Se il diritto riconosciuto fosse quello della retribuzione del lavoro di cura interesserebbe tanto la single bianca del Bronx che il padre single, ma senza dubbio possiamo dire che sarebbe una misura nettamente più rilevante per le donne che per gli uomini.
Questo significa tener conto delle differenze nel welfare e di come l'intervento stesso le modifica.
Il riconoscimento della cura, di per sé, si rivolge a tutti. Ma di sicuro incide più su alcuni soggetti rispetto ad altri.
Ad oggi il soggetto di riferimento nel welfare è stato il lavoratore maschio bianco. Il cosiddetto "procacciatore di reddito". E' chiaro che questo modello porta con sè distorsioni e dipendenze, che esso stesso crea laddove il soggetto interessato non è il classico procacciatore di reddito.
Cambiando il soggetto di riferimento (come nell'esempio del riconoscimento della cura) cambi l'efficacia del welfare così come i suoi effetti (e le sue distorsioni).
E' chiaro che la capacità economica è una variabile estremamente importante nel discorso, è una delle principali.
Senza capacità economica non si ha alcuna possibilità di determinazione soggettiva nel mondo circostante, perché nemmeno la sopravvivenza fisica è garantita.
Non c'è alcun aspetto rivoluzionario in quel che dico, semplicemente volevo sottolineare come la categoria di Sinistra (e specularmente quella di Destra) rispetto a questi temi è fuorviante, così come per il caso delle libertà individuali.
Troverai persone di sinistra che mantengono il "procacciatore di reddito" come referente principale per il welfare, così come il contrario.
troverai persone di destra estremamente libertarie sui comportamenti individuali, così come il contrario.
Le linee di demarcazione seguono traiettorie diverse rispetto al passato, quindi hanno bisogno di una ridefinizione che non necessariamente segue la dicotomia Sinistra/Destra che, come detto da Orchetto, è contingente ad un quadro determinato.
Non ti seguo proprio invece sul discorso su mericanismo né sulla questione del capitalismo, perchè non erano le questioni che provavo a far emergere (forse sei stato un po' guidato dal pregiudizio nei miei confronti).
Se ho fatto l'esempio degli USA non era per denunciare la necessità di un'opzione anticapitalista. Non capisco da cosa tu l'abbia desunto.
Oltre a quello di cui parla MisterFaro, e' cambiato anche il fatto che gli "oppressi" stanno (da un punto materiale) molto meglio rispetto al 900.
O meglio, un numero infinitamente minore di persone vive in condizioni di poverta' estrema rispetto a 50-70 anni fa, e quelli che stanno leggermente meglio hanno la percezione reale di poter ulteriormente migliorare la propria condizione (il sistema li sta a frega', direbbe qualcuno, e forse e' vero...)
In termini reali, le condizioni di vita della maggior parte della popolazione mondiale sono nettamente migliorate, e questi sono i fatti (non parlo di squilibri).
Il paradosso e' che questo va a inficiare in qualche modo i progetti rivoluzionari a livello globale, quindi anche il progetto di una sinistra radicale.
I dati, mi spiace, ma dicono l'opposto.
E' la ricchezza generale a crescere, ma gli indici di redistribuzione non sono migliorati, anzi, al contrario sono peggiorati.
Ergo la ricchezza generale cresce, ma non è vero che il benessere si diffonde, laddove invece si concentra.
La convinzione che hai, senza dubbio maggioritaria, è pura ideologia e dimostrazione evidente di come l'ideologia operi, creando convinzioni al di fuori della realtà e trasformandole in realtà.
http://www.infodata.ilsole24ore.com/2015/04/29/indice-di-gini-e-disparita-di-redditi-in-italia-si-amplia-il-divario-tra-nord-e-sud/