ma non penso a Parigi pervasa da scene di guerra eh. Non è quello che mi interessa e, fosse così, sarebbe magari più "telegenico" ma molto meno proficuo.
A me interessa quel che accade a Place de la Republique e in altre decine di piazze francesi.
Mi interessa della crisi delle rappresentanze istituzionali, l'affermazione di nuovi modelli di decisione e partecipazione pubblica, mi interessa tutto quel che può conseguire da queste piazze che si stanno dispiegando in tutta la francia (cercate la mappa delle Nuit Debout, praticamente in ogni centro francese degno di questo nome il movimento è presente).
Mi interessano le incredibili analogie col movimento degli indignados o di Occupy, con il movimento di piazza taksim e le rivoluzioni arabe.
Stanno nascendo pian piano dei modelli di superamento della democrazia liberale che ha ormai mostrato tutte le sue contraddizioni e le sue menzogne.
La dittatura della troika che si impone solo quando si tratta di spesa sociale, la violenza inaudita sui migranti, gli accordi economici con le dittature, gli accordi commerciali ai danni dei cittadini (TTIP), l'UE che dinanzi ad una palese violazione ecologica al posto che imporre gli standard li cambia per non scomodare le case automobilistiche.
Insomma il quadro attuale mostra quotidianamente come la democrazia sia solo un nome. Che il cittadino non conta assolutamente nulla e che quel voto è solo il modo formale per poter dire di avere un consenso che è solo apparente e che non muta in nulla un'azione politica che in ogni caso sarebbe identica a se stessa. Dai Popolari al PSE. Da Forza Italia al PD.
Ma da questa vagonata di merda, assieme alla puzza e al marcio, sta nascendo qualche fiore.
Solo questi fiori sono la speranza che non tutto finisca sommerso dal letame.
Solo questi fiori ci dicono che possiamo ancora cambiare.
Lo dico da anni qui dentro, ne resto convinto: dalla sconfitta del movimento operaio dagli '80 in avanti oggi noi stiamo iniziando a vedere gli embrioni di un nuovo ciclo. E questi embrioni vanno compresi nelle forme e nei contenuti che non sono identici a quelli di trent'anni fa.
Per questo è bene andare oltre le categorie rigide di "Destra" e "Sinistra", le quali rischiano solo di confondere maggiormente le acque.
Quando Hollande ti fa una legge sul lavoro come tu dici o quando Renzi si spende a difesa dei banchieri a danno dei cittadini, perseverare nell'utilizzo di quelle categorie crea solo falsa coscienza. Crea l'idea che in fin dei conti, se anche la sinistra fa così, evidentemente certe scelte sono davvero necessarie.
In parlamento non c'è destra e sinistra. C'è solo l'Alto. E l'Alto pensa solo all'Alto, qualsiasi maglietta indossi.
Noi siamo il Basso. E dobbiamo organizzarci qui sulla terra per riprendere l'assalto al cielo.
C'è chi già lo fa, noi siamo in ritardo. Ma non c'è alternativa al risveglio che non sia la morte.
E noi non siamo ancora morti.