Le Foibe: una discussione vera e accurata

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #60 il: 18 Feb 2021, 12:10 »
Se la storia di quelle terre fosse affrontata senza volerla utilizzare politicamente sarebbe assolutamente appassionante, come tutte le zone di frontiera in Europa dove le etnie, le nazionalità, avevano contorni che più sfumati non si puo'.
Nei nostri libri di storia quando si parla della più grande disfatta della marina italiana, a Lissa nel 1866, ci si dimentica che sulle navi austroungariche gli ordini erano impartiti in veneto.

Offline orchetto

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #61 il: 18 Feb 2021, 12:26 »
Non credo sia stata fatta dalla popolazione locale, ma dalle squadre di Tito contro una popolazione che abitava lì: ci sono andati di mezzo fascisti e non ; persone non considerate comuniste.
In quelle terre, ancora negli anni 70 si parlava dialetto veneto, di nascosto, tra qualche vecchio il cui cognome era stato cambiato.
Ridurre il tutto a fenomeno marginale , metterlo sempre in confronto ad altri eccidi, non ha senso.
Basterebbe accettare che sia avvenuto.
E se non si vuole comprenderlo, rispettare la memoria di quelle persone che persero tutto fino alla vita.
Poi si riparte con il si ma allora gli eccidi italiani, si ma allora l’invasione della Grecia e dell’Albania...
È esistita una reazione violenta a fine guerra che non ha pari su quanto  avvenuto sul fronte occidentale : gli stessi italiani che hanno invaso la Francia... avranno commesso anche lì crimini, giusto?! Ma finita la guerra non c’è stata questa sete di vendetta.
Era chiaro il disegno titino di allora ed era chiaro che andava bene a tutti il silenzio.
Urlarlo allora era come spargere una voce sola nello spazio.
Parlate di Almirante: anche l’avesse rivendicato, che credibilità avrebbe avuto? Di parte, come minimo.
Che sia stato taciuto faceva comodo all’Italia di allora che voleva rifarsi una verginità, essere considerata al tavolo dei vincitori, faceva comodo agli Alleati tenersi buono un cuscinetto tra l’Occidente e i Russi.
Faceva comodo dimenticare e considerare quegli esuli dei “nemici” o degli appestati: l’episodio della stazione di Bologna è esemplificativo. Un po’ quello che successe , come trattamento , ai reduci sopravvissuti alla campagna di Russia mal loro ritorno.
Quindi, per me, che provo a leggere fonti diverse prima di farmi una opinione e ringrazio FD per tutta la bibliografia allegata, mi va bene tutto.
Giusto cacciarli (tanto si era in una fase storica di esodi più o meno forzati....)
Giusto ammazzarli (tanto sempre meno delle atrocità commesse durante la guerra da chi ha  perso la guerra).
Giusto non dessero fastidio con rivendicazioni in un periodo in cui l’Italia si barcamenava tra una fragile democrazia occidentale e la tentazione comunista.
Giusto riconoscere adesso o da dieci anni a questa parte che una violenza che ha portato dolore si è abbattuta su una parte di italiani e di famiglie che vivevano quelle terre non da invasori, ma in armonia.
Focalizziamoci su questo, non confrontando, misurando  e deviando su colpe di altri commesse perché si diluisce il tutto.
Un po’ come se a fronte di voler trattare il tema delle atrocità naziste sul nostro territorio, uno dicesse: “si ma le marocchinate, si ma Togliatti ha “dimenticato” 70 mila prigionieri italiani in Russia....
Tutto questo nel continuo confronto non ha senso.
La violenza non ha patria.
In guerra non è giustificabile, ma è capibile, a guerra ferma, a sangue freddo meno.
Si perchè nella realtà tutte le guerre finiscono nel momento esatto in cui si firma l'armistizio....
Si perchè i comunisti erano un corpo completamente avulso dagli jugoslavi...
Forse è il caso di capire che il movimento socialista e comunista jugoslavo era un movimento di popolo che ha fatto un mazzo tanto per dirla papale papale, per fortuna, al fascismo ed ai nazisti
Forse è il caso di capire che le guerre dichiarate ufficialmente, spesso sono una parte dei conflitti che iniziano prima e possono terminare ben dopo


Orchetto, per amor di verità ti segnalo che è stata trucidata anche “popolazione locale” di ceppo etnico non “slavo”;  molta di quella popolazione locale non pochi erano antifascisti e comunisti.
Molta? Cifre attendibili?

Questo che scrivi si applica all'Istria dove, dopo la ritirata delle forze di occupazione nazifasciste nel 1943, i partigiani titini prima e poi le truppe di occupazione jugoslave si dedicarono all'annientamento della popolazione italiana che da secoli viveva in quelle terre. Decine di migliaia di italiani che non avevano commesso alcun reato contro gli sloveni per salvarsi furono costretti all'esodo verso l'Italia. Questa tragedia è magistralmente descritta da Carlo Sgorlon nel romanzo la foiba grande.
Nel 1945 a  Trieste, Monfalcone e Gorizia le stragi di italiani perpetrate dalle truppe titine furono essenzialmente etniche e riguardavano migliaia di italiani infoibati senza processo. Ci furono anche centinaia di operai comunisti dei cantieri di Monfalcone che scelsero di andare a lavorare a Fiume e dei quali non si è più saputo nulla.  Per conoscere meglio cosa sia accaduto a Trieste nei quaranta giorni dopo la ritirata dei tedeschi e prima dell'arrivo delle truppe alleate, ti consiglio di leggere "Trieste 1945" dello storico Raul Pupo

Anche qui cifre attendibili? Migliaia? Che compiti svolgevano i presunti infoibati durante l'occupazione fascista?



Le foibe furono un capitolo di una politica antitaliana che ebbe inizio molto tempo prima. Da
https://it.wikipedia.org/wiki/Italiani_di_Croazia, una dichiarazione del 1866:

«Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l'influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno. Sua maestà richiama gli uffici centrali al forte dovere di procedere in questo modo a quanto stabilito.»

E poi? Concretamente che cosa è successo?
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #62 il: 18 Feb 2021, 12:51 »
Si perchè nella realtà tutte le guerre finiscono nel momento esatto in cui si firma l'armistizio....
Si perchè i comunisti erano un corpo completamente avulso dagli jugoslavi...
Forse è il caso di capire che il movimento socialista e comunista jugoslavo era un movimento di popolo che ha fatto un mazzo tanto per dirla papale papale, per fortuna, al fascismo ed ai nazisti
Forse è il caso di capire che le guerre dichiarate ufficialmente, spesso sono una parte dei conflitti che iniziano prima e possono terminare ben dopo

Molta? Cifre attendibili?

Anche qui cifre attendibili? Migliaia? Che compiti svolgevano i presunti infoibati durante l'occupazione fascista?



E poi? Concretamente che cosa è successo?

1. Si Orchetto, molte, moltissime. Cifre attendibili. E il riduzionismo sui numeri non fa onore a chi, tra noi lettori,  lo asseconda, affidandosi con poco giudizio a una corrente storiografica assolutamente minoritaria.

2. Orchetto, ma quale occupazione fascista, c'erano da generazioni. Erano medici, maestri di scuola, agricoltori, filatori, operai. Il racconto vivente me lo fece un'amica di famiglia (medico ultrasettantenne, laureata alla Normale, di sinistra ovviamente, che vive a Livorno), sui propri nonni, lui medico e lei maestra delle elementari del paese. Si conoscono innumerevoli storie del genere. Gli infoibati furono amministratori e esponenti politici che avevano avuto un ruolo nel regime fascista, ma anche esponenti del Comitato nazionale di liberazione della Venezia-Giulia, cioè gli anti-fascisti, nonché i comunisti "italiani" contrari all’annessione. E tantissime persone comuni di origini "italiane" e clamorosamente "innocente". 

Mi addolora vedere come per resistere al tentativo di annessione ideologica di un certo evento del passato si continua a propalare la menzogna storica togliattiana del rapporto di causa-effetto tra le persecuzioni fasciste nel ventennio e la successiva pulizia etnica operata dagli squadroni titini, nonché alla purga politica effettuata col sangue, che si sovrappone alla rappresaglia militare. E' un atteggiomento, per me, parimenti deprecabile. Ma tanto i fascisti nostalgici e i comunisti di riflusso non cambiano idea.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #63 il: 18 Feb 2021, 13:05 »
@IB : cosa mi hai ricordato! C’è un bellissimo libro intitolato: L’Austria era un paese ordinato“. Bellissimo e piacevolissimo da leggere che racconta la vita nei primi anni del 900 in quelle terre.
È un romanzo, non ha pretese storiche , ma sentendo i “veci” è molto realistico.
@Orcehtto: mi ci ritrovo più nelle parole di ING.




Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #64 il: 18 Feb 2021, 13:11 »
A proposito, Orchetto, ti rispetto e ti stimo. Ma "presunti infoibati" non si può proprio leggere. Dai su.

Offline carib

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #65 il: 18 Feb 2021, 13:24 »

.. Il racconto vivente me lo fece un'amica di famiglia...

...si continua a propalare la menzogna storica togliattiana del rapporto di causa-effetto tra le persecuzioni fasciste nel ventennio e la successiva pulizia etnica operata dagli squadroni titini, nonché alla purga politica effettuata col sangue, che si sovrappone alla rappresaglia militare. E' un atteggiomento, per me, parimenti deprecabile. Ma tanto i fascisti nostalgici e i comunisti di riflusso non cambiano idea.


OT Con tutto il rispetto ma qui siamo ai limiti del trollaggio per mandare in vacca il topic.
Il titolo del topic è: "Una discussione vera e accurata". Cerchiamo di restare seri. EOT

Offline carib

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #66 il: 18 Feb 2021, 13:29 »
Il fatto che il memoriale di Basovizza sia definito foiba senza che nessuno sia stato mai infoibato a Basovizza (anche perché non è una foiba ma un pozzo minerario abbandonato), dovrebbe quanto meno suggerire ai meno ideologici che c'è qualcosa che non torna nella narrazione di chi ha voluto istituire un Giorno del ricordo due settimane dopo il Giorno della memoria. A proposito di chi nega cosa.

Io invece di mio cugggino preferisco citare Pahor.

Quale dovrebbe essere per lei, Boris Pahor, il senso del Giorno del ricordo?
«Si dovrebbero ricordare gli esuli. Dire che gli sloveni si sono vendicati è una sporca menzogna».
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #67 il: 18 Feb 2021, 13:30 »
Grazie per  aver chiarito la storia degli italiani dell'Istria, che non giunsero in quei territori a seguito delle truppe fasciste, ma vivevano da secoli in quella che era stata una colonia di Venezia.


e nessuno j'aveva rotto i [...] prima che arrivassero i fascisti a massacrare la gente… pero' continuate a dire che non c'e' collegamento, mi raccomando
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #68 il: 18 Feb 2021, 13:44 »
1. Si Orchetto, molte, moltissime. Cifre attendibili. E il riduzionismo sui numeri non fa onore a chi, tra noi lettori,  lo asseconda, affidandosi con poco giudizio a una corrente storiografica assolutamente minoritaria.

2. Orchetto, ma quale occupazione fascista, c'erano da generazioni. Erano medici, maestri di scuola, agricoltori, filatori, operai. Il racconto vivente me lo fece un'amica di famiglia (medico ultrasettantenne, laureata alla Normale, di sinistra ovviamente, che vive a Livorno), sui propri nonni, lui medico e lei maestra delle elementari del paese. Si conoscono innumerevoli storie del genere. Gli infoibati furono amministratori e esponenti politici che avevano avuto un ruolo nel regime fascista, ma anche esponenti del Comitato nazionale di liberazione della Venezia-Giulia, cioè gli anti-fascisti, nonché i comunisti "italiani" contrari all’annessione. E tantissime persone comuni di origini "italiane" e clamorosamente "innocente". 

Mi addolora vedere come per resistere al tentativo di annessione ideologica di un certo evento del passato si continua a propalare la menzogna storica togliattiana del rapporto di causa-effetto tra le persecuzioni fasciste nel ventennio e la successiva pulizia etnica operata dagli squadroni titini, nonché alla purga politica effettuata col sangue, che si sovrappone alla rappresaglia militare. E' un atteggiomento, per me, parimenti deprecabile. Ma tanto i fascisti nostalgici e i comunisti di riflusso non cambiano idea.

1: non si parla di riduzionismo, e' esattamente il contrario, la propaganda esplosa da 20 anni a questa parte non ha fatto che gonfiare i numeri, al punto che per qualcuno oggi dire le cose come stanno diventa "riduzionismo"

2: E proprio constatando quello che scrivi dovrebbe far capire che li la gente viveva pacificamente fino a quando non abbiamo iniziato a fare da padroni, imponendo una lingua, massacrando popolazioni, devastando una convivenza che vigeva da tempo, e le responsabilita' di quel che e' successo dopo sono esclusivamente nostre

La menzogna e' quella di mistificare la realta' delle cose, bisogna essere ciechi o in malafede per non vedere collegamento tra i massacri nazifascisti e la reazione rabbiosa (che strano eh) della gente alla fine del conflitto, reazione durante la quale sono scattate sicuramente vendette e vittime innocenti, ma la maggior parte delle persone uccise era gente connessa col regine fascista, delatori o che comunque si era macchiata di crimini che qualcuno poi ha deciso di regolare a modo suo.
Chi veramente sta mancando di rispetto ai morti di allora e' chi oggi li usa per motivazioni meramente politiche, certi famosi giornalisti, o pseudo scrittori si dovrebbero semplicemente vergognare, e non solo loro 
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #69 il: 18 Feb 2021, 13:58 »
Qualsiasi lettura storica degli ultimi 75 anni che non tenga conto dell'immenso cataclisma che é stata la seconda guerra mondiale sarebbe fallace.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #70 il: 18 Feb 2021, 14:19 »


OT Con tutto il rispetto ma qui siamo ai limiti del trollaggio per mandare in vacca il topic.
Il titolo del topic è: "Una discussione vera e accurata". Cerchiamo di restare seri. EOT

Non era l'indicazione di una "fonte" storica in senso tecnico, anche se il racconto è autentico e, ti ripeto, viene da una del collegio Sant'Anna, che ci è  entrata quando le donne era 2 (due), lei e un'altra. Io mi sono incuriosito allora di un tema di cui - ai tempi - si parlava ancora molto poco. Ad ogni modo, parlateci con gli amici giuliani, se ne avete, poi vediamo un po' se incide o meno sul vostro ragionamento.

Poi, amico mio, cita chi ti pare, ci mancherebbe. Pahor va benissimo. Ma preferivo il Pahor che scriveva a quello centenario che viene ignobilmente tirato dalla giacchetta di qua e di là.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #71 il: 18 Feb 2021, 14:22 »
1: non si parla di riduzionismo, e' esattamente il contrario, la propaganda esplosa da 20 anni a questa parte non ha fatto che gonfiare i numeri, al punto che per qualcuno oggi dire le cose come stanno diventa "riduzionismo"

2: E proprio constatando quello che scrivi dovrebbe far capire che li la gente viveva pacificamente fino a quando non abbiamo iniziato a fare da padroni, imponendo una lingua, massacrando popolazioni, devastando una convivenza che vigeva da tempo, e le responsabilita' di quel che e' successo dopo sono esclusivamente nostre

ma la maggior parte delle persone uccise era gente connessa col regine fascista, delatori o che comunque si era macchiata di crimini che qualcuno poi ha deciso di regolare a modo suo.
Chi veramente sta mancando di rispetto ai morti di allora e' chi oggi li usa per motivazioni meramente politiche, certi famosi giornalisti, o pseudo scrittori si dovrebbero semplicemente vergognare, e non solo loro

Mah, opinioni eh. Io non credo sia la realtà, ma la tua realtà. E, anche qui, "maggior parte" non mi piace proprio. Al solito, le collateralità non ci interessano.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #72 il: 18 Feb 2021, 14:48 »
Sento una tensione nelle parole che non riesco a sopportare (non nel senso che mi dà fastidio, nel senso che mi mette profondamente a disagio: e sti caxxi direte...) .
Non capisco , proprio non ci arrivo come oggi, dopo 70 e passa anni emerga ancora un rancore così pieno di astio che non consente di parlarne con serenità: sempre a cercare i colpevoli, mai rispettare le vittime.
Tante? Poche?
Riduciamo tutto ad un numero.
Riduciamo tutto ad un esodo (quasi fosse stato volontario....) riduciamo ad affermare che le reazioni sono state delle popolazioni locali slovene vittime di soprusi italici a reagire e non delle brigate titine....

Almeno si leggano fonti diverse
Io per esempio mi sono letto questo: è anche in sloveno.....

http://archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/Sussidi_12.pdf


Poi magari ne riparliamo....

Offline orchetto

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #73 il: 18 Feb 2021, 15:08 »
1. Si Orchetto, molte, moltissime. Cifre attendibili. E il riduzionismo sui numeri non fa onore a chi, tra noi lettori,  lo asseconda, affidandosi con poco giudizio a una corrente storiografica assolutamente minoritaria.

2. Orchetto, ma quale occupazione fascista, c'erano da generazioni. Erano medici, maestri di scuola, agricoltori, filatori, operai. Il racconto vivente me lo fece un'amica di famiglia (medico ultrasettantenne, laureata alla Normale, di sinistra ovviamente, che vive a Livorno), sui propri nonni, lui medico e lei maestra delle elementari del paese. Si conoscono innumerevoli storie del genere. Gli infoibati furono amministratori e esponenti politici che avevano avuto un ruolo nel regime fascista, ma anche esponenti del Comitato nazionale di liberazione della Venezia-Giulia, cioè gli anti-fascisti, nonché i comunisti "italiani" contrari all’annessione. E tantissime persone comuni di origini "italiane" e clamorosamente "innocente". 

Mi addolora vedere come per resistere al tentativo di annessione ideologica di un certo evento del passato si continua a propalare la menzogna storica togliattiana del rapporto di causa-effetto tra le persecuzioni fasciste nel ventennio e la successiva pulizia etnica operata dagli squadroni titini, nonché alla purga politica effettuata col sangue, che si sovrappone alla rappresaglia militare. E' un atteggiomento, per me, parimenti deprecabile. Ma tanto i fascisti nostalgici e i comunisti di riflusso non cambiano idea.
correnti storiografiche minoritarie è un giudizio, poi ci sono i fatti, anche su tutto il resto.

A proposito, Orchetto, ti rispetto e ti stimo. Ma "presunti infoibati" non si può proprio leggere. Dai su.

presunti infoibati, in quanto se i numeri vengono sparati tipo i mortaretti a piedigrotta l'ultimo dell'anno, non trovo un appellativo più educato

Offline orchetto

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #74 il: 18 Feb 2021, 15:11 »
Sento una tensione nelle parole che non riesco a sopportare (non nel senso che mi dà fastidio, nel senso che mi mette profondamente a disagio: e sti caxxi direte...) .
Non capisco , proprio non ci arrivo come oggi, dopo 70 e passa anni emerga ancora un rancore così pieno di astio che non consente di parlarne con serenità: sempre a cercare i colpevoli, mai rispettare le vittime.
Tante? Poche?
Riduciamo tutto ad un numero.
Riduciamo tutto ad un esodo (quasi fosse stato volontario....) riduciamo ad affermare che le reazioni sono state delle popolazioni locali slovene vittime di soprusi italici a reagire e non delle brigate titine....

Almeno si leggano fonti diverse
Io per esempio mi sono letto questo: è anche in sloveno.....

http://archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/Sussidi_12.pdf


Poi magari ne riparliamo....

l'astio c'è, visto che la narrazione attuale sulle foibe ha proprio l'obbiettivo di mettere in ombra le responsabilità dello stato italiano e degli eredi del fascismo
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #75 il: 18 Feb 2021, 15:18 »
Aridaje.....
Ma invece che andare per slogan, prova un po’ a leggerti la fonte che ti ho citato: è uno studio a più mani internazionale.
Le responsabilità italiane.... ma chi le ha mai negate?
Perché spostare sempre l’obiettivo.
Prenditi tempo. Sono tante pagine ma la metà è in lingua immagino slovena.
Così poi magari non viene scritto che le popolazioni locali hanno reagito per vendetta....

Offline orchetto

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #76 il: 18 Feb 2021, 15:25 »
Aridaje.....
Ma invece che andare per slogan, prova un po’ a leggerti la fonte che ti ho citato: è uno studio a più mano internazionale.
Le responsabilità italiane.... ma chi le ha mai negate?
Perché spostare sempre l’obiettivo.
Prenditi tempo. Sono tante pagine ma la metà è in lingua immagino slovena.
Così poi magari non viene scritto che le popolazioni locali hanno reagito per vendetta....
ma quali slogan? non c'è nessuna fonte storica seria che conferma questo massacro immaginario

Offline carib

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Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #77 il: 18 Feb 2021, 15:39 »
In mancanza di argomenti si getta discredito sull'interlocutore, qui siamo oltre il trollaggio.
Davvero una grande delusione.

Il pensiero di Pahor è autentico e non ci si è svegliato ieri mattina. Nessuno lo ha tirato per la giacchetta. Anzi, semmai ho omesso di riportare quel che mi ha detto su Mattarella quando si presta allo sdoganamento di Basovizza. Questo sì - lo sdoganamento - ignobile mistificazione dallo sgradevolissimo sapore nazionalista costruita a tavolino da chi vuole mettere sullo stesso piano il fascismo e la Resistenza, e le foibe con l'Olocausto strumentalizzando le "vittime incolpevoli".

Non ci possono essere sfumature, i morti non sono tutti uguali. Basta per favore con questa retorica insulsa intrisa di pensiero religioso (sarebbero tutte creature di dio). Altrimenti goebbels avrebbe la stessa dignità di chi è stato gasato ad Auschwitz o in Libia o in Eritrea.
Distinguere non significa giustificare. Nessuno con un briciolo di umanità giustifica le foibe ma contestualizzare per ricostruire e capire cosa è successo, sgombrando immediatamente il campo dalle palesi falsità, è doveroso. La conoscenza e la consapevolezza sviluppano il senso critico e aiutano a evitare che accada di nuovo.
Di contro eliminare scientificamente dalla narrazione quello che mussolini ha combinato nella ex Jugoslavia corrisponde a giustificare i neofascisti che si sono inventati il giorno del ricordo per negare l'orrore delle leggi razziali e dell'Olocausto. E questo non aiuta di certo a evitare che le foibe, le leggi razziali e l'Olocausto accadano di nuovo.
Semmai contribuisce a creare le condizioni per giustificare nuovi orrori.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #78 il: 18 Feb 2021, 15:39 »
ma quali slogan? non c'è nessuna fonte storica
correnti storiografiche minoritarie è un giudizio, poi ci sono i fatti, anche su tutto il resto.

presunti infoibati, in quanto se i numeri vengono sparati tipo i mortaretti a piedigrotta l'ultimo dell'anno, non trovo un appellativo più educato
che conferma questo massacro immaginario

Vabbè Orchetto, usa presunti che ti devo dire. Per me, è disprezzo, ma ci devi arrivare con la tua sensibilità.
Re:Le Foibe: una discussione vera e accurata
« Risposta #79 il: 18 Feb 2021, 15:50 »
In mancanza di argomenti si getta discredito sull'interlocutore, qui siamo oltre il trollaggio.
Davvero una grande delusione.

Il pensiero di Pahor è autentico e non ci si è svegliato ieri mattina. Nessuno lo ha tirato per la giacchetta. Anzi, semmai ho omesso di riportare quel che mi ha detto su Mattarella quando si presta allo sdoganamento di Basovizza. Questo sì - lo sdoganamento - ignobile mistificazione dallo sgradevolissimo sapore nazionalista costruita a tavolino da chi vuole mettere sullo stesso piano il fascismo e la Resistenza, e le foibe con l'Olocausto strumentalizzando le "vittime incolpevoli".

Non ci possono essere sfumature, i morti non sono tutti uguali. Basta per favore con questa retorica insulsa intrisa di pensiero religioso (sarebbero tutte creature di dio). Altrimenti goebbels avrebbe la stessa dignità di chi è stato gasato ad Auschwitz o in Libia o in Eritrea.
Distinguere non significa giustificare. Nessuno con un briciolo di umanità giustifica le foibe ma contestualizzare per ricostruire e capire cosa è successo, sgombrando immediatamente il campo dalle palesi falsità, è doveroso. La conoscenza e la consapevolezza sviluppano il senso critico e aiutano a evitare che accada di nuovo.
Di contro eliminare scientificamente dalla narrazione quello che mussolini ha combinato nella ex Jugoslavia corrisponde a giustificare i neofascisti che si sono inventati il giorno del ricordo per negare l'orrore delle leggi razziali e dell'Olocausto. E questo non aiuta di certo a evitare che le foibe, le leggi razziali e l'Olocausto accadano di nuovo.
Semmai contribuisce a creare le condizioni per giustificare nuovi orrori.

Ma chi lo elimina? Io? Ma che stai dì?

Su Pahor poi hai sbroccato senza motivo. Non so se tu hai raccolto sue tesimonianze di recente Pahor e in quale contesto, ma a me pare che dopo la sua poco risalente scoperta - negli anni 40 anni non lo conosceva nessuno - sia "conteso" da maestri del pensioro di fazioni opposte che fanno a gara a strapparli dichiarazioni anticomuniste e antifasciste.
 

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