L'identità italiana da difendere...

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L'identità italiana da difendere...
« il: 18 Lug 2017, 16:37 »
www.facebook.com/tg3rai/videos/10155524745033158/

In sintesi:
  • Medaglia d'oro ai mondiali di nuoto con una performance ispirata al dramma dei migranti
  • E poi sul podio a cantare l'inno italiano con orgoglio e con la mano sul cuore

Se c'è un'identità italiana da difendere forse è proprio questa, quella del coraggio e dell'altruismo.
Ad essere egoisti è più facile ovviamente.


Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #1 il: 18 Lug 2017, 20:06 »
Non bisogna voltare la faccia di fronte al dolore, quello vero. Ma ci vuole un progetto, ci vogliono le idee chiare. L'italia fa ride.

Offline Rugiule

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #2 il: 19 Lug 2017, 00:47 »
L'Italia fa ride, ma la performance dei due ragazzi è stata commovente

Offline mdfn

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #3 il: 19 Lug 2017, 11:22 »
A me fa ride il concetto di identità italiana.
Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #4 il: 19 Lug 2017, 11:49 »
A me fa ride il concetto di identità italiana.

...
Se c'è un'identità italiana da difendere forse è proprio questa,
...

 ;)

Offline mdfn

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #5 il: 19 Lug 2017, 12:20 »
;)

Sì, avevo letto. Sostituirei italiana con umana.
Voglio dire: che senso ha oggi parlare di nazionalità?
Vabbe', sto facendo il cavilloso ma il gesto l'ho apprezzato anch'io. Sarà che gli inni mi rendono nervoso...
Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #6 il: 19 Lug 2017, 14:02 »
L'identità italiana non so cosa sia, a naso direi un concentrato di berlusconismo e papa frangiesco. Il fatto che non servano ancora le nazioni, però, me pare utopico: almeno fino a quando tutti gli altri paesi e continenti invece continueranno a pensare agli interessi del loro paese. Oppure ci si può autodistruggere per un bene maggiore, ma che senso ha? Quale utilità sulla distanza? L'emergenza migranti, ad esempio, ha un peso accettabile se gestita dall'europa, un'altro peso se gestita dalla sola italia. Da soli potemo solo che fallì senza avè concluso un cazzo. IMHO.
Ma per tornare in topic, l'identità italiana è merda, è nichilismo occidentale aggravato dai futili motivi. Nessuna volontà di rimanere con la nostra bella cacca incontaminata, l'unica non peggioriamo ancora, quindi ad esempio la cultura islamica e credenze millenarie irrazionali, misogine e fasciste, no grazie, il meno possibile, ce manca solo quello. Quello bisogna combatterlo culturalmente in tutti i modi. Ben venga invece l'arricchimento culturale delle persone oneste, pacifiche e tolleranti.

Offline Rorschach

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #7 il: 19 Lug 2017, 17:36 »
Citazione
Occorre un nemico per dare al popolo una speranza.
Qualcuno ha detto che il patriottismo è l’ultimo rifugio delle canaglie: chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera, e i [...] si richiamano sempre alla purezza della loro razza.
L’identità nazionale è l’ultima risorsa dei diseredati.
Ora il senso dell’identità si fonda sull'odio, sull'odio per chi non è identico.
Bisogna coltivare l’odio come passione civile.
Il nemico è l’amico dei popoli.
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
L’odio è la vera passione primordiale.
(…)
Si può odiare qualcuno per tutta la vita.
Purché sia sempre là a rinfocolare il nostro odio.
L’odio riscalda il cuore.

Umberto Eco - Il Cimitero di Praga

Offline pan

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #8 il: 19 Lug 2017, 19:14 »
L'identità ha a che fare con il sentimento, con il ricordo. Ha una valenza positiva solamente se propositiva, non mezzo per affossare i sentimenti e i ricordi degli altri. E' una cosa personale, relativa ai nostri pomeriggi da bambini, le vie che abbiamo attraversato, le scuole che abbiamo frequentato, i parenti , gli amici, i panorami che abbiamo visto dalle nostre finestre, il dialetti che abbiamo ascoltato e parlato, ciò che abbiamo mangiato, gli odori che abbiamo annusato. Di tutto questo non dobbiamo vergognarcene perchè fa parte dell'uomo, è l'imprinting. Non ricordo quale scrittore, forse Pirandello, diceva che i primi dieci anni di vita  sono quelli essenziali per farci amare un posto e tenercelo per sempre nel cuore. Per farci sentire per sempre vincolati ad esso. Ma ciò non toglie che poi viaggi, ti muovi, con la testa e non, e accogli altro, devi accogliere altro. Però quella identità primitiva, che non è patriottismo, bandiera e inni ma solo nostalgia che non distrugge, rimane sempre.

Offline Rugiule

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #9 il: 20 Lug 2017, 01:29 »
Io rivendico la mia identità nazionale, anche se è vero che l'Italia fa ride.
Mi emoziono a vedere gli azzurri nello sport alle Olimpiadi, in qualsiasi sport, e gioisco delle loro vittorie come se fossero un po' mie.
Io questo non so spiegarlo, forse è come dice Pan, ma un italiano o un'italiana nello sport li sento come pezzi della mia famiglia, e mi gusto le loro interviste fatte quasi sempre di semplicità e luoghi comuni, eppure il loro pensiero è imperdibile per me.
Ora sto seguendo il mondiale di nuoto e non vedo l'ora di vedere alla prova in vasca questi nuovi ragazzi, mi incuriosiscono Restivo e Martinenghi, non me ne può fregar di meno dei nuovi nuotatori della Francia o degli USA, per dire.
Anche quello per la Lazio è lo stesso tipo di amore: passione, emozione e commozione.
Così vivo la mia identità nazionale, e l'inno, la bandiera, i miei luoghi, le persone che ruotano intorno alla mia vita, ne fanno parte. Soffro il fatto che l'italia faccia ride perché vorrei che il mio posto fosse migliore, e migliori fossero le persone che condividono con me questo posto.

Offline pan

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #10 il: 20 Lug 2017, 02:38 »
(era Sciascia lo scrittore, non Pirandello... se no non ci andavo a dormì)

Offline Rorschach

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #11 il: 20 Lug 2017, 08:31 »
L'Italia 200 anni fa non esisteva, probabilmente tra altri 200 anni sarà solo un ricordo.

I popoli non esistono, esistono culture che si caratterizzano grazie all'isolamento, sviluppando lingue, prassi e caratteristiche sociali organiche.

Per portare una bandiera 100 metri più in là si è ucciso e si è morti inutilmente per secoli.

Ma siamo ancora quelli che i francesi c'hanno la puzzetta sotto al naso, i tedeschi sono troppo precisi, i romeni rubano tutti.

Abbasso le bandiere, etichette per i nostri pregiudizi.

Offline FatDanny

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #12 il: 20 Lug 2017, 09:04 »
Le uniche identità che riconosco sono quelle che divide oppress* e oppressor*

Ma gran bella performance, non c'è che dire
Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #13 il: 20 Lug 2017, 12:28 »
Le comunità di persone non sono tutte uguali, alcune hanno delle caratteristiche e altre ne hanno altre. Ovviamente all'interno delle diverse comunità ci sono persone che hanno caratteristiche per le quali sarebbero più omogenee in altre comunità, ma questo non esclude che si possa parlare di identità di una comunità*. Penso però che questo discorso non si possa applicare a una comunità di 60milioni di persone come quella italiana, in questo senso sono assolutamente d'accordo con molti di quelli che hanno scritto.

Infatti nello scrivere

"...Se c'è un'identità italiana da difendere forse è proprio questa, quella del coraggio e dell'altruismo..."

mi rivolgo a chi rivendica un'identità in una accezione che mi fa schifo, se proprio vogliono rivendicarne una lo facessero con questa, almeno.





(*) per fare un esempio semplicesemplice, sappiamo bene che tra noi Laziali esistono tifosi sboroni e ottusi, come sappiamo che tra i riommici esistono tifosi equilibrati, ma le identità delle due tifoserie delle squadre romane sono ben determinate.  ;)

Offline Rugiule

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #14 il: 20 Lug 2017, 15:45 »
Ovviamente non mi sento chiamato in causa.
Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #15 il: 20 Lug 2017, 16:02 »
L'identità ha a che fare con il sentimento, con il ricordo. Ha una valenza positiva solamente se propositiva, non mezzo per affossare i sentimenti e i ricordi degli altri. E' una cosa personale, relativa ai nostri pomeriggi da bambini, le vie che abbiamo attraversato, le scuole che abbiamo frequentato, i parenti , gli amici, i panorami che abbiamo visto dalle nostre finestre, il dialetti che abbiamo ascoltato e parlato, ciò che abbiamo mangiato, gli odori che abbiamo annusato. Di tutto questo non dobbiamo vergognarcene perchè fa parte dell'uomo, è l'imprinting. Non ricordo quale scrittore, forse Pirandello, diceva che i primi dieci anni di vita  sono quelli essenziali per farci amare un posto e tenercelo per sempre nel cuore. Per farci sentire per sempre vincolati ad esso. Ma ciò non toglie che poi viaggi, ti muovi, con la testa e non, e accogli altro, devi accogliere altro. Però quella identità primitiva, che non è patriottismo, bandiera e inni ma solo nostalgia che non distrugge, rimane sempre.

I tedeschi hanno una parola per definirla.
Heimat.
Ed é fortissima, lo dico e lo scrivo con la passione di chi sono vent'anni che vive lontano dalla sua "Heimat". Che non vuol dire che non ce ne possa essere un'altra, diversa, costruita negli anni.
Anni fa facemmo una discussione su questo, qui sopra, molto interessante.
Io riscrivo quello che scrissi allora, le radici sono importanti come fondamento per avere le ali. Se devono restare radici che ci inchiodano a terra, allora non vale la pena averle.
Diventano catene, si inaridiscono, sono mortifere.
Ma se sono molle per spiccare il volo sono bellissime e scaldano il cuore.
Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #16 il: 20 Lug 2017, 17:01 »
Mi piacciono parole come tolleranza, accoglienza, altruismo. Non mi sento legato a principi teorici di purezza dell'identità italiana. Ma, ad essere sinceri, c'è tanta gente a cui voglio bene qui, la mia famiglia. ci saranno i miei figli. Ci sono stati i miei nonni, con i loro sacrifici per noi. Quindi voglio mantenere lo status quo. Faccio outing, lo so che detto qui sono bestemmie, come so che lo pensa il 99,9% delle persone, ma lo confessano in pochi. Voglio che l'italia mantenga alla grande i suoi confini e privilegi occidentali, perchè è il posto dove sta la mia famiglia. Il che non vuol dire, cazzo, che secondo me bisogna lasciare la gente morire in mare. Vuol dire che a quei confini io ci tengo. E lo dico non per una qualche ideologia di fondo, ma semplicemente perchè è in italia che tengo famiglia.

Offline FatDanny

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #17 il: 20 Lug 2017, 18:54 »
Le radici sono una cosa, la nazione un'altra.
Lo dico condividendo profondamente quel che dice ib.
Il concetto di patria è molteplice, la nazione è un tipo di identità in cui non mi riconosco.

La mia patria è il mio quartiere/la mia città, dove sono tutte le relazioni dentro cui sono cresciuto.
La mia patria è la città di cui sono originario, perché ne sento le radici tramandate di genitori in figli*.
La mia patria è la classe lavoratrice perché è nei suoi luoghi che mi sento a mio agio, mentre mi sentirei totalmente straniero al circolo Aniene o al rotari.
La mia patria è quella selva di spazi occupati, squat, fabbriche e fattorie autogestite, baretti e locande che io chiamo "casa".
La mia patria è infine il mondo intero come essere umano.

Non riconosco radici nel luogo-nazione. Lo trovo funzionale ad altro e ad altri.
Non ho più affezione al trentino di quanto non possa averne al tirolo.
O alla Savoia. O all'Andalusia.

Dope io credo che più dei confini tu abbia a cuore dei diritti che oggi caratterizzano il mondo da questa parte. E su questi sono d'accordo, anzi, il punto è proprio capire come non farne privilegi esclusivi.

Offline DF62

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #18 il: 20 Lug 2017, 19:13 »
Le radici sono una cosa, la nazione un'altra.
Lo dico condividendo profondamente quel che dice ib.
Il concetto di patria è molteplice, la nazione è un tipo di identità in cui non mi riconosco.

La mia patria è il mio quartiere/la mia città, dove sono tutte le relazioni dentro cui sono cresciuto.
La mia patria è la città di cui sono originario, perché ne sento le radici tramandate di genitori in figli*.
La mia patria è la classe lavoratrice perché è nei suoi luoghi che mi sento a mio agio, mentre mi sentirei totalmente straniero al circolo Aniene o al rotari.
La mia patria è quella selva di spazi occupati, squat, fabbriche e fattorie autogestite, baretti e locande che io chiamo "casa".
La mia patria è infine il mondo intero come essere umano.

Non riconosco radici nel luogo-nazione. Lo trovo funzionale ad altro e ad altri.
Non ho più affezione al trentino di quanto non possa averne al tirolo.
O alla Savoia. O all'Andalusia.

Dope io credo che più dei confini tu abbia a cuore dei diritti che oggi caratterizzano il mondo da questa parte. E su questi sono d'accordo, anzi, il punto è proprio capire come non farne privilegi esclusivi.
condivido in pieno

Offline PARISsn

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Re:L'identità italiana da difendere...
« Risposta #19 il: 26 Lug 2017, 23:36 »
l'identita' italiana....quella del piagnone, egoista, patetico, furbetto, mafioso, spaghetto e  mandolino, comunista fascista democristiano o grillino a secondo della convenienza della  panza, l'identita' dei baroni, dei raccomandati, degli ospedali e delle scuole fatiscenti, dei terremotati a vita, l'identita' di quelli bravi che se ne vanno all'estero e dei giovani morti di fame che se ne vanno al'estero lo stesso, l'identita' di chi pensa che chi scappa da guerre e fame " ce rubba er lavoro ", l'identita' degli abusivi, di chi non paga le tasse e di chi ne paga troppe, l'identita' di chi si gira dall'altra parte se succede qualcosa al vicino ma poi se succede a  lui pretende che tutti corrono, di chi chiede 200 euro a  un giapponese per portarlo da fiumicino a roma  o 10 euro per  un caffe a piazza del popolo, l'identita' di chi vuole le scritte in tedesco in Alto Adige, in francese in Val D'aosta, in sardo in Sardegna e in padano a Bergamo ma che  poi infarciscono ogni discorso con mille parole inglesi....marketing..start up..ok...work in progress...know how....perche dire commercio, iniziativa, lavoro in corso e conoscenza fa tanto provinciale, l'dentita di chi porta le fabbriche  in Cina o Moldavia e poi rivende col marchio " made in Italy " e poi s'incazza se  i cinesi copiano, l'identita' di un paese dove fare  una legge perche chi nasce qui, va a scuola qui, lavora qui possa essere italiano scatena reazioni da olocausto, l'identita' di chi nel 2017 ancora appende cartelli fuori gli alberghi con scritto " non si accettano cani e gay " ....l'identita' italiana...non è roba per me  8)
 

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