La cultura garantista

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Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #180 il: 18 Dic 2015, 14:48 »

Questo mi è chiaro.
Poi però dici che tali indizi hanno aggravato la posizione di Stasi
io non ho parlato di "posizione aggravata" ma di "posizione diversa".

Offline laziAle82

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11715
Re:La cultura garantista
« Risposta #181 il: 18 Dic 2015, 14:49 »

io non ho parlato di "posizione aggravata" ma di "posizione diversa".

Stiamo facendo della sana [...]lla?

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #182 il: 18 Dic 2015, 14:50 »
Stiamo facendo della sana [...]lla?
proprio no. Seguo il filo logico di questo post:

Prendo da Wikipedia per comodità (mi appello all'indulgenza plenaria per la scarsa autorevolezza della fonte):

Primo processo Stasi (assolto in I e II grado): La Cassazione, tra le motivazioni dell'annullamento, ordinò esami del DNA su un capello trovato tra le mani della vittima (non noto durante il primo giudizio) e su residui di DNA sotto le unghie, repertati e mai analizzati. Nonostante l'annullamento con rinvio delle due assoluzioni, la Suprema corte ribadì che fosse, a proprio giudizio, difficile «pervenire a un risultato, di assoluzione o di condanna, contrassegnato da coerenza, credibilità e ragionevolezza» e quindi «impossibile condannare o assolvere Alberto Stasi», preferendo però non confermare il proscioglimento, in attesa dei nuovi esami scientifici.

Re:La cultura garantista
« Risposta #183 il: 18 Dic 2015, 14:50 »
IB vai a leggere (o rileggere) la requisitoria del PG fatta quattro giorni fa. chiede la non condanna di stasi. Poi se ci stiamo Fernando a pesare le parole per non parlare dei concetti m, benissimo, modifico: chiede di non confermare la sentenza di colpevolezza.

Le parole si pesano quando i concetti sono confusi come nel tuo caso.
La Cassazione non ha nessun potere per giudicare nel merito. La Cassazione non puo' decidere se Stasi é colpevole o innocente, non é il suo ruolo. La Cassazione giudica se una sentenza emessa é stata fatta seguendo tutte le regole.


Offline laziAle82

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11715
Re:La cultura garantista
« Risposta #184 il: 18 Dic 2015, 14:52 »

proprio no.

Scusami eh: viene assolto --> errore nelle perizie --> nuovi accertamenti --> posizione DIVERSA --> condanna.

Se la diversità porta da una assoluzione ad una condanna dimmi tu la differenza con aggravata. (Al netto dei sofismi).

Per il resto la mia domanda rimane ancora, abilmente, inevasa.

Offline laziAle82

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11715
Re:La cultura garantista
« Risposta #185 il: 18 Dic 2015, 14:54 »

Le parole si pesano quando i concetti sono confusi come nel tuo caso.
La Cassazione non ha nessun potere per giudicare nel merito. La Cassazione non puo' decidere se Stasi é colpevole o innocente, non é il suo ruolo. La Cassazione giudica se una sentenza emessa é stata fatta seguendo tutte le regole.

Io non sono affatto confusa, grazie.
Il PG ha chiesto di non confermare la sentenza di condanna in quanto non soddisfatto il criterio unico, inequivocabile è necessario di essere "al di là di ogni ragione dubbio".
La sua requisitoria è stata trascritta.
È storia, come si suol dire.
Forse che è confuso vorresti dirlo a lui?

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #186 il: 18 Dic 2015, 15:09 »
Scusami eh: viene assolto --> errore nelle perizie --> nuovi accertamenti --> posizione DIVERSA --> condanna.

Se la diversità porta da una assoluzione ad una condanna dimmi tu la differenza con aggravata. (Al netto dei sofismi).

Io ho solo espresso un giudizio sull'opportunità di rifare il processo in presenza di macroscopici errori in fase di raccolta delle prove. Data la gravità dell'errore "tecnico", trovo sia giusto che il processo si rifaccia. Mi sembra una garanzia indiscutibile. Rispetto al primo processo - in cui per es. il Dna sotto le unghie della vittima non era stato considerato -, la posizione di partenza nel nuovo processo di Stasi, unico indagato, è dunque cambiata ("diversa", cit.).


Per il resto la mia domanda rimane ancora, abilmente, inevasa.
Quale domanda?
Re:La cultura garantista
« Risposta #187 il: 18 Dic 2015, 15:13 »
Forse che è confuso vorresti dirlo a lui?

Che é confuso se lo dice da solo.
Tanto da affermare che lui non lo sa se Stasi é colpevole o innocente. E che non spetta a lui deciderlo.
Lui giudica la sentenza. E non é un pesare le parole.
Ma un definizione concreta del ruolo della corte di Cassazione.

Offline laziAle82

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11715
Re:La cultura garantista
« Risposta #188 il: 18 Dic 2015, 15:15 »

Che é confuso se lo dice da solo.
Tanto da affermare che lui non lo sa se Stasi é colpevole o innocente. E che non spetta a lui deciderlo.
Lui giudica la sentenza. E non é un pesare le parole.
Ma un definizione concreta del ruolo della corte di Cassazione.

IB, lui chiede alla corte di non validare una sentenza in cui non c'è assoluta certezza del fatto commesso per l'imputato.
Questo fatto è espresso chiaramente.
E esprimendo questo fatto il PG dice chiaramente che la colpevolezza di Stati non è provato oltre ogni ragionevole dubbio.

Il PG non è confuso, ha dei dubbi. Dubbi che dovrebbero portare qualsiasi correre alla non condanna di un imputato.

Offline Zanzalf

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11963
Re:La cultura garantista
« Risposta #189 il: 18 Dic 2015, 15:33 »
E poi c'è la questione del "ne bis in idem" che in Italia viene interpretato in relazione all'intera esperienza processuale e non ai singoli processi. Che nel caso Stasi sono stati CINQUE! Alla faccia del "ne bis".

Offline Zanzalf

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11963
Re:La cultura garantista
« Risposta #190 il: 18 Dic 2015, 15:34 »
(sono passato alla tastiera mobile: sintetizzerò e generalizzerò)
Re:La cultura garantista
« Risposta #191 il: 19 Dic 2015, 13:14 »
state facendo un casino mischiando tremila piani di discussione diversi.
io sono con Carib. riassumo in punti per semplificare i 5 giudizi ricevuti da Stasi:

1  I grado non colpevole per assenza di prove
2 II non colpevole con giuria popolare per non aver commesso il fatto
3 cassazione: è vero, poche prove perché raccolte male, quindi processo scorretto. abbiamo nuove prove, rifacciamo il processo
4 II colpevole grazie anche alle nuove prove
5 cassazione: raccolte tutte le prove, il processo si è svolto nel modo corretto.

se poi vogliamo sostenere che in base alle prove raccolte nel totale si potesse non condannare, se ne può discutere. per me già uno che chiama la polizia e trova la ragazza in quel modo e non ha neanche una goccia di sangue addosso è chiaramente colpevole perché si è cambiato. la storia poi dei pedali delle biciclette scambiate è assai rilevante.

in ogni caso mi sembra che il rispetto di una meccanica legale sensata ci sia tutta.

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #192 il: 19 Dic 2015, 14:11 »
Grazie per la sintesi precisa, pz  :))

Offline Zanzalf

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11963
Re:La cultura garantista
« Risposta #193 il: 19 Dic 2015, 14:26 »
I piani diversi sono però da considerare tutti. In *QUASI* tutto il mondo il processo non va avanti dopo l'assoluzione. Perché? Siamo furbi noi e scemi gli altri? Il principio del ne bis in idem è una cavolata? Quando *FINISCE* una persona di essere "imputato"? Lo stato ha diritto di tenerci indefinitamente sulla sedia di "accusato"?

Non ho ricevuto risposte, su questi punti, ma sono l'essenza del topic : come deve essere uno stato garantista? Da parte mia porto l'articolo e il libro di Tony, con i quali concordo molto. L'argomento vostro l'ho capito: la cassazione ha introdotto nuove prove. A me non piace che dopo due assoluzioni si debba essere soggetti di ulteriori inchieste: ne bis in idem.
Re:La cultura garantista
« Risposta #194 il: 19 Dic 2015, 14:47 »
I piani diversi sono però da considerare tutti. In *QUASI* tutto il mondo il processo non va avanti dopo l'assoluzione. Perché? Siamo furbi noi e scemi gli altri? Il principio del ne bis in idem è una cavolata? Quando *FINISCE* una persona di essere "imputato"? Lo stato ha diritto di tenerci indefinitamente sulla sedia di "accusato"?

Non ho ricevuto risposte, su questi punti, ma sono l'essenza del topic : come deve essere uno stato garantista? Da parte mia porto l'articolo e il libro di Tony, con i quali concordo molto. L'argomento vostro l'ho capito: la cassazione ha introdotto nuove prove. A me non piace che dopo due assoluzioni si debba essere soggetti di ulteriori inchieste: ne bis in idem.

a me non piace che magari in un piccolo centro si indaghi male perché il possibile accusato è un bravo ragazzo conosciuto, ad esempio.

a me non piace il sistema americano, neanche un po', col voto deciso da 12 persone a caso.
 
la cassazione ha stabilito che l'assoluzione è avvenuta su basi fallaci, per indagine e processo svolti in modo non regolamentare. quindi non ha condannato stasi, ma ha fatto rifare il processo.

in ogni caso non è un "ne bis in idem", perché il precedente è stato annullato.
Re:La cultura garantista
« Risposta #195 il: 19 Dic 2015, 14:51 »
tra l'altro, anche negli stati uniti, ma credo in tutti i sistemi di riferimento, l'accusa può appellarsi per motivi di diritto denunciando eventuali irregolarità giuridiche nel processo e farlo annullare.

se ad esempio uno è assolto perché il giudice ritiene non ammissibile una prova, l'accusa si appella sostenendo che invece andava ammessa. se il secondo grado stabilisce che andava ammessa, annullerà il processo e lo farà rifare, con possibile verdetto inverso.

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #196 il: 19 Dic 2015, 15:30 »
L'argomento vostro l'ho capito: la cassazione ha introdotto nuove prove.

...A me non piace che dopo due assoluzioni si debba essere soggetti di ulteriori inchieste: ne bis in idem.
O non l'hai capito. Oppure stai trolleggiando

Leggi bene, anzi meglio.


la cassazione ha stabilito che l'assoluzione è avvenuta su basi fallaci, per indagine e processo svolti in modo non regolamentare. quindi non ha condannato stasi, ma ha fatto rifare il processo.

in ogni caso non è un "ne bis in idem", perché il precedente è stato annullato.

Offline Gio

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10204
Re:La cultura garantista
« Risposta #197 il: 19 Dic 2015, 17:35 »
Se pensate, come é legittimo, ma io non condivido, che il processo sia stato giusto così ed il verdetto finale sia accettabile, che la prima corte (quella che non ha analizzato tutte le prove sbagliando il verdetto) continui a giudicare come se nulla fosse avvenuto é assurdo. Ha erroneamente assolto un sicuro colpevole ed il minimo sindacale é il trasferimento dei giudici alla sezione che si occupa di ricorsi contro le multe.
Per me, però, é un po' piú complicata di come l'ha raccontata PZ, perché piú che di mancata valutazione di alcune prove si é trattato di una diversa valutazione dell'importanza di alcune prove disponibili. La prima corte aveva ritenuto poco importanti alcuni elementi che per la cassazione invece dovevano essere considerati. Quindi non propriamente un errore. Il che porta, sempre per me, all'assurditá di una condanna di fronte a prove ed elementi che possono essere valutati in piú di un modo e, quindi, portare a sentenze di contenuto opposto. Ma questa é una idea mia e per tale vale.

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #198 il: 19 Dic 2015, 18:59 »
La prima corte aveva ritenuto poco importanti alcuni elementi che per la cassazione invece dovevano essere considerati.
Questa cosa è un po' troppo generica, non trovi?

Quoto per la terza volta:

Primo processo Stasi (assolto in I e II grado): La Cassazione, tra le motivazioni dell'annullamento, ordinò esami del DNA su un capello trovato tra le mani della vittima (non noto durante il primo giudizio) e su residui di DNA sotto le unghie, repertati e MAI analizzati.

Offline carib

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30472
Re:La cultura garantista
« Risposta #199 il: 19 Dic 2015, 19:05 »
Ricapitolando: alla scientifica sfugge un capello, il pm si 'dimentica' di far analizzare le unghie di una ragazza uccisa in quel modo e la Cassazione deve fare finta di nulla. E però il processo c'è stato e non è giusto ripeterlo. Una vera bomba 'sto concetto di giustizia. A orologeria, direi.
 

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