ma diciamo che è una tesi che molti pensano
non surreale insomma, valida come altre
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #103 il: 13 Gen 2016, 15:46 »
Scusa Purple, ma da che pulpito dai a me del "terrificante"?
Bada bene, non alle opinioni che esprimo, magari confutandole. Ma a me, personalmente. Che dialettica politica sarebbe?

Ripeto da che pulpito giudichi? In "Possibile" non vi mettete d'accordo né con Fassina, né con Vendola, né con nessuno a sinistra. Il "percorso" che state facendo, per ora, porta al litigio diffuso e iterativo, e da queste posizioni, altamente coerenti, date del terribile a chi esprime le posizioni che aggregano un terzo degli elettori italiani.

Mah.

punto A) terrificante è quello che hai scritto, non te. hai presente "Zanzalf ottimo fin qui". si considera sempre il contenuto.

punto B) io non faccio parte di "Possibile". mi sembrava chiaro. ma per chi ragiona coi partiti come fossero squadre di calcio è chiaramente difficile. così come non faccio parte del PD ma stavo ai tavoli dei Giovani Democratici, e non faccio parte di SEL ma stavo a poveraRoma.

punto C) Possibile non si metterà d'accordo con nessuno, ma il vero motivo è che loro non accettano più questa faziosità politica da "la bandiera prima di tutto", quindi non amano accordarsi a percentuali di voto.
infatti, come realtà esterna ma protagonista, sta sostenendo questo processo che coinvolge tesserati del PD, di SEL, il mondo cattolico di sinistra, il mondo associazionista di sinistra, le aggregazioni civili attive nel territorio. ammazza quanto disgrega. vedremo che esce fuori.

punto D) ti rispondo insieme a MisterFaro: continuate a ragionare ad elettori e non a cittadini. BASTA.
rappresentate un terzo degli elettori che è forse un sesto dei cittadini, a Roma anche meno.
già questo percorso embrionale che racconto, coinvolgendo in pratica mondi che hanno smesso di votare perché non si sentono rappresentati ma cercano una partecipazione politica attiva sul territorio, raggiunge all'incirca la stessa vostra rappresentanza. io non capisco (urlo) COME POSSIATE CONTINUARE A IGNORARE L'ASTENSIONISMO CRESCENTE A ROMA E IN ITALIA. ma che razza di politici pretendete di essere (M5S compreso)

Offline Tarallo

*****
111509
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #104 il: 13 Gen 2016, 15:48 »

il mondo cattolico di sinistra
Adieu
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #105 il: 13 Gen 2016, 15:49 »
quindi la possiamo prendere come tesi sicura

no, sicura no, ma in base alle mie fonti plausibile.

considera che è l'unica che spiega davvero l'endorsement di Rutelli a Marchini.

a Roma sarà difficile far bene.

con Marchini il PD ci mangia uguale ma non si espone
con il M5S il PD guadagna sul nazionale (che a Renzi interessa di più)

Online cartesio

*****
22066
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #106 il: 13 Gen 2016, 15:50 »
Ci vuole coraggio a fare i puri e santi che risaneranno l'Italia e poi farsi beccare a brigare con la camorra alla seconda amministrazione che si governa.
Appena hanno preso un pizzico di potere, tac, camorra.
Almeno, d'ora in poi, silenzio.

Ovvero, scegli un dignitoso silenzio?

Per curiosità, per te nell'operazione Milazzo il PCI brigava con mafiosi e fascisti?

https://casarrubea.wordpress.com/2015/03/15/il-milazzismo-e-i-nuovi-gattopardi-in-sicilia/
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #107 il: 13 Gen 2016, 15:54 »
Adieu

e certo, perché la cittadinanza non va coinvolta tutta? solo quella che la vede esattamente in tutto come noi.

dov'è il laicismo tanto sbandierato?

a Roma realtà come S. Egidio, le ACLI, la Caritas, in parte i focolarini, sono realtà attive, sociali, territoriali, normalmente di sinistra, che non perdono tempo ai family day perché hanno da salvaguardare le emergenze sociali del territorio.

ti stupiresti di scoprire l'apertura mentale di queste persone, che è la stessa che emerge dalla nuova Famiglia Cristiana.

che facciamo, li isoliamo? poi isoliamo i centri sociali perché puzzano, poi qui, poi lì, e ci ritroviamo con la frattura civica che stiamo vivendo dove nessuno bada più all'altro.

meno paraocchi. non stiamo negli anni '60 (e bada bene, che nel '72 fu proprio un convegno diocesano a salvare Roma e a dare l'endorsement al PCI romano)

Offline Tarallo

*****
111509
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #108 il: 13 Gen 2016, 15:54 »
Ao ma tu vacce, e chi te dice niente.

Offline Zanzalf

*****
11963
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #109 il: 13 Gen 2016, 15:55 »
punto A) terrificante è quello che hai scritto, non te. hai presente "Zanzalf ottimo fin qui". si considera sempre il contenuto.

punto B) io non faccio parte di "Possibile". mi sembrava chiaro. ma per chi ragiona coi partiti come fossero squadre di calcio è chiaramente difficile. così come non faccio parte del PD ma stavo ai tavoli dei Giovani Democratici, e non faccio parte di SEL ma stavo a poveraRoma.

punto C) Possibile non si metterà d'accordo con nessuno, ma il vero motivo è che loro non accettano più questa faziosità politica da "la bandiera prima di tutto", quindi non amano accordarsi a percentuali di voto.
infatti, come realtà esterna ma protagonista, sta sostenendo questo processo che coinvolge tesserati del PD, di SEL, il mondo cattolico di sinistra, il mondo associazionista di sinistra, le aggregazioni civili attive nel territorio. ammazza quanto disgrega. vedremo che esce fuori.

punto D) ti rispondo insieme a MisterFaro: continuate a ragionare ad elettori e non a cittadini. BASTA.
rappresentate un terzo degli elettori che è forse un sesto dei cittadini, a Roma anche meno.
già questo percorso embrionale che racconto, coinvolgendo in pratica mondi che hanno smesso di votare perché non si sentono rappresentati ma cercano una partecipazione politica attiva sul territorio, raggiunge all'incirca la stessa vostra rappresentanza. io non capisco (urlo) COME POSSIATE CONTINUARE A IGNORARE L'ASTENSIONISMO CRESCENTE A ROMA E IN ITALIA. ma che razza di politici pretendete di essere (M5S compreso)

Apprezzo il chiarimento del punto A. Su B e C non mi pronuncio ma ti faccio un "in bocca al lupo" sperando che in fondo ci sia qualcosa di costruttivo a sinistra.

Sul punto D: gli assenti non contano. Mi dispiace ma è così. La democrazia non vive di numeri assoluti, vive del confronto tra chi si esprime. A me le analisi, inevitabilmente paternali, sul "problema" degli astenuti mi hanno sempre dato sui nervi.

Offline Zanzalf

*****
11963
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #110 il: 13 Gen 2016, 15:56 »
dov'è il laicismo tanto sbandierato?

Eh ma il laicismo di Tarallo è: "i credenti non parlino".

Online FatDanny

*****
37177
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #111 il: 13 Gen 2016, 16:00 »
quindi la possiamo prendere come tesi sicura

sicura no, ma molto plausibile anche viste le molteplici fonti che confermano.
La mancata candidatura di Di Battista si spiega/me l'hanno spiegata così.

Non si vuole vincere a Roma perchè si sa che è un pantano mafioso che non riesci a bonificare semplicemente facendo eleggere un sindaco, oltre al fatto che ben prima di Tronca era già stata commissariata dal governo.

Per avere un cambiamento reale a Roma dovrebbe esserci un processo simile a quello vissuto a Barcellona o Madrid.
Ossia un elezione accompagnata da una mobilitazione di popolo che permetta una volta vinto di imporre scelte contrarie ai potentati e alle mafie che attualmente hanno in pugno la città e che scatenerebbero una guerra senza fine.
Senza un'attenzione costante della popolazione si sprecherebbero le campagne di sabotaggio/killeraggio
(la spazzatura che resta pe strada, il messaggero che fa l'articolo sulle preferenze sessuali del consigliere X, ecc ecc. niente di nuovo insomma).


Come sempre faccio io non ho un nome (i nomi non servono a un cazzo, sono per gli allocchi che ancora credono alle favole), ma descrivo il processo che credo  servirebbe.
Se quel processo ora non è attuabile i vari nomi sono solo le alternative del prossimo fallimento.

Offline Tarallo

*****
111509
Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #112 il: 13 Gen 2016, 16:03 »
Eh ma il laicismo di Tarallo è: "i credenti non parlino".
No, e lo sai.
E chiudiamo perché è OT.
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #113 il: 13 Gen 2016, 16:05 »
sicura no, ma molto plausibile anche viste le molteplici fonti che confermano.
La mancata candidatura di Di Battista si spiega/me l'hanno spiegata così.

Non si vuole vincere a Roma perchè si sa che è un pantano mafioso che non riesci a bonificare semplicemente facendo eleggere un sindaco, oltre al fatto che ben prima di Tronca era già stata commissariata dal governo.

Per avere un cambiamento reale a Roma dovrebbe esserci un processo simile a quello vissuto a Barcellona o Madrid.
Ossia un elezione accompagnata da una mobilitazione di popolo che permetta una volta vinto di imporre scelte contrarie ai potentati e alle mafie che attualmente hanno in pugno la città e che scatenerebbero una guerra senza fine.
Senza un'attenzione costante della popolazione si sprecherebbero le campagne di sabotaggio/killeraggio
(la spazzatura che resta pe strada, il messaggero che fa l'articolo sulle preferenze sessuali del consigliere X, ecc ecc. niente di nuovo insomma).


Come sempre faccio io non ho un nome (i nomi non servono a un cazzo, sono per gli allocchi che ancora credono alle favole), ma descrivo il processo che credo  servirebbe.
Se quel processo ora non è attuabile i vari nomi sono solo le alternative del prossimo fallimento.

quoto FD parola per parola, sputo per sputo

che è esattamente quello che sto dicendo anche io qui sopra e che stiamo provando a fare con un gruppo di pazzi. per fortuna siamo sempre di più.

ci tengo a dire che a me mi hanno coinvolto, non è un percorso che parte né da me né da ambienti a me particolarmente vicini.

Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #114 il: 13 Gen 2016, 16:07 »
avremo un podemos?

boh?

al momento registriamo un giachetti/debole, un m5s che a dispetto della sua mission apriscatole non vuole vincere per mere ragioni  tattiche, una destra che rimetterebbe in sella i criminali

questo è il quadro desolante
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #115 il: 13 Gen 2016, 16:09 »
No, e lo sai.

tarà, sinceramente è un'uscita che potevi risparmiarti.

qui il problema è serio ed è Roma. bisogna fare tutti un passo indietro e ragionare sul senso comune di cittadinanza.

che è fatta di bellissimi centri socialpopolari, realtà cattoliche attive, realtà cittadine attive sui territori senza bandiere, lavoratori autonomi che si autorganizzano in spazi condivisi e aperti, di orti urbani e GAS diffusi e di tant'altro che magari neanche è classificabile.

il grosso nodo è che queste realtà faticano a parlarsi. a volte faticano proprio a guardarsi.

quindi scusa se sono stato brusco, ma questi atteggiamenti purtroppo comuni a Roma sono proprio il limite che ha causato la forte disgregazione sociale che oggi stiamo vivendo, e il primo lavoro da fare è l'ecumenismo a sinistra per Roma.

Offline Rugiule

*
5847
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #116 il: 13 Gen 2016, 16:17 »
A prescindere da chi vuole far cosa e dalle improbabili giustificazioni che hanno dato a Fat Danny, io credo che a Roma, oggi come oggi, non si vinca, non si possa proprio vincere. Sposo parzialmente l'idea di Purple Zack, che vorrebbe partire da un movimento trasversale che sia elemento di aggregazione e di coinvolgimento dei cittadini (cosa anche pericolosa, eh!), ma oggi nulla fa pensare che a Roma qualcosa del genere possa aver luogo in larga scala, al punto da portare al voto persone orientate all'astensione.
Quindi resta la politica, che avrà le sue gatte da pelare perché deve fronteggiare una grave crisi che si è aperta con il fallimento di Marino e con Mafia Capitale. Ma sarà alla fine la politica a doversi prendere le responsabilità di amministrare la città, a costo di nuove gogne mediatiche e di opposizioni scorrette. Oggi Roma non c'è più, occorre ricostruirla mattone per mattone, solo così si potrà riconquistare la fiducia dei cittadini. Il nome è importante, ancor più lo è lo staff che lo supporterà, ma occorre essere davvero convincenti, onesti, chiari, essenziali e un po' super partes.

Offline Rugiule

*
5847
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #117 il: 13 Gen 2016, 16:24 »
(intanto, a pasadena)

ROMA, 13 GEN - "L'ipotesi Giachetti posta in questo modo da Renzi e non discussa con il partito, si inserisce nell'ambito di un Pd che e' spaccato. Questo nome rischia di inserirsi in una spaccatura gia' esistente. Parte del Partito Democratico e parte del centrosinistra hanno contestato le modalita' con cui stato allontanato Ignazio Marino e al momento questa parte dell'elettorato potrebbe non riconoscersi nell'eventuale candidatura di Giachetti. Attendiamo il regolamento delle primarie e poi rifletteremo sulla possibilita' di candidare qualcuno che rappresenti quel pezzo di elettorato dentro e fuori il Pd". Lo dice il deputato dem Marco Miccoli. (ANSA).

Offline Eagles77

*****
14436
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #118 il: 13 Gen 2016, 16:26 »
Le elezioni si giocano a traversone, er cerino in mano brucia.
Unica soluzione, la ricandidatura spintanea di Marino.
Per me rivincerebbe lui.
Alla faccia de tutti i piddini e dei pentastellati cacasotto e blablabla.
DaYe Marino daYe.

Offline Zanzalf

*****
11963
Re:Il sindaco di Roma (romanista)
« Risposta #119 il: 13 Gen 2016, 16:29 »
Il punto è che Purple Zac e FatDanny descrivono lo stesso processo, si capisce che vogliono fare la stessa cosa ma, mi ci gioco le palle, che col cavolo che lavoreranno allo stesso tavolo. Purple e Fat lavoreranno a due progetti politici al 90% simili ma che, per il 10% di differenza, non si uniranno mai.

Questo è il male della sinistra "immaginista"italiana. E uso immaginista in senso positivo e non denigratorio. E' lo stesso male che la fa stare storicamente al di fuori del "Grande Partito della Sinistra TM", l'ansia divisionista che la polverizza inevitabilmente in rivoli contrapposti.
Ricordo (spero qualcuno vorrà rispondere a questa mia osservazione prima o poi) che Corbyn in UK non ha fatto la stessa cosa. L'alternativa immaginista l'ha costruita per 40 anni DENTRO al partito. Dentro al partito che è stato anche di Blair (per dire di chi si lamenta di Renzy). Fuori dal partito non c'è spazio vitale, lo dimostra la storia.
 

Powered by SMFPacks Alerts Pro Mod