La (mala) movida

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Offline LaFonte

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Re:La (mala) movida
« Risposta #20 il: 26 Ago 2022, 23:42 »
Fat, seriamente. QUANTI giovani facevano quello che facevi tu quando lo facevi tu? In quanti posti sotto casa di chi voleva dormire si facevano le 3 durante la settimana? In quante strade non potevi toccare i portoni la mattina dopo per il piscio e il vomito?
Chiaro che gente che faceva casino ce n'era anche anni fa, ma andare a bruciare i cassonetti e suonare i citofoni lo facevano i 4-5 teppisti sf.i.gati del quartiere (scusa ma da me era così), mentre la maggioranza si divertiva in modo autodistruttivo magari (sbronze, pasticche e quant'altro) ma non fracassava ecessivamente i [...]i agli altri. Non lasciavano un tappeto di vetri per terra, magari capitava di trovare una bottiglia rotta ogni tanto. Non avevi branchi di selvaggi urlanti ogni sera, un gruppetto che rideva sguaiatamente poteva passare sotto le finestre ogni tanto, nel week end. Ed era tollerabile e tollerato.
La differenza con oggi è che è diventato la regola per la maggior parte delle persone, non sono piccoli ma grandi numeri. Non sono 1-2 luoghi di aggregazione ma praticamente tutti, e in certi quartieri tipo zona universitaria di Bologna, non c'è differenza tra fine settimana e giorni lavorativi. Ed è per questo che non è più tollerato, perchè è veramente troppo.

Online FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #21 il: 27 Ago 2022, 00:26 »
Ma quando dici che all'epoca non c'era questo fastidio, il vomito, il casino ti riferisci agli anni 80 segnati dall'eroina o ai 90 dell'hard core e della progressive?

Quando Jovanotti e vasco cantavano della "gente della notte" parlavano di quelli che rispettosamente andavano per locali? Maddai rega, ma anche basta con questo passato mitologico del tutto irreale.
Cambiano le forme ma non è che prima sta roba non ci fosse.

Io all'epoca, metà anni 90, iniziavo ad andare a Trastevere e non me la ricordo così più quieta di oggi. Al contrario, all'epoca a Santa Maria o San Callisto stavi a fa casino fino alle cinque, e oggi ci stanno le guardie a caca il cazzo.
Andavi alla piazzetta dietro campo dei fiori e idem, ora è piantonata.

La cosa dei citofoni l'ho citata non per dire che si andava in massa a distruggere i citofoni tutti i giorni, ma che non ha senso la frase "non sanno più come divertirsi".
Da te lo facevano gli sfigati? Può darsi, da me il concetto di sfigato era opposto. Oppure, tenderei a pensare, che ci siano diverse accezioni di sfigati in base a diverse prospettive adolescenziali.

Io sono cresciuto a piazzale della radio. Eppure non ricordo questa pace perduta in questi ultimi tremendi anni. Affatto.
Certo, alcuni quartieri sono stati gentrificati (però quando si è trattato di guadagnarci tutti d'accordo eh, classico chiagni e fotti) e questo ha portato a divertimentifici che, sono d'accordo, sono un modello sbagliato.
Ma è profondamente ipocrita prendersela con gli avventori che fanno casino.
Prendiamocela con la gestione delle licenze. Prendiamocela con assessorati alle politiche giovanili che evidentemente non fanno un cazzo (anche perché senza risorse).
Prendiamocela con chi affitta solo a studenti in certi quartieri perché ci guadagna il triplo per poi lamentarsi di cosa questo implica.

È assurdo che tutto si concentri sugli avventori.

Se l'unica alternativa sostenibile di divertimento serale è la birra a San Lorenzo, al Pigneto o a Sempione (così come il quartiere universitario a Bologna o altri in tutte le città) si va tutti lì e questo ovviamente crea il caos.
Ma come era già trent'anni fa a trastevere o a campo dei fiori, attenzione.
Era manco il 2000 e campo dei fiori era ESATTAMENTE come il quartiere universitario di Bologna oggi. Paro paro. Ricordo un giovanissimo Muccino preso spesso di mira (e altrettante volte finito a fare a schiaffi).

Ma lì ci abita la venier, non la fonte e quindi forse non se ne accorgeva.
Poi piano piano il decoro ha tolto certi luoghi perché i monumenti, lo scandalo (e i ricchi a lamentarsi) ecc e quindi la gente si è spostata. mo che cercate a fa Maria pe Roma?
O i centri storici o luoghi ad hoc, ma pensare che migliaia di giovani, soprattutto nelle città con grandi università, vanno "nei locali' la notte è illusione pura.
Non ha senso.

Offline pan

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Re:La (mala) movida
« Risposta #22 il: 27 Ago 2022, 01:06 »
è la gentrificazione che ha acuito il tutto. ecco perché prima era diverso.
quartieri che fino a vent'anni fa erano letteralmente non cagati, a Roma come a Palermo, sono stati riqualificati, a volte con vere e proprie estorsioni economiche, la gente l'hai spostata allo zen e poi ci si lamenta di quello che è stato letteralmente pianificato.
Re:La (mala) movida
« Risposta #23 il: 27 Ago 2022, 15:44 »


Quando Jovanotti e vasco cantavano della "gente della notte" parlavano di quelli che rispettosamente andavano per locali?
No, parlavano di quelli che davano foco ai citofoni, solo che non ci stava nella metrica.



La cosa dei citofoni l'ho citata non per dire che si andava in massa a distruggere i citofoni tutti i giorni, ma che non ha senso la frase "non sanno più come divertirsi".
Da te lo facevano gli sfigati? Può darsi, da me il concetto di sfigato era opposto.

Ora hai 40 anni, spero tu abbia compreso che era da sfigati veri.


Certo, alcuni quartieri sono stati gentrificati (però quando si è trattato di guadagnarci tutti d'accordo eh, classico chiagni e fotti) e questo ha portato a divertimentifici che, sono d'accordo, sono un modello sbagliato.
Ma è profondamente ipocrita prendersela con gli avventori che fanno casino.

Gli avventori sono l'ultimo anello di una catena completamente sbagliata.

Online FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #24 il: 27 Ago 2022, 17:18 »
ora ho 40 anni e penso che sia stato estremamente divertente andare a distruggere citofoni in giro cercando di non farsi beccare dai portieri.
No, non penso affatto fosse da sfigati, non vedo proprio in che rapporto dovrebbe essere col concetto di sfigato. certo, se la stessa cosa la fai a 20 anni effettivamente qualche dubbio mi verrebbe, a 12 anni assolutamente no.
Decisamente meglio di quel che fa diversi 12enni.
Poi mi verrebbe da aggiungere altro, ma francamente questo confronto con te mi ha pure stuccato ed effettivamente misurarmi con te lo trovo da sfigato. A qualsiasi età
Re:La (mala) movida
« Risposta #25 il: 27 Ago 2022, 17:36 »
ora ho 40 anni e penso che sia stato estremamente divertente andare a distruggere citofoni in giro cercando di non farsi beccare dai portieri.
No, non penso affatto fosse da sfigati, non vedo proprio in che rapporto dovrebbe essere col concetto di sfigato. certo, se la stessa cosa la fai a 20 anni effettivamente qualche dubbio mi verrebbe, a 12 anni assolutamente no.
Decisamente meglio di quel che fa diversi 12enni.
Poi mi verrebbe da aggiungere altro, ma francamente questo confronto con te mi ha pure stuccato ed effettivamente misurarmi con te lo trovo da sfigato. A qualsiasi età
Hai ragione, forse sono stato troppo duro a dirti che dare fuoco ai citofoni è da sfigato. Sei sicuramente una vittima "der sistema".

Prima di congedarmi, toglimi solo una curiosità, se puoi: quanto ti dura una tastiera?

Offline Invictus

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Re:La (mala) movida
« Risposta #26 il: 27 Ago 2022, 17:52 »
Tanti anni fa ho vissuto un anno in una via molto frequentata del quartiere Colonne di S. Lorenzo a Milano. Chi conosce Milano sa di che parlo.
Beh in un anno avrò chiamato i vigili una decina di volte, ma anche loro hanno le mani legate spesso.
A me facevano incazzare quelli che spaccavano le bottiglie a terra senza motivo, la mattina dopo sembrava di camminare per le strade di Beirut anni 80.
Per non parlare delle vomitate sparse ovunque, uno schifo.
Ci abito vicino e concordo
Re:La (mala) movida
« Risposta #27 il: 27 Ago 2022, 18:21 »
ora ho 40 anni e penso che sia stato estremamente divertente andare a distruggere citofoni in giro cercando di non farsi beccare dai portieri.
No, non penso affatto fosse da sfigati, non vedo proprio in che rapporto dovrebbe essere col concetto di sfigato. certo, se la stessa cosa la fai a 20 anni effettivamente qualche dubbio mi verrebbe, a 12 anni assolutamente no.
Decisamente meglio di quel che fa diversi 12enni.
Poi mi verrebbe da aggiungere altro, ma francamente questo confronto con te mi ha pure stuccato ed effettivamente misurarmi con te lo trovo da sfigato. A qualsiasi età
Sono serio e credo che tu giochi a fare l'alternativo, quello contro il sistema, il non allineato.
Ma credimi, non penso proprio che tu realmente ti vanti di aver fatto cose da teppista o giù di lì.
Leggo che vivi in campagna, ma ti vorrei vedere se, un bel giorno, si palesa, a pochi metri dalla tua abitazione, un bel localino, di quelli movimentati soprattutto di notte.
Magari il primo mese ti sembrerà una figata, poi, se come credo anche tu vivi di lavoro e non di sussidi o redditi di cittadinanza, inizieranno a girarti le balle e, più prima che poi, andrai dal proprietario di quel locale a dirgli "a bello, ma quando la fai finita co' sto casino che pure noi abbiamo diritto a dormi', domani mi alzo alle 06,30 mentre tu dormi, vedi che vengo sotto casa tua e ti suono il clacson (o il campanello..) fino a che non impazzisci. Vuoi lavorà, lavora, ma non ci fracassare i maroni!".

Online FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #28 il: 27 Ago 2022, 18:34 »
io ho abitato per 25 anni sotto il bar di piazzale della radio aperto tutta la notte.
D'estate i miei amici non riuscivano a chiudere occhio a casa mia dal casino, sia di traffico che di chiacchiere e rumore di vetri/bottiglie.
Non sono mai sceso né io né i miei e mio padre si alzava alle 5 per andare a lavorare a Bracciano, all'aeroporto dell'aviazione leggera dell'esercito. Semplicemente con l'abitudine non sentivo più i rumori.
Mica dico che quindi questa è la soluzione, semplicemente non parlarmi come se io fossi sempre abitato su un eremo, che non è così.

E a san lorenzo - dove non abito ma faccio politica dal 2005 - sono anni che abbiamo il problema tra il modello (sbagliato, lo ripeto) della movida selvaggia e l'intolleranza dei residenti.

Io non "gioco" a fare proprio niente, quel che penso lo dico.
Non mi sto vantando di aver fatto saltare i citofoni, veramente non capisco come si possa interpretare così quel che ho detto. Ho detto invece che a 12 anni cazzate le hanno fatte tutte le generazioni, TUTTE. E no, non era da sfigati. Al contrario sarebbe stato da sfigati avere sto moralismo pesante come una colata di cemento a 12 anni. Spero per voi che ve ne sbattevate al cazzo un attimino di più a 12 anni sennò porelli.
Poi, certo, se pure crescendo mantieni questo piglio lo vedo pure io il problema.
E che il passatismo, l'evocazione dei "bei tempi" da parte di chi comincia a diventare vecchio stucca ar cazzo in maniera indicibile. Io la vedo semplicemente come il problema di quelli che non si ricordano più come guardavano il mondo con quegli occhi e pretendono che i 12-15-20enni di oggi ragionino con la loro pesantezza (o responsabilità, se vogliamo metterla al positivo) che loro hanno oggi.

Questo fa dire "non si sanno più divertire" "eh ma i giovani d'oggi" "eh ma ai tempi nostri".
Cazzate. Ai tempi nostri, vostri, loro se facevano un sacco di altrettante cazzate.
Se voi non le facevate fatti vostri, non mi metto a giudicarvi per quanto potrei dire "sfigati" tanto quanto perché so' punti di vista.
Dico semplicemente di non disegnare questo solco generazionale che mi sembra un classicone stantio.

Così come non sto dicendo "evviva la movida! Sticazzi de chi se alza alle 6, sfasciamo tutto!" eppure mi si risponde come se stessi dicendo questo.
Evidentemente l'unica risposta che si vuole sentire è la condanna per questo degrado, l'indignazione per questi ragazzi che oggi fa molto di moda e la solidarietà per il poraccio che alle 6 si alza.

Mi spiace, per me questo discorso è banale e tiene conto solo delle necessità di una parte sola.
Penso invece che anche le necessità dei ragazzi siano fondamentali e dovremmo interrogarci sulle alternative che gli vengono offerte su un piano ricreativo e di socialità.
Re:La (mala) movida
« Risposta #29 il: 27 Ago 2022, 18:37 »
Da me d'estate arriva sempre una signora da Vercelli. Oramai avrà oltre 80 anni (ma forse si avvicina ai 90). Tv accesa immancabilmente su RaiUno. Decibel dell'audio della tv, diciamo una roba tipo 160 dB, ossia la sente tutto il quartiere, mentre il sottoscritto ha la camera a una decina di metri in linea d'aria da quella sala. Potete solo immaginare che spettacolo sentire per l'ennesima volta i Ricchi & Poveri a "Techetetete". Gli anni passati questa televisione riempiva le notti del quartiere. Questa estate probabilmente la signora è stata informata dell'esistenza di un'utilissima funzione della televisione: lo spegnimento automatico.
Poi vabbè, ci sono i cani che si impallano per una decina di minuti all'una di notte e i teneri gattini (una colonia fuori controllo che detta oramai legge nel quartiere) che decidono di farsi fuori l'uno con l'altro alle stesse ore. Magari stai finalmente per prendere sonno e....CATFIGHT!!!
La bellezza di vivere in una zona residenziale di un paesino con poca movida (tranne giù al mare d'estate, ma anche sticazzi del mare). Non la cambierei con nulla al mondo. :beer:
Re:La (mala) movida
« Risposta #30 il: 27 Ago 2022, 19:39 »
Io non evoco i bei tempi andati, cazzate da ragazzo ne ho fatte anche io.

Dico solo che, tra chi ha fatto enormi sacrifici per comprarsi uno schifo di casa, pagando 20 anni di mutuo e buttando il sangue giornalmente tra un problema e l'altro e chi si deve divertire e sticazzi di chi ci abita sto decisamente dalla parte dei primi, per esperienza diretta e perchè credo che non è sulla mia/nostra pelle che "tu" debba realizzare il tuo divertimento. E se lo Stato (regione o comune che sia) non trova soluzioni per creare spazi di aggregazione per i giovani non è per questo che a pagarne le conseguenze debbano essere le famiglie dei residenti in questi maledetti quartieri.

Online FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #31 il: 27 Ago 2022, 19:51 »
certo che no, ma ha senso che te la prenda con lo Stato o la regione che non creano queste opportunità più che con i ragazzi.
Altrimenti me pare come chi invece di prendersela con lo Stato che non organizza un welfare adeguato se la prende col migrante che va a zonzo.

Cioè in finale me pare semplicemente un modo facile per scaricare la frustrazione su quello a te più prossimo (e comunque non risolvere un cazzo). Siccome la politica la vediamo come una cosa distante, non sappiamo come ottenere la qualsiasi cosa, nessuno ci ascolta, sfoghiamoci un po' tra di noi. Come minimo insultiamoci, se degenera menamose proprio.

Se invece mi dici "servirebbe organizzare un macello davanti la Regione per fermare la movida attraverso una regolamentazione delle licenze e la creazione di spazi giovanili adeguati perché non possiamo essere noi a pagare con il mancato riposo le loro inefficienze" me trovi già lì.
Anzi porto pure gente.

Offline cippolo

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Re:La (mala) movida
« Risposta #32 il: 27 Ago 2022, 22:33 »
Ho letto tutti gli interventi fatti e condivido quello detto da FatDanny. Quello che non capisco è la fine della nottata. È mi spiego. Possibile che tutte le sere,  si esce, si fa' baldoria, si ride e si scherza ma alla fine si deve spaccare tutto? Un esempio? Largo Agnese, davanti al Colosseo.  Si festeggiano spesso compleanno e lauree.  Ma perché dalla fine delle feste ci deve stare il lancio di bottiglie da tutte le parti? È la stessa cosa succede a Via San Giovanni in Laterano, a piazza Re di Roma, a Via Portuense. È potrei fare un elenco lunghissimo. È non ditemi che mancano i cestini. Abbiamo riempito Roma di cestino. Ma no . Si deve spaccare tutto. Pure i cestini. Ecco questo modo di divertirsi non lo capisco proprio.

Online FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #33 il: 28 Ago 2022, 08:29 »
bella osservazione.
Per come la vedo io, lettura strettamente personale, è che questi giovani hanno una rabbia repressa che un quarto basta. Lo vedi non solo in questo ma pure per la quantità di risse che scoppiano per motivi molto più che futili e che - questo si - mi sembra un dato in aumento rispetto al passato.

Rabbia repressa perché il senso di malessere non trova la sua causa, il suo nemico da combattere.
Una volta c'era la politica, poi c'era il calcio, mo non c'è più un cazzo.
Però sto male lo stesso e allora spacco. Non lancio la bottiglia contro le istituzioni, contro il padrone o contro la polizia, non la lancio contro gli ultras avversari, la spacco in terra.
Metafora perfetta di una società che si illude di disciplinare i ragazzi contro la rabbia non combattendone le cause (anche perché spesso le istituzioni concorrono alle cause) ma impedendole di sfogarsi, oscurando i nemici possibili, reprimendola.
é anche questa una forma di repressione, illusoria perché la rabbia, il malessere interiore, una via la trova sempre. Anche se in apparenza è quella del "casino" alla fine del sabato sera.

Non pretendo sia un'analisi da pubblicare su una rivista di sociologia, ma è la mia spiegazione stando a perenne contatto coi ventenni.

Offline RG-Lazio

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Re:La (mala) movida
« Risposta #34 il: 28 Ago 2022, 10:01 »

Io capisco benissimo quello che vuol dire Fat e lo condivido. Certe cazzate fanno parte della crescita, del viaggio tra bene e male, tra comprensione del giusto e ricarca di riconoscimento psicologico, individuale e sociale. Non é questione di giusto e ingiusto. Francamente non me la sento di fare la morale ai ragazzi, perché lo trovo ipocrita. Tra i 15 e i 20-30 anni mi facevano schifo gli adulti e le loro sicurezze (anche e soprattutto morali) e probabilmente mi fanno schifo anche ora che ne sono parte a 40 anni (che dramma sto 4) e trovo ipocrita moralizzare i ragazzi di oggi.

Io non so se siete boomers o GenerationX, parlo dei nati degli anni 80 come me...be siamo stati una generazione veramente superficiale, banale e inconsistente. Stiamo zitti che facciamo miglior figura. Pa rlo a livello sociale non individuale. Paradossalmente la Generation X con il suo nichilismo autodistruttivo era piú profonda.

In merito all´ultimo punto quello della distruzione di oggetti. Qualche esame e "libraccio" di etnologia, antropologia filosofica, etc. nel mio archivio esiste. Ebbene in quasi tutte le societá primitive, erano presente feste "distruttive", dove l´impulso distruttivo (ne ha parlato anche Freud) veniva convogliato. Noi viviamo in una societá in cui ad esempio Baudrillard parlava di impossibilitá di scambio simbolico (che é detto brutalmente questo bruciare per poter creare...anche Nietzsche ha ragionato in questi termini) perché ogni cosa viene messa a sistema, capitalizzata, mercificata. Alla fin fine l´unico atto di rivolta, di resistenza, di fuga dalla "gabbia" resta l´atto selvaggio di distruzione banale e miserevole.

Attenzione butto qua e la degli elementi di discussione, non parlo in termini morali (giusto o sbagliato) o giustificazione.

Online Gulp

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Re:La (mala) movida
« Risposta #35 il: 28 Ago 2022, 12:10 »
bella osservazione.
Per come la vedo io, lettura strettamente personale, è che questi giovani hanno una rabbia repressa che un quarto basta. Lo vedi non solo in questo ma pure per la quantità di risse che scoppiano per motivi molto più che futili e che - questo si - mi sembra un dato in aumento rispetto al passato.

Rabbia repressa perché il senso di malessere non trova la sua causa, il suo nemico da combattere.
Una volta c'era la politica, poi c'era il calcio, mo non c'è più un cazzo.
Però sto male lo stesso e allora spacco. Non lancio la bottiglia contro le istituzioni, contro il padrone o contro la polizia, non la lancio contro gli ultras avversari, la spacco in terra.
Metafora perfetta di una società che si illude di disciplinare i ragazzi contro la rabbia non combattendone le cause (anche perché spesso le istituzioni concorrono alle cause) ma impedendole di sfogarsi, oscurando i nemici possibili, reprimendola.
é anche questa una forma di repressione, illusoria perché la rabbia, il malessere interiore, una via la trova sempre. Anche se in apparenza è quella del "casino" alla fine del sabato sera.

Non pretendo sia un'analisi da pubblicare su una rivista di sociologia, ma è la mia spiegazione stando a perenne contatto coi ventenni.

Io un paio di bottiglie per terra qualche anno fa le ho spaccate.
Da più che alticcio ma l'ho fatto. Mi dispiace per chi ha pulito
Ora la mattina guardo il cimitero di bottiglie che ogni tanto trovo nel parcheggio della stazione e mi sembra tanto facile buttarle...
Re:La (mala) movida
« Risposta #36 il: 28 Ago 2022, 12:34 »
Il fatto è da giovani siamo stati tutti, chi più chi meno, delle sonore TdC.
Fa parte del processo di crescita.

Poi qualcuno rimane TdC pure da adulto.

Offline pan

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Re:La (mala) movida
« Risposta #37 il: 28 Ago 2022, 13:38 »
uhm, non so... di solito a 40 anni viene facile "comprendere"  i modi di chi fa casino. forse perché non tanto lontano a livello generazionale. poi questi 40enni cresceranno e a 60 anni non capiranno manco per il cazzo il tipo di divertimento o di stare al mondo della generazione nata che so nel 2020, nel 2030.
e magicamente si entra nel club dei vecchi egoisti.

Offline mdfn

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Re:La (mala) movida
« Risposta #38 il: 28 Ago 2022, 14:57 »
Il fatto è da giovani siamo stati tutti, chi più chi meno, delle sonore TdC.
Fa parte del processo di crescita.

Poi qualcuno rimane TdC pure da adulto.
Per me è più facile che tdc da adulto lo diventi chi non lo è stato da giovane.

Prendetela come una provocazione: fanno bene a spaccare.
I giovani hanno ragione per definizione. Il futuro appartiene più a loro che a noi.
Noi difendiamo i nostri valori, convinzioni, posizione acquisite; loro li devono distruggere per avere il loro spazio vitale.

Offline Tarallo

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Re:La (mala) movida
« Risposta #39 il: 28 Ago 2022, 14:58 »
Io a 60 mi sto avvicinando e non ho difficoltà a capire i giovani, che non fanno queste cose per fare dispetto a noi boomers ma perché è un tratto di generazione. D’accordo con Fat quando dice che è un problema di opportunità, luoghi, mezzi a disposizione perché i giovani facciano i giovani. Quello che fanno è un sintomo, non è il problema.
 

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