Lavorare meno, lavorare tutti

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #40 il: 05 Ott 2015, 14:02 »
si certo, era solo per dire che i lavoratori quelli "classici" non sono scomparsi
diciamo li si trova dall'altra parte del mondo :-)

(e comunque esternalizzare a basso costo conviene più che automatizzare)

Offline Giako77

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #41 il: 05 Ott 2015, 14:06 »
ok fa'..ma la  nike fa costrui' le scarpe in indonesia o bangladesh dove  li pagano 1 dollaro al giorno e di sicuro i lavoratori li ci sono e senza diritti e sottopagati..ma credo si parlava della  nostra societa'...dove oggi la nike se avesse una fabbrica grazie all'automazione costruirebbe scarpe con un decimo degli operai che ci volevano 50 anni fa...quindi 9/10 sarebbero a spasso o riciclati in altre professioni che cmq non coprono la perdita di posti di lavoro dell'industria..e il 1/10 rimasto in fabbrica sarebbe cmq costretto a lavorare  8 ore...ma credo non se ne esce da sto' discorso...perche  un azienda dovrebbe far lavorare di meno ma cmq pagare 10 operai..quando glie ne basta 1 a tempo pieno ??? la soluzione e' solo una..prendere atto che  il lavoro per tutti non ce' piu...che le  nuove professioni non coprono la perdita di posti di lavoro..e che necessita l'adozione del reddito di cittadinanza..quindi poi a ognuno la scelta...campare con poco ma con tanto tempo libero...o riuscire a trovare un lavoro per portare a casa piu' soldi ( mio figlio vive in belgio e dice che  la' e' gia' cosi'..700 euro al mese di reddito di cittadinanza..moglie e marito ne  portano a casa 1400 in due..e ci campano fino all'eta' della  pensione sociale..lo stato sa che lavoro per tutti non c'e cmq..ed evita tensioni sociali..eccessi di sacche  di poverta' ect ect...)

Si che poi in Italia anzichè fare il reddito sociale minimo si facevano le assunzioni di massa nella pubblica amministrazione che alla fine è anche meglio...magari si dovrebbe capire che fargli fare a questo surplus di manodopera! Anzichè nei ministeri si potrebbero utilizzare in lavori che servono x davvero...tipo ricerca, difesa del territorio, servizi sociali ecc...

Offline PARISsn

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #42 il: 05 Ott 2015, 14:08 »
Citazione da: Giako77 - 07 ſet 2015, 23:06
Dal robot commesso al muratore, ecco come cambierà il lavoro

Solo negli Usa entro il 2025 si perderanno 9 milioni di posti, ma dovevano essere 70. Commercio, costruzioni e servizi alle imprese i settori dove l’innovazione pesa di più

Paolo Baroni

ROMA

Botlr, all’Aloft hotel di Cupertino, ogni giorno accompagna i clienti alle camere, li guida per i corridoi e gli ascensori, consegna loro lenzuola, salviette aggiuntive, spazzolino da denti e kit vari. Ma non è un maggiordomo, è un robot. Come Hadrian, il «muratore», nato in Australia e capace di posare mille mattoni all’ora e di costruire una casa in due giorni, 150 in un anno. Oshbot è invece il robot/commesso introdotto dal gigante tedesco dell’elettronica di consumo Loewe: risponde ad ogni domanda, mostra una planimetria del punto vendita o guida direttamente il cliente sui prodotti che cerca. Poi c’è Baxter che affianca gli operai alle catene di montaggio e impara da loro nuove abilità e Watson, della Ibm, che invece aiuta i medici nell’elaborare le diagnosi dei pazienti.

Lo scenario del 2025

Robot software e robot fisici, umanoidi, nuovi sistemi automatici di distribuzione self-service e sistemi intelligenti varcano il confine delle grandi fabbriche e degli impianti industriali più moderni e si avvicinano a noi: invadono il settore del commercio e della grande e piccola distribuzione e arrivano addirittura a «intaccare» il settore delle professioni intellettuali, come la medicina.

Forrester Research, gigante americano della consulenza d’impresa, che ha analizzato le strategie future di tanti grandi imprese come Delta Airlines o Whole Foods markets e di molte start-up, incrociando i dati sull’occupazione forniti dal governo Usa con interviste a imprese ed accademici, in uno studio appena pubblicato prevede che di qui a dieci anni solo negli Usa i robot distruggeranno ben 22,7 milioni di posti di lavoro, ovvero il 16% del totale. Tanti, ma nulla al confronto coi 70milioni (47% della forza lavoro) stimati solo due anni fa dall’Università di Oxford.

Si lavorerà fianco a fianco

In realtà il conto dei danni è molto più contenuto. Secondo Forrester, infatti, il calo dei posti legato alla crescente automazione verrebbe compensato in maniera significativa (1 nuovo occupato ogni 10 robot installati) da quelli creati per costruire queste nuove macchine intelligenti, svilupparne i software, e soprattutto farle funzionare correttamente o aggiustarle. «I robot richiedono riparazioni e manutenzioni da parte di professionisti specializzati e saranno diverse le nuove attività che si svilupperanno attorno ad un mondo più automatizzato», spiega Jp Gownder, vicepresidente di Forrester ed autore del rapporto. In questo modo le perdite, per quanto ancora consistenti, scenderebbero da 22,7 a 9,1 milioni di posti di lavoro, pari al 7% del totale.

Per Gownder c’è «troppo clamore, troppa negatività» sui media e nel mondo accademico sui rischi che i robot ci rubino il lavoro: «Il futuro dell’occupazione nel complesso non è così cupo come appare da tanti pronostici». L’effetto «più grande», spiega, sarà infatti «la trasformazione dei posti di lavoro. Gli esseri umani si troveranno infatti a lavorare fianco a fianco coi robot». E di conseguenza dovranno cambiare metodi di formazione e analisi dei risultati.

Chi rischia di più

Tutte le analisi convergono però su un punto: la maggior parte delle perdite di posti di lavoro si verificheranno in settori come i servizi di supporto alle imprese, le costruzioni e le vendite, con molti computer-valletti destinati a sostituire cassieri, receptionist e commessi, agenti immobiliari, agenti di viaggio, lavori impiegatizi di basso ma anche di alto livello (analisi e controllo).

Secondo la ricerca dell’università di Oxford in cima alla lista dei condannati (con un indice di probabilità di 0.99 su 1) ci sono gli operatori di telemarketing, tecnici degli uffici legali e tecnici matematici, gli operai addetti alle fognature, e poi agenti assicurativi e del settore cargo e merci, addetti degli uffici di consulenza fiscale. Mentre i meno «rottamabili» risultano i terapisti ricreativi assieme a molte altre specialità del campo sanitario.

Angosciati da tutto ciò? Potete sempre adottare «Pepper», l’umanoide realizzato dalla francese Aldebaran robotics, che è in grado di riconoscere le nostre emozioni. E consolarci.

C'è un'unica soluzione: redistribuzione del reddito --> reddito di cittadinanza e salario minimo.

Azzeramento dei lavori meccanico/ripetitivi (conseguentemente effettuabili da macchine evolute) significa mantenere solo le attività a più alto valore aggiunto, quindi stipendi alti per chi svolge tali mansioni e reddito garantito per gli inoccupati.
Tanto tempo libero, arte, cultura e socialità.

L'alternativa è scavare buche e ricoprirle.

Come arrivarci? ( cit Rorschach  )

Offline Sonni Boi

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #43 il: 05 Ott 2015, 14:08 »
Eh no...ti sei perso il topic lavoro e tecnologia: http://www.lazio.net/forum/index.php/topic,27542.0.html

I dati dicono tutt'altro!http://www.lazio.net/forum/Themes/default/images/bbc/italicize.gif

Come spesso accade, studi diversi dicono cose diverse. Talvolta portano a conclusioni opposte.
http://www.wired.it/economia/lavoro/2015/02/18/tecnologia-ruba-lavoro-uomo/

David Bevilacqua, Vice Presidente South Europe di Cisco, che con le soluzioni digitali lavora spalla a spalla ogni giorno, ha pochi dubbi: “Internet stimola l’impiego: secondo i dati McKinsey per ogni posto perso la tecnologia ne crea 2,6. Semplicemente lavori e professionalità diverse”.

uhm non sono d'accordo...hai elencato professioni si nuove ma che cmq non potranno mai coprire la quantita di posti di lavoro che si vanno perdendo con l'automazione...in uno studio che fa applicazioni informatiche in quanti lavorano? la microsoft italia ha  200 dipendenti nella sede di torino ( microsoft la maggior azienda informatica al mondo credo..quindi pensa le altre quanti dipendenti hanno..di sicuro molti di meno)......e non credo siano tutti informatici o programmatori..e sopratutto..coprono i migliaia di posti persi alla fiat ??  8)

p.s. : lavoro in un posto dove grazie all'informatica e' stato tutto remotizzato con controllo a distanza...prima eravamo in 14 in questo settore....ora siamo in 2..

Non puoi basarti sulla tua esperienza personale, sono discorsi che vanno approcciati con un respiro più ampio.

I luddisti la vedevano esattamente come te, perchè non si accorgevano che nel frattempo stava crescendo un esercito sempre più ampio di tecnici, ingegneri, burocrati e via cantando. E non mi sembra che nel 1960 la disoccupazione fosse maggiore che 100 anni prima, anzi.

Della mansione che non si svolge più vicino al tuo posto di lavoro è possibile che se ne stia occupando qualcun'altro a centinaia di kilometri di distanza. O magari in un altro continente (faccio un esempio, non so esattamente di cosa tu ti occupi).

Offline PARISsn

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #44 il: 05 Ott 2015, 14:19 »
Come spesso accade, studi diversi dicono cose diverse. Talvolta portano a conclusioni opposte.
http://www.wired.it/economia/lavoro/2015/02/18/tecnologia-ruba-lavoro-uomo/

David Bevilacqua, Vice Presidente South Europe di Cisco, che con le soluzioni digitali lavora spalla a spalla ogni giorno, ha pochi dubbi: “Internet stimola l’impiego: secondo i dati McKinsey per ogni posto perso la tecnologia ne crea 2,6. Semplicemente lavori e professionalità diverse”.

Non puoi basarti sulla tua esperienza personale, sono discorsi che vanno approcciati con un respiro più ampio.

I luddisti la vedevano esattamente come te, perchè non si accorgevano che nel frattempo stava crescendo un esercito sempre più ampio di tecnici, ingegneri, burocrati e via cantando. E non mi sembra che nel 1960 la disoccupazione fosse maggiore che 100 anni prima, anzi.

Della mansione che non si svolge più vicino al tuo posto di lavoro è possibile che se ne stia occupando qualcun'altro a centinaia di kilometri di distanza. O magari in un altro continente (faccio un esempio, non so esattamente di cosa tu ti occupi).

purtroppo non e' cosi'..informatizzazione e remotizzazione hanno l'unico scopo di diminuire  i costi e ad oggi..nel mondo occidentale almeno, la dimunuzione dei costi va di pari passo con la diminuzione degli occupati...torno ad esempiare su di me...remotizzato tutto..prima  in 14..ora  in 2..e il controllo avviene a si a centinaia di km di distanza..in una sala operativa dove lavorano in 4...4+2 = 6......14 - 6 = 8 stipendi in meno da elargire ...risparmio netto mensile per l'azienda 16mila euro...all'anno 192mila....moltiplica per 70 siti e fai il conto...

Offline Thorin

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #45 il: 05 Ott 2015, 14:40 »
Dal mio punto di vista sarebbe drammatico: lavoro ogni giorno più delle mie 8 ore e non vedo l'ombra di uno straordinario pagato, portatemi a 6 così invece di farne una al giorno di ora di straordinario mi tocca farne tre, ovviamente gratis.

Offline Dissi

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #46 il: 05 Ott 2015, 14:49 »
Microsoft non fa sviluppo in Italia, quei 200 sono tutti commerciali e amministrativi.
Conta quanti ce ne sono a Redmond
Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #47 il: 05 Ott 2015, 15:12 »
dici che è un bene avere poco tempo libero?

ovviamente no. intendo dire essenzialmente due cose: che il concetto di produzione non è stato del tutto depurato del fattore umano e che il lavoro, e i lavoratori, ancora esistono (contro le previsioni di chi li avrebbe voluti scomparsi).

Offline PARISsn

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #48 il: 05 Ott 2015, 18:42 »
Microsoft non fa sviluppo in Italia, quei 200 sono tutti commerciali e amministrativi.
Conta quanti ce ne sono a Redmond

appunto...ma la fiat ha licenziato nel corso degli anni in italia mica a Redmond...la' possono esserci anche 10 mila informatici a lavorare..qui non hanno assorbito nessuno... 8)

Offline Boom!

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #49 il: 05 Ott 2015, 19:18 »
io c'ho la partita iva, me ne vado da sto topic?
Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #50 il: 05 Ott 2015, 19:44 »


lavorare di più, diritti di meno,
sicurezza zero e futuro incerto

in campana scortichì, noi mica semo i nanetti de biancaneve,

ce mettemo cazzi

Offline PARISsn

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #51 il: 05 Ott 2015, 20:29 »

lavorare di più, diritti di meno,
sicurezza zero e futuro incerto

in campana scortichì, noi mica semo i nanetti de biancaneve,

ce mettemo cazzi

ahahahah minimo gli hanno fatto 2mila euro de danni a strappaglie er vestito chissa' de quale sarto !! pero' sarei curioso de sape' pure che ha fatto la polizia mentre lo malmenavano...perche qui picchiano l'operai pure se passano a 1km da un palazzo governativo...a un dirigente italiano na cosa del genere non sarebbe mai successa..avrebbe avuto 3 furgoni de celere intorno pure se passeggiava a pija' er gelato.. 8)
Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #52 il: 05 Ott 2015, 21:10 »
idem qui.
me fa rode il culo perché se in italia si stanziassero 1/3 dei soldi stanziati dal Nord europa nella ricerca staremmo ai livelli degli americani

Never.
Fatto il tecnico informatico in USA per quasi un anno, quelli che per me erano ritmi disumani per loro sono la norma.
Non tanto per tempo quanto per intensità, come faceva -anche giustamente- notare LaziAle82 , la differenza non è tanto nel tempo effettivo quanto nell'intensità/efficenza della fase lavorativa.
Quello che li frega è l'assenza di metodo, o incontri i geni, sanno tutto, fanno tutto oppure la maggioranza generalmente si limitano al compitino fatto con il manuale sotto....

Però mediamente hanno una conoscenza tecnica e specifica più avanzata, anche per i fondi e per il sistema di istruzione e preparazione enormemente più avanzato.
Noi, prima di tutto, dovremmo riabilitare il concetto di meritocrazia... quando mai...

Offline MadBob79

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #53 il: 06 Ott 2015, 06:56 »
Pure da me in svizzera sono molto intensi i colleghi svizzeri, ma perché fanno sempre la stessa cosa e se capita l'inatteso si defilano. E nel mio lavoro l'inatteso è all'orrine del giorno ma nessuna paura, ce stanno i cinesi d'europa (italiani, portoghesi, slavi) che fanno il lavoro di notte e non segnano straordinario...

Offline Thorin

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #54 il: 06 Ott 2015, 10:07 »
Pure da me in svizzera sono molto intensi i colleghi svizzeri, ma perché fanno sempre la stessa cosa e se capita l'inatteso si defilano. E nel mio lavoro l'inatteso è all'orrine del giorno ma nessuna paura, ce stanno i cinesi d'europa (italiani, portoghesi, slavi) che fanno il lavoro di notte e non segnano straordinario...

La cosa divertente è che per noi quelli che lavorano solo dietro pagamento so' strani.
Loro so' strani. Mica noi.  :sisisi:

Offline mdfn

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #55 il: 06 Ott 2015, 10:16 »
Vi do una notizia: se non vi piace lavorare gratis potete smettere di farlo.
Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #56 il: 06 Ott 2015, 10:23 »

Pure da me in svizzera sono molto intensi i colleghi svizzeri, ma perché fanno sempre la stessa cosa e se capita l'inatteso si defilano. E nel mio lavoro l'inatteso è all'orrine del giorno ma nessuna paura, ce stanno i cinesi d'europa (italiani, portoghesi, slavi) che fanno il lavoro di notte e non segnano straordinario...
Anche io lavoro e vivo in Svizzera, ma tu sei quello del Ticino?


Magara!

Offline Thorin

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #57 il: 06 Ott 2015, 11:18 »
Vi do una notizia: se non vi piace lavorare gratis potete smettere di farlo.

ahahahahahahahahahahhahah!
Questa insieme alla striscia odierna di Sio è la cosa più divertente che ho letto stamattina!
Burlone!  :beer:

Offline FatDanny

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Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #58 il: 06 Ott 2015, 12:52 »
macchine e condizioni lavorative sono in contraddizione solo all'interno di questo sistema illogico.
In un contesto non determinato dal profitto lo sviluppo di macchine ha la diretta conseguenza di liberare tempo di lavoro o le condizioni del lavoro.
Ossia evitare che i lavori più pericolosi/degradanti vengano svolti da esseri umani e soprattutto fare in modo che per eseguire una determinata operazione occorra meno lavoro.

In una società altamente meccanizzata potrebbero bastare 1 o 2 ore di lavoro al giorno a testa per riprodurre il necessario ai bisogni sociali.
Re:Lavorare meno, lavorare tutti
« Risposta #59 il: 06 Ott 2015, 13:03 »
OT

Tifare meno, tifare tutti.

EOT
 

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