La strage è di Stato

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Offline FatDanny

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #20 il: 31 Lug 2020, 15:33 »
a me pare che di studiosi con tesi non allineate a sinistra ce ne siano a pacchi e si esprimano ovunque (tv, università, giornali) senza che ci sia sta valanga di contestazioni.
Sta roba per cui chi non è allineato a sinistra non può parlare non so in quale realtà parallela sia presente, non certo in quella dove vivo pure io, mi sembra più un luogo comune che la realtà odierna.
Le ultime contestazioni di questo tipo che io ricordi sono quelle a Pansa (e parliamo di dieci anni fa) o al salone del libro di Torino perché l'editore in questione, a cui non faccio pubblicità nominandolo, ha un curriculum che lo accredita più come picchiatore che come produttore di libri.
Quindi non sulla base delle sue idee, ma delle sue azioni presenti.

Al contrario mi sembra che persone quali marcello veneziani, pietrangelo buttafuoco, marcello de angelis ecc ecc parlino e straparlino senza alcun problema.
Quindi veramente io non so da dove viene fuori sta storia che dici se non nella retorica meloniana.

lotta armata e terrorismo vanno storicamente distinti perché la prima usa la violenza contro obiettivi specifici - militari o civili che siano - il terrorismo invece colpisce a casaccio quindi potenzialmente chiunque può esserne vittima, come dimostrano le bombe del terrorismo nero di quegli anni.
Sul piano storico è una differenza rilevante, ciò non implica che lo sia su un piano politico.
Ossia dire questo non significa dire che vittime specifiche meritino di esserlo, ma non distinguere assolutamente tra i due fenomeni è semplicemente una semplificazione marchiana. Un errore di valutazione palese.

Sarebbe come dire che la rivoluzione francese e la guerra franco-prussiana possono non essere distinte perché in ambedue i casi so' morti dei francesi, povere vittime.

Certo che si può dire, significa che non si sta parlando di Storia, si sta facendo politica (o meglio ancora, propaganda).
Re:La strage è di Stato
« Risposta #21 il: 31 Lug 2020, 16:22 »
Ormai vedo che è lecito tutto anche che fascisti e comunisti facciano l'apologia del terrorismo e degli assassini che hanno stroncato quasi sempre in maniera vigliacca le vite di migliaia di persone, gli " obiettivi specifici civili o meno", gli obiettivi specifici che ricordiamolo hanno nomi e cognomi di operai come Rossa, magistrati come coco, poliziotti come calabresi uccisi alle spalle dai ragazzi che sbagliavano spesso attivati da vigliacchi eufemisticamente chiamati cattivi maestri  che non si sporcavano neanche le mani un po'gli antesignani dei rivoluzionari da tastiera che oggi si permettono di scrivere certe stronzate anche con la prosopopea di chi fa una lezione di storia senza conoscerla e manipolandola in modo vergognoso.
Insomma niente di nuovo la solita spazzatura propagandata dai fasciocomunisti.

Offline FatDanny

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #22 il: 31 Lug 2020, 17:54 »
Non rispondo di cose che non ho detto, quindi sull'apologia del terrorismo.
Specifico solo che i morti sono stati dal 68 all'88 370 e circa un migliaio i feriti.
Non rispondo manco del fatto che gli obiettivi fossero persone con nomi e identità, perché anche su quello ho già detto come la penso.

Ma ecco IB, dicevamo di interpretazioni derivanti da come la storia viene raccontata :lol:

PS. le mie fonti nello specifico sono 13 testi sulla lotta armata (Tessandori, Gallo, Arlati, Magosso, Fasanella, Arcuri, Biacchessi più Franceschini, Moretti, Morucci, Braghetti, Balzerani) e 5 sul terrorismo nero (Oliva, Buttignon/Zenoni, Rao, controinchiesta su piazza fontana "la strage di Stato")

Offline FatDanny

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #23 il: 31 Lug 2020, 18:43 »
Per altro, ad essere precisi, di quei 370 complessivi sono 197 le vittime di agguati (di matrice rossa e nera), di cui 84 delle Brigate Rosse.
135 sono le vittime delle bombe, 38 i caduti negli scontri politici.

Ovviamente le cifre non sono per minimizzare, ma per sottolineare chi davvero sa di cosa parla e chi no.
E anche per misurare lo iato tra narrazione e realtà.
Re:La strage è di Stato
« Risposta #24 il: 01 Ago 2020, 10:21 »
Quando si parla di servizi, va tenuto conto che in quegli anni l'Italia era seguita anche da quelli tedeschi, francesi, israeliani, non solo Cia e Kgb e le marionette di D'Amato. C'e ancora tanto che non è stato scritto. Sono con uno smartphone sulla tazza e non posso approfondire ma mi riprometto di farlo in un momento e una posizione più consona davanti al pc, è un argomento che seguo con grande interesse, e ho ho una ampia bibliografia internazionale, per un punto di vista più distaccato rispetto alla dialettica fasci br stato cia, e certe ricostruzioni memorialistiche autoassolutorie.

Offline FatDanny

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #25 il: 01 Ago 2020, 11:18 »
Posto una serie di interventi sul tema dei uno dei principali protagonisti di quella stagione, ma nel campo dello Stato, Francesco Cossiga.
Una fonte la cui autorevolezza è stata screditata sotto varie forme a sinistra probabilmente perché sconfessava tutte le teorie e le ricostruzioni di area PCI:

«Siamo stati i responsabili della manipolazione del linguaggio: quando ci accorgemmo che i sovversivi facevano presa sugli operai, cominciammo a chiamarli criminali». (…)

«Inviando a Bologna, dopo la morte di Lorusso, i blindati dei carabinieri con le mitragliatrici, accolti dagli applausi dei comunisti bolognesi (…) molti si spostarono verso le Brigate rosse e Prima Linea».

Un leader [del PCI] mi disse: ora che avete qualche terrorista in carcere, perché non gli date una strizzatina?»

(Francesco Cossiga, Corriere della sera, 25 gennaio 2007)

Francesco Cossiga: «Del resto fummo io e un compagno di partito di Napolitano, ora mai ricordato, Ugo Pecchioli a mettere su una operazione di guerra psicologica per trasformare i terroristi rossi in criminali comuni. Pecchioli, persona serissima, organizzatore della Gladio Rossa, si era occupato molto di queste cose. Ci aveva fornito i nomi di chi non aveva rinnovato la tessera del Pci (potenziali reclutati). E grazie a lui infiltrammo giovani del Pci nell’autonomia che ci fecero poi da spie».


Infine una lunga intervista uscita una decina di anni fa su una rivista specializzata che di sicuro non può essere tacciata delle cazzate che qualcuno mi sta vomitando contro.
Uno spaccato di quegli anni molto più interessante in vari passaggi, ma soprattutto il modo giusto di discuterne, senza i toni scandalistici comprensibili durante la "guerra psicologica" di cui parla cossiga, ma francamente ridicoli cinquant'anni dopo, che fanno capire di chi li usa che manco si è accorto che erano armi retoriche e non la descrizione della realtà. Deponete le armi, la guerra è finita e l'avete vinta.
Ora l'analisi storica dovrebbe prendere il posto della campagna politica.

http://gnosis.aisi.gov.it/gnosis/Rivista11.nsf/ServNavig/5

Offline LaFonte

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #26 il: 01 Ago 2020, 13:19 »
FD te prego, dai...
Bene fece il governo di allora a trattare da delinquenti e criminali coloro che avevano la ridicola pretesa di essere considerati legittimi interlocutori politici mentre avevano le armi in pugno. Che altro doveva fare? Se vuoi fare politica, fai politica e ti tratto da politico. Se fai il teppista, ti tratto da teppista. Se ammazzi e rapisci e rapini, ti tratto da assassino. Non mi metto al tavolo con te ma uso contro di te tutte le armi e trucchetti a mia disposizione, è normale.
E sul numero di vittime, mica ci sono solo i morti. Tutti i rapiti, i gambizzati, le vittime degli 'espropri proletari' (=rapine sotto diverso nome) dove li metti? Tutte le famiglie che hanno vissuto anni di inferno per questi soggetti che volevano imporre con la forza la loro visione del mondo?
Io ancora me la ricordo l'angoscia di mia madre tutte le sere che papà tardava a rientrare dal lavoro (mica c'era il cellulare) per timore che gli fosse successo qualcosa di brutto. Ed ero alle elementari, ma la ricordo ancora seduta accanto al telefono, che cercava di dissimulare la sua paura (senza riuscirci) per non spaventare anche me. Perchè lui, ex partigiano bianco ed ex consigliere comunale dc, ex contadino, aveva commesso l'errore di vendere il pezzetto di terra e mettere su una fabbrichetta. Era diventato un padrone, era apertamente democristiano, era un nemico, poteva diventare un (facilissimo) bersaglio in qualunque momento. Ebbene, in nome di ideologie sbagliate e con mezzi sbagliati certuni hanno reso un inferno la vita di altri (per alcuni per sempre per altri solo qualche anno) e moltissimi di questi criminali tuttora rivendicano orgogliosamente le loro azioni e si scusano solo ed esclusivamente quando gli può servire ad ottenere sconti di pena (vedi Battisti che finchè è stato latitante se ne è ben guardato).
Nessuna analisi o discussione può partire da un punto diverso da questo. E i soggetti di cui al punto precedente secondo me dovrebbero avere il pudore, quando vanno a parlare in pubblico (se proprio non possono fare a meno di andare a fare i maestrini, invece di chiudersi nel buco in cui dovrebbero rintanarsi), di coprirsi il capo di cenere e andare in punta di piedi. Invece ci vanno a testa alta, col piglio di chi ha espiato la sua colpa e quindi ha chiuso i conti e non deve sentirsi più in colpa di niente anzi magari ha diritto di salire in cattedra perchè ha molto da insegnare agli altri.
Ecco, in questo non vedo differenze coi fascisti che vogliono riscrivere la storia degli anni 30-40.
Re:La strage è di Stato
« Risposta #27 il: 02 Ago 2020, 15:22 »
Apologia del terrorismo .

Rivoluzionari da tastiera .

Fascio comunisti .

Fa piacere leggere insulti liberi .

Quando lo cacceranno sarà sempre troppo tardi .

Ma almeno quel giorno potrà piangere a ragione contro il destino cinico e baro .

Pezzo di merda anche fuori dal calcio .
Re:La strage è di Stato
« Risposta #28 il: 03 Ago 2020, 10:26 »
Ormai vedo che è lecito tutto anche che fascisti e comunisti facciano l'apologia del terrorismo e degli assassini che hanno stroncato quasi sempre in maniera vigliacca le vite di migliaia di persone, gli " obiettivi specifici civili o meno", gli obiettivi specifici che ricordiamolo hanno nomi e cognomi di operai come Rossa, magistrati come coco, poliziotti come calabresi uccisi alle spalle dai ragazzi che sbagliavano spesso attivati da vigliacchi eufemisticamente chiamati cattivi maestri  che non si sporcavano neanche le mani un po'gli antesignani dei rivoluzionari da tastiera che oggi si permettono di scrivere certe stronzate anche con la prosopopea di chi fa una lezione di storia senza conoscerla e manipolandola in modo vergognoso.
Insomma niente di nuovo la solita spazzatura propagandata dai fasciocomunisti.

Te non solo te meriti Alberto Sordi ma te meriti pure la squadra demmerda per cui tifi.
Quello che secondo me non te meriti è de sta qua dentro perchè sei troppo ******

Offline arturo

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #29 il: 03 Ago 2020, 11:53 »
Apologia del terrorismo .

Rivoluzionari da tastiera .

Fascio comunisti .

Fa piacere leggere insulti liberi .

Quando lo cacceranno sarà sempre troppo tardi .

Ma almeno quel giorno potrà piangere a ragione contro il destino cinico e baro .

Pezzo di merda anche fuori dal calcio .

 :hail: :hail: :hail:
Re:La strage è di Stato
« Risposta #30 il: 03 Ago 2020, 15:04 »
L'ondata di revisionismo sulla strage da parte della destra è rivoltante.
A parte le pagliacciate a piazza del popolo, articoli come quello della Perina sono puro revisionismo storico basato sul nulla: un si dice che spadolini.... tutti sanno che la libia... cossiga ha detto...
Negazione della verità giudiziaria, complottismo, vittimismo.
Non si capisce perchè i libici o i palestinesi avrebbero avuto interesse a fare una strage orrenda di civili italiani senza neanche rivendicarla.
E allora desecretassero tutti gli atti sulle stragi, vediamola sta pista araba.
Oppure alla fine ci fa scoprire le connivenze che già sappiamo tutti tra p2 servizi e mano fascista?

Offline LaFonte

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #31 il: 03 Ago 2020, 18:26 »
L'ondata di revisionismo sulla strage da parte della destra è rivoltante.
A parte le pagliacciate a piazza del popolo, articoli come quello della Perina sono puro revisionismo storico basato sul nulla: un si dice che spadolini.... tutti sanno che la libia... cossiga ha detto...
Negazione della verità giudiziaria, complottismo, vittimismo.
Non si capisce perchè i libici o i palestinesi avrebbero avuto interesse a fare una strage orrenda di civili italiani senza neanche rivendicarla.
E allora desecretassero tutti gli atti sulle stragi, vediamola sta pista araba.
Oppure alla fine ci fa scoprire le connivenze che già sappiamo tutti tra p2 servizi e mano fascista?

Io quando ci sono gli anniversari delle stragi mi incazzo sempre. Ogni sacrosanta volta, SEMPRE, promettono di arrivare alla verità, promettono di desecretare, assicurano impegno e blablabla. Ma perchè non lo fanno mai????
Si poteva capire quando al governo c'era Berlusconi, anche se all'epoca dei fatti lui non c'era magari poteva impattare la sua parte politica. Ma un PD perchè non lo fa? E di occasioni ne ha avute... Un M5S, che fa (ormai tocca ampiamente dire faceva) dell'apertura e della trasparenza una bandiera, perchè non lo fa? A che servono le scuse di Crimi?? Davvero non capisco. Che diavolo ci sarà mai scritto in quelle carte?
Re:La strage è di Stato
« Risposta #32 il: 03 Ago 2020, 18:52 »
C'è scritto che oltre al terrorismo rosso e a quello nero ne esisteva un altro .

Ma quelli sono nemici che per qualcuno non sono mai esistiti .

In guerra si chiamerebbe fuoco amico . (Amico di chi ? Ndr) .

40 giorni prima Ustica .

Nella mia pochezza da bimbominkia 60enne ho sempre pensato ad un unico filo .

Ma questa è un altra storia (cit) .

Offline LaFonte

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #33 il: 03 Ago 2020, 18:58 »
C'è scritto che oltre al terrorismo rosso e a quello nero ne esisteva un altro .


Ma infatti anche per me è così. Ma i casi sono tre: o quel terrorismo esiste solo nelle nostre teste (e allora non si capisce davvero cosa aspettino a desecretare) o è morto come gli altri due (e allora non si capisce davvero cosa aspettino a desecretare) o i discendenti di quel terrorismo sono ancora lì.
Allora non desecretare ha senso perchè ti tengono per le balls, ma a questo punto  non facessero la sceneggiata delle commemorazioni, delle promesse di verità, delle verginelle che non avendo nulla da nascondere daranno la svolta alle indagini.

PS per me è la seconda e semplicemente si tengono sta cosa come jolly da giocare una volta che vogliono distrarre da qualcosa di molto grosso, o recuperare punti
Re:La strage è di Stato
« Risposta #34 il: 03 Ago 2020, 19:12 »

Bene fece il governo di allora a trattare da delinquenti e criminali coloro che avevano la ridicola pretesa di essere considerati legittimi interlocutori politici mentre avevano le armi in pugno. Che altro doveva fare? Se vuoi fare politica, fai politica e ti tratto da politico. Se fai il teppista, ti tratto da teppista. Se ammazzi e rapisci e rapini, ti tratto da assassino. Non mi metto al tavolo con te ma uso contro di te tutte le armi e trucchetti a mia disposizione, è normale.


Quando scrivi questo però, La fonte, ti dovresti fare due domande su ciò che abbiamo detto riguardo la non-desecretazione degli atti riguardanti le stragi.
Re:La strage è di Stato
« Risposta #35 il: 03 Ago 2020, 19:18 »
Il PD ? Ed in cosa si differenzia dalla vecchia DC ?

Chi c'era al governo il 3 febbraio 98 ?

I discendenti sono ancora lì .

La guerra fredda non è finita .

Fino a quando lo decideranno quegli altri .

Offline Lativm88

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #36 il: 04 Ago 2020, 01:34 »
Allora,

Vi parlo da archivista.

In Italia, per legge, non esiste alcuna carta che può restare segreta per sempre.
Ma questa è la legge, molto spesso le carte seguono percorsi strani e si perdono in armadi. A volte è semplice disordine, altre ovviamente no.

C'è una differenza sostanziale, comunque, tra documenti riservati, secretati e dati sensibili ognuna delle categorie è normata.

Caso vuole, tra l'altro, che io abbia fatto la scuola di archivistica (e relativa borsa di studio) all'archivio di stato di Bologna.
Mentre lavoravo su un fondo ho visto sulla scrivania di un'altra archivista alcune buste proprio relative ai procedimenti penali dei fatti di cui è oggetto il topic.

Una parte infinitesimale ovviamente, considerate quante carte sono state prodotte in questi anni e fatevi due conti.

Offline FatDanny

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #37 il: 04 Ago 2020, 12:25 »
FD te prego, dai...
Bene fece il governo di allora a trattare da delinquenti e criminali coloro che avevano la ridicola pretesa di essere considerati legittimi interlocutori politici mentre avevano le armi in pugno. Che altro doveva fare? Se vuoi fare politica, fai politica e ti tratto da politico. Se fai il teppista, ti tratto da teppista. Se ammazzi e rapisci e rapini, ti tratto da assassino. Non mi metto al tavolo con te ma uso contro di te tutte le armi e trucchetti a mia disposizione, è normale.
E sul numero di vittime, mica ci sono solo i morti. Tutti i rapiti, i gambizzati, le vittime degli 'espropri proletari' (=rapine sotto diverso nome) dove li metti? Tutte le famiglie che hanno vissuto anni di inferno per questi soggetti che volevano imporre con la forza la loro visione del mondo?
Io ancora me la ricordo l'angoscia di mia madre tutte le sere che papà tardava a rientrare dal lavoro (mica c'era il cellulare) per timore che gli fosse successo qualcosa di brutto. Ed ero alle elementari, ma la ricordo ancora seduta accanto al telefono, che cercava di dissimulare la sua paura (senza riuscirci) per non spaventare anche me. Perchè lui, ex partigiano bianco ed ex consigliere comunale dc, ex contadino, aveva commesso l'errore di vendere il pezzetto di terra e mettere su una fabbrichetta. Era diventato un padrone, era apertamente democristiano, era un nemico, poteva diventare un (facilissimo) bersaglio in qualunque momento. Ebbene, in nome di ideologie sbagliate e con mezzi sbagliati certuni hanno reso un inferno la vita di altri (per alcuni per sempre per altri solo qualche anno) e moltissimi di questi criminali tuttora rivendicano orgogliosamente le loro azioni e si scusano solo ed esclusivamente quando gli può servire ad ottenere sconti di pena (vedi Battisti che finchè è stato latitante se ne è ben guardato).
Nessuna analisi o discussione può partire da un punto diverso da questo. E i soggetti di cui al punto precedente secondo me dovrebbero avere il pudore, quando vanno a parlare in pubblico (se proprio non possono fare a meno di andare a fare i maestrini, invece di chiudersi nel buco in cui dovrebbero rintanarsi), di coprirsi il capo di cenere e andare in punta di piedi. Invece ci vanno a testa alta, col piglio di chi ha espiato la sua colpa e quindi ha chiuso i conti e non deve sentirsi più in colpa di niente anzi magari ha diritto di salire in cattedra perchè ha molto da insegnare agli altri.
Ecco, in questo non vedo differenze coi fascisti che vogliono riscrivere la storia degli anni 30-40.

il discorso è complesso ma andrebbe affrontato con maggiore distacco, forse possibile tra qualche anno.
Ad esempio per me non ha senso parlare della lotta armata come di teppismo o criminalità comune.
La Politica non è "battaglia di idee" come purtroppo viene ridotta per renderla inoffensiva, seppur la battaglia di idee rientri nella Politica. La Politica è essenzialmente determinazione di rapporti di forza.
I rapporti di forza possono essere determinati attraverso egemonia, attraverso il potere economico e, si, anche attraverso la violenza, come ci ricorda la storia degli stessi regimi liberali, nati con azioni politiche molto violente: guerre, attentati, sommosse, etc.
Il teppismo è invece fine a se stesso, la violenza per la violenza, non è finalizzato ad alcuna determinazione.
Quindi le due cose non credo possano essere sovrapposte.

Altro discorso complesso è sulle vittime: quanto scrivi tu è la colonna portante del senso comune odierno. Con cui, lo dico onestamente, empatizzo poco, perché lo trovo ipocrita.
Perché vede solo l'inferno in cui quelle "ideologie sbagliate" avrebbero portato padroni e padroncini, non l'inferno quotidiano, sistematico, a cui porta il loro ruolo.
Dovrei empatizzare con l'angoscia del padrone nel tornare a casa quando attorno a me ho l'esperienza dell'angoscia massiva di avere uno stipendio risicato, dell'arrivare a fine mese, di non vedersi rinnovato un contratto, di essere licenziato, di non potersi curare, di non poter garantire ai propri figli una vita dignitosa e così via.
L'inferno? Vogliamo parlare dell'inferno in cui ci sono 3 morti al giorno solo in Italia per il mancato rispetto delle misure di sicurezza, l'inferno in cui si muore a 36 anni per troppe ore di lavoro sotto al sole mentre i quotidiani scrivono che ad averti ammazzato è il caldo, l'inferno di Amazon in cui non si può manco pisciare? Vogliamo parlare dell'inferno dei disturbi mentali (ansia, attacchi di panico, depressione) conseguenti a queste condizioni di lavoro?
Vogliamo dire che in un solo anno il lavoro salariato ammazza tre volte tanto la lotta armata in quindici anni?
Con la differenza che i brigatisti sono stati demonizzati, chi produce quotidianamente queste condizioni di vita e di lavoro no. Ed il numero e la profondità dei drammi prodotti è decisamente incomparabile.
Mi spiace, non riesco ad empatizzare con le angosce dei padroni che viene fuori quando la guerra non assume caratteri unidirezionali.
Per me ideologico è anche non considerare queste cose e pensare che da una parte c'è il furore ideologica e dall'altra "così va il mondo, che vogliamo farci signora mia?"

Le condizioni medie di lavoro, di salario, di sicurezza sul lavoro sono ascrivibili a tuo padre?
No, né a tuo padre né ad altro singolo padrone. Ma ognuno di loro contribuisce socialmente a produrle.
Non è una colpa, ma una corresponsabilità sistemica.
Meritano quindi di essere colpiti personalmente? Io non credo, si concede loro una via al martirio che, proprio la storia della lotta armata lo dimostra, si torce a loro favore, finendo per nascondere l'inferno vero.

Io non penso che cambiare le cose sia indolore. Non è un pranzo di gala, disse qualcuno.
Ci sono interessi e angosce contrapposte, inversamente proporzionali, il "vinciamo tutti" stile trickle-down o benessere generale è una chimera di una brevissima parentesi storica molto ben localizzata tra 1945 e 1975, che per realizzarsi non ha eliminato l'inferno, l'ha esportato nel Sud del Mondo.

Questo per dire che, senza rancore ma capisco che un'affermazione forte, io dell'angoscia dei tuoi genitori sarei stato ben contento. Credo stia nelle cose, anzi credo proprio che sia giusto, è un fatto di appartenenza sociale.
Ma l'angoscia di perdere i loro privilegi, non quella di non far ritorno la sera.

Quello che sto dicendo però, tornando al titolo del topic, è che quando emerse il fenomeno della lotta armata in italia il problema è che la gente inizia a non tornare più a casa la sera e in quelle bombe fasciste sembra sempre esserci di mezzo una manina di Stato. Ricordo che non solo la sinistra extraparlamentare, ma diversi membri del PCI erano convinti che di lì a poco ci sarebbe stato un colpo di stato tanto da non dormire in casa e spostarsi continuamente. E questo cosa sarebbe se non un inferno?
Ricordo che un paio di tentativi di colpo di stato sono anche provati storicamente (es. golpe Borghese).
Questo porta alcuni a dire "che cazzo, ora rispondiamo".
Non è apologia, non c'è in alcun modo un giudizio positivo di questa scelta.
Non sto dicendo: "hanno fatto bene, dajeeee", anche perché non avrebbe alcun senso nell'anno domini 2020.
Ma se vogliamo davvero ricostruire storicamente i fatti ha senso farlo in termini compiuti. E far riferimento solo all'ideologia per spiegare quanto avvenuto rimuove un bel pezzo di storia d'Italia.

Offline Tarallo

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #38 il: 04 Ago 2020, 12:29 »
Fat :luv:

La cecità del non vedere le sofferenze imposte a milioni di vittime di questo sistema e solo quella delle famiglie colpite dalla violenza "rivoluzionaria".

Offline vaz

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Re:La strage è di Stato
« Risposta #39 il: 04 Ago 2020, 15:19 »
Grazie Fat.
 

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