In memoria di un eroe moderno

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In memoria di un eroe moderno
« il: 05 Feb 2016, 12:16 »
Finchè ci sarà chi sacrifica la propria vita per migliorare quella altrui, la specie umana ha una speranza di sopravvivere.

Speriamo che la tua morte orribile sia in qualche modo compensata dal rispetto e dalla conservazione della memoria  in maniera perenne che si deve tributare alle persone straordinarie.




Offline anderz

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #1 il: 05 Feb 2016, 14:12 »
Premetto che non ho ancora un’opinione chiara sulla vicenda.
Non so bene cosa potesse aver scoperto il povero Giulio e soprattutto se questo supposto segreto sia la causa della sua morte. Però è indubbio che i rapporti tra Italia ed Egitto siano diventati molto importanti per gli equilibri politici ed energetici del Mediterraneo, in particolare modo dalla salita al potere di Al Sisi, dalla questione libica, allo scoperta degli immensi giacimenti di gas naturale da parte dell’ENI.
Io, lo dico ora, temo che rischiamo di trovarci di fronte ad un nuovo caso Ilaria Alpi.
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #2 il: 05 Feb 2016, 15:18 »
Altra oscura vicenda che non conosceremo mai a fondo e di cui siamo pieni fin sopra la testa
Un pensiero a chi lascia

Offline Thorin

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #3 il: 09 Feb 2016, 15:03 »
Mi stavo leggendo un po' di cose sull'Egitto post Mubarak... più di 300 scomparsi fra Ottobre e Dicembre... manifestazioni affogate nel sangue (più di 600 morti nello sgombero di un sit in il 14 agosto 2013)... mamma mia...

Povero ragazzo, in cosa si era andato ad infilare...

Offline FatDanny

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #4 il: 17 Feb 2016, 10:42 »

Offline FatDanny

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #5 il: 06 Apr 2016, 12:34 »
IL RE E' NUDO.

Nel leggere questo articolo e tutti i suoi particolari tenete a mente una cosa.
La Lega di Salvini e FdI della Meloni sono usciti dall'aula parlamentare durante la discussione sul caso Regeni perché "l'Egitto è un nostro alleato".
Quindi per i due marò assassini di pescatori inermi dobbiamo fare guerra all'India, mentre un innocente ricercatore torturato non deve avere giustizia perché l'egitto è alleato.

Vi auguro la sorte peggiore possibile. A voi e a chi vi permette di sedere su quei banchi. Siate maledetti in eterno, degni eredi del fascismo. Alla merda segue sempre e solo altra merda.




da Repubblica.it:


"Ecco chi ha ucciso Giulio": l'accusa anonima ai vertici con tre dettagli segreti sul caso Regeni

ROMA. C'è ora un Anonimo nel caso Regeni. E racconta una storia che ricostruisce cosa sarebbe accaduto a Giulio tra il 25 gennaio e il 3 febbraio. Una storia che porta dritta al cuore degli apparati di sicurezza egiziani, civili e militari, della polizia di Giza, del Ministero dell'Interno, della Presidenza. L'Anonimo scrive a Repubblica da qualche giorno da un account mail Yahoo, alternando, nei testi, l'inglese, qualche parola di italiano, e la sua lingua, l'arabo. Si dice della polizia segreta egiziana. Lascia intendere di essere collettore e veicolo di informazioni di chi non può esporsi in prima persona, se non a rischio della vita. Delle sue mail sono in possesso il pm Sergio Colaiocco e il legale della famiglia Regeni, Alessandra Ballerini. E, come ogni Anonimo, l'attendibilità del suo racconto va presa con assoluto beneficio di inventario. Se non fosse per una circostanza. L'Anonimo svela almeno tre dettagli delle torture inflitte a Giulio Regeni mai resi pubblici e conosciuti solo dagli inquirenti italiani, perché corroborati dall'autopsia effettuata sul cadavere di Giulio nell'Istituto di medicina legale di Roma. Chi scrive, insomma, chiunque esso sia, sapeva e sa qualcosa che potevano conoscere solo i torturatori di Giulio o chi dei suoi tormenti è stato testimone.

IL SEQUESTRO. "L'ordine di sequestrare Giulio Regeni - scrive l'Anonimo - è stato impartito dal generale Khaled Shalabi, capo della Polizia criminale e del Dipartimento investigativo di Giza", il distretto in cui Giulio scompare il 25 gennaio. Lo stesso ufficiale con alle spalle una condanna per torture che, dopo il ritrovamento del cadavere, accrediterà prima la tesi dell'incidente stradale e quindi quella del delitto a sfondo omosessuale. "Fu Shalabi, prima del sequestro, a mettere sotto controllo la casa e i movimenti di Regeni e a chiedere di perquisire il suo appartamento insieme ad ufficiali della Sicurezza Nazionale". E "fu Shalabi, il 25 gennaio, subito dopo il sequestro, a trattenere Regeni nella sede del distretto di sicurezza di Giza per ventiquattro ore".

"SCIOGLIETEGLI LA LINGUA". Nella caserma di Giza, Giulio "viene privato del cellulare e dei documenti e, di fronte al rifiuto di rispondere ad alcuna domanda in assenza di un traduttore e di un rappresentante dell'Ambasciata italiana", viene pestato una prima volta. Chi lo interroga "vuole conoscere la rete dei suoi contatti con i leader dei lavoratori egiziani e quali iniziative stessero preparando". Quindi, tra il 26 e il 27 gennaio, "per ordine del Ministero dell'Interno Magdy Abdel Ghaffar", viene trasferito "in una sede della Sicurezza Nazionale a Nasr City". Di fronte ai suoi nuovi aguzzini, Giulio continua a ripetere di non avere alcuna intenzione di parlare se non di fronte a un rappresentante della nostra ambasciata. "Viene avvertito il capo della Sicurezza Nazionale, Mohamed Sharawy, che chiede e ottiene direttive dal ministro dell'Interno su come sciogliergli la lingua.

E così cominciano 48 ore di torture progressive", durante le quali, per fortuna, Giulio comincia ad essere semi-incosciente. Viene "picchiato al volto", quindi "bastonato sotto la pianta dei piedi", "appeso a una porta" e "sottoposto a scariche elettriche in parti delicate", "privato di acqua, cibo, sonno", "lasciato nudo in piedi in una stanza dal pavimento coperto di acqua, che viene elettrificata ogni trenta minuti per alcuni secondi". "Bastonature sotto i piedi". Il dettaglio svelato dall'Anonimo era sin qui ignoto ed è confermato dalle evidenze dell'autopsia effettuata in Italia. Non è il solo.

NELLE MANI DEI MILITARI. Tre giorni di torture non vincono la resistenza di Giulio. Ed è allora - ricostruisce l'Anonimo - che il ministro dell'Interno decide di investire della questione "il consigliere del Presidente, il generale Ahmad Jamal ad-Din, che, informato Al Sisi, dispone l'ordine di trasferimento dello studente in una sede dei Servizi segreti militari, anche questa a Nasr city, perché venga interrogato da loro". È una decisione che segna la sorte di Giulio. "Perché i Servizi militari vogliono dimostrare al Presidente che sono più forti e duri della Sicurezza Nazionale ". Giulio "viene colpito con una sorta di baionetta" e "gli viene lasciato intendere che sarebbe stato sottoposto a waterboarding, che avrebbero usato cani addestrati" e non gli avrebbero risparmiato "violenze sessuali, senza pietà, coscienza, clemenza". "Una sorta di baionetta". È un secondo, importante dettaglio. Corroborato, anche questo, dal tipo di lesioni da taglio sin qui non divulgati dell'autopsia effettuata in Italia.

L'orrore non ha fine. "Regeni entrò in uno stato di incoscienza. Quando si svegliava, minacciava gli ufficiali del Servizio militare dicendogli che l'Italia non lo avrebbe abbandonato. La cosa li fece infuriare e ripresero a picchiarlo ancora più violentemente". Gli stati di incoscienza di Regeni sono a questo punto sempre più lunghi. Come confermeranno i versamenti cerebrali riscontrati dall'autopsia. Ma la violenza non si interrompe. "Perché i medici militari visitano il ragazzo e sostengono che sta fingendo di star male. Che la tortura può continuare". Questa volta "con lo spegnimento di mozziconi di sigaretta sul collo e le orecchie". Finché Giulio non crolla "e a nulla valgono i tentativi dei medici militari di rianimarlo".

"I segni di sigaretta su collo e orecchie". È il terzo dettaglio, riscontrato dall'autopsia italiana, che l'Anonimo dimostra di conoscere pur essendo pubblicamente ignoto. Ed è quello che spiega il perché nella prima autopsia al Cairo il corpo di Giulio venga mutilato con l'asportazione dei padiglioni auricolari.

IN UNA CELLA FRIGORIFERA. Dopo la sua morte, sempre secondo quello che sostiene l'anonimo, "Giulio viene messo in una cella frigorifera dell'ospedale militare di Kobri al Qubba, sotto stretta sorveglianza e in attesa che si decida che farne". La "decisione viene presa in una riunione tra Al Sisi, il ministro dell'Interno, i capi dei due Servizi segreti, il capo di gabinetto della Presidenza e la consigliera per la sicurezza nazionale Fayza Abu al Naja ", nelle stesse ore in cui il ministro Guidi arriva al Cairo chiedendo conto della scomparsa di Regeni. "Nella riunione venne deciso di far apparire la questione come un reato a scopo di rapina a sfondo omosessuale e di gettare il corpo sul ciglio di una strada denudandone la parte inferiore. Il corpo fu quindi trasferito di notte dall'ospedale militare di Kobri a bordo di un'ambulanza scortata dai Servizi segreti e lasciato lungo la strada Cairo-Alessandria".

L'Anonimo promette di scrivere ancora e si affida a un verso del Corano. "Dio non ti chiediamo di respingere il destino, ma ti chiediamo di essere clemente".

Online Rorschach

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12836
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #6 il: 06 Apr 2016, 13:56 »
[...]
Quando si svegliava, minacciava gli ufficiali del Servizio militare dicendogli che l'Italia non lo avrebbe abbandonato.
[...]

Mom, wherever there's a cop beatin' a guy
Wherever a hungry newborn baby cries
Where there's a fight against the blood and hatred in the air
Look for me mom I'll be there
Wherever there's somebody fightin' for a place to stand
Or a decent job or a helpin' hand
Wherever somebody's strugglin' to be free
Look in their eyes Mom you'll see me.
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #7 il: 06 Apr 2016, 13:57 »
IL RE E' NUDO.

Nel leggere questo articolo e tutti i suoi particolari tenete a mente una cosa.
La Lega di Salvini e FdI della Meloni sono usciti dall'aula parlamentare durante la discussione sul caso Regeni perché "l'Egitto è un nostro alleato".
Quindi per i due marò assassini di pescatori inermi dobbiamo fare guerra all'India, mentre un innocente ricercatore torturato non deve avere giustizia perché l'egitto è alleato.

Vi auguro la sorte peggiore possibile. A voi e a chi vi permette di sedere su quei banchi. Siate maledetti in eterno, degni eredi del fascismo.

Merde maledette, si sciacquano la bocca con la Patria, l'Italia, il tricolore e poi quando un Italiano muore
in quella maniera agiscono in quella maniera ind.egna.
Sia chiaro io col concetto di patria mi ci pulisco il sedere e su quello dell'identita' nazionale ancora peggio, è solo per sottolineare l'ipocrisia di questi esseri immondi.
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #8 il: 06 Apr 2016, 14:01 »
Comunque FAT l'episodio non è avvenuto in parlamento , ma nella sala rossa del consiglio comunale di Torino.
Non che sia meno grave: è solo una precisazione.

Offline FatDanny

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #9 il: 06 Apr 2016, 14:08 »
Grazie per la precisazione.
;)
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #10 il: 06 Apr 2016, 14:27 »
immonde creature (salvini, meloni & resto)

La vicenda di questo ragazzo si va ad aggiungere alla serie infinita delle Verità da conoscere

Offline Sliver

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #11 il: 06 Apr 2016, 14:31 »
Non si può morire così.
Non si può vivere nello stesso paese di Renzi, Salvini e Meloni.
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #12 il: 06 Apr 2016, 14:46 »
Schifosi topi di fogna

Offline jp1900

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Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #13 il: 06 Apr 2016, 16:40 »
Non oso immaginare il dolore senza fine dei genitori nel leggere queste oscenità.
Lega e FdI ignobili, ma la cosa non mi stupisce.

Online Rorschach

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12836
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #14 il: 06 Apr 2016, 16:47 »
Non oso immaginare il dolore senza fine dei genitori nel leggere queste oscenità.
Lega e FdI ignobili, ma la cosa non mi stupisce.

Offline Kredskin

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8992
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #15 il: 07 Apr 2016, 23:12 »
Mamma mia...

di fronte a queste cose non ci sono parole, davvero, per esprimere i sentimenti.

Nausea, solo questo.


Per tutti, per la razza umana.

L'estinzione è l'unica via.
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #16 il: 17 Apr 2016, 11:00 »
"Verità per Giulio Regeni", imbarazzo della Roma per tutelare Salah

La Lega Calcio voleva far entrare le squadre con uno striscione ideato da Amnesty International: la società giallorossa ha chiesto di non partecipare, per non mettere in imbarazzo il suo giocatore. Era allo studio anche una partnership con il ministero del turismo

GdS
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #17 il: 17 Apr 2016, 11:22 »
"Verità per Giulio Regeni", imbarazzo della Roma per tutelare Salah

La Lega Calcio voleva far entrare le squadre con uno striscione ideato da Amnesty International: la società giallorossa ha chiesto di non partecipare, per non mettere in imbarazzo il suo giocatore. Era allo studio anche una partnership con il ministero del turismo

GdS
dai, se ci sono le merde di mezzo allora per i giornali sarà cosa buona e giusta, checcefregaderegeninoiciavemosalahgol
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #18 il: 17 Apr 2016, 11:26 »
Si ma qui c'e di Mezzo una questione leggermente più importante dell'eventuale imbarazzo di salah.... Mortacci loro e delle merde che sono

Offline FatDanny

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37177
Re:In memoria di un eroe moderno
« Risposta #19 il: 21 Apr 2016, 19:58 »
Oh ancora non sappiamo in quali termini l'italia possa collaborare alle indagini, ma sappiamo che probabilmente abbiamo collaborato al suo omicidio. Ottimo.

www.repubblica.it/tecnologia/sicurezza/2016/04/21/news/hacking_team_revocata_licenza_di_distribuzione_internazionale_del_software_spia_galileo-138087996/?ref=m%7Chome%7Capertura_extra%7Cpos_1%7Clink_1
 

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