Rispetto alle ultime elezioni il Labour ha perso 42 seggi e quasi l'8% dei voti. Se non e' una disfatta e' certamente una sconfitta molto pesante, anche perche' come leader dei conservatori c'era Boris Johnson, non esattamente un gigante della politica. Le cause di tale risultato sono ovviamente piu' di una, tra cui le posizioni ondivaghe sulla Brexit, il sospetto di un antisemitismo latente (non importa che sia reale, basta il sospetto), ma soprattutto la valutazione della maggioranza dell'elettorato che i programmi propugnati da Corbyn non rappresentassero una soluzione ai problemi del paese. Si puo' anche concludere che la democrazia a suffragio universale non rappresenta il migliore dei sistemi, o che le elezioni non sono la sola prospettiva (che a me ricorda un po' mai schiavi del risultato), o che e' meglio rimanere puri e duri e perdere che fare compromessi. Personalmente credo che quando l'elettorato boccia pesantemente una proposta di programma vada fatta una seria riflessione su quali strade intraprendere per diventare maggioranza, ovviamente restando a favore, se di sinistra, a una sempre maggiore equita' sociale ed economica. La strada delle nazionalizzazioni, oltre a non essere accettata dalla maggioranza degli elettori, non mi pare una soluzione di sinistra oggi, se mai lo sia stata.