Ma quando dici che all'epoca non c'era questo fastidio, il vomito, il casino ti riferisci agli anni 80 segnati dall'eroina o ai 90 dell'hard core e della progressive?
Quando Jovanotti e vasco cantavano della "gente della notte" parlavano di quelli che rispettosamente andavano per locali? Maddai rega, ma anche basta con questo passato mitologico del tutto irreale.
Cambiano le forme ma non è che prima sta roba non ci fosse.
Io all'epoca, metà anni 90, iniziavo ad andare a Trastevere e non me la ricordo così più quieta di oggi. Al contrario, all'epoca a Santa Maria o San Callisto stavi a fa casino fino alle cinque, e oggi ci stanno le guardie a caca il cazzo.
Andavi alla piazzetta dietro campo dei fiori e idem, ora è piantonata.
La cosa dei citofoni l'ho citata non per dire che si andava in massa a distruggere i citofoni tutti i giorni, ma che non ha senso la frase "non sanno più come divertirsi".
Da te lo facevano gli sfigati? Può darsi, da me il concetto di sfigato era opposto. Oppure, tenderei a pensare, che ci siano diverse accezioni di sfigati in base a diverse prospettive adolescenziali.
Io sono cresciuto a piazzale della radio. Eppure non ricordo questa pace perduta in questi ultimi tremendi anni. Affatto.
Certo, alcuni quartieri sono stati gentrificati (però quando si è trattato di guadagnarci tutti d'accordo eh, classico chiagni e fotti) e questo ha portato a divertimentifici che, sono d'accordo, sono un modello sbagliato.
Ma è profondamente ipocrita prendersela con gli avventori che fanno casino.
Prendiamocela con la gestione delle licenze. Prendiamocela con assessorati alle politiche giovanili che evidentemente non fanno un cazzo (anche perché senza risorse).
Prendiamocela con chi affitta solo a studenti in certi quartieri perché ci guadagna il triplo per poi lamentarsi di cosa questo implica.
È assurdo che tutto si concentri sugli avventori.
Se l'unica alternativa sostenibile di divertimento serale è la birra a San Lorenzo, al Pigneto o a Sempione (così come il quartiere universitario a Bologna o altri in tutte le città) si va tutti lì e questo ovviamente crea il caos.
Ma come era già trent'anni fa a trastevere o a campo dei fiori, attenzione.
Era manco il 2000 e campo dei fiori era ESATTAMENTE come il quartiere universitario di Bologna oggi. Paro paro. Ricordo un giovanissimo Muccino preso spesso di mira (e altrettante volte finito a fare a schiaffi).
Ma lì ci abita la venier, non la fonte e quindi forse non se ne accorgeva.
Poi piano piano il decoro ha tolto certi luoghi perché i monumenti, lo scandalo (e i ricchi a lamentarsi) ecc e quindi la gente si è spostata. mo che cercate a fa Maria pe Roma?
O i centri storici o luoghi ad hoc, ma pensare che migliaia di giovani, soprattutto nelle città con grandi università, vanno "nei locali' la notte è illusione pura.
Non ha senso.