Legalize it!

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Online Tarallo

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Re:Legalize it!
« Risposta #40 il: 28 Lug 2016, 11:37 »
In teoria. In pratica magari si sta rivedendo la sua proibizione perche' ci si e' resi conto che e' una boiata, ancor di piu' se paragonata alle decine e decine di migliaia di morti causate ogni anno da alcol e tabacco.

Offline Thorin

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Re:Legalize it!
« Risposta #41 il: 28 Lug 2016, 11:43 »
Thorin, il fatto che sia facile violare una legge non ne giustifica l'abrogazuone. Se si ritiene la legge giusta, la si fa rispettare. Se la si ritiene ingiusta la si elimina. Abrogare una legge perché non si riesce a farla rispettare é una sconfitta per lo stato di diritto. Allora liberalizziamo e mettiamo l'IVA sul pizzo. Tanto oggi si sa che se uno apre un negozio arriva quello che chiede il pizzo e lo stato sta perdendo un sacco di soldi per le tasse non applicate sul pizzo etc. etc.
É la classica debolezza travestita da progresso. Quanto ai soldi, oggi con il gioco lecito lo stato lucra su persone che si rovinano. É lecito. Per te é giusto? Per me é una cosa schifosa. Sono punti di vista.

FD, io non ho competenza su questo. Se la liberalizzazione si basasse sul fatto che non c'é differenza tra droga, alcool e tabacco, avrebbe un senso. Al di lá delle opinioni individuali. Cosí come avrebbe un senso vietare tutto se si riconoscesse  che alcool e tabacco sono dannosi quanto la droga. Non mi pare che stia accadendo questo.
Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.
Dovremmo rabbrividire.

Gio, io ancora non riesco a capire perchè una cosa che fa meno male del McDonald e da meno assuefazione di alcool, tabacco, ed appunto junk food dev'essere vietata.
Giuro che non ci riesco, o almeno, le motivazioni che trovo non sono nè etiche nè salutistiche.

Offline TomYorke

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Re:Legalize it!
« Risposta #42 il: 28 Lug 2016, 12:10 »
Thorin, il fatto che sia facile violare una legge non ne giustifica l'abrogazuone. Se si ritiene la legge giusta, la si fa rispettare. Se la si ritiene ingiusta la si elimina. Abrogare una legge perché non si riesce a farla rispettare é una sconfitta per lo stato di diritto. Allora liberalizziamo e mettiamo l'IVA sul pizzo. Tanto oggi si sa che se uno apre un negozio arriva quello che chiede il pizzo e lo stato sta perdendo un sacco di soldi per le tasse non applicate sul pizzo etc. etc.
É la classica debolezza travestita da progresso. Quanto ai soldi, oggi con il gioco lecito lo stato lucra su persone che si rovinano. É lecito. Per te é giusto? Per me é una cosa schifosa. Sono punti di vista.

FD, io non ho competenza su questo. Se la liberalizzazione si basasse sul fatto che non c'é differenza tra droga, alcool e tabacco, avrebbe un senso. Al di lá delle opinioni individuali. Cosí come avrebbe un senso vietare tutto se si riconoscesse  che alcool e tabacco sono dannosi quanto la droga. Non mi pare che stia accadendo questo.
Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.
Dovremmo rabbrividire.

Ma che la ratio della legge sia questa lo hai deciso tu.

Offline FatDanny

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Re:Legalize it!
« Risposta #43 il: 28 Lug 2016, 12:16 »
Thorin, il fatto che sia facile violare una legge non ne giustifica l'abrogazuone. Se si ritiene la legge giusta, la si fa rispettare. Se la si ritiene ingiusta la si elimina. Abrogare una legge perché non si riesce a farla rispettare é una sconfitta per lo stato di diritto. Allora liberalizziamo e mettiamo l'IVA sul pizzo. Tanto oggi si sa che se uno apre un negozio arriva quello che chiede il pizzo e lo stato sta perdendo un sacco di soldi per le tasse non applicate sul pizzo etc. etc.
É la classica debolezza travestita da progresso. Quanto ai soldi, oggi con il gioco lecito lo stato lucra su persone che si rovinano. É lecito. Per te é giusto? Per me é una cosa schifosa. Sono punti di vista.

FD, io non ho competenza su questo. Se la liberalizzazione si basasse sul fatto che non c'é differenza tra droga, alcool e tabacco, avrebbe un senso. Al di lá delle opinioni individuali. Cosí come avrebbe un senso vietare tutto se si riconoscesse  che alcool e tabacco sono dannosi quanto la droga. Non mi pare che stia accadendo questo.
Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.
Dovremmo rabbrividire.

Gio, parto con una premessa sul resto che discorso che fai.
Mi spiace, ma è un problema comune a tutte le leggi repressive che tentano di vietare comportamenti non lesivi delle altrui persone. Sono pure illusioni. Qualsiasi legge su comportamenti quali il consumo di sostanze o la prostituzione non si riuscirà MAI a farla rispettare. MAI. Non si è MAI riusciti, in qualsiasi società umana pregressa o attuale e MAI si riuscirà. Forse dovresti domandarti il perché.
Il paragone col pizzo è del tutto fuori luogo. Nel pizzo c'è una parte lesa. Nel furto anche. Nell'omicidio idem. Nella truffa pure. Se consumo cannabis o cocaina o lsd non c'è alcuna parte terza lesa.
Altra cosa è il reato legato ad un'attività svolta sotto effetto (guida, lavoro, ecc). Perché li torna ad essere evidente la potenziale parte lesa (passanti, altri automobilisti, colleghi, ecc).
 Legiferare sui comportamenti personali porterà sempre e solo a rendere tali comportamenti illeciti, non fermerà i comportamenti.
Io da consumatore abituale di sostanze psicotrope ti testimonio che non mi fermerò mai perché una legge me lo vieta. Manco se alzi le pene a 30 anni. Anche soltanto per il fatto che non accetto divieti di questo tipo su comportamenti miei che non fanno male a nessuno, né disturbano nessuno.
Semplicemente starò più accorto, mi assumerò maggiore rischio legale e sulla salute perché le sostanze verranno maggiormente tagliate.
Ma anche spreco di risorse pubbliche su controlli inutili e carceri piene di piccoli spacciatori quando non riesci a gestire e contenere reati ben più gravi, che portano a danni effettivi a comunità e singoli cittadini.
I danni delle politiche repressive sono molteplici, perchè nella misura in cui hai risorse limitate devi scegliere.
E oggi le forze di polizia, la magistratura, le carceri sono impegnate in una fantomatica "guerra alla droga" che porta solo danni per la nostra collettività, sprecando tempo, risorse, energie, mezzi, uomini.

Non è che devi abbandonare queste politiche perché non riesci a farle rispettare. E' l'esatto opposto.
Non riesci a farle rispettare perché sono politiche cialtronesche, che non POSSONO funzionare.
Ma guarda che i nostri legislatori lo sanno perfettamente, solo che utilizzano strumentalmente questa "guerra alla droga" per giocarsi qualche operazione minore di polizia in prima pagina.
Leggi Saviano, che lo spiega benissimo, lui che inizialmente non era affatto a favore della legalizzazione e ci è diventato approfondendo la questione a partire dagli affari della camorra.
Se tu leggessi i semplici numeri del narcotraffico vedresti che il sequestrato è pura propaganda, termini irrisori rispetto al movimentato.
Se leggessi chi ricicla i conti del narcotraffico vedresti che sono le principali banche d'affari europee (alcune si sono salvate dalla crisi di liquidità del 2008 unicamente grazie al narcotraffico come ben testimonia 000, libro di Saviano sul produzione e traffico della cocaina).
E nessuno tocca quelle banche, nessuno tocca i grandi traffici. Perché sanno perfettamente in primo luogo che andresti a toccare poteri MOLTO forti. E in secondo luogo che togliere del tutto le sostanze dalle strade sarebbe più un male che un bene. Perché i consumatori non è che dal giorno dopo se ravvedono. Dal giorno dopo stanno solo incazzati neri e prenderanno più rischi per ottenere le loro sostanze.

Questa è la realtà, che ti piaccia o no. Non è arrendersi di fronte alle difficoltà, è capire che finora hai teorizzato una marea di cazzate sul tema per un approccio bigotto e moralista, che ha provato a normare quel che non è normabile o che al massimo è normabile solo da Dio fino a quando è stato efficace dire che qualcuno te controllava pure dentro casa.



Detto questo, ti consiglio di informarti bene sulle sostanze. L'acool E' droga, la distinzione che pensi tu non esiste. E' una pura distinzione linguistica messa in mezzo per rassicurarti mentre tracanni dell'ottimo Rum. Ma qualsiasi ricercatore scientifico sul campo non fa in alcun modo questa distinzione. Anzi, ti dirò di più, l'alcool è la droga che fa più morti al mondo, è l'unica assieme all'eroina a causare la morte per astinenza (L'UNICA ASSIEME ALL'EROINA, non so se mi spiego) e in termini di danni è la quinta più pericolosa.
In confronto una sessione di LSD è molto, molto, molto meno dannosa (anzi, i danni fisici dell'acido sono ancora tutti da dimostrare). Addirittura meno dannosa della cannabis. In confronto all'alcool anche una pasticca di exstasy o un cristallo del suo principio attivo, l'MDMA, è molto meno.

Ti faccio questo esempio: chi muore in discoteca muore nel 90% dei casi per aver mescolato MDMA e alcool.
Cosa si dice sui giornali? Ucciso dall'extasty. Mica ti dicono che in realtà buona parte delle responsabilità deriva dall'alcool. No. Perché così possono costruirti il bel discorso moralista sulla droga.
Ti lascio con questa serissima classifica redatta da LANCET, rivista scientifica di settore, che classifica le sostanze sulla base del loro fattore di rischio e la loro pericolosità. Vedi tu stesso di cosa parlo.

Re:Legalize it!
« Risposta #44 il: 28 Lug 2016, 12:16 »
il fatto che sia facile violare una legge non ne giustifica l'abrogazuone. Se si ritiene la legge giusta, la si fa rispettare. Se la si ritiene ingiusta la si elimina. Abrogare una legge perché non si riesce a farla rispettare é una sconfitta per lo stato di diritto. Allora liberalizziamo e mettiamo l'IVA sul pizzo. Tanto oggi si sa che se uno apre un negozio arriva quello che chiede il pizzo e lo stato sta perdendo un sacco di soldi per le tasse non applicate sul pizzo etc. etc.
Si ma le leggi di uno Stato non esprimono mai un valore etico assoluto e immutabile, altrimenti avremmo tuttora l'impossibilita' di divorziare o i reati contro la morale.
E lo stesso discorso potremmo fare per la politica economica: le leggi attuali hanno un obiettivo pragmatico
e se non lo raggiungono si presuppone che verranno cambiate in luogo di altre piu funzionali.

E' stata la DNA stessa a suggerrire forme di depenalizzazione delle droghe leggere, e per un motivo molto pragmatico: la lotta al consumo e spaccio delle droghe leggere drena una quantita' di risorse economiche e umane in termini di procedure di giustizia e forze di polizia totalmente sproporzionata rispetto al danno sociale
derivato dal consumo delle stesse.
Risorse che potrebbere essere impiegate con maggior profitto nella lotta al crimine e alle droghe pesanti, che creano un danno sociale infinitamente piu' grande della marijuana.

Detto questo, e lo dico da fumatore occasionale, non è vero che la cannabis non fa mai male.
Un adolescente che se fa le canne da mattina a sera probabilmente andra' piu' lento in tante cose rispetto ai suoi coetanei che non fumano, ed è vero che nel caso di problemi psichiatrici la cannabis aggrava le cose.
MA

come al solito dovrebbe prevalere il buon senso individuale e delle famiglie, nel caso dei minori.
La cannabis è esattamente come l'alcool o le sigarette: se ti bevi mezzo bicchiere a pranzo e uno a cena vivi una vita serena, e lo stesso se te fumi le tue 3/4 sigarette al giorno che ti scaricano la tensione.
Se te fai il tuo spinello in grazia di Dio ogni tanto ti aiuta  a vivere meglio e non ti fa male.

Lo stesso discorso, attenzione, non si puo' assolutamente fare per il gioco.
Comprarti un gratta e vinci ogni tanto è SBAGLIATO ed è una MERDA anche solo fatto una volta.
Non ti fa pensare, non ti rilassa, non ti procura nessun benessere ne fisico ne meditativo, ma solo
l'adrenalina indotta da un'illusione che i realta' è una truffa legalizzata.
Slot machine, gratta e vinci e altre cose simili ( giochi non basati sugli skills come i pronostici o il poker )
andrebbero PROIBITI SEVERAMENTE.
Io sono un libertario , ma questa è la merda con cui lo stato riempie il cervello dei proletari nelle periferie
e deve sparire.
Re:Legalize it!
« Risposta #45 il: 28 Lug 2016, 12:22 »


Oh comunque il GHB pensavo peggio  :=))

Offline Gio

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Re:Legalize it!
« Risposta #46 il: 28 Lug 2016, 13:33 »
Poi non intervengo piú perché dico sempre le stesse cose.
Io non é che su alcune cose non sono d'accordo. Ripeto se il Ministero dice che la droga fa bene o si decide che la morale si é evoluta e farsi una canna é come farsi  una birra, va benissimo che la legge cambi. Io non sono d'accordo, ma non é che lo stato deve dare retta a me.
Finché c'é una legge che dice il contrario, però, la si rispetta fino a che non é cambiata. Perché in uno stato di diritto funziona cosí.
Né si può cambiare una legge perché tanto nessuno la rispetta.
É il modo di ragionare dei mafiosi lí dove lo stato non é presente.
Faccio come cazzo mi pare perché penso e ho deciso che sia giusto cosí e nessuno mi dice nulla. Poi ognuno ci mette la cosa che interessa a lui.
É inaccettabile, per me.
Re:Legalize it!
« Risposta #47 il: 28 Lug 2016, 13:35 »

Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.
Dovremmo rabbrividire.

Aspetta, perchè questo è un campo minatissimo.

Lo stato NON deve stabilire ciò che è giusto o sbagliato, deve tutelare la libertà ed i diritti dei cittadini, non dire loro ciò che è giusto o sbagliato dal punto di vista del governante del momento.
Sennò apriamo veramente la porta ai mostri e altro che rabbrividire, poi.
Il problema di fondo è uno e uno solo, per me è sbagliatissimo pure il tabacco, infatti ho smesso 9 anni fa, ho smesso così di foraggiare un monopolio di stato, ho aumentato la mia disponibilità economica e migliorato la mia salute, ora posso persino fare uno scatto senza avere il fiatone.
Ma dicevamo, ciò che è "sbagliato" (secondo la tua accezione) non dovrebbe minimamente incidere sulla policy di quello che definisci uno stato di diritto, laddove i tuoi diritti sono tutelati pure i diritti del fumatore o del bevitore compulsivo o del giocatore d'azzardo hanno lo stesso diritto di non venire consegnati integralmente alla criminalità organizzata fintanto che non causano problemi di ordine pubblico dettati dai loro vizi, questi sono perfettamente legittimi ed innocui, di per se.
Quindi se un ubriacone ammazza qualcuno al volante lo metti dentro, gli dai l'aggravante di guida in stato alterato e tanti saluti, non proibisci l'alcol a tutta la società.
Sono, personalmente, contrarissimo al consumo di droghe ma è meglio legalizzarle riducendo il rischio di crimini legati al mercato della droga, tra cui contrabbando, furti, rapine, etc,etc, la cannabis è il dito, la luna è invece la criminalità organizzata alla quale il protezionismo ha sempre fatto gioco sin dagli inizi del 1900.

Ciò detto, sono favorevole alla legalizzazione della cannabis, l'idea di togliere introiti e mercati alla malavita e limitare, laddove possibile, il rischio che un consumatore di marijuana possa "passare oltre" a ben altre droghe, magari spinto dal suo spacciatore illegale di fiducia.
Re:Legalize it!
« Risposta #48 il: 28 Lug 2016, 13:48 »
Thorin, il fatto che sia facile violare una legge non ne giustifica l'abrogazuone. Se si ritiene la legge giusta, la si fa rispettare. Se la si ritiene ingiusta la si elimina. Abrogare una legge perché non si riesce a farla rispettare é una sconfitta per lo stato di diritto. Allora liberalizziamo e mettiamo l'IVA sul pizzo. Tanto oggi si sa che se uno apre un negozio arriva quello che chiede il pizzo e lo stato sta perdendo un sacco di soldi per le tasse non applicate sul pizzo etc. etc.
É la classica debolezza travestita da progresso. Quanto ai soldi, oggi con il gioco lecito lo stato lucra su persone che si rovinano. É lecito. Per te é giusto? Per me é una cosa schifosa. Sono punti di vista.

FD, io non ho competenza su questo. Se la liberalizzazione si basasse sul fatto che non c'é differenza tra droga, alcool e tabacco, avrebbe un senso. Al di lá delle opinioni individuali. Cosí come avrebbe un senso vietare tutto se si riconoscesse  che alcool e tabacco sono dannosi quanto la droga. Non mi pare che stia accadendo questo.
Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.
Dovremmo rabbrividire.

Di questo si sta parlando, di una legge ingiusta che va modificata.
Poi che tra i vantaggi ci siano anche quelli dovuti al fatto che quella legge ingiusta non si riesce a far rispettare è un qualcosa in più.


Mi scuso per l'autocitazione:
:up:

(fermo restando che io la legalizzerei perché si)


Ah, io in genere non fumo. Mi è capitato in compagnia di dare qualche tiro, socializzante e divertente.
Nel corso di tutta la mia veneranda vita avrò fumato si e no l'equivalente di 10 canne
(sorry per l'unità di misura non approvata dalla Conferenza generale dei pesi e delle misure)

Offline Neal

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Re:Legalize it!
« Risposta #49 il: 28 Lug 2016, 13:57 »
Non riesco a capire come sia possibile discutere ancora di proibizionismo.

Eppure mi sembra così  semplice:
- l'azione danneggia terzi e la collettività? Vietare
- l'azione non danneggia gli altri? Consentire.

La cannabis provoca solo due danni alla collettività:
- il fiume di denaro che finisce nelle casse della criminalità avvelenando l'economia e la politica di questo paese. Questo però è solo un effetto del proibizionismo ed è facilmente eliminabile con la liberalizzazione.
- la guida sotto effetti di sostanze stupefacenti. Anche su questo non capisco la differenza con l'alcol: non ha senso vietare il consumo, deve essere vietata la guida. Controlli severissimi e ritiro della patente.

Troppo semplice?

 
Re:Legalize it!
« Risposta #50 il: 28 Lug 2016, 13:59 »
...
Finché c'é una legge che dice il contrario, però, la si rispetta fino a che non é cambiata.
...


"Le persecuzioni dei cristiani nell'Impero romano consistettero in fenomeni di aggressiva intolleranza popolare e nell'assimilazione della religione cristiana ad un crimine contro lo Stato, con la conseguente condanna dei fedeli della nuova religione."



Peccato che gli imperatori romani non siano stati in grado di far rispettare le leggi!  :=))


(specifico, sperando che sia inutile, che questa mia è solo una iperbole che vorrebbe provocare ragionamenti diversi. Qualsiasi divieto ai singoli di professare la propria religione, finchè questa non si scontra con altri diritti per me inalienabili, mi troverà sempre contrario)

Offline Thorin

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Re:Legalize it!
« Risposta #51 il: 28 Lug 2016, 14:00 »
Non riesco a capire come sia possibile discutere ancora di proibizionismo.

Eppure mi sembra così  semplice:
- l'azione danneggia terzi e la collettività? Vietare
- l'azione non danneggia gli altri? Consentire.

La cannabis provoca solo due danni alla collettività:
- il fiume di denaro che finisce nelle casse della criminalità avvelenando l'economia e la politica di questo paese. Questo però è solo un effetto del proibizionismo ed è facilmente eliminabile con la liberalizzazione.
- la guida sotto effetti di sostanze stupefacenti. Anche su questo non capisco la differenza con l'alcol: non ha senso vietare il consumo, deve essere vietata la guida. Controlli severissimi e ritiro della patente.

Troppo semplice?

Ma infatti, non capisco come si faccia a sostenere il contrario
Re:Legalize it!
« Risposta #52 il: 28 Lug 2016, 14:11 »
Ma infatti, non capisco come si faccia a sostenere il contrario

Paura di perdere gli introiti dello spaccio e/o quello delle comunità di recupero?
Non parlo ovviamente di netter ma di organizzazioni che hanno interessi in materia.

Offline Thorin

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3078
Re:Legalize it!
« Risposta #53 il: 28 Lug 2016, 14:16 »
Paura di perdere gli introiti dello spaccio e/o quello delle comunità di recupero?
Non parlo ovviamente di netter ma di organizzazioni che hanno interessi in materia.

Ma quello è chiaro, politici e papponi vari è chiaro che non sono d'accordo e perchè non lo sono, io mi riferisco alla gente comune.
Re:Legalize it!
« Risposta #54 il: 28 Lug 2016, 14:26 »
Ma quello è chiaro, politici e papponi vari è chiaro che non sono d'accordo e perchè non lo sono, io mi riferisco alla gente comune.

 :friends:

Offline carib

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Re:Legalize it!
« Risposta #55 il: 28 Lug 2016, 14:31 »

Aggiungo una considerazione. Ritengo la fini-giovanardi una delle leggi più retrive mai approvate in Italia. Finire a processo e in carcere a causa di uno spinello di troppo per migliaia di giovani ha significato vedersi rovinare la vita nel periodo più decisivo della propria esistenza. Una misura insensata oltre che fottutamente intrisa di moralismo ottuso (a immagine e somiglianza di giovanardi, del resto) e di ipocrisia (fini...), per tutte le considerazioni che sono state fatte riguardo l'alcool e il tabacco, che oltretutto ha garantito maggiori introiti nelle casse della criminalità, dimostrando quali e quanti danni può provocare la mentalità clerico-fascista anche in un Paese democratico. A proposito di conseguenze della liberalizzazione, questo articolo del WP tradotto in Italia dal Post mi sembra offrire degli spunti interessanti.

Negli Stati Uniti la legalizzazione della marijuana ne ha diminuito il commercio illegale
di Christopher Ingraham – Washington Post

L'importazione dal Messico è diminuita molto, così come anche il prezzo e i profitti per i cartelli, che si stanno spostando su altri mercati


Forse la legalizzazione della marijuana negli Stati Uniti sta ottenendo un risultato che la decennale guerra alla droga non è riuscita a raggiungere: colpire i profitti dei cartelli della droga messicani. Gli ultimi dati della Border Patrol, la polizia di frontiera americana, indicano che l’anno scorso i sequestri di marijuana lungo il confine sudoccidentale degli Stati Uniti hanno registrato il livello più basso da almeno dieci anni. Gli agenti americani al confine hanno fermato oltre 680 tonnellate di marijuana, mentre nel 2009 i sequestri avevano raggiunto un livello record di oltre 1.800 tonnellate.

I dati rafforzano i molti resoconti sulle difficoltà incontrate dai coltivatori di marijuana messicani a causa della maggiore concorrenza degli Stati Uniti. Con l’aumento della produzione di marijuana in stati come la California, il Colorado e Washington – dove la vendita e il consumo di marijuana sono regolamentati e legali – i prezzi sono diminuiti, soprattutto per grandi quantità. «Fino a due o tre anni fa un chilo di marijuana valeva dai 60 ai 90 dollari», aveva raccontato nel dicembre 2014 un coltivatore di marijuana messicana a NPR news, «mentre ora ci pagano dai 30 ai 40 dollari al chilo. È una bella differenza: se gli Stati Uniti continueranno a legalizzare la marijuana ci porteranno al fallimento». E non è solo il prezzo: i coltivatori messicani faticano a competere anche sulla qualità. Secondo la “Valutazione sul pericolo nazionale della droga” del 2015 della DEA, l’agenzia federale anti-droga americana, «la qualità della marijuana prodotta in Messico e nei Caraibi è considerata inferiore rispetto a quella prodotta internamente negli Stati Uniti o in Canada. Le relazioni delle forze dell’ordine indicano che i cartelli messicani stanno tentando di migliorare la qualità della loro marijuana per tenere il passo della domanda americana».

Se i dati sul calo dei sequestri al confine sono indicativi, sembrerebbe che i coltivatori messicani fatichino a competere non solo sul prezzo e sulla qualità ma anche con la produzione americana, come iniziano a credere anche alcune autorità federali. A fronte della diminuzione dei sequestri, l’anno scorso il direttore dell’Ufficio per le politiche nazionali sul controllo delle droga Michael Botticelli ha detto davanti a una commissione del Senato americano che «l’aumento del consumo di marijuana nella popolazione americana mostra che i consumatori americani si procurano la marijuana in misura sempre maggiore da fonti nazionali».

Secondo gli esperti, tuttavia, il mercato della marijuana a uso ricreativo in stati come il Colorado e Washington ha probabilmente un impatto minore rispetto al molto più ampio e tradizionale mercato della marijuana a uso medico presente in molti stati, primo fra tutti la California. «Chi vuole capire come si sono evoluti negli ultimi dieci anni il consumo e le importazioni di cannabis negli Stati Uniti deve guardare con molta attenzione alla produzione di marijuana a uso medico, autorizzata e non, in diversi stati, soprattutto in California», ha raccontato Beau Kilmer che lavora per il think tank americano RAND Corporation. Negli Stati Uniti la California è il primo paese per produzione illegale di marijuana, ma anche per la coltivazione legale a uso medico, che è consentita dallo stato. I dati sulla lotta alla marijuana della DEA, che mostrano le aree in cui le forze dell’ordine scoprono e distruggono le coltivazioni di marijuana, sono un buon indicatore del primato californiano: nel 2014 il 60 per cento di tutti i sequestri di marijuana negli Stati Uniti è avvenuto in California. Questi numeri dimostrano che «è ancora troppo presto perché la produzione in Colorado, Oregon, Alaska e nello stato di Washington possa superare quella della California», ha scritto Jonathan Caulikins, un esperto di politiche anti-droga della Carnegie Mellon University.

Non ci sono dubbi però sul fatto che la produzione di droga a sud del confine americano stia cambiando. La DEA ha raccolto prove che dimostrano che il flusso di marijuana illegale abbia iniziato a percorrere la strada inversa, con casi di marijuana americana fatta entrare illegalmente in Messico. Ovviamente i cartelli della droga si stanno adattando alla nuova realtà: i dati sui sequestri sembrerebbero indicare che con il calo dei profitti derivanti da marijuana i cartelli stiano convertendo la produzione su eroina e metanfetamine.

© 2016 – Washington Post
Re:Legalize it!
« Risposta #56 il: 28 Lug 2016, 14:32 »
Dalla terra dei campioni d'Europa. Non si tratta di legalizzazione, ma di depenalizzazione di tutte le droghe.

https://lospiegone.com/2016/07/11/portogallo-decriminalizzare-le-droghe-paga/

http://www.linkiesta.it/it/article/2015/06/07/decriminalizzare-tutte-le-droghe-lesperimento-del-portogallo/26215/

15-16 anni fa si credeva dovesse abbattersi l'Apocalisse su Lisbona e dintorni. E invece le cose sono migliorate.

Offline Rorschach

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Re:Legalize it!
« Risposta #57 il: 28 Lug 2016, 14:35 »

"Le persecuzioni dei cristiani nell'Impero romano consistettero in fenomeni di aggressiva intolleranza popolare e nell'assimilazione della religione cristiana ad un crimine contro lo Stato, con la conseguente condanna dei fedeli della nuova religione."



Peccato che gli imperatori romani non siano stati in grado di far rispettare le leggi!  :=))


(specifico, sperando che sia inutile, che questa mia è solo una iperbole che vorrebbe provocare ragionamenti diversi. Qualsiasi divieto ai singoli di professare la propria religione, finchè questa non si scontra con altri diritti per me inalienabili, mi troverà sempre contrario)

Servivano più leoni.

Boutade a parte mi pare evidente che il problema sia a monte, ovvero la dicotomia tra stato etico e stato libertario.
Il rispetto della morale comune (e quindi l'annichilimento delle minoranze, eventualmente anche sotto forma democratica) contro la difesa della dignità individuale, secondo il principio per il quale tutto è permesso finchè non va a minare la libertà altrui.

OGGI se risulti positivo a una droga ti viene ritirata la patente, senza motivo, e devi effettuare controlli periodici di natura puramente vessatoria.

Offline cartesio

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21995
Re:Legalize it!
« Risposta #58 il: 28 Lug 2016, 14:40 »

Si sta liberalizzando un comportamento che si ritiene sbagliato perché non si riesce a vietarlo.

Non  è vero.
Da almeno 40 anni si ripete che la cannabis non è dannosa, non più del tabacco, non più dell'alcol, e quasi mi vergogno a fare il confronto perché in realtà è vari gradini sotto come pericolosità.

Che ci sia qualcuno che la vede come te è inevitabile. Ci sarà anche qualcuno che la fuma per motivi religiosi, ma sono motivi suoi, non dei promotori della legge né miei.

Offline FatDanny

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Re:Legalize it!
« Risposta #59 il: 28 Lug 2016, 14:50 »
Ma infatti, non capisco come si faccia a sostenere il contrario

Perché c'è tanta disinformazione e basta sbandierare il termine DROGA (termine che io abolirei in assoluto) per aprire le porte dell'inferno.
Il punto è che i contrari non si rendono conto che tutti i vari farmaci che assumono, il caffè o la birretta che bevono, il tabacco che fumano sono DROGHE. Perché con droga si intende semplicemente una sostanza con effetti farmacologici, fisici e/o mentali.
Siccome però alcune sostanze sono state messe al bando, queste vanno caratterizzate da un termine "paria" che le separi da tutte le altre. DROGA. E dietro questo termine si perdono le informazioni corrette, facendo danni incalcolabili sia per i consumatori che per la collettività.
Molti di questi contrari, che probabilmente non hanno mai provato DROGHE vietate in vita loro, le immaginano come sostanze dagli effetti strabilianti, che ti fiondano in una realtà parallela e pericolosa.
Poi te fai una canna e ti rendi conto che 20 gocce di Novalgina ti "fanno" parecchio di più.
E il paradosso è che parecchi di questi contrari magari abusano di farmaci perché rassicurati dal fatto che siano regolarmente venduti, senza rendersi conto che in realtà la pericolosità è molto maggiore.
E senza contare che buona parte delle sostanze considerate pesanti sono i prodotti farmaceutici di inizio '900 vietati dal momento in cui se n'è scoperto l'uso ludico.
Consiglio sempre un film in merito: Requiem for a Dream. Drammaticamente bello ed efficace.


Ora però vorrei fare un po' il bastian contrario perché vedo troppa omogeneità nella discussione :)
Non tutto quel che dice quell'articolo è una stupidaggine.

1) Parlare di droghe leggere è sbagliato e pericoloso. Leggera rispetto a cosa?
Il THC è una sostanza psicotropa come la psilocibina, l'MDMA, l'acido lisergico, la morfina, ecc.
I suoi effetti, come per tutte le sostanze psicotrope, dipendono dalla quantità assunta ed è vero che negli ultimi anni si è registrato un forte incremento di principio attivo nel venduto. L'Ice-o-lator o l'olio di cannabis che raggiungono concentrazioni di THC sopra il 50% non possono essere considerate droghe leggere.
Così come non possono esserlo alcuni cocktail o superalcolici (un whiskey doppio è sicuramente più dannoso di una canna).
Al contempo una pasticca da 0.2 con 1 mg di MDMA io la considererei quasi una droga leggera o quantomeno pari al whiskey doppio considerando danni fisici ed effetti.

La commercializzazione della cannabis nella forma olandese, ossia pienamente interna alla formula di mercato, ha portato lo sviluppo di piante sempre più potenti, con una crescente concentrazione di THC. Senza contare che dati gli alti consumi un 60% del venduto viene dai traffici illegali.
A mio avviso qualsiasi legge di depenalizzazione-liberalizzazione deve orientarsi più sul modello Uruguayano-spagnolo, ossia incentivando la coltivazione personale o i social club regolamentati, in modo da disincentivare produzioni industriali di mercato.


2) la dipendenza non dipende dalla sostanza, ma dal contesto in cui si muove l'individuo.
Vi invito a leggere questo articolo: http://www.huffingtonpost.it/johann-hari/la-piu-probabile-causa-dipendenza_b_6537964.html
Come potrete vedere addirittura negli esperimenti con la cocaina i topi diventavano dipendenti solo in assenza di altri stimoli esterni. Se adeguatamente stimolati abbandonavano naturalmente la sostanza dopo un periodo di utilizzo. E parliamo di una delle sostanze che produce maggiore dipendenza.

3) E' provato in svariati paesi in tutto il mondo che legalizzare non aumenta i consumi di sostanze né i reati ad esso collegati. Anzi, togliendo ad esse l'aura di proibito si registra in gran parte dei casi una diminuzione del consumo e un consumo sicuramente migliore perché più controllato.
Tuttavia resta il problema della produzione. Alcune legislazioni ipocrite, come quella olandese, autorizzano la distrubuzione e alcune produzioni, ma lasciano gran parte del profitto ancora oggi nelle mani delle organizzazioni criminali. Ancora oggi chi rifornisce i coffee shop è a tutti gli effetti uno spacciatore, perché smercia quantità illegali di sostanza, per altro con provenienze illecite.
Se si vuole mettere in campo una politica efficace occorre farlo fino in fondo, evitando misure contraddittorie che mantengono i privilegi delle organizzazioni criminali.

4) Più in generale io credo che il problema sia un altro: la cosa più scriteriata della normativa attuale è che la punizione si rivolge principalmente a consumatori e spacciatori al dettaglio.
Una roba che riempie le carceri e non fa fare mezzo passo in avanti. Perchè le organizzazioni criminali mettono in conto di perdere un tot di movimentato. E' un rischio già calcolato. E vai a mettere dentro poveri cristi che così non faranno che peggiorare la loro situazione e la loro emarginazione sociale, finendo ancor più nella dipendenza e nella possibile devianza nei comportamenti.
In tal senso il discorso non è relativo solo alla cannabis, ma ai consumatori di qualsiasi sostanza.
Se si vogliono segare le gambe alle organizzazioni criminali, vale un po' lo stesso discorso del terrorismo, non serve cercare le mini-cellule di base. Occorre seguire i soldi, cosa assolutamente fattibile, e colpire dove fa più male: sui conti corrente, il riciclaggio e le banche che consentono tali operazioni. Questo sarebbe efficace.
Ma questo non viene fatto perchè è meglio prendersela con la povera gente che consuma, più che con i pochi mafiosi che ci si arricchiscono. As usual.
 

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