il problema non è l'AI, il problema è il capitalismo.
Che l'AI ci faccia risparmiare tempo è un bene, perché è tempo guadagnato per fare altro.
E questo più o meno fin da quando l'80% delle persone doveva lavorare per produrre cibo e grazie a innovazioni tecnologiche e organizzative questa quota si è prima ridotta e poi è crollata. Così che nell'offerta sociale ci fosse tempo per altre attività che prima erano forme di semplice diletto riservate all'aristocrazia.
Meno tempo sociale dobbiamo stare sui campi, più lo utilizzeremo per infrastrutture, servizi, ecc.
Meno tempo sociale dobbiamo stare in infrastrutture e servizi, più lo utilizzeremo per intrattenimenti, arte, speculazione, ecc.
Più l'AI toglie lavoro necessario più noi possiamo fare altro.
Il problema non è dunque l'AI, ma il fatto che il tempo tolto alla necessità non viene liberato, ossia non diviene tempo libero, ma diviene semplice risparmio per il capitale che si valorizza di più.
Ossia, se siamo in 10 a lavorare 10 ore sociali che sono quelle necessarie ai consumi attuali (totale 100), con l'AI che ci fa risparmiare 50 ore potremmo passare tutti a lavorare 5.
E invece 5 continuano a lavorare 10 (rendendo per 20) e 5 si trovano a spasso.
Nope, il problema è la società di massa, mica il capitalismo.
Un'AI ottimizzata in ottica futura rende totalmente inutile la politica e la burocrazia, assunto questo, il capitalismo è l'unica meccanica che garantisce alle persone di elevare il loro tenore di vita in base alle loro competenze concrete e agli sforzi che intraprendono nel momento centrale delle loro esistenze.
Da bambino e da vecchio non puoi lavorare, percui il tempo lavorativo è già limitato dalla fase naturale della nostra esistenza.
Cioè, al di fuori del capitalismo, anche la meritocrazia viene declinata, poi però ti ritrovi alla fase "cemento romano", o alla fase in cui hai tante tecnologie avanzatissime, costose, all'avanguardia ma dei completi idioti ad operarle perchè la politica ha determinato che -tutti- dovessero essere collocati, però siccome cento spazzini per metro quadro sembravano troppi, ne mettiamo 10 nella sala server, what can possibly go wrong?
Siccome il sistema (non il capitalismo) non filtra gli idioti quando dovrebbe, deve farlo qualcun'altro.
Tale compito ricade sul mercato del lavoro perchè tutti quelli prima hanno accuratamente evitato di prendere parte alla fase di filtraggio.
Dunque tu dai per assodato che i 5 che continuano a lavorare e i 5 che si trovano a spasso siano perfettamente intercambiabili, e che il fatto che rendendo "20" come dici, i 5 che continuano a lavorare, il sistema /debba/ assorbire i 5 anche a rischio di una perdita (che ricadrebbe sugli altri 5 ben prima che sul "padrone").
Cosa fattualmente sbagliata.
Cioè, il tuo ragionamento puoi adottarlo se ragioni come ragionerebbe una impresa di pulizie, o un ufficio comunale, ma una compagnia privata con skillsets e richieste specifiche non può trovare e pagare 10 persone per farle lavorare un'ora ciascuna, è surreale anche solo pensarlo, e peraltro tale salario, una volta diviso per 2, sarebbe senz'altro molto meno appetibile.
Facevamo un discorso analogo in materia dell'industria degli armamenti, che portavi come semplificazione del capitale, in breve, l'industria allora funzionava diversamente, e allora "in fabbrica" poteva andarci chiunque, istruzioni semplici e lavoro faticoso, ripetitivo, ma sostanzialmente semplice.
Oggi non funziona più così.
Oggi l'industria che produce quella stessa roba funziona in modo diverso, richiede formazione, varie forme di gatekeeping e qualifiche molto specifiche date dai materiali lavorati, dai macchinari utilizzati, agli stessi ambienti di lavoro.
L'era della specializzazione è infatti una realtà da un paio di decadi, non hai più sbocchi per gli impieghi di massa che immagini tu e che sono parte di un'epoca che non tornerà.
Quindi c'hai il neolaureato in palla rimbalzella della sala mensa che insiste a dire che no, non accetterà mai l'apprendistato a metà fantasoldi rispetto al collega esperto, perchè ritiene di valere il doppio pur senza aver mai lavorato (quindi chi l'assume deve semplicemente fidarsi della sua parola, e del fatto che si è indebitato per moltissimi fantasoldi mentre si laureava in palla rimbalzella della sala mensa).
Capisci che è un problema esteso, dato dal fatto che hai uno scarto di competenze pratiche su varie generazioni e soprattutto su vari livelli, a riprova che non puoi dare una lettura sociale coerente al mercato del lavoro?
Sono due campi separati, e tali resteranno ancora per parecchio tempo.
Perchè il sistema di formazione è ancorato ad un sistema pensato per la società industriale 1.0, e sta ancora girando a quella velocità nonostante nel frattempo stiamo uscendo dalla società industriale 3.0 per entrare in un domani in cui il 70% dell'umanità, verosimilmente, continuando così, indosserà i pantaloni dalla testa.