La Cina è un esempio di capitalismo quando e come ce pare, interessante.
In ogni caso no, non direi proprio. Anzi, proprio i casi riportati sono ulteriore conferma di quanto affermo.
- Cina: in questo paese abbiamo due diversi tipi di impresa che coesistono.
Nelle ZES (Zone Economiche Speciali), dove vigono le regole pure del libero mercato, in cui le corporation occidentali sono attirate dalla possibilità di investimenti a costo minimo, i salari sono ai livelli della mera sopravvivenza.
Se vediamo le condizioni dei lavoratori all'interno delle ZES (turni da 12 ore, spesso dormendo sotto la propria postazione, con aspettative di vita molto più basse della stessa media nazionale). Insomma, parlare di benessere in questi casi è una via di mezzo tra una falsità e un insulto a quei poveri lavoratori.
Tanto che molti economisti occidentali parlano di concorrenza sleale in riferimento a questo regime economico particolare.
Accanto a questo esistono le aziende di stato, che non sono affatte regolate dai meccanismi del mercato capitalista, ma quelli della pianificazione socialista (soprattutto in riferimento a livello dei salari, accesso a servizi e beni).
Lungi da me esaltare un modello di Capitalismo di Stato autoritario, ma francamente mi sembra un esempio davvero poco azzeccato.
- India: peggio mi sento. L'India è uno dei paesi in cui si registrano le maggiori diseguaglianze economiche e se il famoso indice di Gini tanto caro a Zanzalf è migliorato negli ultimi tempi è esattamente dovuto al fatto che, strano ma vero, in India esiste un movimento operaio tutt'altro che sparuto e un partito comunista attivo e radicato.
Al di là di alcuni stati in cui questo è particolarmente vero (ad es. il Kerala tanto caro ad economisti pop tra i riformisti come Amartya Sen), possiamo dire che in generale la capacità di diffusione del benessere in India è strettamente connesso con le capacità rivendicative della sua classe lavoratrice.
A riprova di ciò nelle ZES indiane possiamo riscontrare condizioni simili alle loro equivalenti cinesi.
Prova provata del mio discorso.
Ripeto, mi dovete portare esempi in cui il capitalismo liberale ha alzato di MOTU PROPRIO il livello dei salari, non esempi in cui è stato costretto dalle rivendicazioni operaie o dalla pianificazione.
Tali esempi semplicemente non esistono. Il capitale per definizione tiene i salari al livello inferiore possibile.
Quindi alla semplice sopravvivenza se gli è possibile. Quel che produce benessere, ossia che innalza i salari sopra la sopravvivenza, è l'oppozione al capitale e non il capitale stesso.