La (mala) movida

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Re:La (mala) movida
« Risposta #80 il: 01 Set 2022, 18:21 »
io sono abbastanza d'accordo con Thorin, aggiungendo che mentre noi ci mettevamo sulle scalinate con la roba del supermercato non ci diceva un cazzo nessuno, oggi invece per il decoro del cazzo da quelle scalinate te cacciano. Cosa che aumenta la concentrazione nei quartieri gentrificati, che diventano divertimentifici, aree assegnate a quella funzione. Chiaro che i residenti così scapocciano.
Mentre prima se ti trovavi dieci ubriachi a san paolo al parchetto della madonnina gli urlavi "non rompete il cazzo che io me alzo alle sei" e quelli se davano na regolata. Se sotto invece sono trecento se ne fottono.

Non solo, tanti parchetti/giardinetti ora al tramonto vengono chiusi. Anche per motivi giusti eh.

Però ora na chiacchiera, na pomiciato, du bire, un par de canne, è sempre più arduo farle in santa pace. Allora ndo vai? Che fai?

A istinto eh, n'è che ce studi se poi vai a fa casino ar centro
Re:La (mala) movida
« Risposta #81 il: 01 Set 2022, 18:35 »
Io in giro vedo un sacco di 50/60enni morti de fregna che fanno i giovani.

Prova pure a non usci sempre con Tarallo e Porga...
Re:La (mala) movida
« Risposta #82 il: 01 Set 2022, 19:06 »
Eravamo pochi allora (meta'70) .

Erano pochi dopo (80/00)

Sono pochi adesso .

Semplificando quello che dice FD , nel passato (parlo del mio) si stava nella propria zona .
Gruppetti di 10/20 persone che frequentavano locali e zone sparse per il proprio quartiere .
Rompevamo il catso pure noi , ma ci si spostava e si ricominciava il giro

Adesso TUTTI negli stessi luoghi e locali . SEMPRE .

Parlavo di me a Roma , vedo adesso a Milano .

Io abitavo a Delle Vittorie . Adesso e' il deserto .

Mia moglie abitava vicino all'Isola (quartiere di Milano) , da zona popolare a movida ininterrotta .

 





Online mr_steed

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Re:La (mala) movida
« Risposta #83 il: 01 Set 2022, 19:41 »
io sono abbastanza d'accordo con Thorin, aggiungendo che mentre noi ci mettevamo sulle scalinate con la roba del supermercato non ci diceva un cazzo nessuno, oggi invece per il decoro del cazzo da quelle scalinate te cacciano. Cosa che aumenta la concentrazione nei quartieri gentrificati, che diventano divertimentifici, aree assegnate a quella funzione. Chiaro che i residenti così scapocciano.
Mentre prima se ti trovavi dieci ubriachi a san paolo al parchetto della madonnina gli urlavi "non rompete il cazzo che io me alzo alle sei" e quelli se davano na regolata. Se sotto invece sono trecento se ne fottono.

Quoto FD, tranne forse per il discorso delle scalinate: quelle da cui ti cacciano per il decoro sarà solo Trinità dei monti... E neanche sempre mi sa :=))

Comunque l'esemplificazione più aderente a ciò che hai scritto è la piazzetta di San Lorenzo: un tempo, quando ai tempi dell'università frequentavo il quartiere io (e probabilmente c'erano, alternati ai fuorisede, molti più anziani di ora negli appartamenti, non solamente i fuorisede e i turisti dei b&b come ora), la gente si divertiva lo stesso e beveva nei locali o comunque in prossimità dei vari ingressi e il "chiasso" era comunque limitato e ben distribuito. Dopo che il municipio/comune ebbe la bella idea di pedonalizzarla per "riqualificarla" (credo intorno al 2000 per via del giubileo) in pratica si è ottenuto l'effetto opposto, ossia tutti si riversano lì e restano a bere all'aperto anche tutta la sera, quindi se prima ti trovavi piccoli gruppi di persone sparpagliati per tutto il quartiere, ora te ne trovi a centinaia (se non di più) tutti dentro quella piazza o in prossimità.

Ah, bisogna considerare anche che un tempo nei locali, oltre ad essere più grandi rispetto a quelli attuali (che spesso hanno una porta sola e fanno solo asporto) c'erano i gruppi/cantanti che suonavano live, ormai merce rara, quindi molta gente nei locali ci restava più tempo o comunque era più invogliata ad entrare.
Re:La (mala) movida
« Risposta #84 il: 01 Set 2022, 19:48 »
I ricchi in villa e i poveri a casa.
E avresti risolto il problema.
Maledetta classe media....

Offline FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #85 il: 01 Set 2022, 19:55 »
Quoto FD, tranne forse per il discorso delle scalinate: quelle da cui ti cacciano per il decoro sarà solo Trinità dei monti... E neanche sempre mi sa :=))



Non ti pensare, come dice misterfaro molti parchetti vengono chiusi, il bivacco non è consentito non solo a Trinità dei Monti.
Da questo punto di vista i decreti sicurezza da Veltroni/Cofferati in avanti e l'ideologia 5 stelle hanno fatto danni inimmaginabili, con divieti ridicoli che hanno l'effetto opposto.

Poi capisco che è più facile impostare la discussione sui giovani d'oggi, signoramia, "è tanto liberatorio" direbbe Funari/Guzzanti

Offline pentiux

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Re:La (mala) movida
« Risposta #86 il: 01 Set 2022, 21:59 »
Manphatty il tema non sò i giovani d'oggi.
Mio padre all'età mia col fischio che usciva come esco io oggi. Ed io se avessi visto in "birreria" uno dell'età mia di oggi quando ero pischello mi sarei molto stupito.
Il mercato della movida si è decuplicato, nonostante il progressivo invecchiamento della popolazione. 
I conti sò facili da fare.

Offline LaFonte

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Re:La (mala) movida
« Risposta #87 il: 01 Set 2022, 23:03 »
Citazione
La butto lì, 20/30 anni fa ci sembrava marginale perchè quelli sotto le finestre delle persone che volevano dormire eravamo noi.
Io andavo al pub e gli dicevo "Ho 10€ in tasca fatemi ubriacare con 10€".
Ora alle soglie dei 40 siamo dall'altra parte della barricata...
Eppure io conosco gente che 20 anni fa girava i motorino a spaccare gli specchietti delle macchine, a scrivere sui muri, a strillare e fare a botte... erano una minoranza come secondo me lo sono oggi, il problema è che è una minoranza bella fastidiosa..

Non dico che prima non esistesse. E' la dimensione del fenomeno. Insisto che prima erano meno.
E erano più grandi. Io ancora mi stupisco a vedere ragazzini in età da scuola media in giro nei giorni feriali verso mezzanotte. Ai miei tempi si usciva la sera nel fine settimana, durante la settimana solo di pomeriggio. Adesso è tutto anticipato.

Qualcun altro ha scritto che i genitori rimproverano i figli ma non finisce sui giornali: a parte che sui giornali io gli articoli in cui si dice che i genitori convocati si sono scusati li trovo, di rado ma li trovo, i casi in cui NON si presentano o difendono i figli sono esponenzialmente di più di 20/30 anni  fa.
Ma non conoscete insegnanti, o forze dell'ordine? Io di insegnanti esperti ne conosco vari i e il sentimento generale è che è un lavoro sempre più difficile, perchè le famiglie o se ne fregano dei figli e di quel che combinano, o se convocate per qualche cosa di grosso che han combinato li difendono ribaltando le accuse sulla scuola/negando il cattivo comportamento.
Mia nonna era maestra e mi raccontava che ai suoi tempi se mandava un bimbo con una nota per cattivo comportamento, il girno dopo i genitori venivano a ringraziarla. Sempre. Oggi i docenti spesso rischiano la denuncia o le botte, e non solo in scuole "difficili" (quelle ci son sempre state), anche nei licei, anzi quasi più in quelli!

io sono abbastanza d'accordo con Thorin, aggiungendo che mentre noi ci mettevamo sulle scalinate con la roba del supermercato non ci diceva un cazzo nessuno, oggi invece per il decoro del cazzo da quelle scalinate te cacciano. Cosa che aumenta la concentrazione nei quartieri gentrificati, che diventano divertimentifici, aree assegnate a quella funzione. Chiaro che i residenti così scapocciano.
Mentre prima se ti trovavi dieci ubriachi a san paolo al parchetto della madonnina gli urlavi "non rompete il cazzo che io me alzo alle sei" e quelli se davano na regolata. Se sotto invece sono trecento se ne fottono.

Ma vedi, il punto è che la concentrazione dei casinari non c'è solo in alcuni quartieri. E' in qualsiasi luogo che stia aperto fino a tardi. Un tempo c'erano le discoteche che avevano centinaia di persone, anche in centro, ma non si menavano ogni sera. Al massimo c'era casino al weekend, e non ogni volta.
C'erano posti tranquilli e posti dove sballare, locali  dove sapevi che potevi trovare la droga e posti puliti. La gente si divideva a seconda di comeintendeva il divertimento o del tipo di serata che cercava. Il casino c'era essenzialmente nei secondi. Nei dintorni dei primi avevi al massimo qualche gruppo di ragazzi sguaiati e un alticci che ridevano fino a tardi (e anche se si bevevano il tavernello sulla panchina lasciavano un ambiente se non pulito almeno dignitoso), negli altri anche risse, vomito, cocci, siringhe, preservativi...
Adesso davvero si fa fatica a trovare posti in cui andare per trovare un divertimento che non includa il rischio di fine serata con rissa o molestia (se non per te, nel raggio di 100 m da te), ed è percepito come normale, quando capita non si indignano, ci fanno il video e incitano.
E' come se non fossero più capaci di divertirsi senza sballarsi, menarsi e tirare bottiglie per terra. E non ditemi che lo facevate anche voi ogni santa sera, che sbronzarci ci siamo sbronzati tutti ma non nei giorni feriali più volte a settimana, e non credo che qualcuno di voi abbia mai approfittato di una ragazza così sbronza da non poter dire no.

Offline FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #88 il: 02 Set 2022, 08:49 »
senza dubbio c'è stato un certo lassismo nell'educazione.
Oggi sento quattrenni bestemmiare con una certa consuetudine verso la madre, cosa che trent'anni fa sarebbe stata al limite dell'impensabile, tutto il resto è un po' conseguenza.
Io gente in età da scuola media in giro in mezzo la settimana a dire la verità non li vedo, liceali e universitari si. Diciamo però che i costumi sono cambiati in generale, quando ero ragazzino io la prima serata iniziava alle 20.30, il che significa che si mangiava verso le otto e alle dieci si dormiva.
Oggi se dormi alle dieci non vedi manco l'inizio di un film in prima serata.

Sicuramente c'è meno rispetto per le autorità, quindi tutto è in discussione (compresa quella scolastica) ma è un effetto distorto dell'istruzione specialistica di massa. Mia nonna, con la quinta elementare, andava dalla docente e pendeva dalle sue labbra. Oggi un genitore, soprattutto se laureato, non si fa insegnare nulla da chi ha una laurea (ovviamente per lui farlocca) in lettere o storia. Senza contare che il credito queste istituzioni l'hanno anche perso per gli effetti peggiorativi del definanziamento.

rispetto ai luoghi della movida. Non a caso si parla di movida, termine spagnolo abbastanza recente.
Come dicevo prima ci siamo ispanizzati sugli orari. Si cena più tardi, si esce più tardi, non si va in un locale ma spesso si gira per locali. Questo per me è determinato da alcuni fattori economici (costa meno fare così).
sono cambiate le sostanze: quarant'anni fa la cocaina era una droga da ricchi, oggi è la più diffusa anche tra i ragazzini. Una volta si vendeva dal pezzo in su, oggi si vende il ventino per essere alla portata di tutti. E la cocaina, come ci racconta bene Saviano (l'unico argomento su cui andrebbe ascoltato), pervade tutto. Pervade ogni ambiente, ogni contesto, al grido di "Performatività".
Ora non dico che in ogni piazzetta della movida siano tutti cocainomani, ma il tasso è molto più elevato di quel che si crede. Noi ci facevamo le canne ed è tutt'altra socialità, tutt'altra propensione.
Le canne ti fanno ridere ma ti assopiscono pure, la cocaina ti attiva. Sei performativo. Sempre. Pure quando cachi il cazzo.

Io non penso che si tratti di "non sapersi più divertire". Dai LaFonte, sta frase è vecchia quanto il cucco, è un luogo comune che significa poco.
Divertirsi non è una conoscenza, ci sono forme che derivano da contesti.
Una cosa che io ad esempio ho notato tra i miei amici è che chi viene dai piccoli centri ha questa cosa che a me sta sul cazzo di concepire la serata anzitutto come bevuta post-cena che ti porta ad un livello alticcio/ironico (non ubriaco) che io, cresciuto a piazzale della radio, trovo molesto. Da baretto de Anzio. Stai euforico di alcool, te spizzi le pischelle e fai battute. Ogni tanto la battuta va oltre e te prendi a pizze. Pure con gli amici.

Ho amici di 40 anni, da baretto, che ho trovato sotto casa mia ubriachi a prendersi a cascate in faccia (letteralmente) e il giorno dopo, alla mia richiesta preoccupata di sapere cosa fosse successo, rispondere con tutta la normalità del mondo che non era successo niente e il rapporto non era incrinato di mezza virgola. A cascate in faccia.

Mi sono dilungato, comunque quel che volevo dire è che non c'entra l'epoca storica né il sapersi o non sapersi divertire che non è una scienza.
Ci sono i contesti e come uno ha imparato a divertirsi. Perché quelli ripeterà.
Se io ho imparato a giocare a pallone con gli amici non è che a 25 anni inizio a giocare a cricket come in India. Giocherò a pallone.
Se ho imparato a stare in giro la sera, ubriacarmi e ho appreso il piacere della molestia ripeterò quella.
Invece di dire "sti giovani, signora mia" forse toccherebbe interrogarsi sulle cause e sul contesto.

Offline genesis

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Re:La (mala) movida
« Risposta #89 il: 02 Set 2022, 09:30 »
Eravamo pochi allora (meta'70) .

Erano pochi dopo (80/00)

Sono pochi adesso .

Semplificando quello che dice FD , nel passato (parlo del mio) si stava nella propria zona .
Gruppetti di 10/20 persone che frequentavano locali e zone sparse per il proprio quartiere .
Rompevamo il catso pure noi , ma ci si spostava e si ricominciava il giro

Adesso TUTTI negli stessi luoghi e locali . SEMPRE .

Parlavo di me a Roma , vedo adesso a Milano .

Io abitavo a Delle Vittorie . Adesso e' il deserto .

Mia moglie abitava vicino all'Isola (quartiere di Milano) , da zona popolare a movida ininterrotta .
Quando ero adolescente la periferia di Roma si spostava al centro il venerdì e sabato sera.

Offline vaz

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Re:La (mala) movida
« Risposta #90 il: 02 Set 2022, 09:54 »
Sul discorso dell'autorità scolastica e della cultura specialistica non ti seguo, Fat. Oltre alla cocaina gira un sacco l'anfetamina, noto.

I tempi dell'MD sono finiti, purtroppo.

Offline Gio

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Re:La (mala) movida
« Risposta #91 il: 02 Set 2022, 09:59 »
Delle Vittorie si trasferisce a Ponte Milvio dove è un delirio. Lì lo spazio c'è in abbondanza, il contesto, in genere, è tutt'altro che disagiato, di ansie ce ne sono poche e di alto livello, ma i vandali ci sono lo stesso. Ora la situazione è molto migliorata con la Polizia fissa e con alcuni locali che hanno messo la vigilanza (diciamo) che la voglia di trasgredire gliela fa passare per un paio di anni.

Per me, (ma sono io) ragazzini che girellano tranquillamente per strada, ubriachi e drogati, alle 3 di notte non sono un segno di libertà, né di voglia di trasgressione, ma solo di cattiva educazione ed andrebbero multati, duramente, i genitori.
Re:La (mala) movida
« Risposta #92 il: 02 Set 2022, 10:00 »
Sparamoje no ?

Offline FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #93 il: 02 Set 2022, 10:06 »
Sul discorso dell'autorità scolastica e della cultura specialistica non ti seguo, Fat. Oltre alla cocaina gira un sacco l'anfetamina, noto.

I tempi dell'MD sono finiti, purtroppo.

la cultura specialistica è LAMMERDA. Roba da prendere in massa la gente e rieducarla forzosamente.
 :=))
Il che non significa che la specializzazione del sapere umano è una merda.
Essere diventati iper-specializzati in un frammento di processo del cazzo aiuta molto il general intellect ma lascia ogni individualità in braghe di tela attraverso la polarizzazione tra espertismo e "sono specializzato quindi posso parlare di tutto".

In una formazione sana specializzazione e comprensione del tutto vanno necessariamente insieme, perché ti permettono di esercitare un controllo generale che va al di là del tuo micropezzetto. Altrimenti non si sta educando, si stanno formando automi utili in un segmento specifico, che di tutto il resto non capiscono un cazzo di niente. Come è poi adesso.

Sul fatto che giri l'anfetamina è vero, ma parliamo già di un consumo in età più avanzate e in grossi centri. Nella generalità del territorio arriva la merce, non la speed o la meth.
Ci arrivi, ma ci arrivi dopo. E solo in alcuni ambienti. La merce è in tutti.

Offline vaz

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Re:La (mala) movida
« Risposta #94 il: 02 Set 2022, 11:12 »
no io non ti seguo sul fatto che chi non rispetta i maestri/professori (parlo di genitori) è figlio della specializzazione/laurea ecc.

Offline FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #95 il: 02 Set 2022, 11:20 »
mado però capiamoci quando parliamo di ste cose, non ho mica individuato una variabile rigida.
ho detto "soprattutto", non che automaticamente se hai una laurea diventi uno strònzo.
Ma che se hai un titolo pari o maggiore di chi ti sta davanti tendi a subirne meno l'autorità.
Non mi sembra una grande rivelazione.

Online mr_steed

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Re:La (mala) movida
« Risposta #96 il: 02 Set 2022, 12:12 »
la cultura specialistica è LAMMERDA. Roba da prendere in massa la gente e rieducarla forzosamente.
 :=))

[...]

In una formazione sana specializzazione e comprensione del tutto vanno necessariamente insieme, perché ti permettono di esercitare un controllo generale che va al di là del tuo micropezzetto. Altrimenti non si sta educando, si stanno formando automi utili in un segmento specifico, che di tutto il resto non capiscono un cazzo di niente. Come è poi adesso.

[...]

Vangelo! Ma è una lotta contro i mulini a vento dato che la situazione peggiora ogni anno di più: le persone che si interessano anche a ciò che non studiano sono sempre meno.

Senza contare che ormai ci sono professori/assistenti universitari che se gli chiedi qualcosa che va oltre la materia su cui hanno dato la tesi a suo tempo rischiano di fare scena muta.

Naturalmente sto estremizzando, ma l'andazzo ormai è questo...
Re:La (mala) movida
« Risposta #97 il: 02 Set 2022, 12:23 »
Delle Vittorie si trasferisce a Ponte Milvio dove è un delirio. Lì lo spazio c'è in abbondanza, il contesto, in genere, è tutt'altro che disagiato, di ansie ce ne sono poche e di alto livello, ma i vandali ci sono lo stesso. Ora la situazione è molto migliorata con la Polizia fissa e con alcuni locali che hanno messo la vigilanza (diciamo) che la voglia di trasgredire gliela fa passare per un paio di anni.

Per me, (ma sono io) ragazzini che girellano tranquillamente per strada, ubriachi e drogati, alle 3 di notte non sono un segno di libertà, né di voglia di trasgressione, ma solo di cattiva educazione ed andrebbero multati, duramente, i genitori.

D'accordo.
Ci vuole repressione dura, da parte delle forze dell'ordine ma anche dalle vigilanze private, cche dovrebbero avere licenze paramilitari.
Così si raddrizzano i giovani!

Offline FatDanny

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Re:La (mala) movida
« Risposta #98 il: 02 Set 2022, 12:31 »
Così:



o anche solo così:




peccato, a noi invece piace così

Offline Goceano

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Re:La (mala) movida
« Risposta #99 il: 02 Set 2022, 12:33 »
Per me si è perso proprio il valore di cosa significa educare i figli: io lavoro nelle scuole, vabbe TBM non fa testo, però per dire questi se permettono de mannatte affanculo tranquillamente (ai professori e insegnanti), tanto sanno che a casa non glie fanno ncazzo; è normale per loro che quando escono, fanno i loro porci comodi, e se provi a digli qualcosa rischi pure che te menano in gruppo; non voglio dire che sono tutti cosi, però stando nelle scuole le vedo tutti i giorni di tutti i colori; io ormai me ce faccio na risata e vado avanti.
 

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