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Varie / General => Temi => Topic aperto da: zorba - 26 Nov 2016, 07:13

Titolo: Lider maximo addio
Inserito da: zorba - 26 Nov 2016, 07:13
Adiòs, Comandante!

http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/11/26/8ed9db852f1a7f55d55b454c50f3c7fe.jpg

(http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/11/26/8ed9db852f1a7f55d55b454c50f3c7fe.jpg)
Titolo: Lider maximo addio
Inserito da: Palo - 26 Nov 2016, 07:55
Addio Fidel!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pentiux - 26 Nov 2016, 08:08
Un gigante in un mondo di nani.
Hasta la victoria siempre, Comandante en Jefe!

Titolo: Re:Re:R.I.P.
Inserito da: Alex_k - 26 Nov 2016, 08:11
Hasta siempre, Lider Maximo
 :(
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Davy_Jones - 26 Nov 2016, 08:37
l'unico rispettato da tutti. e per tutti intendo tutti. trovatene un altro cosi'.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 26 Nov 2016, 08:43
Addio Fidel, un grande della storia
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: TomYorke - 26 Nov 2016, 09:01
Hasta la victoria siempre!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: kurt - 26 Nov 2016, 09:13
Un gigante in un mondo di nani.
Hasta la victoria siempre, Comandante en Jefe!
Adiòs, Comandante!

http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/11/26/8ed9db852f1a7f55d55b454c50f3c7fe.jpg

(http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/11/26/8ed9db852f1a7f55d55b454c50f3c7fe.jpg)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Il nostro Giorgione - 26 Nov 2016, 09:19
Da ragazzo lo amavo. Ma, invecchiando, di lui ricordo il dittatore. Come tale, feroce e spietato. Non lo giudicherò certo io, ma la storia.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 26 Nov 2016, 09:20
Doveva accadere prima o poi ma ho comunque la sensazione di un vuoto
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sorazio - 26 Nov 2016, 09:24
L'ultimo meritevole di rispetto, sia per storia che per la persona...è morto forse nel momento migliore, primo che il pazzo americano rimetta l'embargo..... hasta la victoria signore,  Fidel!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: laziAle82 - 26 Nov 2016, 10:34
Ciao Comandante.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PabloHoney - 26 Nov 2016, 10:36
Grande personaggio in questo modo di uomini piccoli

Perdita immensa...

Hasta la victoria siempre!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Zoppo - 26 Nov 2016, 11:01
Ciao Comandante.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Deckard - 26 Nov 2016, 11:06
¡Hasta siempre, Fidel!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: paolo71 - 26 Nov 2016, 11:36
 Ciao Fidel
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Sonni Boi - 26 Nov 2016, 11:54
Personaggio controverso, ha comunque segnato il XX secolo come pochissimi altri.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: galafro - 26 Nov 2016, 11:55
Nato rivoluzionario diventato dittatore, si è dimostrato emulo di Batista, anzi forse Batista sarebbe stato meno peggio per Cuba e i Cubani
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: bak - 26 Nov 2016, 12:09
Avesse fatto anche mille errori, ma la diga a Baia dei Porci contro il capitalismo yankee se li ripaga tutti alla grande. Peccato non abbia ricevuto la stima e il sostegno che si meritava dai vari presidenti dell'U.R.S.S. antecedenti la pereistroijka

Hasta siempre Comandante
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 26 Nov 2016, 13:02
Ciao Fidel.

Hai dimostrato che un'alternativa esiste. J'hai fatto male

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PolGaz - 26 Nov 2016, 13:47
Nato rivoluzionario diventato dittatore, si è dimostrato emulo di Batista, anzi forse Batista sarebbe stato meno peggio per Cuba e i Cubani
D'accordo sulla prima parte ma Batista meno peggio per Cuba e i cubani proprio no!
È impossibile sapere per certo come sarebbe andata ma a Batista di Cuba e dei cubani gliene importava il giusto.. 
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: galafro - 26 Nov 2016, 14:27
D'accordo sulla prima parte ma Batista meno peggio per Cuba e i cubani proprio no!
È impossibile sapere per certo come sarebbe andata ma a Batista di Cuba e dei cubani gliene importava il giusto..
Se non ci fosse stato Castro Batista sarebbe finito come tanti dittatorelli di allora e ai cubani sarebbe stato risparmiato un regime che li ha tenuti nella miseria per più di mezzo secolo. Oggi si va a Cuba come si va al jurassic park e negli occhi dei cubani mi pare di vedere solo tristezza e rimpianto
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: alasinistra - 26 Nov 2016, 15:01
Hasta la victoria siempre, Comandante! :stop
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rorschach - 26 Nov 2016, 15:10
Con Castro Cuba e' stata una ragazza che piuttosto che prostituirsi ha preferito una dignitosa poverta'.

Forse, senza embargo e altre azioni di disturbo, l'isola poteva essere una democrazia.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 26 Nov 2016, 15:17
Se non ci fosse stato Castro Batista sarebbe finito come tanti dittatorelli di allora e ai cubani sarebbe stato risparmiato un regime che li ha tenuti nella miseria per più di mezzo secolo. Oggi si va a Cuba come si va al jurassic park e negli occhi dei cubani mi pare di vedere solo tristezza e rimpianto

Possiamo anche dire che la Rivoluzione Cubana ha obbligato le oligarchie degli altri Paesi a concedere diritti alle persone.
Il confonto con questi Paesi non può farsi ignorando l'effetto che Cuba e la sua esperienza hanno avuto
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 26 Nov 2016, 17:22
Cuba è l'unico posto in tutta l'America, e forse non solo, in cui non c'è NESSUN bambini malnutrito o analfabeta.
NESSUNO.
E questo nonostante 40 anni di embargo in un'isola ennemila volte più piccola del vicino.

Prima di parlare di dittatorucolo dall'alto dei nostri paesi ipertecnologici dove pero la gente ancora muore di fame ci si sciacqui la bocca per favore.

E lo dice uno molto critico del regime castrista.
Beatevi degli smartphone e del nostro falso progresso fino a che il rin[...]mento totale non ci avrà ucciso tutti.

Que viva Fidel!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: momi - 26 Nov 2016, 17:52

La notizia mi ha veramente colpito anche se aveva 90 anni ed era malato e quindi era prevedibile.

Un pezzo importante di storia che ci saluta. Ora non ho voglia neanche di discutere su quello che ha fatto in bene in male e sul significato della sua persona.

Vi dico solo che l'ultima notizia che mi aveva segnato così nettamente è stata la morte di Falcone: avevo 20 anni, ero a casa da solo, stavo sentendo il telegiornale e ho cominciato a piangere senza potermi fermare.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rugiule - 26 Nov 2016, 18:26
Una grande perdita per l'umanità, che la terra ti sia lieve Fidel.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Davy_Jones - 26 Nov 2016, 19:02
Cuba è l'unico posto in tutta l'America, e forse non solo, in cui non c'è NESSUN bambini malnutrito o analfabeta.
NESSUNO.
E questo nonostante 40 anni di embargo in un'isola ennemila volte più piccola del vicino.

Prima di parlare di dittatorucolo dall'alto dei nostri paesi ipertecnologici dove pero la gente ancora muore di fame ci si sciacqui la bocca per favore.

E lo dice uno molto critico del regime castrista.
Beatevi degli smartphone e del nostro falso progresso fino a che il rin[...]mento totale non ci avrà ucciso tutti.

Que viva Fidel!


aggiungo: a cuba se ti ammali ti curano. qualunque malattia curabile, te la curano.

se ti serve un medicinale, te lo fanno. qualunque medicinale, loro te lo sanno fare.

cuba e' l'unico posto al mondo dove sia stato in cui non esistono differenze di razza o religione. ma veramente. i bianchi sono uguali ai neri. in tutti i modi possibili. la cosa piu' bella che abbia mai visto (non scherzo) e' un asilo all'avana. una cosa che ti faceva desiderare che le tue figlie lo frequentassero.

se cuba non e' la repubblica dominicana, e' solo grazie a quell'uomo li'.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 26 Nov 2016, 19:23
l'esperienza cubana è stata ed in parte è epica
l'unico appunto che si può fare all'uomo Castro sono i morti almeno fino al 90, se solo avesse abolito la pena di morte sarebbe stato perfetto
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Alex_k - 26 Nov 2016, 19:31
Cuba è l'unico posto in tutta l'America, e forse non solo, in cui non c'è NESSUN bambini malnutrito o analfabeta.
NESSUNO.
E questo nonostante 40 anni di embargo in un'isola ennemila volte più piccola del vicino.

Prima di parlare di dittatorucolo dall'alto dei nostri paesi ipertecnologici dove pero la gente ancora muore di fame ci si sciacqui la bocca per favore.

E lo dice uno molto critico del regime castrista.
Beatevi degli smartphone e del nostro falso progresso fino a che il rin[...]mento totale non ci avrà ucciso tutti.

Que viva Fidel!
.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 26 Nov 2016, 20:04
La grandezza di quest’uomo sta tutta nell'aver messo sulla cartina del mondo un’isola caraibica naturalmente sottoposta ai desideri di un ingombrantissimo vicino di casa.
Un leader roccioso e con una chiara visione, non un buono - e chi ne dà una lettura pacifista è un disonesto - ma uno che ha saputo essere spietato col nemico, perché di nemico si trattava.
Un uomo che ha fatto dell’indipendenza della sua patria (patria o muerte) il leit-motiv della sua intera esistenza, che ha poi proiettato in tantissimi paesi del terzo mondo, facendo di Cuba una piccola potenza dei luoghi dimenticati di questo pianeta.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 26 Nov 2016, 20:22
Essere spietato contro i nemici che ha avuto era il minimo necessario per non fare la fine di Allende.

La rivoluzione non è un pranzo di gala, non perché sia desiderabile la violenza, ma perché nessun potere è disposto ad essere rovesciato. E nessun potere ha pietà quando è davvero minacciato.

Riuscissimo a vedere oltre l'oppio quotidiano che ci intorpidisce mente e cuore, 10 100 1000 Fidel sarebbero pronti a trattare lo stesso nemico con la stessa moneta.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Buckley - 26 Nov 2016, 20:44
Cuba è l'unico posto in tutta l'America, e forse non solo, in cui non c'è NESSUN bambini malnutrito o analfabeta.
NESSUNO.
E questo nonostante 40 anni di embargo in un'isola ennemila volte più piccola del vicino.

Prima di parlare di dittatorucolo dall'alto dei nostri paesi ipertecnologici dove pero la gente ancora muore di fame ci si sciacqui la bocca per favore.

E lo dice uno molto critico del regime castrista.
Beatevi degli smartphone e del nostro falso progresso fino a che il rin[...]mento totale non ci avrà ucciso tutti.

Que viva Fidel!
Tanta roba questo post. Hasta siempre Fidel!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 26 Nov 2016, 21:08

aggiungo: a cuba se ti ammali ti curano. qualunque malattia curabile, te la curano.

se ti serve un medicinale, te lo fanno. qualunque medicinale, loro te lo sanno fare.

cuba e' l'unico posto al mondo dove sia stato in cui non esistono differenze di razza o religione. ma veramente. i bianchi sono uguali ai neri. in tutti i modi possibili. la cosa piu' bella che abbia mai visto (non scherzo) e' un asilo all'avana. una cosa che ti faceva desiderare che le tue figlie lo frequentassero.

se cuba non e' la repubblica dominicana, e' solo grazie a quell'uomo li'.

e aggiungo io che ci sono stato varie volte,nella Repubblica Dominicana
per curarsi (parlo di malattie serie chiaramente)
spendono i soldi dell'aereo (chi può permetterselo) per andare a Cuba.
A se nasci dalla parte della società sbagliata oltre alla sanità(sin seguro se muere )[/size]
non avrai nemmeno la possibilità di far studiare i tuoi figli (no scuola pubblica),
e il problema vero è che dalla parte sbagliata c'è quantomeno l'85% della popolazione


Al di la di quello che Fidel e la rivoluzione cubana hanno rappresentato per il continente
(negli anni '50 in tutti i paesi che si ribellavano alle compagnie americane arrivavano i marines
o partiva un colpo di stato, i Barbudos sono stati il primo punto di rottura di questa dinamica),
se parlate di problematiche economiche della gente, dovreste
farvi un giro per il resto dei paesi caraibici poi vedreste cuba con ben altri occhi, come dice Fat
paragonare Cuba ai paesi occidentali non ha senso
(anche se vorrei vedere l'italia con alle spalle 40 anni di embargo come starebbe messa),
paragonatela ai paesi limitrofi

Ho letto sanguinario ... se non ricordo male nella Cuba post rivoluzionaria
(intesa quella post processi ai criminali di guerra), il numero dei morti ascrivibile al governo
Castrista è di m molto inferiore a quello provocato dagli attentati degli anticastristi
appoggiati dalla cia che fa capo al governo dei democratici usa
(e nel mazzo andrebbero messi anche le centinai di attentati diretti a Fidel medesimo).
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 26 Nov 2016, 21:59
se essere spietato col nemico è giusto allora bisogna rivalutare anche pinochet (altro paese dove non c'è denutrizione) e franco
o vale per tutti o non vale solo quando i nemici vi stanno antipatici
comunque a cuba fino al 90 si è ucciso troppo spesso e anche nemici che se incarcerati non avrebbero fatto grandi danni perché molti di loro erano dei poveracci
io ho assistito al processo ad Ochoa e non credo fosse colpevole e non parliamo di un nemico della rivoluzione
i norvegesi e la repubblica romana hanno abolito la pena di morte poteva farlo pure cuba
e comunque che il partito comunista boliviano non abbia aiutato il vero comandante mi ha sempre puzzato
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Neal - 26 Nov 2016, 23:42
se essere spietato col nemico è giusto allora bisogna rivalutare anche pinochet (altro paese dove non c'è denutrizione) e franco
o vale per tutti o non vale solo quando i nemici vi stanno antipatici
comunque a cuba fino al 90 si è ucciso troppo spesso e anche nemici che se incarcerati non avrebbero fatto grandi danni perché molti di loro erano dei poveracci
io ho assistito al processo ad Ochoa e non credo fosse colpevole e non parliamo di un nemico della rivoluzione
i norvegesi e la repubblica romana hanno abolito la pena di morte poteva farlo pure cuba
e comunque che il partito comunista boliviano non abbia aiutato il vero comandante mi ha sempre puzzato

Come si può paragonare Fidel e Pinochet?
Come?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 26 Nov 2016, 23:57
Il partito comunista boliviano ai tempi non era il massimo della limpidità rivoluzionaria
tra l'altro era diviso in due ali la movimentista e la legalista(e quest'ultima si dice che si schierò decisamente contro ) ,
il Che' comunque conosceva questa problematica, forse può averla anche sottovalutata ma
l'appoggio se lo aspettava dai contadini più che da tutto il partito, però co' sta dietrologia
si potrebbe anche parlare dell'aereo di Camillo Cianfuegos, sai quanti cercarono di dare la colpa a Castro ??

Il Cile e la repressione di pinochet : a me non risulta che dopo il golpe militare (sovvenzionato e portato avanti sempre dalla cia, e verificatosi proprio per la rinuncia della forza da parte del governo eletto "democraticamente") ci fossero stati tentativi di invadere il Cile da parte di rifugiati sovvenzionati da una qualche super potenza, ne che durante la guerra civile,(che non ci fu perchè fu un golpe e durò una giornata)a, qualcuno dei repubblicani cileni abbia commesso atrocità nei riguardi della popolazione civile.

Sulla denutrizione dai fa ridere pensa che la cia pagava lo stipendio ai camionisti in sciopero,figurati se gli avrebbero mai fatto insorgere problemi di sussistenza alimentare,tra l'altro con 40anni di bloqueo in Cile sarebbe morto il 70% della popolazione
(invece improvvisamente diventò uno dei paesi con la miglior partnership ccon gli usa)

Voglio dire il paragone mi sembra un tantino azzardato ,questo non giustifica minimamente
il fatto che sia stato ucciso anche un solo oppositore (parlo di quelli che si sono opposti al castrismo con le idee e non con le armi,è chiaro che in uno stato sotto assedio chi si oppone militarmente rischia di fare una brutta fine).

Io credo di ricordare che la maggior delle morti sia dovuta al periodo dei processi post rivoluzione,
non mi sembra che in seguito i castristi siano stati 'sti mostri sanguinari, e sempre se ricordo bene i dati
ci siano state più morti per via degli attentati anti castristi

Sulla pena di morte sono d'accordo con te,il problema è che Cuba è stata sempre sotto assedio
e questo comporta parecchie problematiche, certo poteva essere abolita,magari senza le ingerenze
ed il rischio invasione e/o attentati che porta anche alla paranoia lo avrebbero anche fatto
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PolGaz - 27 Nov 2016, 00:40
Se non ci fosse stato Castro Batista sarebbe finito come tanti dittatorelli di allora e ai cubani sarebbe stato risparmiato un regime che li ha tenuti nella miseria per più di mezzo secolo. Oggi si va a Cuba come si va al jurassic park e negli occhi dei cubani mi pare di vedere solo tristezza e rimpianto
Definiscimi "miseria" gentilmente.
Sono stato a Cuba tante volte e vado almeno una volta l'anno. Io vedo molto più "Jurassic Park" e "miseria" quando ritorno a Via Prenestina.
Vedo sicuramente molta più tristezza negli occhi degli svedesi nella ricchissima Östermalm che in qualsiasi cubano a Centro Habana.
Fidel non era un personaggio simpatico o buono, sicuramente non era neanche un politico.
Ha però cacciato una marionetta come Batista che aveva venduto mezza isola al big brother Yankee.
Ha dato un'anima, una personalità e soprattutto tanta tanta libertà.
Education = freedom
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: kelly slater - 27 Nov 2016, 00:55
La giustizia sociale, la sanita' pubblica, l'educazione, sono l'obiettivo che tutte le societa' dovrebbero perseguire ma senza liberta' di espressione rimangono un risultato a meta'.
Qualsiasi dittatura, anche quella che fa le cose piu' buone e giuste per il popolo
non puo' per forza di cose rappresentare un'evoluzione per il genere umano.
Senza liberta' non puo' esserci felicita'.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pan - 27 Nov 2016, 00:58
l'indignazione dei detrattori di Fidel non deriva dalla pena di morte che è stata applicata a Cuba. purtroppo viene usata strumentalmente.
se no gli stessi non andrebbero beati in USA o non vorrebbero continuare a viverci.
Fidel e Cuba hanno fatto semplicemente rosicare. il nemico era l'Idea. l'embargo è stata la punizione per l'ideale perseguito con tigna per decenni.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 27 Nov 2016, 01:06
nel momento in cui passa il concetto che il nemico debba essere punito con la morte anche se non porta più un pericolo reale (non parlo di sparare ai battelli alla baia dei porci)
sdogani tutti, metti tutti sullo stesso piano e tutti hanno le proprie ragioni cambi solo i nemici
del resto Guevara in bolivia fucilava solo gli ufficiali per cui se si voleva si poteva fare
e non è neanche una questione di numeri perché se ci mettiamo a contare i morti allora il nazismo con 20 M di morti sulla coscienza rende il fascismo con manco 100 mila quasi buono
per cui per non sentirmi dire che faccio apologia anche un solo morto rovina il disegno
questo non toglie una virgola a tutte le cose positive della cuba rivoluzionaria
non stavo comunque difendendo franco o pinochet erano due esempi a caso della controparte
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: laziAle82 - 27 Nov 2016, 01:27
Molto lungo ma ne vale la pena:

http://www.ilcircolo.net/lia/2016/11/26/omaggio-a-fidel/
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 01:29
La capacità di resistere a una oppressione di norma insostenibile manda in pappa tanti cervelli.

Dopo la liberazione del suo popolo da un dittatore alla franco e pinochet, Castro ha commesso tanti errori politici. Ma la disumanità è di chi ha imposto il blocco su Cuba e non certo di chi non si è piegato al più vile dei ricatti subito da parte di un Paese inf.ame dalla storia inf.ame.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: galafro - 27 Nov 2016, 07:00
Definiscimi "miseria" gentilmente.
Sono stato a Cuba tante volte e vado almeno una volta l'anno. Io vedo molto più "Jurassic Park" e "miseria" quando ritorno a Via Prenestina.
Vedo sicuramente molta più tristezza negli occhi degli svedesi nella ricchissima Östermalm che in qualsiasi cubano a Centro Habana.
Fidel non era un personaggio simpatico o buono, sicuramente non era neanche un politico.
Ha però cacciato una marionetta come Batista che aveva venduto mezza isola al big brother Yankee.
Ha dato un'anima, una personalità e soprattutto tanta tanta libertà.
Education = freedom
Il mondo è bello perché è vario e le opinioni sono tutte rispettabili perché sono opinioni almeno in un paese libero, non certo a Cuba.
Però i fatti dicono che la gente parte dal centro dell'Africa, attraversa i deserti, attraversa il mare rischiando la vita ad ogni pié sospinto, attraversa l'Europa per approdare nell' "infelice" Svezia, mentre ciò non è mai avvenuto con Cuba in questo mezzo secolo e oltre,anzi è avvenuto il contrario.
Circa la Prenestina mi fido di te, ma questo non farebbe che confermare le miei opinioni su certa gente che ci governa.
Poi vorrei precisare il concetto di educazione, almeno per me. Se vuol dire apprendimento di ciò che desidero sapere ok, ma se vuol dire apprendimento di ciò che gli altri desiderano che io sappia è un'altra cosa, se poi diventa apprendimento "esclusivamente" di ciò che gli altri desiderano che io sappia, si chiama indottrinamento, non più educazione, tutto il contrario de freedom e qui parliamo di unpaese dove internet è accessibile solo per pochi privilegiati e per lo più è oscurato.
Una cosa vorrei aggiungere su Cuba. Non è che mi interessi, anzi giudico il fenomeno affatto naturale. Ma Castro tra le malefatte che addebitava a Batista non c'era anche quella di aver fatto diventare Cuba un  bordello?
Ora a quanto mi risulta il fenomeno sussiste ancora dopo mezzo secolo, anzi credo si sia evoluto, prima era solo femminile ora è pure maschile
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PolGaz - 27 Nov 2016, 08:56
Il mondo è bello perché è vario e le opinioni sono tutte rispettabili perché sono opinioni almeno in un paese libero, non certo a Cuba.
Però i fatti dicono che la gente parte dal centro dell'Africa, attraversa i deserti, attraversa il mare rischiando la vita ad ogni pié sospinto, attraversa l'Europa per approdare nell' "infelice" Svezia, mentre ciò non è mai avvenuto con Cuba in questo mezzo secolo e oltre,anzi è avvenuto il contrario.
Circa la Prenestina mi fido di te, ma questo non farebbe che confermare le miei opinioni su certa gente che ci governa.
Poi vorrei precisare il concetto di educazione, almeno per me. Se vuol dire apprendimento di ciò che desidero sapere ok, ma se vuol dire apprendimento di ciò che gli altri desiderano che io sappia è un'altra cosa, se poi diventa apprendimento "esclusivamente" di ciò che gli altri desiderano che io sappia, si chiama indottrinamento, non più educazione, tutto il contrario de freedom e qui parliamo di unpaese dove internet è accessibile solo per pochi privilegiati e per lo più è oscurato.
Una cosa vorrei aggiungere su Cuba. Non è che mi interessi, anzi giudico il fenomeno affatto naturale. Ma Castro tra le malefatte che addebitava a Batista non c'era anche quella di aver fatto diventare Cuba un  bordello?
Ora a quanto mi risulta il fenomeno sussiste ancora dopo mezzo secolo, anzi credo si sia evoluto, prima era solo femminile ora è pure maschile
La prostituzione (maschile e femminile) c'è da sempre, con Batista era legale mentre con Castro assolutamente no.
Il motivo della prostituzione a Cuba è un discorso lungo e complesso che mi piacerebbe molto affrontare però non dal cell.. prometto ti tornarci sopra.
Per quanto riguarda internet, da quanto tempo non vai a Cuba? Ci sono connessioni Wi-FI in tantissimi posti pubblici. 2 CUC/1hrs (forse 2CUC 30 min non ricordo bene).
2 CUC all'Avana oggi come oggi ce l'hanno tutti. Fatti un giro al Parque John Lennon (aka parque de los pabuelos).
Sinceramente se fosse oscurato o meno non c'ho fatto caso. Sicuramente potevi accedere a tutti i socials da FB a Instagram.
Io non parlavo di educazione ma di istruzione!
E istruzione = libertà
A cuba puoi studiare qualsiasi cosa e puoi star sicuro che quel pezzo di carta che prendi lì vale molto molto di più di quello che prendi alla Sapienza, Bocconi etc etc
Trovami un altro popolo con lo stesso tasso di laureati pro capita..
Per tornare alla Svezia, vivo da 16anni a Stoccolma.
Grandissima nazione, all'avanguardia dai tempi di Palme.
In Svezia c'è tutto quello che puoi immaginare in un paese modello.
Uno dei paesi europei a prendere più profughi, da sempre!
Nel 2004/2005/2006 una piccola città come Södertälje ha accolto più profughi di Canada e USA assieme.
Però manca una cosa che non puoi "comprare", che non puoi "inventare": il sole!
Questo affetta più di tutto il resto sulla felicità di una persona.
Il cubano con vestiti sporchi e rotti, a calle obispo con una Cristal calda e acquosa, una sigaretta popular e un po' di musica è l'uomo più felice al mondo.
Lo svedese a Östermalm, seduto al Riche, accerchiato da biondone mozzafiato, due bottiglie di Dom belle fredde, non arriverà mai a essere contento come il cubano di cui sopra..
Per lo meno questo è il mio pensiero..



Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Salohcin - 27 Nov 2016, 09:10
Ci fosse il tasto "mi piace" lo sfonderei in favore di PolGaz  :beer: :beer: :beer:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 27 Nov 2016, 10:13
nel momento in cui passa il concetto che il nemico debba essere punito con la morte anche se non porta più un pericolo reale (non parlo di sparare ai battelli alla baia dei porci)
sdogani tutti, metti tutti sullo stesso piano e tutti hanno le proprie ragioni cambi solo i nemici
del resto Guevara in bolivia fucilava solo gli ufficiali per cui se si voleva si poteva fare
e non è neanche una questione di numeri perché se ci mettiamo a contare i morti allora il nazismo con 20 M di morti sulla coscienza rende il fascismo con manco 100 mila quasi buono
per cui per non sentirmi dire che faccio apologia anche un solo morto rovina il disegno
questo non toglie una virgola a tutte le cose positive della cuba rivoluzionaria
non stavo comunque difendendo franco o pinochet erano due esempi a caso della controparte


al netto della necessaria precisazione di Carib su cui concordo, il tuo paragone resta sbagliato perché si rifiuta di vedere una differenza essenziale (la stessa che piu in generale fa essere equidistanti tra i cosiddetti opposti estremismi).

Pinochet, Franco, così come tutti i dittatori dell'America Latina appoggiati da kissinger e dagli USA che spiegano a Cuba cos'è la democrazia erano regimi il cui ruolo politico era tenere a bada la presa di potere da parte del popolo. E a tal fine non hanno esitato a massacrare quello stesso popolo, a buttarlo giu dagli aerei e farlo sparire, a torturarlo, a massacrarne ogni oppositore, bambini inclusi.
 
Castro rappresenta la presa di potere da parte del popolo.
E questo non perché di sinistra, ma perché basta vedere chi risultó e risulta avvantaggiato dal castrismo a Cuba e chi invece svantaggiato. Basta vedere le concrete misure adottate da castro, le sue politiche e i loro effetti, al di là della sua appartenenza (per altro più gesuita che marxista). :)

Basta poi vedere chi fa parte della famigerata "comunità di Miami", bande di criminali e ex latifondisti la cui malasorte per me è il minimo che gli si potesse augurare, il minimo. La borghesia ha un conto ben più alto da pagare di quanto effettivamente pagato a Cuba. Un decimo di quanto subito dai poveri cubani e dai poveri di tutto il latino america.
Gli stessi che oggi esultano perché, si sa, sul corpo del leone festeggiano i CANI.

Chiudo con queste parole di Galeano su Fidel, sperando che i cani la paghino un giorno, ancora una volta, con la loro disperazione:

I suoi nemici dicono che era un re senza corona che confondeva l'unità con l'unanimità.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.

I suoi nemici dicono che se Napoleone avesse avuto un giornale come Granma, (il giornale ufficiale del partito comunista cubano, n.d.t.) nessun francese avrebbe saputo del disastro di Waterloo.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.

I suoi nemici dicono che ha esercitato il potere parlando molto e ascoltando poco, perché era più abituato a sentire gli echi che le voci. E in questo i suoi nemici hanno ragione.

Però alcune cose i suoi nemici non le dicono:

non si scopriva il petto per posare per i libri di storia, ma per offrirlo alle pallottole degli invasori, ha affrontato gli uragani come un loro pari, uragano contro uragano,
è sopravvissuto a 637 attentati alla sua vita,
la sua energia contagiosa è stata decisiva per creare una nazione da una colonia,
e non è stato per la maledizione di Lucifero o per un miracolo di Dio che il nuovo paese è riuscito sopravvivere a 10 presidenti degli Stati Uniti, con i loro tovaglioli stesi in grembo, pronti a mangiarla con coltello e forchetta.

E i suoi nemici non dicono mai che Cuba è un paese raro che non compete per la Coppa del Mondo di Zerbino.

E non dicono che la rivoluzione, punita per il crimine di dignità, è quello che è riuscita a essere e non quello che desiderava diventare.
Né dicono che il muro che separa il desiderio dalla realtà è diventato anche più alto e più largo grazie al blocco imperiale, che ha soffocato la democrazia di stile cubano, ha militarizzato la società, e ha dato alla burocrazia, sempre pronta a offrire un problema per ogni soluzione, l'alibi di cui aveva bisogno per giustificarsi e perpetuarsi.

E non dicono che malgrado tutto il dolore, malgrado le aggressioni esterne e il dispotismo interno, l'isola afflitta e ostinata ha generato la società meno ingiusta in America Latina.

E i suoi nemici non dicono che questa impresa è stata il risultato del sacrificio del suo popolo, e anche della volontà ostinata e del senso dell'onore fuori moda del cavaliere che ha sempre combattuto dalla parte dei perdenti, come il suo famoso collega sui campi della Castiglia.


Eduardo Galeano
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: galafro - 27 Nov 2016, 10:20
Ultima risposta, poi mi fermo. Il sole e il mare e le belle spiagge non è merito di nessun regime e tanto meno di Castro. I fatti dicono che nonostante le notti artiche la gente cerca di andare in Svezia, invece da Cuba nonostante il sole e il mare, se può la gente se ne va. Ci sarà pur un motivo. Comunque comprendo che contro la nostalgia non c'è ragionamento che tenga è come il laudator temporis acti
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 27 Nov 2016, 10:36
Ma come si fa a mettere a paragone le due cose?
È come paragonare la pioggia e una doccia perché in ambedue ci sono gocce d'acqua.

Dall'Africa se ne vanno per le politiche predatorie dell'occidente nei rispettivi stati. Politiche predatorie coloniali non di fine 800 ma di OGGI. politiche di cui il 99% degli europei che parla dei migranti non è nemmeno a conoscenza.
Le stesse politiche contro cui castro si batteva a colpi di fucile.

La gente va via da Cuba invece perché in buona parte la sua generazione giovane, cresciuta in salute grazie alle riforme introdotte da castro, è totalmente sedotta dal mito consumistico di Miami, che su questo fa una propaganda spietata.
Poi arrivano a Miami e si rendono conto che la realtà è tutta un altra cosa e in buona parte diventano schiavi a 2 lire o criminali.

Cosa ci azzeccano i due fenomeni proprio non so.
Quello che so è che la "libertà " offerta a Miami è più finta di una moneta da 7 euro e soprattutto non arriva manco da lontano ad assomigliare alla libertà con la L maiuscola di cui godevano a Cuba.

Ogni concetto è relativo, senza dubbio e ognuno ha la sua liberta.
Chi ha la liberta di comprare il prodotto che vuole da 5 corporation che lo illudono cambiando logo per ogni prodotto (e anche la liberta di morire di fame e stenti se non ha lavoro) e chi invece ha la liberta di vivere con la garanzia al 100% di non patire fame o miseria, ma senza la liberta di arricchirsi.
Ad ognuno la sua, io sono orgoglioso e fiero della mia scelta. Su cui non nutro alcun dubbio.

In alto i fucili per il comandante Fidel.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rugiule - 27 Nov 2016, 10:42
Un Galeano scespiriano!
Concordo con Carib.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: alex73 - 27 Nov 2016, 10:43
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 27 Nov 2016, 10:52
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

Mi sembra di capire che ti è sembrato di capire male.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 27 Nov 2016, 10:52
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

Quello che stavamo già facendo: moriamo dietro un mito di progresso che farebbe ridere i polli (e se non fa ridere noi evidentemente dimostra la superiore intelligenza anche dei volatili rispetto agli occidentali contemporanei).

Stiamo morendo, la nostra società oltre che disuguaglianze clamorose sta producendo uno squilibrio ecologico senza ritorno.
Ma voi mette aaaaaaalibbberta che abbiamo noi rispetto a cubba?

Coccoccoccoccodeeeee
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Neal - 27 Nov 2016, 11:08
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

No, il mondo non si reggeva su Cuba e la morte di Fidel non cambia molto.

L'esperienza cubana ci ha però insegnato che "si può fare": si può lottare e vincere contro l'imperialismo del più forte. Si può vivere lottando e sperando in una società migliore per tutti, che non lasci indietro nessuno. Si può assicurare salute e istruzione anche con risorse limitatissime.

Tra qualche anno, quando saremo insoddisfatti perché i nuovi imperialisti non ci hanno lasciato il tablet pieghevole con un miliardo di pixel o la Smart Wi-Fi in garage, rileggere la storia di una piccola isola caraibica potrà essere l'ispirazione per riprovarci.
Magari facendo qualche errore in meno, magari a livello globale, senza soviet e senza embargo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: kelly slater - 27 Nov 2016, 11:25
Stiamo morendo, la nostra società oltre che disuguaglianze clamorose sta producendo uno squilibrio ecologico senza ritorno.
Ma voi mette aaaaaaalibbberta che abbiamo noi rispetto a cubba?

Coccoccoccoccodeeeee

E allora speriamo che nel sol dell'avvenire nasca un altro Lider Maximo un altro uber mensch maschio col cazzo duro e la barba di dio padre che ci conduca noi pecore alla giustizia e all'uguaglianza.
Affidarsi al leader.
Credere al leader.
Annullarsi nel leader.
Maximo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 27 Nov 2016, 11:31
E allora speriamo che nel sol dell'avvenire nasca un altro Lider Maximo un altro uber mensch maschio col cazzo duro e la barba di dio padre che ci conduca noi pecore alla giustizia e all'uguaglianza.
Affidarsi al leader.
Credere al leader.
Annullarsi nel leader.
Maximo.

la storia della rivoluzione cubana è tutto fuorché questo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pan - 27 Nov 2016, 11:32
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

magari. a noi non ci tocca, abbiamo altro da fa. noi ce dovemo preoccupà di fare rosicare nostro cognato con l'ultimo modello de smartphone acquistato e mettiamo ardore sull'accaparramento del vestitino acciuffato con black friday. eh.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PolGaz - 27 Nov 2016, 11:38
Ultima risposta, poi mi fermo. Il sole e il mare e le belle spiagge non è merito di nessun regime e tanto meno di Castro. I fatti dicono che nonostante le notti artiche la gente cerca di andare in Svezia, invece da Cuba nonostante il sole e il mare, se può la gente se ne va. Ci sarà pur un motivo. Comunque comprendo che contro la nostalgia non c'è ragionamento che tenga è come il laudator temporis acti

Eh no. Tu hai parlato della "stristezza" negli occhi dei Cubani. Io questa tristezza non l'ho mai vista.
Il cubano è felice, sempre! Batista, Machado o Castro.. sole/pioggia, birra calda/champagne, fighe/racchie.. Una cosa si, non gli levare mai la musica!

Io ti ho portato solamente l'esempio dello svedese che ha tutto, e anche servito su un piatto di platino!
Ti ripeto, è più triste di qualsiasi bambino cubano.
Questione di cultura, personalità, freddo/caldo.. non lo so.
Fatti un giro a Stoccolma e poi fattelo all'Avana e vedrai la differenza.
Sicuramente non è dovuto solamente al sole, ma se fosse un fattore così banale non esisterebbero le "cure della luce"..
In Svezia vuole venire la gente? A me risulta che gli svedesi siano i primi ad andar via alla prima occasione..

I profughi? Bene, perché la Svezia è l'unico paese al mondo che offre loro: casa, sussidio e la possibilità di potersi costruire un futuro.
Senza stress alcuno...!!

È una nazione enorme, la terza in estensione in Europa con appena 10M di abitanti.. il che significa che ci sono gli spazi e le risorse per poterlo fare. In Svezia ci sono le infrastrutture ma non c'è il personale adeguato per sostenerle.

Lo stesso profugo, appena può se ne torna a casa..

Castro non era un santo, assolutamente.
Rimane il fatto che Cuba è l'unico paese del latino America di cui la gente non muore di fame, l'istruzione (non l'educazione) è gratis, la sanità è gratis, il dentista è gratis etc etc.. dove la gente prende la sua razione mensile di riso, zucchero etcetc.
E tutto questo combattendo contro il BIG power as appena 100 km.

Il famoso ObamaCare a Cuba c'è da più di 50anni.
Hai mai parlato con un cubano che vive a Miami?

Rispetto le visioni di tutti, purtroppo sono capoccione e ho le mie idee fisse.. abbiate pazienza!

Forza Lazio e roma merda!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: hidalgo - 27 Nov 2016, 12:19
 Castro fu rivoluzionario e liberatore.  Ebbe il merito di fermare un despota, ma presto a sua volta si trasformò anch'egli da rivoluzionario a dittatore.
Come tale, seguendo lo schema tipico dei regimi totalitari, inizió ad annichilire  i vari oppositori, riservandogli l'esilio nel migliore dei casi, o la morte nei peggiori.
Questo non lo rende meno diverso da tutti i grandi despoti della storia del novecento.
Premesso questo, va preso atto che fece anche del buono. Sistemó la sanità, fece molto per l'istruzione pubblica.
A pensarci bene, analoghe importanti riforme le fece anche Stalin in Russia.  Il punto è il seguente: se si va ad analizzare nel dettaglio,  qualche spiraglio di luce in un regime durato oltre 40 anni,  lo si trova sempre. Se volessimo giudicare con obiettività  lo si trova anche nel fascismo dei primi anni 30.
Il ragionamento verte sulla condanna o meno dei regimi totalitari e dell'essere dittatori, cioè conculcare le libertà dei cittadini,  azzerare con la forza il dissenso, e tutto quanto è nella natura di ogni regime.
 Quindi delle due l'una: o si osserva con occhio storico ed asettico ogni totalitarismo del 900, oppure si prende atto che una dittatura è una dittatura, malgrado qualche piccola forma di positività intrinseca e si condanna il totalitarismo in tutte le sue forme, e cioè sia quando è nero, che quando è rosso.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 14:51
J'hai fatto male

Ai cubani si', j'ha fatto malissimo.

15000 oppositori politici ammazzati in 30 anni, decine di migliaia torturati o internati in campi di lavoro (oltre all'uso disinvolto della "psichiatria"...), un milione e duecentomila rifigiati o fuggiti a vario titolo, pari a oltre il 10% della popolazione totale (tutti criminali, si'...)
Diritti civili azzerati, RAZZISMO istitituzionalizzato (rapporto neri-bianchi nelle carceri cubane: quasi 3-1, altro che USA...), omosessuali discriminati (e gli stessi qua parlano della Russia? Che coraggio...)

Poi possiamo parlare della censura TOTALE di qualsiasi forma culturale o artistica, della retorica anti-imperialista usata come arma politica interna (l'embargo? una barzelletta che non ha mai fatto ridere).

Uno dei 6-7 regimi piu' spietati del '900, che pero' siccome era anti-USA (e SOLO per questo) piaceva tanto alla borghesia radical-chic occidentale. Ah, pero' c'avevano (avevano, non hanno) la sanita' e l'istruzione universale! Me[...], bel payoff (a parte, che pure qua ci sarebbe tanto da dire...). E pure sulla poverta' "Estirpata", vabbe', andateci a Cuba non da turisti...

Tutto questo fino agli anni '90, da allora e' solo un regime semi-dittatoriale in declino, che non ha piu' neanche la forza di autoaffermarsi all'interno, ma, avendo soffocato qualsiasi minima idea democratica per 50 anni, non ha nessuna opposizione interna. E allora e' tornato il "bordello" che era, uguale o peggio a Rep.Dominicana o affini (per la cronaca: non ho mai sentito di dominicani che vanno a Cuba a curarsi; conosco, invece, molti cubani che sono scappati a Santo Domingo per sfuggire alla miseria), con il 30% dell'economia che si regge sul turismo, con un sistema monetario barbarico come quello della doppia valuta...

Ma che ce frega? Vuoi mette il mito della gioventu', l'anti-imperialismo, il "morte agli Yankee!"
Dal divano di casa, ovvio...

EDIT: mi ero dimenticato il supporto ai tanti regimi "amici", dal DERG in Etiopia (1,5 milioni di morti), a NEto in Angola, Mobutu in Zaire, il Congo Brazzaville, La Corea del Nord (ah, pure sono Kim Il Sung c'era sanita' e istruzione universale...), la Romania, ecc. ecc.
Un gigante della storia, proprio...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 15:15
Propaganda che sa di muffa.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 15:19
Propaganda che sa di muffa.

Propaganda?  :) E per chi, scusa?

Carib, ma "stay human" non era il tuo motto? In nome dell'ideologia la disumanita' e' ammessa, vedo..
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 15:30
Sciorinare dati su quanto sarebbe avvenuto dentro Cuba, separando la Isla Grande dal contesto geopolitico in cui tutto è avvenuto, è propaganda. O, se preferisci, trollaggio. O, se preferisci, fuffa. Tra te che dici queste cose in scioltezza e chi mette sullo stesso piano i Partigiani e i nazifascisti non c'è differenza.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 15:38
Sciorinare dati su quanto sarebbe avvenuto dentro Cuba, separando la Isla Grande dal contesto geopolitico in cui tutto è avvenuto, è propaganda. O, se preferisci, trollaggio. O, se preferisci, fuffa.

"Propaganda": 1. Azione che tende a influire sull’opinione pubblica, orientando verso determinati comportamenti collettivi,
2. estens. Complesso di notizie destituite di ogni fondamento, diffuse ad arte e per fini particolari

Mi pare che io abbia solo riportato NUMERI e FATTI... il contesto geopolitico lo conosco bene, non ti preoccupare; e ribadisco il mio giudizio (che poi no e' il mio...) anche conoscendolo.
Poi vorrei capire verso quali "comportamenti" o verso quali "fini" vorrei orientare chi legge. A sto punto posso dire che la propoganda e' la tua, se preferisci.

Stay Human vale solo nel contesto geopolitico giusto?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 15:40
Dimenticavo: c'è anche il contesto storico.

Propaganda: Complesso di notizie diffuse ad arte per parlarti addosso e guardarti allo specchio.
Propaganda di te stesso, as usual.

Saluti e fine stantio OT.

Edit: "altro che USA"  :lol: E tu conosceresti "benissimo" il contesto storico e geopolitico del Continente Americano del secondo novecento?  :sisisi:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 15:41
Tra te che dici queste cose in scioltezza e chi mette sullo stesso piano i Partigiani e i nazifascisti non c'è differenza.

 :) :)
Veramente, non sai di cosa parli
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 15:43
Dimenticavo: c'è anche il contesto storico.

Propaganda: Complesso di notizie diffuse ad arte per parlarti addosso e guardarti allo specchio.
Propaganda di te stesso, as usual.

Saluti e fine stantio OT.
Cioe', prima vai Off topic accusando gli altri di fare propaganda (e fuffa...) e poi chiudi l'OT quando ti pare? C'e' uno solo che si guarda allo specchio qua dentro...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 15:44

Edit: "altro che USA"  :lol: E tu conosceresti "benissimo" il contesto storico e geopolitico del Continente Americano del secondo novecento?  :sisisi:

Esatto: Cuba e' il paese del continente americano dove razzismo e' piu' istituzionalizzato; non lo dico solo io, lo dice Amnesty international, Human Rights Watch, ecc.

Tieniti il tuo mito, e STAY HUMAN!
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: VeniVidiLulic - 27 Nov 2016, 15:55
Libertà = responsabilità, reclamare la prima ma rifiutare le seconde si chiama essere paraculo.

Vogliamo parlare del contesto storico? benissimo.
Castro è stato quello che è stato, ma l'embargo fu una grazia per il momento politico in cui commise nel migliore dei casi una terribile leggerezza, nel peggiore, un disegno criminale che solo la contemporanea presenza di due giganti del periodo come Kennedy e Krushev sventò, razionalmente e senza ricorrere all'uso della forza, a quel punto ben più che legittimo, se ti metti a giocare con ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA per far vedere "quanto sei figo e quanto non hai paura degli yankee cattivi".
L'alternativa era un bombardamento convenzionale a tappeto sull'isola per annullare la minaccia portata da missili balistici nucleari.
Ringrazino i cubani che ebbero di fronte l'amministrazione kennedy e non un'altra realtà, o peggio, altri attori che imperialisti e sanguinari lo erano davvero (i sovietici, ma anche l'impero britannico avrebbero rispedito all'età della pietra chiunque si fosse azzardato a portargli una minaccia di simili dimensioni).
Un sequestratore con milioni di ostaggi, come lo definì Ayn Rand, e solo grazie a questo e ad uno stato di polizia orwelliano praticamente assoluto e capillare fu in grado di protrarre il suo regime fino ai nostri giorni, ormai totalmente dissociato dal mondo, come un relitto inabissato negli oceani di cui ci è dimenticati e che è meglio non rivangare troppo...

Vogliamo parlare di come tentò di "esportare la rivoluzione" cubana in africa e al resto del sudamerica e di come questo causò altre migliaia di vittime?
Altro che vittima romantica, fu un carnefice, e uno dei peggiori possibili, uno che attivamente promosse e maldestramente tentò di scatenare la terza guerra mondiale, facendo pagare il prezzo di tale scelleratezza alla sua gente, che teneva prigioniera su un'isola distopica avulsa dal mondo e dalla realtà.

P.s. lette da te, Carib, certe posizioni mi risultano drammaticamente incomprensibili.
Proprio perchè sei una delle persone più lucide e umane, qua sopra...non prenderlo come un flame, un insulto o altro.
Solo una constatazione che non si può andare d'accordo su tutto, evidentemente.
Mi piace di più leggerti quando scrivi in difesa delle donne e dei diritti umani, indubbiamente.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 15:57

uguale o peggio a Rep.Dominicana o affini (per la cronaca: non ho mai sentito di dominicani che vanno a Cuba a curarsi; conosco, invece, molti cubani che sono scappati a Santo Domingo per sfuggire alla miseria), con il 30% dell'economia che si regge sul turismo, con un sistema monetario barbarico come quello della doppia valuta...


se vuoi ti ci potrei far parlare, se non li conosci tu non vuol dire che ce non ce ne siano,
certo se resti nei circuiti turistici dominicani potresti anche non percepirlo
io mi sono fatto vari periodi nei barrios dominicani, corrente 3/4 ore al giorno e di conseguenza
acqua diretta meno di due ore (tra l'altro  non è potabile in nessun posto dell'isola)
niente sanità pubblica se non hai un "seguro" ti curano col cavolo, niente scuola pubblica,
i dominicani con cui parlavo (gente per nulla impegnata in politica e quindi non parlava per scelta ideologica),
ed in mezzo non ci metto quelli che conosco bene perchè magari sapendo come la penso potevano anche fare ragionamenti di
comodo parlavano delle strutture sanitarie di cuba come una vera e propria meta così come della possibilità
di far istruire i propri figli, se vuoi parlare della repubblica credo che bisognerebbe
frequentare i quartieri popolari non solo i resort (tra l'altro basterebbe uscirne per vedere come sono le cittadine turistiche al fi la dei luoghi dove stanno i turisti tipo a boca chica ), o il centro città la ciudad colonial
(tra l'altro tenuta da schifo, patrimonio dell'unesco come l'avana ma vatti a vedere la differenza va)
ah la doppia economia e i doppi scambi di moneta esistono anche nella repubblica dominicana

poi tu non hai mai visto dominicani che vanno a curarsi a Cuba, io pur avendo girato in lungo e in largo con i messi dei domincani eh, con le guaguas, non con i circuiti turistici(tra l'altro spesso ho incontrati ragazzi con le magliette del Che' magari è moda e lo dico seriamente e con fastidio, però insomma se una cosa nun me piace per niente visto che, quantomeno, il significato e chi era lo sanno pure i sassi, io la maglietta nun me la metterei) non ho visto/parlato perchè morfologicamente sono indistinguibili, un solo cubano, forse ti confondi con gli haitiani, loro sono si che sono tantissimi(Haiti sta 100 volte peggio della repubblica) e di fatti si genera una grossa tensione


Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 16:07


Vogliamo parlare di come tentò di "esportare la rivoluzione" cubana in africa e al resto del sudamerica e di come questo causò altre migliaia di vittime?
Altro che vittima romantica, fu un carnefice, e uno dei peggiori possibili, uno che attivamente promosse e maldestramente tentò di scatenare la terza guerra mondiale, facendo pagare il prezzo di tale scelleratezza alla sua gente, che teneva prigioniera su un'isola distopica avulsa dal mondo e dalla realtà.


Intanto se vogliamo Cuba intervenne praticamente sempre in difesa di governi legittimi aggrediti (se vai a vedere gli aggressori troverai sempre le stesse nazioni), che ne chiedevano l'intervento,
quando gruppi di cubani andarono a fare la guerriglia non in difesa di governi legittimi all'estero
lo fecero da volontari come privati cittadini mica andò l'esercito cubano.

poi partendo dalla tua frase (quella che ho quotato)  mi dovresti dire cosa pensi di tutte le amministrazioni americane che dalla nascita di quella nazione ha mosso guerra ed invaso o ha comunque inviato il suo esercito in almeno un centinaio di paesi (e almeno il 50% delle volte senza che i governi in carica ne chiedessero l'arrivo anzi proprio contro di loro), senza contare l'altro centinaio di colpi di stato fomentati, loro non so' "carnefici", mesa che funziona come i debiti del riomma so' talmente tanti che non contano
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 16:11
se vuoi ti ci potrei far parlare, se non li conosci tu non vuol dire che ce non ce ne siano,
certo se resti nei circuiti turistici dominicani potresti anche non percepirlo
io mi sono fatto vari periodi nei barrios dominicani, corrente 3/4 ore al giorno e di conseguenza
acqua diretta meno di due ore (tra l'altro  non è potabile in nessun posto dell'isola)
niente sanità pubblica se non hai un "seguro" ti curano col cavolo, niente scuola pubblica,
i dominicani con cui parlavo (gente per nulla impegnata in politica e quindi non parlava per scelta ideologica),
ed in mezzo non ci metto quelli che conosco bene perchè magari sapendo come la penso potevano anche fare ragionamenti di
comodo parlavano delle strutture sanitarie di cuba come una vera e propria meta così come della possibilità
di far istruire i propri figli, se vuoi parlare della repubblica credo che bisognerebbe
frequentare i quartieri popolari non solo i resort (tra l'altro basterebbe uscirne per vedere come sono le cittadine turistiche al fi la dei luoghi dove stanno i turisti tipo a boca chica ), o il centro città la ciudad colonial
(tra l'altro tenuta da schifo, patrimonio dell'unesco come l'avana ma vatti a vedere la differenza va)
ah la doppia economia e i doppi scambi di moneta esistono anche nella repubblica dominicana

poi tu non hai mai visto dominicani che vanno a curarsi a Cuba, io pur avendo girato in lungo e in largo con i messi dei domincani eh, con le guaguas, non con i circuiti turistici(tra l'altro spesso ho incontrati ragazzi con le magliette del Che' magari è moda e lo dico seriamente e con fastidio, però insomma se una cosa nun me piace per niente visto che, quantomeno, il significato e chi era lo sanno pure i sassi, io la maglietta nun me la metterei) non ho visto/parlato perchè morfologicamente sono indistinguibili, un solo cubano, forse ti confondi con gli haitiani, loro sono si che sono tantissimi(Haiti sta 100 volte peggio della repubblica) e di fatti si genera una grossa tensione

Sharp, visto che parliamo di fatti (finalmente): sono stato in Rep.Dom. 4 volte per lavoro, fuori da qualsiasi circuito turistico (nel 2009 ci sono stato una volta per turismo, invece), quindi conosco bene la realta' locale.
Cuba ancora meglio, mia sorella e' sposata con un cubano scappato non come profugo, ma avendo ottenuto la cittadinanza spagnola dopo essere transitato da 4 paesi (un'odissea, altro che criminale). PEr la seconda volta sono stato a Cuba ad aprile di quest'anno, con lui; praticamente ero in famiglia, non come turista in casas particulares.

Allora: per quanto riguarda la mancanza di servizi nei quartieri "poveri" (acqua, luce, ecc.), diciamo che se la giocano alla pari e chiudiamola qui.
L'istuzione e' pubblica e gratuita anche in Rep. Dom (fino ai 14 anni, mi pare); la sanita' ovviamente non e' il massimo, ma ATTUALMENTE nessuno va a Cuba a farsi curare: anche perche' troverebbero una mancanza endemica di medicine, strutture e risorse umane (i medici scappano tutti, altro che criminali), oltre che pratiche che da noi sarebbero considerate barbariche (niente consenso informato, niente privacy, ecc.).
Circa 100mila cubani vivono in Rep. Dominicana, questo e' un fatto. Il sistema della doppia valuta no c'entra nulla con la diffusione del dollaro come valuta pregiata negli altri paesi caraibici (sono proprio le due economie a essere separate).

PS: conosco bene anche Haiti.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 16:12
premesso che fosse per me non esisterebbero armi nucleari
spiegami perchè gli usa cell'hanno e a chi non piace a loro no,
ai tempi quella mossa fu un deterrente post baia dei porci,
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 16:16
premesso che fosse per me non esisterebbero armi nucleari
spiegami perchè gli usa cell'hanno e a chi non piace a loro no,
ai tempi quella mossa fu un deterrente post baia dei porci,

Ah no? Chi l'ha detta sta cosa?
Attualmente nel mondo sono molte di piu' le testate nucleari possedute da governi anti-USA.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 16:17
Sharp, visto che parliamo di fatti (finalmente): sono stato in Rep.Dom. 4 volte per lavoro, fuori da qualsiasi circuito turistico (nel 2009 ci sono stato una volta per turismo, invece), quindi conosco bene la realta' locale.
Cuba ancora meglio, mia sorella e' sposata con un cubano scappato non come profugo, ma avendo ottenuto la cittadinanza spagnola dopo essere transitato da 4 paesi (un'odissea, altro che criminale). PEr la seconda volta sono stato a Cuba ad aprile di quest'anno, con lui; praticamente ero in famiglia, non come turista in casas particulares.

Allora: per quanto riguarda la mancanza di servizi nei quartieri "poveri" (acqua, luce, ecc.), diciamo che se la giocano alla pari e chiudiamola qui.
L'istuzione e' pubblica e gratuita anche in Rep. Dom (fino ai 14 anni, mi pare); la sanita' ovviamente non e' il massimo, ma ATTUALMENTE nessuno va a Cuba a farsi curare: anche perche' troverebbero una mancanza endemica di medicine, strutture e risorse umane (i medici scappano tutti, altro che criminali), oltre che pratiche che da noi sarebbero considerate barbariche (niente consenso informato, niente privacy, ecc.).
Circa 100mila cubani vivono in Rep. Dominicana, questo e' un fatto. Il sistema della doppia valuta no c'entra nulla con la diffusione del dollaro come valuta pregiata negli altri paesi caraibici (sono proprio le due economie a essere separate).

PS: conosco bene anche Haiti.

Fabi io a Cuba non ci sono stato i miei commenti sono quelli dei dominicani, l'istruzione
pubblica non è che non c'è fisicamente, c'è ma non funziona come l'assistenza medica
pubblica e se hai girato (ripeto io ci dormivo nei barrios) ti sarai reso benissimo conto del
livello di povertà in cui vive il 70% dei dominicani , ah non ricordo se tu o qualcun altro
la prostituzione a Cuba ai tempi di Batista era istituzionalizzata eh, di quella nella repubblica non
ne parlo, non è agevolata ma purtroppo è praticata
(spesso anche saltuariamente da persone che hanno comunque un lavoro)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 16:18
Ah no? Chi l'ha detta sta cosa?
Attualmente nel mondo sono molte di piu' le testate nucleari possedute da governi anti-USA.

maddai su non ci credi nemmeno tu :D


mo me vedo n'attimo i secondi tempi poi rispondo a varie ed eventuali
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 16:21
Fabi io a Cuba non ci sono stato i miei commenti sono quelli dei dominicani, l'istruzione
pubblica non è che non c'è fisicamente, c'è ma non funziona come l'assistenza medica
pubblica e se hai girato (ripeto io ci dormivo nei barrios) ti sarai reso benissimo conto del
livello di povertà in cui vive il 70% dei dominicani , ah non ricordo se tu o qualcun altro
la prostituzione a Cuba ai tempi di Batista era istituzionalizzata eh, di quella nella repubblica non
ne parlo, non è agevolata ma purtroppo è praticata
(spesso anche saltuariamente da persone che hanno comunque un lavoro)

PArliamo della Repubblica Dominicana o di Cuba? No perche' visto che condivido in larga quello che scrivi sulla prima, passerei alla seconda: nel 2016 stanno uguale se no peggio, da tutti i punti i di vista, con la differenza che non hanno neanche alcuna forma di liberta' (tra cui quella di spostarsi, secondo me fondamentale)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 16:22
maddai su non ci credi nemmeno tu :D


mo me vedo n'attimo i secondi tempi poi rispondo a varie ed eventuali
http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/09/news/le_testate_nucleari_nel_mondo_la_mappa-147443020/

(Primo link che ho trovato; tra l'altro, da quello che ricordo io la Russia nel possiede molte di piu'..)
Lo vedi la propaganda come funziona?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 27 Nov 2016, 16:39
Ai cubani si', j'ha fatto malissimo.

15000 oppositori politici ammazzati in 30 anni, decine di migliaia torturati o internati in campi di lavoro (oltre all'uso disinvolto della "psichiatria"...), un milione e duecentomila rifigiati o fuggiti a vario titolo, pari a oltre il 10% della popolazione totale (tutti criminali, si'...)
Diritti civili azzerati, RAZZISMO istitituzionalizzato (rapporto neri-bianchi nelle carceri cubane: quasi 3-1, altro che USA...), omosessuali discriminati (e gli stessi qua parlano della Russia? Che coraggio...)

Poi possiamo parlare della censura TOTALE di qualsiasi forma culturale o artistica, della retorica anti-imperialista usata come arma politica interna (l'embargo? una barzelletta che non ha mai fatto ridere).

Uno dei 6-7 regimi piu' spietati del '900, che pero' siccome era anti-USA (e SOLO per questo) piaceva tanto alla borghesia radical-chic occidentale. Ah, pero' c'avevano (avevano, non hanno) la sanita' e l'istruzione universale! Me[...], bel payoff (a parte, che pure qua ci sarebbe tanto da dire...). E pure sulla poverta' "Estirpata", vabbe', andateci a Cuba non da turisti...

Tutto questo fino agli anni '90, da allora e' solo un regime semi-dittatoriale in declino, che non ha piu' neanche la forza di autoaffermarsi all'interno, ma, avendo soffocato qualsiasi minima idea democratica per 50 anni, non ha nessuna opposizione interna. E allora e' tornato il "bordello" che era, uguale o peggio a Rep.Dominicana o affini (per la cronaca: non ho mai sentito di dominicani che vanno a Cuba a curarsi; conosco, invece, molti cubani che sono scappati a Santo Domingo per sfuggire alla miseria), con il 30% dell'economia che si regge sul turismo, con un sistema monetario barbarico come quello della doppia valuta...

Ma che ce frega? Vuoi mette il mito della gioventu', l'anti-imperialismo, il "morte agli Yankee!"
Dal divano di casa, ovvio...

EDIT: mi ero dimenticato il supporto ai tanti regimi "amici", dal DERG in Etiopia (1,5 milioni di morti), a NEto in Angola, Mobutu in Zaire, il Congo Brazzaville, La Corea del Nord (ah, pure sono Kim Il Sung c'era sanita' e istruzione universale...), la Romania, ecc. ecc.
Un gigante della storia, proprio...

se fossi onesto faresti lo stesso conto con gli USA degli stessi anni. E in confronto la repressione di castro impallidirebbe dinanzi a cosa hanno fatto gli usa in america latina a livello di uccisioni e torture, governi assassini appoggiati e movimenti repressi.
Castro in confronto è un ciherichetto.
Chi ha fatto male all'America latina sono gli assassini che chiami amici.

Commentare come hai fatto tu è di un'ipocrisia senza fine, oltre all'assenza di qualsiasi nozione storica. Qualsiasi.
Non è propaganda, Carib sbaglia. È solo fuffa degna del peggior ignorantone stile Trump.

La storia senza contesto è solo fuffa.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 27 Nov 2016, 16:48
se fossi onesto faresti lo stesso conto con gli USA degli stessi anni. E in confronto la repressione di castro impallidirebbe dinanzi a cosa hanno fatto gli usa in america latina a livello di uccisioni e torture, governi assassini appoggiati e movimenti repressi.
Castro in confronto è un ciherichetto.
Chi ha fatto male all'America latina sono gli assassini che chiami amici.

Commentare come hai fatto tu è di un'ipocrisia senza fine, oltre all'assenza di qualsiasi nozione storica. Qualsiasi.
Non è propaganda, Carib sbaglia. È solo fuffa degna del peggior ignorantone stile Trump.

La storia senza contesto è solo fuffa.

1- Io non chiamo amico nessuno, per chiarire.
2- Il conto dovresti farlo tu, e ti renderesti conto (se fossi onesto intellettualmente) che la bilancia pende da una parte. Io i numeri, come vedi, li conosco bene anche perche' lavoro nel campo, a differenza tua che parli di "assenza di nozioni storiche" su un forum.

Basta con questa provocazione sulla propaganda: segnalero' qualsiasi post che mi muove questa accusa infondata e in.fame.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 16:50

P.s. lette da te, Carib, certe posizioni mi risultano drammaticamente incomprensibili.
Proprio perchè sei una delle persone più lucide e umane, qua sopra...non prenderlo come un flame, un insulto o altro.
Solo una constatazione che non si può andare d'accordo su tutto, evidentemente.
Mi piace di più leggerti quando scrivi in difesa delle donne e dei diritti umani, indubbiamente.
Sarà. Ma anche tu per affermare certe cose sei costretto ad annullare il contesto storico e geopolitico in cui la sanguinaria Cuba di Castro ha terrorizzato il mondo civilizzato e democratico tra la Baia dei por il 1959 e ieri sera. Ribadisco, questo modo selettivo di leggere i fatti mi ricorda tanto quelli che non distinguono i Partigiani dai nazifascisti. Negazionismo, se chiama. Me pare. La mia idea - quella che mette Cuba dalla parte degli oppressi e dall'altro lato della barricata quel Paese, inf.ame con una storia e un'attualità inf.ame, che ora nun me ricordo come si chiama - si fonda su quello che si è visto in diretta mondiale l'11 settembre 1973 e che in Latinoamerica è durato per il ventennio successivo (Remember Plan Condor?). C'è stato un genocidio, o questo non vale perché Kissinger nel 1976 ha preso il Nobel per la Pace? Quello è ciò che Cuba ha evitato, pagando un prezzo salatissimo in termini di democrazia. Anche i Partigiani fucilavano italiani, la guera è guera.


Non è propaganda, Carib sbaglia. È solo fuffa degna del peggior ignorantone stile Trump.

La storia senza contesto è solo fuffa.
In realtà, "fuffa" era una delle mie tre opzioni
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 16:56
*ovviamente il Nobel sanguinario e inf.ame è del 1973
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: vaz - 27 Nov 2016, 16:57
http://www.lifescienceleader.com/doc/will-cuba-be-the-world-s-next-leading-biotech-hub-0001
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 17:31
http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/09/news/le_testate_nucleari_nel_mondo_la_mappa-147443020/ (http://www.repubblica.it/esteri/2016/09/09/news/le_testate_nucleari_nel_mondo_la_mappa-147443020/)

(Primo link che ho trovato; tra l'altro, da quello che ricordo io la Russia nel possiede molte di piu'..)
Lo vedi la propaganda come funziona?


allora mi sembrava sottinteso che non andasse contata la Russia/Urss, a loro non avevano
modo di impedirlo (se non scatenando una guerra nucleare) sono nate a e cresciute a braccetto come potenze atomiche
(e prima di testate ce n'erano anche di più da entrambe le parti l'accordo di non ricordo quale anno
ne ha fatte togliere di mezzo svariate)

e comunque se prendi 'na macchinetta e fai due conti so' sempre de più quelle del blocco usa  :p


comunque il mio discorso di fondo era che Castro facendo istallare le testate sull'isola
alla fine ottenne (con la mediazione Russa) l'impegno degli usa a non invadere militarmente Cuba.
resta il discorso del perchè loro si e l'altri vicino a loro no e che di dica eh ma la colpa è tua che me vuoi mette
le testate vicino casa mia a me il problema sembra reciproco .
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 17:42
PArliamo della Repubblica Dominicana o di Cuba? No perche' visto che condivido in larga quello che scrivi sulla prima, passerei alla seconda: nel 2016 stanno uguale se no peggio, da tutti i punti i di vista, con la differenza che non hanno neanche alcuna forma di liberta' (tra cui quella di spostarsi, secondo me fondamentale)

Non volevo introdurre un mega OT parlando della Repubblica Dominicana è solo che Imho non
è fuorviante rapportare la situazione economica di Cuba a quella chessò della Germania o della Francia o della stessa Italia fa ridere eh
non è un problema di forma di governo ma un problema di risorse a disposizione,
il paragone lo puoi fare con i paesi dell'area.

Partendo dalla storia che mi ha raccontato (un'amica di una mia amica)
il marito doveva fare un complicato intervento chirurgico al cuore, nella RD non esistevano
le competenze per effettuarlo, loro se la passavano decentemente, e consultarono sia negli usa
(credo a Miami) che a Cuba dove avevano preso accordi, e per un costo infinitamente inferiore
(la sanità è completamente gratuita per i cubani, ma comunque conveniente anche per gli stranieri),
sfiga volle che il giorno del volo si scateno uno dei classici uragani tropicali non poté partire,
si aggravò  e pochi giorni dopo avvenne il decesso, ti assicuro che rimasi sorpreso della storia e chiesi
conferma oltre al motivo (quello spiegato) della scelta di andare a Cuba per l'intervento.

Non si può paragonare i due sistemi scolastici e sanitari, nella RD il pubblico c'è solo nominalmente
ma quei pochi ospedali pubblici sembrano quelli dove andavano gli appartenti al gruppo TNT di
alanfordiana memoria, tutti quelli che riescono cercano di mandare i figli nelle scuole private
perchè quelle pubbliche sono a loro dire asquerosas

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: alex73 - 27 Nov 2016, 17:50
Vorrei solo dire col massimo rispetto che Cuba e castro hanno potuto tenere gli usa in pugno perché si allearono con l'altra potenza mondiale...in tempi di guerra si fa così i piccoli si alleano con i forti...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: alex73 - 27 Nov 2016, 17:51
Hanno fatto tutti così...anche noi nella seconda guerra mondiale...si doveva scegliere da che parte stare per non essere distrutti
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: VeniVidiLulic - 27 Nov 2016, 17:53
premesso che fosse per me non esisterebbero armi nucleari
spiegami perchè gli usa cell'hanno e a chi non piace a loro no,
ai tempi quella mossa fu un deterrente post baia dei porci,

Nobile e legittimo, ma purtroppo esistono ed il massimo che possiamo fare è impegnarci affinchè non finiscano in mano ad individui poco raccomandabili come il ciccione nordcoreano, gli ayatollah iraniani, le tirannie islamofasciste di pakistan e arabia saudita, al baghdadi e appunto, fidel castro.
A volte con più successo, a volte con meno.
Non vedo il nesso tra la baia dei porci e l'ospitare armi nucleari sovietiche a pochi chilometri dalla costa Usa.
Non è deterrenza, non è neanche reazione ad un'aggressione pregressa.
E' semplicemente un'azione fuori scala sintomatica di una precisa volontà tutt'altro che pacifica.
Per lo stesso motivo percui tu non penserai mai di speronare fuori strada qualcuno che ti superi da destra, ma ti limiterai a mandarlo aff...lo.
Il motivo percui non tutte le risse da bar si concludono a revolverate è che anche i partecipanti capiscono che c'è una linea che non devi oltrepassare.
Ecco, nelle relazioni internazionali le armi atomiche rappresentano proprio questo.
E ripeto, ringraziamo che c'erano Kennedy e Krushev, che in condizioni mentali adeguate e nel rispetto della controparte sono riusciti a ricomporre la crisi e rinchiudere il barbudo nello sgabuzzino nel momento opportuno.
Sennò non saremmo quì a scriverci, credo.

L'embargo fu una conseguenza successiva, alla luce della convinzione di avere a che fare con un attore non razionale disposto a tutto pur di salvare il suo regime.
E ripeto, tra un embargo e una minaccia nucleare diretta c'è una certa differenza.

Sarà. Ma anche tu per affermare certe cose sei costretto ad annullare il contesto storico e geopolitico in cui la sanguinaria Cuba di Castro ha terrorizzato il mondo civilizzato e democratico tra la Baia dei por il 1959 e ieri sera. [...]
[...] Anche i Partigiani fucilavano italiani, la guera è guera.

Non c'era NESSUNA guerra in corso, se non quella del regime contro i suoi stessi abitanti che non ne condividevano l'indirizzo politico.
Il prezzo di sangue più alto del castrismo lo pagarono i cubani e tale condizione venne mantenuta utilizzando il capro espiatorio del nemico esterno: http://www.vox.com/2014/12/17/7409091/cuba-human-rights

Nonostante i tentativi serissimi della "vittima dell'imperialismo americano" di provocarne una di una certa gravità, per fortuna non riuscì nel suo intento, anche grazie al fatto che il suo alleato mostrò immensamente più cervello di lui: http://www.walterlippmann.com/fc-10-26-1962.html .
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 27 Nov 2016, 18:05
maddai su come fai a dire che la tentata invasione con il pieno appoggio della cia (quindi del governo americano) non porta come risposta ai missili schierati a Cuba, oltre tutto
proprio grazie a quella mossa e alla mediazione Russa, si giunse all'accordo che portò da una parte allo smantellamento delle postazioni missilistiche e dall'altro la promessa che gli Usa non avrebbero
mai provato ad invadere direttamente (perchè dietro agli n.mila /centinaia di attentati che gli anticastristi
hanno fatto negli anni sull'isola c'era sempre la mano organizzativa della cia).

e se ti rileggi la storia del continente centro americano dagli anni '50 in poi gli usa, anche direttamente
(parlo di marines no di fantocci armati a nome di) di paesi ne hanno invasi vari per abbattere governi
sia eletti che creati post rivoluzioni, che andavano a ledere i loro interessi .


PS scusa non avevo letto tutto, fammi capire ti invadono armi alla mano ed è paragonabile nell'ambito automobilistico ad uno
che mi supera  dx, ma stai a scherza' ??



Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 27 Nov 2016, 20:51
Non si può parlare della Cuba castrista senza parlare del contesto nel quale la rivoluzione è nata e il regime si è consolidato. Un'isola in tutti sensi, che ha sfidato un autentico gigante, un gigante che vedeva in Cuba un territorio di proprietà esclusiva dal 1898. Un'isola che, grazie a un manipolo di pazzi, ha conquistato la sua indipendenza sostanziale con un'impresa eroica e bellissima. I critici dicono che da un imperialismo Castro passò ad un altro imperialismo, ma un alleato distante migliaia di km, era una scelta obbligata che non bilanciava di certo l'inimicizia statunitense, nemmeno di striscio.

La rivoluzione cubana, al di là di ciò che è diventata nei decenni successivi alla sua affermazione, ha rappresentato un punto di svolta unico per tutta l’America latina e ha scatenato la violenta reazione di Washington in tutta la regione. Dopo Castro gli americani hanno iniziato una caccia alle streghe durata 30 anni che non ha praticamente risparmiato nessuno stato della regione (Colombia, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Granada, Argentina, Uruguay, Bolivia, Perù, Cile, ecc..), promuovendo i peggiori regimi e alimentando conflitti sanguinosi. È ovvio che il regime sia ricorso a metodi non proprio da democrazia liberale ma, d’altro canto, un'invasione fallita, diversi atti di terrorismo e il costante tentativo di assassinare Fidel sono atti di estrema gravità, atti di guerra.

Fidel Castro ha vinto, li ha sconfitti duramente e certamente lo ha fatto non risparmiando lacrime al proprio popolo, eppure alla fine ha dimostrato al mondo, e questo insegnamento è validissimo anche oggi, che un'altra strada rispetto a questo capitalismo globalizzato è possibile. E auspicabile, aggiungo io.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: kurt - 27 Nov 2016, 21:31
Lascia perde Anderz ma che 'ncioosai che esportavano la democrazia, che poi lo facessero con le bombe, i golpe, la tortura, i desaparecidos, gli aerei che scaricavano oppositori nel pacifico, gli squadroni della morte so' dettagli...ecchecaxxo pure te ma se le cose nun le sai, salle.
Cuba è stata il ditoarculo della politica in.fame, aggressiva ed assassina degli USA in America Latina, la loro sabbia nelle mutande, l'insopportabile evidenza che no, non sempre le cose dovevano andare come volevano loro. Inaccettabile per la loro tronfia pretesa di essere invicibili, di poter gestire le vite degli altri a loro esclusivo uso e consumo. E Castro è morto nel suo letto, di vecchiaia, sfuggendo a tutti e 160 e più attentati per farlo fuori, non saltando per aria con una delle loro bombe (che invece hanno ammazzato almeno altri 3000 cubani, facendone diventare invalidi più di 2700). Caxxo c'avranno da festeggià a Miami, gliela messa 'nculo per l'ultima volta...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rugiule - 27 Nov 2016, 22:05
Ottimo anderz  :up:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 27 Nov 2016, 23:00
Bravo Anderz ma questa ti batte  :=))

(posto solo la prima parte perché il post è lunghissimo ma è davvero bello, consiglio di leggerlo fino in fondo)


Omaggio a Fidel
di Lia De Feo

[Fonte (http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380)]

Io non ho amato Cuba, nei tre anni trascorsi a studiare lì. Tanto è vero che mi spostavo in Messico ogni volta che potevo, e alla fine a Cuba ci avrò trascorso un anno e mezzo in totale. Non l’ho amata perché amo poco le isole, in generale, e perché i cubani mi davano sui nervi, parecchio.  E la pativo: l’embargo è uno stillicidio di cose che non funzionano, che non si trovano, che sono difficilissime da fare. L’embargo crea paesi logoranti dove la sopravvivenza è legata all’organizzazione che ti dai, e dove tu, straniero, sei sempre in torto: perché hai più soldi – credono loro – e vieni dalla parte di mondo che la vorrebbe vedere cadere, Cuba, e l’isola risponde togliendoti ogni tratto umano e trasformandoti in un portafogli che cammina, caricaturizzandoti nel cliché dello straniero a Cuba che, nove volte su dieci, non è una bella persona. Io, quindi, ogni volta che potevo prendevo il mio Cubana de Aviación e in 50 minuti ero in Messico, dove la gente era normale e non si aspettava di essere pagata anche solo per rispondere a un “buongiorno”. E dove, perdonatemi, mangiavo: un’insalata che non fosse di cavolo, una minestra che non fosse sempre e solo di riso con fagioli, un frutto che non fosse l’unico che si trova a Cuba di trimestre in trimestre. Un’introvabile patata. Un gelato che non fosse stato scongelato e ricongelato quaranta volte. A Cuba, a meno che tu non voglia spendere molti soldi – e anche lì, uhm – apprendi cos’è la deprivazione sensoriale, dopo mesi passati a provare un sapore solo. Io a Cuba una volta sono quasi svenuta in un supermercato, dopo due giorni trascorsi all’infruttuosa ricerca di un pomodoro. Il corpo ti chiede certe vitamine, certi sali minerali, e tu non riesci a darglieli. Atterravo in Messico e, i primi due giorni, mi strafogavo.

Eppure, Cuba funzionava. A modo suo. Davanti a ogni facoltà, all’università, c’era una targa che ringraziava la tale Comunità Autonoma spagnola che aveva finanziato il sistema elettrico. All’interno della facoltà sembrava di essere negli anni 50 dopo un bombardamento: banchi, cattedre, lavagne, tavoli sbilenchi, lampadine a intermittenza, computer e telefoni arcaici, sedie metalliche incongruenti, tutto in rovina, tutto cadente, e in mezzo a tutto questo professori trasandati, sciupati, malvestiti, che però ti facevano lezioni durante cui il tempo volava, che sapevano quello che facevano, che erano bravi. A volte proprio bravi. L’assoluta incongruenza tra lo squallore del luogo e la qualità delle parole. E la serietà, la severità, l’inflessibilità dietro la trasandatezza. La gente che ho visto bocciare all’esame di dottorato. L’incongruenza che tu, straniera, avvertivi tra come si presentava il tutto e la loro altissima considerazione di sé. Perché i cubani hanno un’immensa stima di sé. I cubani si sentono speciali, bravissimi, una specie di razza eletta. E questo non te lo aspetti, da un paese che cade a pezzi. E siccome te la fanno pesare, la loro presunzione, la loro certezza di essere degli immensi fighi, un po’ li strozzeresti e un po’ ti ritrovi ad ammettere che tutti i torti non ce li hanno. Li strozzeresti per i modi, ma poi devi ammettere che la loro forza è tutta lì. Nel sentirsi i migliori di tutti e quelli che non hanno paura di nessuno.

E’ difficile, per una come me, arrivere all’aeroporto praticamente in fuga, pregustando il mondo normale che riabbraccerai entro un’ora, sopportare con odio le ultime angherie cubane prima di entrare nell’aereo (un assorbente dieci dollari di cui otto te li metti in tasca tu, negoziante cubana che abusa del mio stato di straniera in difficoltà?) e poi, nel momento esatto in cui l’odio ti trabocca da dentro, vedere gli sportelloni di un aereo angolano che si aprono e i passeggeri che cominciano a scendere: in sedia a rotelle, in barella, uno più sciancato dell’altro. Africani che vanno a curarsi a Cuba. Gente che noi, in Europa, lasciamo morire con indifferenza se non soddisfazione, e che la poverissima Cuba invece accoglie e cura. E tu che fai? Guardi, ti rendi conto, e che te ne fai più del tuo odio? Ti accorgi che sei una straniera viziata o, peggio, che non sei proprio nessuno. Che la Storia, da quelle parti, non sei tu, non passa per l’Europa. Tu sei lo spettatore pagante, se ti va bene, oppure aria, vattene. Cuba mette a fuoco altro da te.

L’Europa, in effetti, è lontanissima. Ed è straniante sentire gli europei che parlano di Cuba e dicono sempre, puntualmente, tutto il contrario di quello che vedi tu. Dai massimi sistemi a quelli minimi. Cominciamo dai primi: “E’ una dittatura, la gente vuole fuggire, gli omosessuali perseguitati, i dissidenti“. In realtà, l’immagine di dittatura cubana che si ha all’estero è quella dei primi anni 70, del cosiddetto “quinquenio gris” che la stessa ortodossia politica della Cuba di oggi definisce come “intento de implantar como doctrina oficial el Realismo socialista en su versión más hostil.” La definizione è diEcuRed (la Wikipedia cubana, per intenderci) ma io stessa ho sentito criticare, addirittura ridicolizzare quell’epoca nelle aule universitarie dell’Università dell’Avana. Sono passati 35 anni da allora, gente. Cuba non è quella cosa lì. I cubani fanno il diavolo che gli pare. E pure gli stranieri.

Diceva la mia padrona di casa: “Tre cose non si possona fare, a Cuba: le droghe, lo sfruttamento dei bambini e, se sei straniero, una smaccata propaganda antistatale. Per il resto, se vuoi camminare per strada nudo e a testa in giù nessuno ti dice niente.” I dissidenti? Avranno una dignità quelli legati alla Chiesa, suppongo, ma credo che tutti sappiano che le varie Damas en  Blanco, per non parlare poi della Sanchez, prendono soldi per ogni manifestazione che fanno (famoso un loro sciopero perché non erano pagate abbastanza). Io non ho conosciuto nessuno, letteralmente nessuno, che ne parlasse con un minimo di rispetto. E’ gente pagata, punto, chiusa la questione. Poi, certo, la gente parla di poltica, immagina il futuro, esprime idee.
[prosequisce (http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380)]
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Sonni Boi - 27 Nov 2016, 23:35
http://www.amnesty.it/Diritti-umani-a-Cuba-eredita-che-lascia-Fidel-Castro

Diritti umani a Cuba: l'eredità che lascia Fidel Castro

I risultati raggiunti da Fidel Castro nel miglioramento dell'accesso di milioni di cubani ai servizi pubblici sono stati mitigati dalla sistematica repressione delle libertà fondamentali: è questo il commento rilasciato da Amnesty International a seguito della morte del leader cubano.

"Poche figure politiche sono state più polarizzanti di Fidel Castro, un leader progressista ma pieno di difetti" - ha dichiarato Erika Guevara-Rosas, direttrice per le Americhe di Amnesty International.

Dopo la rivoluzione del 1959 che lo portò al potere, Fidel Castro fu artefice di enormi miglioramenti nell'accesso dei cubani a diritti umani quali la salute e l'alloggio così come nel campo dell'alfabetizzazione.

"Per questo la sua leadership dev'essere applaudita. Ma nonostante i progressi nelle politiche sociali, i 49 anni di Fidel Castro sono stati caratterizzati dalla brutale soppressione della libertà d'espressione" - ha commentato Guevara-Rosas.

"Lo stato attuale della libertà d'espressione a Cuba, dove gli attivisti continuano a subire minacce e arresti per le critiche rivolte al governo, è il lascito più oscuro di Fidel Castro" - ha aggiunto Guevara-Rosas.

In oltre mezzo secolo di ricerche sulla situazione dei diritti umani a Cuba, Amnesty International ha riscontrato un'incessante ostilità nei confronti di chi osava criticare le politiche del governo. Nel corso degli anni, l'organizzazione ha raccontato al mondo centinaia di storie di prigionieri di coscienza, persone detenute solo per aver esercitato pacificamente il loro diritto alla libertà d'espressione, di associazione e di riunione.

Negli ultimi anni le tattiche repressive delle autorità sono cambiate. Le condanne a lunghi periodi di detenzione per ragioni politiche sono diminuite ma il controllo dello stato su tutti gli aspetti della vita dei cubani resta inalterato. Nella Cuba odierna la repressione ha assunto nuove forme, tra cui l'ampio ricorso agli arresti per breve periodo di tempo e le minacce nei confronti di chi intende rendere pubbliche le sue opinioni, difendere i diritti umani o protestare per l'arresto arbitrario di un familiare.

Il governo continua a limitare l'accesso a Internet allo scopo di controllare sia il reperimento delle informazioni che la libertà d'espressione. Solo il 25 per cento dei cubani è in grado di navigare in rete e solo il 5 per cento delle abitazioni ha un collegamento a Internet.



Personalmente, mi ritrovo molto nel bel post di hidalgo, in particolare in questo passaggio

Quindi delle due l'una: o si osserva con occhio storico ed asettico ogni totalitarismo del 900, oppure si prende atto che una dittatura è una dittatura, malgrado qualche piccola forma di positività intrinseca e si condanna il totalitarismo in tutte le sue forme, e cioè sia quando è nero, che quando è rosso.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: VeniVidiLulic - 28 Nov 2016, 00:32
Letto Anderz e generalmente concordo (pur con diverse conclusioni e convinzioni), soprattutto perchè dice quello che ho cercato di scrivere io, fallendo nella costruzione del messaggio e decidendo di non postarlo per non venire nuovamente frainteso nell'esposizione, cioè questo:

Dopo Castro gli americani hanno iniziato una caccia alle streghe durata 30 anni che non ha praticamente risparmiato nessuno stato della regione (Colombia, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Granada, Argentina, Uruguay, Bolivia, Perù, Cile, ecc..), promuovendo i peggiori regimi e alimentando conflitti sanguinosi.

Ovvero che il castrismo ed i suoi derivati hanno prodotto una risposta brutale, magari intesa come "contenimento", parola tanto in voga ai tempi, non importa, perchè alla fine le due potenze ottennero entrambe quello che volevano (via i missili nato dalla turchia, via i missili sovietici da cuba), a cuba rimase la pagliuzza corta della quarantena che poi diventò un embargo di oltre 40 anni.
Intanto gli Usa si son trasfigurati nel corso del passaggio, proprio in quel periodo, e questa è stata la loro grande caduta, il compromettersi con regimi disgustosi e liberticidi come quelli in Cile e Argentina per combatterne un'altro, non ce n'era alcun bisogno di farlo, ma lo capirono troppo tardi.
La caduta fu Hoover, fu il cointelpro, furono i poteri assoluti dati alle agenzie per contrastare la minaccia rossa, fu il sostegno ai molteplici regimi liberticidi in america latina e non solo, oh, ne hanno fatte un mucchio di schifezze gli Usa in quel periodo.
La baia dei porci, o il tentativo di assassinare un dittatore, non le colloco tra queste.

Io tendo a diffidare dei tiranni che reprimono la propria gente, che paventano il nemico esterno come causa dei loro mali, che generano crisi con cui promuovere la propria agenda nel mondo, quali che siano i loro principi o le loro bandiere.
Per me i diritti umani non sono merce di scambio, per me castro non ha vinto, ma proprio per niente.
Avranno invece vinto i cubani se voltando pagina potranno avere la sanità, l'istruzione E la libertà.

@carib
Citazione
Sì, sono fortunati, loro. Perché è una questione di prospettiva: se nasci povero, malato, sfortunato, è meglio se nasci a Cuba. Molto meglio, proprio. Fuori da lì, muori e muori male. Un povero non vuole essere guatemalteco, haitiano, dominicano. Vuole essere cubano, credimi.

Grazie per il link, istruttivo e interessante.
Ho quotato la parte sopra come la più significativa, in quanto è oggettivamente un grande risultato per Cuba e per tutta la regione, non è giusto ne corretto negarlo, il mio dubbio rimane lo stesso, però: non si poteva raggiungere quello stesso obiettivo senza le carcerazioni e le condanne a morte dei dissidenti, senza provocazione nucleare, senza la creazione di un governo gigantico che controllasse le vite quotidiane degli abitanti?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 28 Nov 2016, 01:25
@ VVL

"La baia dei porci, o il tentativo di assassinare un dittatore, non le colloco tra queste."

"non si poteva raggiungere quello stesso obiettivo senza le carcerazioni e le condanne a morte dei dissidenti"

io in queste due affermazioni ci vedo una grossa contraddizione
cioè in pratica il tentativo di invasione che provocò morti (la maggior parte degli invasori ma anche di cubani residenti) va bene, gli n.x tentativi di uccidere un capo di uno stato sovrano vanno bene, a sto punto uno ti potrebbe dire che così facendo si giustificano pure le condanne a morte.


Sul discorso condanne a morte apro una parentesi avevo dei dati che non riesco a ritrovare, da cui si evinceva che le condanne a morte furono nella quasi totalità quelle post rivoluzione, una sorta di norimberga dei batistiani che si erano macchiati di carneficine nei confronti della popolazione civile ritenuta a torto o a ragione complice dei Barbudos, processi fors'anche spicci e su cui si può giustamente discutere,ma non è che venissero fucilati coloro che si erano opposti alla rivoluzione tout court

Poi in un passaggio condanni gli usa per le loro politiche repressive, però non quelle verso Cuba
in pratica se riescono nel loro intento di rovesciare i governi che reputano ostili li condanni , se non ci riescono la colpa è del governo che (ricorrendo anche a forme di repressione interne) riesce ad impedire che ciò avvenga, boh secondo me ti sfugge il fatto che nella maggior parte dei casi  la cosa gli riuscì (agli americani) anche sfruttando gli appoggi degli oppositori interni (più o meno in armi), di invasioni dirette ce ne furono eh (io ricordo Grenada ; Panama) ma spesso lo fecero grazie a golpe militari (Cile Argentina Uruguay Paraguay ecc ecc ) o a gruppi paramilitari interni (contras in nicaragua)

Comunque io alla tua domanda rispondo che "forse" la storia avrebbe avuto un corso diverso senza l'aggressione/i (che non è che fini' li la cosa, ci hanno provato in centinaia di modi), 
se mi sento continuamente minacciato reagisco in maniera pesante anche contro chi non mi minaccia
armi in pugno , d'altra parte la sindrome di accerchiamento non è che sia nata con la rivoluzione cubana
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 28 Nov 2016, 08:50
2- Il conto dovresti farlo tu, e ti renderesti conto (se fossi onesto intellettualmente) che la bilancia pende da una parte. Io i numeri, come vedi, li conosco bene anche perche' lavoro nel campo, a differenza tua che parli di "assenza di nozioni storiche" su un forum.


Intendiamoci, la mia posizione su Fidel, tutt'altro che idealizzata, è ben riassunta in questo articolo
http://inthesetimes.com/article/19672/fidel-castro-1926-2016-death-history-communist-party
quindi sono più che bendisposto a parlare criticamente del regime cubano.

Ma ad una condizione: che si tratti equamente la faccenda in rapporto al suo contesto.
Non accetto lezioni di libertà da chi poi giustifica anche di peggio.
L'autoritarismo di Castro ha generato sofferenza in migliaia di cubani? Si, senza dubbio.
Ma la sofferenza è una categoria utilizzata a uso e consumo della propaganda. Le politiche di austerity quanta sofferenza hanno generato in Europa? A chi è importato? Non si è giustificata la sofferenza come "male necessario" a misure "INEVITABILI"?
Per te è inaggirabile l'esigibilità di un debito finanziario anche se porta la gente a morire di fame? Forse è più inviolabile la "legge della finanza" della qualità della vita umana? Evidentemente si.
Si prendano i post quando si discuteva di debito.

Beh allora niente prediche sulla sofferenza generata nel difendere una rivoluzione e le sue conquiste davanti ad una serie irripetibile di attacchi alla sua esistenza. Ognuno ha le proprie "leggi inviolabili", evitiamo di usare la sofferenza per sventolare bandierine.

E visto che parli di numeri, diamo un po' di numeri.
Tu i numeri li conosci bene? Avessi citato mezza fonte.

Dici: 15'000 oppositori uccisi in 30 anni, decine di migliaia torturati.
Non citi la fonte perché dovresti dire che si tratta di quel farabutto quale è Courtois (Il libro nero del comunismo). Uno che, esattamente come ti proponi tu, ha la pretesa di leggere la storia da una parte sola, in modo semplicemente vergognoso e propagandistico.  Ti farà piacere che insieme a te lo prende a riferimento in termini di attendibilità il Secolo d'Italia.
Stranamente non citi, come qualche anno fa, quell'altra farabutta della Sanchez, ma evidentemente ormai si è palesato troppo chiaramente, per sua stessa mano, la sua totale inaffidabilità (non mi arrivano i dollari da washington, ueeee ueeeee, e come le compro le cose su amazon, ueeeeee).


Gli USA (Cuba Archive), non proprio gli amichetti di Castro, affermano che le esecuzioni siano state 9.000 e non distinguono nemmeno tra reati comuni e politici (per cui comprensivi dei reati di violenza sessuale e pederastia su minori, grande traffico di droga). Come si possa arrivare a 15mila lo sapete solo tu e Courtois.
Forse mettendoci dentro anche i morti durante la rivoluzione, cosa che sarebbe semplicemente folle.
Per fare un paragone, nella sola Argentina l'Operazione Condor di morti ne fece 30mila.
A cui andrebbero aggiunti Brasile, Paraguay, Bolivia, Cile, Uruguay, Perù.
Per un totale di 50mila persone uccise, 30mila desaparecidos e 400mila (QUATTROCENTOMILA) incarcerati e torturati (fonte: inchiesta del 1992 a cura del magistrato paraguaiano José Fernandez)
E in questi numeri non vengono contati gli interventi in centro america (Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, etc), altrimenti il numero raddoppia. Ma per te la bilancia pende da una parte sola (ahahaha, equo).
Ma tu che sei "informato dei fatti" di questo ne sarai sicuramente al corrente. Strano te ne scordi quando parli del castrismo.

Rispetto ai fuggiti non è sulla base di questo numero che puoi giudicare il regime laddove sei costretto dall'embargo, come testimonia il meraviglioso articolo postato da Carib (quello si, non propagandistico), alle peggiori restrizioni sotto ogni aspetto.
molti cubani sono scappati semplicemente perché non tolleravano più la vita sotto embargo.
Per quanto riguarda i dissidenti, beh, lasciami dire che basta vedere la comunità cubana di Miami per capire di chi si tratta.
Quelli sono il tuo riferimento per Cuba? Legittimo, a ognuno il suo. Io mi tengo volentieri Castro, criticandolo. Tu tieniti quelli se preferisci, evidentemente li ritieni un'ottima compagnia.


Sui diritti civili e sociali invece la mia fonte è Amnesty International, altra organizzazione che con Cuba non ci va proprio leggera, la tua evidentemente resta sempre e solo Courtois (ah, la molteplicità e la pluralità delle fonti...).
Amnesty in tutti i suoi rapporti pur criticando aspramente il regime sul piano dei diritti politici ha sempre evidenziato invece gli incredibili progressi del castrismo in termini di diritti sociali e civili (compresa scuola e sanità), ben più che in altri paesi americani, USA compresi.
Evidentemente quando parla di diritti politici Amnesty è credibile, per il resto diventa radical chic occidentale.

Sul com'è oggi: oggi Cuba vive sicuramente una cesura molto forte quanto problematica tra vecchie e nuove generazioni. Le vecchie sono attaccate alla rivoluzione, al regime e ai vantaggi che ha portato, anche perché ci sono ancora diverse persone che possono testimoniare quel che c'era prima.
Le giovani generazioni hanno invece subito il mito di Miami e del consumismo americano lì a due passi. E sono proprio loro ad aver riportato il "bordello" in ogni strada. Che è dunque proprio figlio del consumismo propagandato a tutto volume dall'amica Sanchez insieme ai suoi amici di Miami.
Parlate con i cubani di 50-60 anni di queste nuove generazioni e vedete che vi dicono. Non chiedete a FD, chiedete a loro.
Non lo affermo per criminalizzarli, è assolutamente comprensibile per chi nasce negli stenti e fuori dal contesto della guerra fredda essere sedotto da quel mito (Mito, perché poi quando attraversi il mar dei caraibi la Realtà è tutta un'altra cosa). Il punto è che risulta paradossale accollare al castrismo quello che è invece un prodotto del suo acerrimo nemico. Ieri come oggi e purtroppo sempre più domani.

Ma io immagino che tu, da informato dei fatti, tutte queste cose le sapessi già.
Chissà perché però hai detto solo una parte, quella che più faceva comodo al tuo discorso "trumpista".

 

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 28 Nov 2016, 09:22


al netto della necessaria precisazione di Carib su cui concordo, il tuo paragone resta sbagliato perché si rifiuta di vedere una differenza essenziale (la stessa che piu in generale fa essere equidistanti tra i cosiddetti opposti estremismi).

Pinochet, Franco, così come tutti i dittatori dell'America Latina appoggiati da kissinger e dagli USA che spiegano a Cuba cos'è la democrazia erano regimi il cui ruolo politico era tenere a bada la presa di potere da parte del popolo. E a tal fine non hanno esitato a massacrare quello stesso popolo, a buttarlo giu dagli aerei e farlo sparire, a torturarlo, a massacrarne ogni oppositore, bambini inclusi.
 
Castro rappresenta la presa di potere da parte del popolo.
E questo non perché di sinistra, ma perché basta vedere chi risultó e risulta avvantaggiato dal castrismo a Cuba e chi invece svantaggiato. Basta vedere le concrete misure adottate da castro, le sue politiche e i loro effetti, al di là della sua appartenenza (per altro più gesuita che marxista). :)

Basta poi vedere chi fa parte della famigerata "comunità di Miami", bande di criminali e ex latifondisti la cui malasorte per me è il minimo che gli si potesse augurare, il minimo. La borghesia ha un conto ben più alto da pagare di quanto effettivamente pagato a Cuba. Un decimo di quanto subito dai poveri cubani e dai poveri di tutto il latino america.
Gli stessi che oggi esultano perché, si sa, sul corpo del leone festeggiano i CANI.

allora FD è il concetto che quando si fa la frittata si rompano le uova che è sbagliato perché a quel punto deve valere sempre, non solo quando la frittata la faccio io o se è una piccola frittata
ovviamente i latifondisti erano su un aereo due ore dopo che aveva attraccato la granma a cuba ma che gli altri fossero criminali non è un'idea peregrina del resto era un crimine andare via da cuba
esiste un 20 % di popolo che non ama il socialismo, che gli vuoi fare?
c'è un'autostrada che porta a guantanamo  li carichi, immagino ci sia una recinzione tiri due serci "guarda questo gioca a baseball ed è convinto che in america fa un mucchio di soldi, quest'altro vuole venire al gaypride a san francisco, questo è medico e crede di guadagnare poco, questo gioca a pallavolo e vuole venire in italia (uno dei momenti più belli della mia vita è a fiumicino in uno stanzone con una grande nazionale cubana, non devo aver avuto una vita bellissima) aprite un attimo che ve li mandiamo dentro" e non è farina del mio sacco alcuni esponenti cubani dicevano che ci famo con questi, per me ci facevi un figurone e mostravi proprio quello che dici tu che eri diverso dagli altri

la favola della piccola isoletta che combatte contro il cattivo golia è valida finchè si parla di terza via quando cuba diventa marxista leninista si fa amici potenti per cui è un'isoletta che è meglio lasciar stare

la storia dei 635 attentati falliti invece è una pessima pubblicità per il sistema statale, se alla cia ci vogliono 635 tentativi per non ammazzare Fidel, come hanno fatto tutti questi danni in giro per il mondo, toccherebbe privatizzarla

carib non ho capito il nesso tra guerra partigiana e cuba
la guerra partigiana dura due anni e l'anno dopo quel fascio di Togliatti fa l'amnistia e nel 46 non si uccide più nessuno, a cuba nel 2003 ci sono le ultime tre condanne a morte per fuga
il neonato servizio segreto israeliano organizzo un avvelenamento in un campo di concentramento di ss con del pane al cianuro uccidendo una trentina di nazisti, io lo considero un grosso errore ma vale per me, c'è invece chi considera un buon nemico solo un nemico morto ma sono punti di vista

poi c'è l'ultima considerazione, uscire da cuba è complicato ma entrare no
se quello è il migliore dei mondi possibili, volendo evitare di farsi rovinare la vita dagli smartphones basta comprarsi un biglietto aereo
anzi ho un amico che ha fondato l'as roma club a l'avana, almeno i derby ve li potete vedere, in un'intervista disse che i cubani so riommici ma loro credono di essere miliardi
spero che non abbia fatto passare il concetto laziale fascista perché allora sono cazzi
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 09:54

Per fare un paragone, nella sola Argentina l'Operazione Condor di morti ne fece 30mila.
A cui andrebbero aggiunti Brasile, Paraguay, Bolivia, Cile, Uruguay, Perù.
Per un totale di 50mila persone uccise, 30mila desaparecidos e 400mila (QUATTROCENTOMILA) incarcerati e torturati (fonte: inchiesta del 1992 a cura del magistrato paraguaiano José Fernandez)

Ma porc pttn. Anche tu.. La fonte primaria è Martin Almada! Gli Archivi sono stati scoperti da Almada! Fernandez, su istanza di Almada, intimò alla polizia che li custodiva in un bugigattolo alla periferia di Asunciòn, di consegnarli alla magistratura. Ed è sempre Almada che, sebbene quasi completamente cieco per via dalle torture, ha dato una struttura a quell'ammasso informe di 700mila documenti. Fine OT isterico  :)

Aggiungo, da quel che si legge anche qui, appare chiaro che molti di noi sono stati educati ad accettare per buona la versione Usa. Quella in cui lo Stato nordamericano - PER DIRITTO DIVINO - si attribuisce il DOVERE di fare i propri porci (ops) comodi ovunque nel mondo.
Tornando a Castro. Dico solo che non l'ho mai apprezzato fino in fondo come persona. E non solo per via della sua formazione gesuita.
IMHO Fidel Castro è morto senza aver mai spiegato perché Ernesto Guevara è morto in Bolivia convinto di combattere per una rivoluzione.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 28 Nov 2016, 10:41
...
Intanto gli Usa si son trasfigurati nel corso del passaggio, proprio in quel periodo, e questa è stata la loro grande caduta, il compromettersi con regimi disgustosi e liberticidi come quelli in Cile e Argentina per combatterne un'altro, non ce n'era alcun bisogno di farlo, ma lo capirono troppo tardi.
La caduta fu Hoover, fu il cointelpro, furono i poteri assoluti dati alle agenzie per contrastare la minaccia rossa, fu il sostegno ai molteplici regimi liberticidi in america latina e non solo, oh, ne hanno fatte un mucchio di schifezze gli Usa in quel periodo.
...

Stai dicendo che gli USA sono diventati colonizzatori imperialisti sfruttatori di persone e risorse per combattere i cattivoni? Buoni che sbagliano?

Nel caso la schiavitù, con la deportazione di massa di generazioni di neGri dall'Africa e le leggi razziali devo essermele sognate. Come anche il genocidio dei nativi americani.

Odio chi dipinge una Nazione come il Grande Satana, ma altrettanto non capisco il dipingerla come la Grande Salvatrice.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 10:58
Sembra lo stesso pensiero di chi afferma che le Fosse Ardeatine furono colpa di chi mise la bomba in via Rasella.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 28 Nov 2016, 12:49
Non si può parlare della Cuba castrista senza parlare del contesto nel quale la rivoluzione è nata e il regime si è consolidato. Un'isola in tutti sensi, che ha sfidato un autentico gigante, un gigante che vedeva in Cuba un territorio di proprietà esclusiva dal 1898. Un'isola che, grazie a un manipolo di pazzi, ha conquistato la sua indipendenza sostanziale con un'impresa eroica e bellissima. I critici dicono che da un imperialismo Castro passò ad un altro imperialismo, ma un alleato distante migliaia di km, era una scelta obbligata che non bilanciava di certo l'inimicizia statunitense, nemmeno di striscio.

La rivoluzione cubana, al di là di ciò che è diventata nei decenni successivi alla sua affermazione, ha rappresentato un punto di svolta unico per tutta l’America latina e ha scatenato la violenta reazione di Washington in tutta la regione. Dopo Castro gli americani hanno iniziato una caccia alle streghe durata 30 anni che non ha praticamente risparmiato nessuno stato della regione (Colombia, Honduras, Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Granada, Argentina, Uruguay, Bolivia, Perù, Cile, ecc..), promuovendo i peggiori regimi e alimentando conflitti sanguinosi. È ovvio che il regime sia ricorso a metodi non proprio da democrazia liberale ma, d’altro canto, un'invasione fallita, diversi atti di terrorismo e il costante tentativo di assassinare Fidel sono atti di estrema gravità, atti di guerra.

Fidel Castro ha vinto, li ha sconfitti duramente e certamente lo ha fatto non risparmiando lacrime al proprio popolo, eppure alla fine ha dimostrato al mondo, e questo insegnamento è validissimo anche oggi, che un'altra strada rispetto a questo capitalismo globalizzato è possibile. E auspicabile, aggiungo io.

Caro anderz, prima di tutto ti saluto con piacere.
Sul tuo post di sopra, di cui come VVL condivido la logica ferrea ma non le conclusioni, e di cui apprezzo la lucidita' "di parte" (per cosi' dire), vorrei pero' sottolineare le parti che ho, appunto, evidenziato, e porti una domanda: fino a che punto e' lecito e accettabile, dal punto di vista del giudizio storico, giustificare e "comprendere" la repressione attuata in nome di un ideale (reale o irreale che sia..) o in nome della lotta all'oppressore (reale o presunto che sia)?
Perche' allora non applichiamo lo stesso metodo, che ne so, a Kim-Il-Sung? Quello c'aveva addirittura la guerra in casa, probabilmente dal punto di vista della realpolitik aveva giustificazioni ancora maggiori di Castro; e forse, semplicemente voleva che la Corea del Nord non diventasse come il Sud o Taiwan piegandosi al Diavolo USA... E che dire di Pol Pot? Aveva il Vietnam sotto casa e il "bordello" thailandese a pochi km, no?
Fino a che punto il contesto geopolitico o storico giustificano le atrocita' commesse da un regime? Quale e' "fuffa" e quale no? Ti leggo e ti saluto...



Come al solito mi tocca sopravvolare su tutte le imprecisioni (volute o no) che galleggiano nei tuoi posts, ma vabbe', facciamo finta di niente...
A parte una: che i morti ammazzati come oppositori politici siano stati 9000, 15000 o 30000 (come altri storici sostengono), cambia davvero qualcosa? Personalmente credo proprio di noi (non ho preso il "Libro nero" come fonte, e' un mio numero "medio" relativamente attendibile tra le varie fonti che conosco), anche perche' ti ricordo che stiamo parlando di un paese di 11milioni di abitanti. In altre parole, basandosi su stime, 1 essere umano su mille, piu' o meno, e' stato vittima del regime. Aggiungiamo i torturati, gli internati, gli "psichiatrizzati"? Gli esuli (ahno, quelli so' criminali...)?
Stiamo parlando COMUNQUE di numeri impressionanti IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE.

Ed e' anche IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE che la "bilancia pende da una parte"; saprai (visto che sei informatissimo) che in 30 anni sono stati circa 500 mila i militari cubani impiegati in aiuto dei peggiori regimi del pianeta (gia' citati sopra) per "difendere la rivoluzione" (che poi erano in difesa dei loro interessi...). In pratica, e' come se gli USA avessero impiegato NELLO STESSO PERIODO 12 milioni di militari. Ti rendi conto?
Ed e' questo approccio "totalitario" (tutti i numeri cubani del periodo 60-90 fanno paura, guarda...) ad aver portato lentamente ma inesorabilmente al crollo di un sistema che, finche' il rublodotto andava, "in qualche modo funzionava"; dal 92 e' inevitabilmente collassato, SIA come sistema socio-economico (le famose istruzione, sanita', ecc.: non funziona piu' un cazzo [Sharp, non ho dubbi a credere alla tua testimonianza che PROBABILMENTE risale agli anni '80], il turismo "bordellaro" che ha ormai divorato tutta l'economia cubana fino alla distorsione del doppio mercato) SIA come macchina dell'oppressione...

E arriviamo all'ultimo punto del discorso (che e' quello che mi interessa di piu'): davvero credi che le nuove generazioni cubane sono "semplicemente" inebetite dal fantoccio del consumismo?
La realta', caro mio, e' che fino ai primi anni '90 come detto il sistema "in qualche modo" funzionava; e per una certa fetta della popolazione la repressione era il prezzo da pagare (poi ci sarebbe da fare un discorso su "fantoccio comunista VS fantoccio consumista) per avere i benefici di cui sopra, sempre con la prospettiva in mente che un giorno (questo e' l'aspetto piu' importante di tutti, tu quoque ne parlasti personalmente con mia moglie, se non ricordo male...) il VERO COMUNISMO sarebbe arrivato e persino il Diavolo USA sarebbe stato sconfitto: senza guerra, solo con la realizzazione dell'ideale.
Le cose, alla lunga, non sono andate cosi': il rublodotto (quando parliamo dei paragani con altri paesi dell'America LAtina, ricordiamo che nessun paese dell'area ha usufruito di DECINE DI MILIARDI di investimenti e aiuti...) si e' rotto; il sistema e' imploso, l'economia e'collassata, la sanita' e l'istruzione non funzionano piu'; la criminalita' e' aumentata a dismisura (hai letto per caso Pedro Juan Gutierrez? Pure lui al soldo della CIA?...), prospettive non ce ne sono piu'; neanche la macchina repressiva funziona piu' tanto bene, ma a questo punto cosa importa...
Sai la verita'? Oggi, nel 2016, l'unica prospettiva che ha un giovane cubano e' quella di andarsene da un paese allo sfascio: che sia Miami (molti hanno parenti...), New York, il Canada, il Messico (200mila cubani residenti), la Rep.Dominicana, la Spagna o l'Italia.
Questo e' il risultato del sogno castrista; peggiore persino delle atrocita' commesse nei 30 anni di repressione "vera" (oddio, insomma...).

Vi leggo e vi saluto (ero entrato ieri per commenti e impressioni pre-derby, e sono finito qua)

PS: basta con la storia dell'embargo. please. L'embargo subito su una precisa scelta politica "spregiudicata" del regime (e mi collego a entrambi le parti del mio post). Fino al "solito 91", l'embargo non ha fatto mezzo danno, guarda caso...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 28 Nov 2016, 12:53
Sul post di sopra non sono riuscito a inserire il quote di FatDanny ovviamente (sopra a "come al solito...).
Solo per chiarire a chi mi riferisco nel seguito del discorso.
Titolo: Negazionisti di tutto il mondo unitevi!
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 13:36
[Il racconto di Lia De Feo prosequisce (http://www.lazio.net/forum/temi/lider-maximo-addio/msg2605448/#msg2605448) da pagina 5]

C’è chi ama (amava, gessù…) Fidel e chi lo detesta/detestava. E chi, la maggior parte, ha sentimenti ambigui, tra l’ammirazione e il rancore. Chi cambia idea ogni secondo. Perché, di fondo, i cubani sono orgogliosi delle loro conquiste. Sono orgogliosi di quello che hanno combinato. E fanno catenaccio, sono uniti, sono isolani. Ecco, sono isolani. Non capisci Cuba se non ti metti in testa questo: che sono isolani, e per loro il mondo è Cuba e tutto il resto c’è se serve, sennò può pure affondare. Vogliono scappare? In realtà vogliono viaggiare. Perché sono isolani, appunto. C’è tanto mondo che non hanno mai visto. E poi, certo, vogliono soldi. Vogliono comprare cose. Vogliono guadagnare, come è umano che sia. Ma poi vogliono tornare. I cubani muoiono di nostalgia, lontano da casa, dalla famiglia, dalla loro gente, dal loro riso e fagioli. Sono uniti da fare schifo, i cubani. E se si sentono minacciati, di più. Ne sanno qualcosa gli USA, che inasprirono l’embargo nel momento esatto in cui cessarono gli aiuti dall’URSS e a Cuba fecero, letteralmente, la fame. Speravano in una rivolta, gli USA. Si ritrovarono con un popolo che si rimboccò le maniche per l’ennesima volta e ne uscì in piedi, come sempre. Inventandosi cose come il pastrocchio di soia, ripugnante intruglio distribuito alla popolazione come “proteinas para el pueblo“. Perché poi sono pratici: il corpo ha bisogno di proteine, vitamine, carboidrati? In qualche modo li ingurgitavano. E nei parchi ci sono gli attrezzi per fare ginnastica, tipo palestra. E se non ci sono medicine, ricorrono alle piante, alla medicina naturale. Ne escono sempre. E si concedono pure il lusso di esportare i loro medici in Venezuela, come altri esporterebbero, chessò, rame, in cambio di petrolio venezuelano. Questo, hanno fatto i cubani: hanno esportato medici in cambio di petrolio. Perché questo è quello che hanno: la loro formidabile, benché odiosissima, gente. Suona retorico, lo so. Odio scriverlo, odio dirlo. Però è vero. Incredibilmente, è vero. Come, poi, questi medici, questi professionisti cubani riescano ad essere bravi nonostante ristrettezze di ogni genere (falla tu, ricerca, in un paese con internet a pedali) io non lo so e non l’ho capito. Ma ce la fanno.

Gli omosessuali, poi: a Cuba si celebra il Pride, per dire. Sono finiti gli anni 70, “Fresa y chocolate” fu girato con sovvenzioni statali, non scherziamo. Ma, soprattutto, ricordo una pubblicità progresso dello Stato, dei cartelloni esposti nelle farmacie che mi colpirono molto. Era una cosa sulla prevenzione dell’AIDS e c’era la foto di due gay che si baciavano. Ma a differenza dell’Europa, dove i due gay sarebbero stati giovani e bellissimi, nella foto cubana c’erano due signori di mezz’età, bruttini, normali. Due comuni cittadini, come li avresti potuti incontrare sul pianerottolo. Né giovani, né belli, né magri, niente. Due signori che si baciavano e un pacato invito all’amore che non escludeva la prevenzione. Sobrio. Rispettoso. Bello. Mi sembrò un esempio da seguire. Del resto, Cuba è molto poco patinata. Non ha neanche la pubblicità, se è per questo. Solo pubblicità progresso e grosse scritte motivazionali un po’ ovunque. E’ il buono dell’avere molto poco da comprare, nessuno cerca di convincerti a farlo.

Altrettanto stranianti mi paiono poi i discorsi degli stranieri che celebrano i cubani come un popolo di felici danzerini sempre di buon umore e simpatici, uh, che simpatici. Di buon umore? Io, gente stronza come all’Avana ne ho vista poca, in vita mia. Quando diventa chiaro che non li vuoi scopare, che non gli vuoi offrire da bere, che non ti caveranno una lira, tu diventi trasparente ma attorno a te si dispiega la realtà: gente affaticata, incazzosissima, arrogante o, semplicemente, con i cazzi suoi a cui pensare, come è giusto e normale che sia. No, non sono ciarlieri: puoi farti un’ora su un taxi collettivo strapieno senza che nessuno parli con nessuno. Puoi andare mille volte allo stesso bar senza scambiare una parola col barista. Ricevere una gentilezza gratis è rarissimo, ricevere un sorriso non interessato di più. Se sei in difficoltà attiri gli squali. E più è giovane, la gente, e più è stronza. Ecco, questa è una cosa importante: il divario tra i vecchi e i giovani, a Cuba. Con la crisi degli anni Novanta, il sistema scolastico cubano si ritrovò a piedi, come molte altre cose. Con il grosso dei maestri esportati in giro, ci si ritrovò con i ragazzi più grandi a fare lezione ai più piccoli, per dire, e a un generale decadimento dell’istituzione. Per questo e altri motivi, si percepisce uno stacco culturale importante tra i cubani da una certa generazione in giù. I giovani non valgono quanto i loro padri. E questo sarà un problema, in prospettiva. Poi, è vero, la gente fuori dall’Avana (o da Varadero, gessù) è meglio. Molto meglio. Ma i cubani sono, dicevo, isolani. Cocciuti, orgogliosi, quello che vuoi tu, ma non amichevoli. Ma manco per il cazzo, proprio. Se sono amichevoli, anzi, è meglio che ti preoccupi. Avranno i loro motivi, e sono motivi che non ti convengono. Esagero? Sì, un po’. Sintetizzare crea stereotipi, è ovvio. Però, ecco, stereotipo per stereotipo, quello dello [...] mi pare più azzeccato di quello del felice danzerino. Fermo restando che ballano benissimo, è ovvio.

Ma siamo sempre lì: se da una parte io li detestavo – a un certo punto li detestavo proprio tutti, senza eccezioni – dall’altra, poi, mi accorsi in fretta che, nel resto dell’America Latina, potevo usare il mio status di residente a Cuba come un’onoreficenza, una cosa che mi distingueva in positivo dalla massa europea. Soprattutto in Nicaragua. In Nicaragua, quando la gente scopre che vivi a Cuba si emoziona. Manca solo che ti abbracci. Perché, in un modo o nell’altro, tutti debbono qualcosa ai cubani. “Io mi sono laureato a Cuba, gratis!” “Mio padre è stato salvato da un medico cubano!” Una folla. Il Nicaragua trabocca di gente che in gioventù è stata presa e spesata da Cuba per studiare, che ha avuto vitto e alloggio gratis per anni, che ha con l’isola un debito a vita. E se tu vivi a Cuba, pare che ce l’abbiano anche con te, il debito. Ti trattano bene. Ti rispettano. I cubani sono rispettati, in America Latina. Se lo sono guadagnato. E alla fine, è questo: li rispetti. Io li rispetto. Non li amo, ma li rispetto. E quando hai girato per tutto il Centro America, e non ne puoi più di vedere bambini coperti di stracci, bambini che in Chiapas vanno a lavorare trascinandosi zappe più grandi di loro, bambini che circondano il Ticabus a ogni sosta della Panamericana armati di stracci e si mettono a lavarlo in cambio di un’elemosina, finisce che non vedi l’ora di tornarci, a Cuba, e di vedere finalmente bambini normali (la normalità è un concetto molto mobile), con l’uniforme lavata e stirata, belli pettinati con la riga a lato o le treccine e che vanno, tutti, A SCUOLA. Oppure a giocare. E che non lavorano. Mai. Riatterri a Cuba che trabocchi di rispetto. Lo dici al taxista che ti riporta all’Avana e lui è contento, rincara la dose: “E’ vero, noi ci lamentiamo e ci dimentichiamo del buono, ma è proprio vero. Anche i nostri portatori di handicap, non c’è confronto. E che dire della delinquenza, del narcotraffico? Siamo fortunati, noi.” Sì, sono fortunati, loro. Perché è una questione di prospettiva: se nasci povero, malato, sfortunato, è meglio se nasci a Cuba. Molto meglio, proprio. Fuori da lì, muori e muori male. Un povero non vuole essere guatemalteco, haitiano, dominicano. Vuole essere cubano, credimi.
[prosequisce (http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380)]
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 28 Nov 2016, 14:17

Come al solito mi tocca sopravvolare su tutte le imprecisioni (volute o no) che galleggiano nei tuoi posts, ma vabbe', facciamo finta di niente...
A parte una: che i morti ammazzati come oppositori politici siano stati 9000, 15000 o 30000 (come altri storici sostengono), cambia davvero qualcosa? Personalmente credo proprio di noi (non ho preso il "Libro nero" come fonte, e' un mio numero "medio" relativamente attendibile tra le varie fonti che conosco), anche perche' ti ricordo che stiamo parlando di un paese di 11milioni di abitanti. In altre parole, basandosi su stime, 1 essere umano su mille, piu' o meno, e' stato vittima del regime. Aggiungiamo i torturati, gli internati, gli "psichiatrizzati"? Gli esuli (ahno, quelli so' criminali...)?
Stiamo parlando COMUNQUE di numeri impressionanti IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE.

Ed e' anche IN RAPPORTO ALLA POPOLAZIONE che la "bilancia pende da una parte"; saprai (visto che sei informatissimo) che in 30 anni sono stati circa 500 mila i militari cubani impiegati in aiuto dei peggiori regimi del pianeta (gia' citati sopra) per "difendere la rivoluzione" (che poi erano in difesa dei loro interessi...). In pratica, e' come se gli USA avessero impiegato NELLO STESSO PERIODO 12 milioni di militari. Ti rendi conto?
Ed e' questo approccio "totalitario" (tutti i numeri cubani del periodo 60-90 fanno paura, guarda...) ad aver portato lentamente ma inesorabilmente al crollo di un sistema che, finche' il rublodotto andava, "in qualche modo funzionava"; dal 92 e' inevitabilmente collassato, SIA come sistema socio-economico (le famose istruzione, sanita', ecc.: non funziona piu' un cazzo [Sharp, non ho dubbi a credere alla tua testimonianza che PROBABILMENTE risale agli anni '80], il turismo "bordellaro" che ha ormai divorato tutta l'economia cubana fino alla distorsione del doppio mercato) SIA come macchina dell'oppressione...

E arriviamo all'ultimo punto del discorso (che e' quello che mi interessa di piu'): davvero credi che le nuove generazioni cubane sono "semplicemente" inebetite dal fantoccio del consumismo?
La realta', caro mio, e' che fino ai primi anni '90 come detto il sistema "in qualche modo" funzionava; e per una certa fetta della popolazione la repressione era il prezzo da pagare (poi ci sarebbe da fare un discorso su "fantoccio comunista VS fantoccio consumista) per avere i benefici di cui sopra, sempre con la prospettiva in mente che un giorno (questo e' l'aspetto piu' importante di tutti, tu quoque ne parlasti personalmente con mia moglie, se non ricordo male...) il VERO COMUNISMO sarebbe arrivato e persino il Diavolo USA sarebbe stato sconfitto: senza guerra, solo con la realizzazione dell'ideale.
Le cose, alla lunga, non sono andate cosi': il rublodotto (quando parliamo dei paragani con altri paesi dell'America LAtina, ricordiamo che nessun paese dell'area ha usufruito di DECINE DI MILIARDI di investimenti e aiuti...) si e' rotto; il sistema e' imploso, l'economia e'collassata, la sanita' e l'istruzione non funzionano piu'; la criminalita' e' aumentata a dismisura (hai letto per caso Pedro Juan Gutierrez? Pure lui al soldo della CIA?...), prospettive non ce ne sono piu'; neanche la macchina repressiva funziona piu' tanto bene, ma a questo punto cosa importa...
Sai la verita'? Oggi, nel 2016, l'unica prospettiva che ha un giovane cubano e' quella di andarsene da un paese allo sfascio: che sia Miami (molti hanno parenti...), New York, il Canada, il Messico (200mila cubani residenti), la Rep.Dominicana, la Spagna o l'Italia.
Questo e' il risultato del sogno castrista; peggiore persino delle atrocita' commesse nei 30 anni di repressione "vera" (oddio, insomma...).

Vi leggo e vi saluto (ero entrato ieri per commenti e impressioni pre-derby, e sono finito qua)

PS: basta con la storia dell'embargo. please. L'embargo subito su una precisa scelta politica "spregiudicata" del regime (e mi collego a entrambi le parti del mio post). Fino al "solito 91", l'embargo non ha fatto mezzo danno, guarda caso...

continuo a registrare da parte tua l'assenza di qualsiasi riferimento puntuale, dato statistico, elemento concreto se non il dato dei cubani all'estero (che si spiega con l'embargo e le condizioni di vita a cui ha costretto i cubani, scandaloso dire non abbia avuto effetti prima del 91. Semplicemente scandaloso. Ci sono fior fior di dati socioeconomici a dimostrare l'esatto contrario).

Non ti piace fuffa, meglio favola?
È una fuffa/favola perché senza dati o riferimenti puntuali si può dire tutto e il suo contrario.
Anche le generalissime "imprecisioni" a cui fai riferimento fanno parte della favola. Facessi io lo stesso con gli Usa ci vorrebbe un secondo ad arrivare al grande satana.
Il giudizio storico è altra cosa dalla narrazione propagandistica.
Il grande satana è narrazione propagandistica, la politica estera americana del secondo dopoguerra, purtroppo, è qual cosa di ben più concreto e drammatico.
Ti invito a produrre numeri, dati, riferimenti a supporto della tua narrazione. Esistono organi internazionali indipendenti che forniscono le statistiche, vediamo cosa dicono su sanita, scuola, condizione dei poveri.
Vediamo cosa dice l'Onu e le sue agenzie. O anche loro sono radical chic occidentali?
Senza dati il tuo discorso è coincidente con quello di un Trump qualsiasi.
Fuffa. Non come offesa, ma come dato di fatto. Hai raccontato la storiella made in usa. Storiella e storia sono due cose diverse.

C'è poco da fare: dal punto di vista dei POVERI (l'unico che a me interessi) l'esperienza cubana è tra le migliori che l'America abbia vissuto, USA compresi ovviamente. Stacce (o dimostra il contrario, ma non con le storielle).

E andiamo alle altre questioni.
Perché specificare il numero dei morti? Perché, come tu stesso dici (per poi smentirti mezza riga dopo) le proporzioni sono importanti quando si tratta di propaganda e io ti ho voluto rispondere pan per focaccia.
Se è un fatto di proporzioni, dare numeri sballati conta eccome.
Inoltre specifico ulteriormente.
Se parliamo di dissidenti in seno al popolo io mi rammarico anche se il loro numero fosse pari a 1, e purtroppo è stato ben più alto a Cuba il prezzo pagato da costoro.
Ingiustificabile, PERÒ. Contestualizzabile si.
OT
 Ti faccio notare che se si parla di israele e delle limitazioni a cui sottopone l'intero popolo palestinese anzitutto da parte TUA è un fioccare di contestualizzazioni, a prescindere da numeri e proporzioni. Quando si parla di cuba, guarda caso, lo stesso discorso non vale. Chissà come mai...
EOT
Se invece ci riferiamo a latifondisti, speculatori vicini a batista, investitori americani e solidali vari per me castro poteva anche appenderli per le strade tipo banderuole, io avrei accolto la notizia con gaudio. E con questo rispondo anche a giovanni: non è questione di destra/sinistra o di dover stabilire quel che è eticamente sbagliato attraverso una linea che chiunque oltrepassa sbaglia.
Io non sto parlando di etica, ma di politica. Non è una denuncia etica dell'omicidio, che è altro argomento. Per questo ritengo corretto il paragone di Carib con la resistenza.

Io assumo consapevolmente un punto di vista di parte, quello dei poveri. Non è che i morti di sinistra sono legittimi e quelli di destra sono uno scandalo.
Più semplicemente dal mio punto di vista particolare i morti fatti per rompere il giogo tirannico del profitto e a favore del potere popolare sono legittimi perché inevitabili, gli altri no.
Inevitabili perché quel potere avrebbe altrimenti reagito con la violenza esattamente come ha fatto altrove (dalla comune di Parigi al Cile passando per il Sud America e la grande russia).
È assolutamente scontato che chi non condivide questa parzialità non sarà d'accordo.
Come chi non condivide la resistenza non riterrà legittimi i morti fatti dai partigiani.
Come chi condivide la politica Usa magari riterrà necessaria l'operazione condor.

Sono tutte posizioni lecite, che esprimono un giudizio prima ancora che sull'evento su chi esprime quella posizione.

Io non ho alcun problema ad esprimere e difendere una posizione per cui è lecita anche la violenza per rompere il dominio del profitto e difendere le conquiste di popolo.
E sono pronto a farlo sul piano storico dalla rivoluzione francese in avanti (in punta di ghigliottina) così come su Cuba o i soviet.

Che cambia allora col fascismo? Gli interessi e i valori che vuoi difendere o che vuoi abbattere. Solo e unicamente quelli. E per come la vedo io non è affatto poco.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: kelly slater - 28 Nov 2016, 14:48
Piccolo break tra filoamericani e filocubani:
non tutti quelli che hanno conosciuto l'esilio la prigione o la morte
erano criminali fasci filoamericani spacciatori di miami.
Anche gli anarchici hanno subito la stessa sorte, cosi' come tanti altri
"diversamente socialisti" che pensavano che la rivoluzione fosse stata una gran cosa
ma che prima o poi sarebbe dovuta arrivare anche la liberta' di parola, opinione, associazione.
Tale liberta' arrivo' corcaxxo e chi non è d'accordo è un nemico del popolo e ha preso i soldi dagli yanquis.

Sul discorso del consenso popolare è verissimo che il regime comunista cubano abbia goduto di tale consenso, ma ricordo che anche mussolini per un buon tratto lo ha avuto e ancora di piu' hitler.
L'argomento del consenso popolare, quando l'alternativa è se ti dice bene l'esilio, non è proprio questo gran argomento.

Io cari Fat e Carib, che pure sento come due tra i netter piu' vicini a me idealmente chiedo: quando andiamo a dire che la riforma costituzionale prevede comunque un carattere lievemente autoritario ci ricordiamo cos'e' stata ed è Cuba, in quanto ad autoritarismo?
Ce lo ricordiamo che queste belle discussioni che facciamo qua sopra a Cuba non sarebbero state possibili, ne nel 59' ne nel 2016?
Titolo: Re: Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 14:50
Io - per esempio - purtroppo in questo momento non riesco a trovare il documento del Dipartimento di giustizia Usa in cui si stima nel numero di 1.300.000 le persone affette da disturbi psichici presenti nelle carceri statunitensi, a fronte di 70mila malati ricoverati nelle cliniche specializzate in tutto il Paese. Altrimenti potrei ipotizzare che negli Stati Uniti la dissidenza interna si combatte in maniera molto più mascherata, rispetto, per dire, a Cuba, Cina o Russia. E potrei anche dire che vivere negli Usa è pericoloso, considerando che stando a quel che scrive il NyT (http://www.nytimes.com/2008/04/23/us/23prison.html) nel 2008, nelle prigioni Usa risiede il 25% della popolazione carceraria mondiale (2,3 mln). Però, appunto, poiché mi manca la pezza d'appoggio, mi taccio.
Un po' come ha fatto Fidel rispetto alla fine di Guevara.


Io cari Fat e Carib, che pure sento come due tra i netter piu' vicini a me idealmente chiedo: quando andiamo a dire che la riforma costituzionale prevede comunque un carattere lievemente autoritario ci ricordiamo cos'e' stata ed è Cuba, in quanto ad autoritarismo?
Ce lo ricordiamo che queste belle discussioni che facciamo qua sopra a Cuba non sarebbero state possibili, ne nel 59' ne nel 2016?
amico mio, io ti ho risposto già. Qui sopra facciamo belle discussioni grazie alla guerra partigiana e alla Costituzione del 1948 (sì lo so è del '63). Quando terminerà la guerra che gli ha dichiarato lo Stato più (im)potente del pianeta, ne riparliamo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 28 Nov 2016, 15:08

Caro, noto con piacere che hai letto e risposto solo alle prime 10-12 righe del mio (troppo) lungo post...
Quando si dice la Nemesi!  :beer:

Comunque, come ho scritto sopra, dopo essermi anni fa imparentato direttamente con gli ex-sovietici (come sai), ora sono anche impraentato indirettamente con i cubani. Diciamo che ho una prospettiva "interna" in casa, e la seconda parte del mio post si basa (anche) su quello.

kelly: se con filoamericani ti riferisci a me, hai preso un granchio (altrimenti, nulla).

carib: vuoi aprire un cazzo di topic sugli Stati Uniti Fascisti d'America e evitare di andare sempre Off Topic? Grazie.

EDIT: niente, non riesco a inserire citazioni. Vabbe' si capiva.
Titolo: Re: Lider maximo addio
Inserito da: kelly slater - 28 Nov 2016, 15:21
Quando terminerà la guerra che gli ha dichiarato lo Stato più (im)potente del pianeta, ne riparliamo.

Non si potrebbe continuare a combattere il demonio a stelle e strisce senza carceri esili ed esecuzioni per chi dissente?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 28 Nov 2016, 15:30
Piccolo break tra filoamericani e filocubani:
non tutti quelli che hanno conosciuto l'esilio la prigione o la morte
erano criminali fasci filoamericani spacciatori di miami.
Anche gli anarchici hanno subito la stessa sorte, cosi' come tanti altri
"diversamente socialisti" che pensavano che la rivoluzione fosse stata una gran cosa
ma che prima o poi sarebbe dovuta arrivare anche la liberta' di parola, opinione, associazione.
Tale liberta' arrivo' corcaxxo e chi non è d'accordo è un nemico del popolo e ha preso i soldi dagli yanquis.

Sul discorso del consenso popolare è verissimo che il regime comunista cubano abbia goduto di tale consenso, ma ricordo che anche mussolini per un buon tratto lo ha avuto e ancora di piu' hitler.
L'argomento del consenso popolare, quando l'alternativa è se ti dice bene l'esilio, non è proprio questo gran argomento.

Io cari Fat e Carib, che pure sento come due tra i netter piu' vicini a me idealmente chiedo: quando andiamo a dire che la riforma costituzionale prevede comunque un carattere lievemente autoritario ci ricordiamo cos'e' stata ed è Cuba, in quanto ad autoritarismo?
Ce lo ricordiamo che queste belle discussioni che facciamo qua sopra a Cuba non sarebbero state possibili, ne nel 59' ne nel 2016?

se leggi il link che ho postato nella prima risposta a fabichan vedrai che il giudizio è tutt'altro che esente da critica.
Quella è la mia posizione compiuta su Cuba e castro.

Quello che non accetto è sentire la propaganda finto democratica mutuata da regimi che fanno, in altra chiave, come e peggio. Cambia solo la narrazione. Accettare la loro critica pelosa è prestare il fianco al veleno che porta con sé.
Altra cosa è se un anarchico, il quale dice peste e corna dei regimi occidentali, dice peste e corna di Castro. Ne rispetto coerenza e analisi critica, perché non riscontro in essa alcuna contraddizione paradossale, nessuna mistificazione, al di là di quanto io possa essere d'accordo.

Detto questo dire che la discussione come la nostra OGGI a Cuba non è possibile è un'esagerazione, te lo dico con cognizione di causa. Se fosse come dici tu gentaglia come la sanchez, davvero finanziata dagli Yankees, sarebbe sparita prima ancora di postare cazzate su internet.
Che ci sia stato un periodo fortemente autoritario è indiscutibile e non giustificabile, lo ripeto, ma a me pare che la cosa non possa prescindere dal contesto e sia riscontrabile da ambedue le parti una fase di questo tipo (il maccartismo dice qualcosa?).
Facciamo questa ipotesi: se un liberale qualsiasi degli attuali governanti occidentali subisse ingerenze esterne quali quelle subite da Castro cosa farebbe? Guardate cosa è successo in Francia per un unico (terribile) attentato. Pensate a 30 anni vissuti con una minaccia analoga, cosa avrebbero prodotto?

Il punto è che qui marxismo, comunismo, liberalismo o fancazzismo non ci azzeccano nulla. Qualsiasi regime, anche il più democratico, faticherebbe a rimanere tale dinanzi a tanta pressione. Castro non era un santo o il più democratico leader sulla terra ma mettere prima questo del contesto, laddove il contesto avrebbe avuto nel liberalismo esiti anche peggiori (si veda cosa accadde altrove) mi sembra pretestuoso.

Chiudo sul paragone con l'Italia: la differenza è che io non nego il problema, i difensori del liberalismo si. E comunque dammi un regime in cui non esistono affamati né esclusi e io ti dico che lo considero un balzo in avanti rispetto a noi dalle proporzioni astronomiche. Nonostante i tablet, gli smartphone, le tv al led e tutte le lucine con cui piace drogarci, a me per primo.
Io me drogo (de lucine e de altro) proprio per stordirmi e non pensare a cosa c'è dietro le lucine. Non so, forse me farebbe decisamente meglio Cuba. Anche in versione autoritaria.

Caro, noto con piacere che hai letto e risposto solo alle prime 10-12 righe del mio (troppo) lungo post...
Quando si dice la Nemesi!  :beer:

Comunque, come ho scritto sopra, dopo essermi anni fa imparentato direttamente con gli ex-sovietici (come sai), ora sono anche impraentato indirettamente con i cubani. Diciamo che ho una prospettiva "interna" in casa, e la seconda parte del mio post si basa (anche) su quello.


ho letto, ho letto, ma il tuo racconto "diretto" non lo rende meno favola.
La stessa identica rivoluzione, lo stesso identico evento storico, cambia completamente in base a chi lo racconta.
La tua percezione della cosa cambierebbe completamente se la prospettiva "interna" te la desse un militante del "Movimento 26 luglio", un ex dirigente dello stato cubano negli anni '70, un ex latifondista o un ex pescatore.
Quattro vite plausibili a Cuba, quattro storie della rivoluzione completamente differenti. Non un po', completamente. Quale sarebbe quella vera? tutte e nessuna.
Esattamente per questo basare il racconto su una roba del genere equivale ad una favola.

E' come se io volessi raccontare gli USA con gli occhi di un ferroviere di inizio '900 iscritto all'IWW.
Ne uscirebbe fuori uno stato dispotico al pari della russia stalinista, uno stato che si confronta con i lavoratori che chiedono salario sparando per ucciderli e che usa il potere in modo tirannico.
Gli USA sono solo questo? In generale no, per il ferroviere di inizio '900 iscritto all'IWW in buona parte si.
La microstoria, se utilizzata in modo strumentale, è una mistificazione bella e buona dei processi storici. O quantomeno una sua raffigurazione parziale. Per essere onesta deve quantomeno dichiarare la propria parzialità così che si possa fare la tara.
Io ad esempio lo faccio sempre: chiaro che il mio giudizio sugli USA è dettato più da come l'ha vissuti il ferroviere dell'IWW che il manager o il consulente finanziario di Wall Street.

Per questo ti parlavo di statistiche, dati, riscontri (se vuoi tentare un discorso generale).
Esistono organismi e organizzazioni internazionali imparziali. Usa quelle, no?
In alternativa quantomeno dichiara la tua parzialità così che ognuno sia libero di fare la tara.
O a fare una delle due huston, abbiamo un problema?
Titolo: Re: Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 15:44
Non si potrebbe continuare a combattere il demonio a stelle e strisce senza carceri esili ed esecuzioni per chi dissente?
Anche i partigiani fucilavano le persone, secondo una logica che circola liberamente in questo topic i nazifascisti erano dissidenti. Il demonio non esiste e vedo che si continua a far fatica a mettere insieme dinamiche estremamente connesse. Forse perché si crede realmente nell'esistenza del diavolo? Se cito gli Usa è solo per invitare a contestualizzare geopoliticamente e sociopoliticamente le scelte fatte dall'amministrazione Castro in materia di sicurezza nazionale. Giudicare la vicenda politica di Castro facendo finta che gli Stati Uniti in America Latina tra il 1959 e il 1989 non hanno combinato quello che hanno combinato o è ignoranza, o è disonestà intellettuale. Oppure è opera di mefistofele? E questo lo dico senza stare a ricordare quello che hanno dovuto soppertare i cubani per mano Usa e dei cubani collaborazionisti (quelli che dopo il 1959 diventano come per miracolo dissidenti...) nei 100 anni precedenti lo sbarco del Granma.
Titolo: Re: Lider maximo addio
Inserito da: genesis - 28 Nov 2016, 16:13
Anche i partigiani fucilavano le persone, secondo una logica che circola liberamente in questo topic i nazifascisti erano dissidenti. Il demonio non esiste e vedo che si continua a far fatica a mettere insieme dinamiche estremamente connesse. Forse perché si crede realmente nell'esistenza del diavolo? Se cito gli Usa è solo per invitare a contestualizzare geopoliticamente e sociopoliticamente le scelte fatte dall'amministrazione Castro in materia di sicurezza nazionale. Giudicare la vicenda politica di Castro facendo finta che gli Stati Uniti in America Latina tra il 1959 e il 1989 non hanno combinato quello che hanno combinato o è ignoranza, o è disonestà intellettuale. Oppure è opera di mefistofele? E questo lo dico senza stare a ricordare quello che hanno dovuto soppertare i cubani per mano Usa e dei cubani collaborazionisti (quelli che dopo il 1959 diventano come per miracolo dissidenti...) nei 100 anni precedenti lo sbarco del Granma.

Pure prima del 1959, per quanto riguarda l'America Centrale.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 28 Nov 2016, 17:31
non ho tempo di leggere tutte le reply, solo una precisazione
@Fabichan
la situazione in questione era del 2012 mese di agosto (ultimo mio viaggio in RD, ma ho contatti giornalieri con svariate amicizie)mi sembra di ricordare che la cosa risaliva a due anni prima famo 2010 massimo 2009
(posso sempre richiedere l'anno esatto)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 28 Nov 2016, 18:25
Gli americani e i sovietici durante la guerra fredda hanno fatto danni praticamente ovunque. Noi europei occidentali eravamo nel “lato giusto” dello schieramento “blu" e, tutto sommato, abbiamo vissuto un periodo di grande benessere economico e un relativo ampliamento dei diritti, proprio perché il nostro benessere doveva essere destabilizzante per i regimi dell’est. In America Latina è andata in maniera notevolmente diversa, gli americani semplicemente aggiornarono la dottrina Monroe al nuovo equilibrio mondiale, soprattutto dopo la rivoluzione cubana, che ovviamente fu vista da Washington come un incendio da spegnere con tutti i mezzi a disposizione. Non c’è molta differenza rispetto a ciò che fecero i sovietici in Europa Orientale, se non a livello di modus operandi, a Mosca erano vecchia scuola e mandavano ancora i carri armati, a Washington agivano con servizi segreti e finanziamenti a fondo perduto a tutti i peggiori criminali del continente.

@fabichan
Intanto ciao anche a te.
Io parto dal presupposto che la rivoluzione cubana sia partita con intenzioni nobili e abbia rappresentato il primo strappo vero di un intero continente a 60 anni di big stick policy e banana wars, un valore assoluto che prescinde dalla guerra fredda. Come ho scritto anche sopra, gli americani in Sud e Centro America non erano gli americani liberatori dell’Europa, seguirono agende completamente diverse. Ora, ovvio che a me italiano “globalizzato”, cresciuto con la libertà di parola come valore assoluto starebbe parecchio sul cazzo vivere in un posto dove comunque la mia libertà individuale è nei fatti un valore relativo, inoltre  non giustifico repressioni, omicidi e violenze; però non stiamo parlando di Europa e non stiamo parlando di un paese realmente “in pace”, perché un embargo di quel tipo, le minacce di almeno 6 presidenti americani, e un’invasione vera renderebbero qualsiasi governo di qualsiasi colore paranoico.
Il paragone con Kim Il Sung, ad esempio, scricchiola. Soprattutto perché la guerra tra le due Coree fu una guerra per procura tra Est e Ovest e il regime di Kim, almeno all’inizio, era emanazione diretta del potere staliniano, lui stesso era un agente sovietico e suo figlio nacque in Siberia, senza poi considerare la reazione di Mao quando le truppe americane raggiunsero il confine con la Cina. Pure la storia di Pol Pot si sviluppò attorno all’inimicizia tra i due principali regimi rossi del mondo e soprattutto a causa di un altro scontro tra superpotenze.
Poi a livello di diritti umani nemmeno può esistere il paragone, questo lo sai benissimo.

Non ho riletto, sicuro ci sono pacchi di refusi.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: cartesio - 28 Nov 2016, 18:54
http://www.amnesty.it/Diritti-umani-a-Cuba-eredita-che-lascia-Fidel-Castro

Diritti umani a Cuba: l'eredità che lascia Fidel Castro

I risultati raggiunti da Fidel Castro nel miglioramento dell'accesso di milioni di cubani ai servizi pubblici sono stati mitigati dalla sistematica repressione delle libertà fondamentali
....
Il governo continua a limitare l'accesso a Internet allo scopo di controllare sia il reperimento delle informazioni che la libertà d'espressione. Solo il 25 per cento dei cubani è in grado di navigare in rete e solo il 5 per cento delle abitazioni ha un collegamento a Internet.


Hai perso le utlime righe:

 
Dopo l'istituzione del governo provvisorio, nel 1959, Castro organizzò i processi contro gli esponenti dei passati governi, che si conclusero con centinaia di esecuzioni sommarie. Rispondendo alle proteste internazionali e all'accusa che molti dei processi erano stati irregolari, Castro replicò: "La giustizia rivoluzionaria non si basa su precetti legali ma su convincimenti morali. Non stiamo mettendo a morte innocenti od oppositori politici, ma assassini che se lo meritano".

Cuba mantiene la pena di morte per gravi reati anche se il suo uso si è progressivamente ridotto durante la leadership di Fidel Castro.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: dopesmokah - 28 Nov 2016, 19:15
Società utopiche e perfette non esistono. Se è vero che è facile applaudire la rivoluzione dal divano di casa, credo sia però ancora più facile dire che "senza libertà, chissenefrega di mangiare e curarsi": la fame tocca conoscerla, prima. IMHO, naturalmente.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 19:24
Hai perso le utlime righe:

 
Dopo l'istituzione del governo provvisorio, nel 1959, Castro organizzò i processi contro gli esponenti dei passati governi, che si conclusero con centinaia di esecuzioni sommarie. Rispondendo alle proteste internazionali e all'accusa che molti dei processi erano stati irregolari, Castro replicò: "La giustizia rivoluzionaria non si basa su precetti legali ma su convincimenti morali. Non stiamo mettendo a morte innocenti od oppositori politici, ma assassini che se lo meritano".

Cuba mantiene la pena di morte per gravi reati anche se il suo uso si è progressivamente ridotto durante la leadership di Fidel Castro.

Però ci dev'essere un refuso, forse il ricorso alla pena di morte si è progressivamente ridotto durante la leadership di Raul.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 28 Nov 2016, 19:41
Peraltro segnalo che sul "Rapporto 2015-2016 di Amnesty international" - che ho qui davanti a me - nel capitolo "Cuba" non compare il paragrafo "Pena di morte".
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 28 Nov 2016, 19:47
Peraltro segnalo che sul "Rapporto 2015-2016 di Amnesty international" - che ho qui davanti a me - nel capitolo "Cuba" non compare il paragrafo "Pena di morte".

Non ho controllato ma credo che non venga più applicata dal 2000 per reati comuni. Mi sa che le ultime condanne sono state quelle dei dirottatori nel 2003
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 29 Nov 2016, 08:56
Hai perso le utlime righe:

 
Dopo l'istituzione del governo provvisorio, nel 1959, Castro organizzò i processi contro gli esponenti dei passati governi, che si conclusero con centinaia di esecuzioni sommarie. Rispondendo alle proteste internazionali e all'accusa che molti dei processi erano stati irregolari, Castro replicò: "La giustizia rivoluzionaria non si basa su precetti legali ma su convincimenti morali. Non stiamo mettendo a morte innocenti od oppositori politici, ma assassini che se lo meritano".



ma se è per questo possiamo anche rilanciare con le parole di Guevara alla sessione plenaria dell'ONU del dicembre 1964, in cui rivendica le fucilazioni di appartenenti e collaboratori del regime di batista e il diritto di Cuba di avere armamenti al pari modo dei suoi vicini.

Io mi riferivo esattamente a questo con le parole di ieri: se per fucilazioni intendiamo quelle immediatamente successive alla caduta del regime di Batista io non ne condanno manco mezza e reputo tremendamente ipocrita farlo (o parecchio ignorante sul piano storico).
E' la drammatizzazione morale di una necessità storica che in Occidente è stata diffusa a mo' di storiella con tanto di musica emotional in sottofondo per gettare cattiva luce sulle rivolte di popolo, come se la stessa identica cosa non abbia riguardato gli stessi regimi liberali occidentali.


Qualsiasi cambio di regime, QUALSIASI, porta con se la necessità di rendere impraticabile il ritorno del regime precedente attraverso la sua eliminazione, anche fosse soltanto per evitare una successiva guerra civile dovuta alla riorganizzazione dei deposti (i quali solitamente, buttando un occhio al passato, non restano a guardare).

Anche l'istituzione dei regimi liberali ha avuto un processo analogo.
Resistenza in Italia. Eliminazione gerarchi nazisti in Germania (a partire da Norimberga). Rivoluzione francese. Rivoluzione americana. Guerra civile americana (la fucilazione come strumento di esecuzione di massa nasce qui). Rivoluzione messicana. ecc ecc

Non è questione che per fare la frittata devi rompere le uova, è questione che le ova vecchie devono proprio sparire dalla realtà, altrimenti se ripresentano marce.
Oggi questo discorso è criminalizzato perché deve passare il concetto che l'attuale regime sia quello definitivo, "la fine della storia", non è altro che un ulteriore strumento di controllo.
Legittimo crederlo sul piano politico (anche se a me non convince manco per idea), ma quantomeno si mantenga la lucidità in termini di prospettiva storica.

C'è invece un enorme differenza nell'eliminare chi la pensa diversamente sul piano politico.
E' proprio un'altra cosa (e una delle differenze fondamentali con i fascismi).
Una cosa è eliminare i dissidenti, un'altra è eliminare il Potere che si vuole abbattere.
Faccio questo esempio così forse ci capiamo: giusto per me fucilare i fascisti nel '45.
Se in un domani ipotetico si instaurasse un regime socialista in italia e fucilasse quelli di casapound sarebbe un crimine. Perché costoro, per quanto oppositori radicali del regime nascente, non rappresentano alcun potere in essere. Sono semplici dissidenti. Ucciderli è tirannico.
Uccidere i fascisti nel '45, i seguaci di batista nel '59, realisti e aristocratici nella rivoluzione francese, ecc. è semplicemente agire in conseguenza all'abbattimento di un potere tirannico. E' la precondizione necessaria alla democrazia. Altrimenti si è degli illusi.

Divertente vedere come si venga sempre accusati di utopia, ma poi quando si parla in termini molto concreti a dimostrazione che non si aspira ad un sogno buonista ma a un qualcosa di molto concreto a quel punto scatta lo shock.
Ma di cosa vi shockate? Del fatto che qualsiasi regime politico, compreso il vigente, nel raggiungere il potere elimina quello precedente? Ma dove avete visto mai nella storia un potere decaduto che sopravvive???
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 29 Nov 2016, 09:38
.. Ma dove avete visto mai nella storia un potere decaduto che sopravvive???

(http://cronologia.leonardo.it/storia/a1929g.jpg)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 29 Nov 2016, 09:42
 :lol: :lol: :lol: :lol:

E infatti...
Il che dimostra l'assoluta necessità di quanto sostengo.

 ;)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 29 Nov 2016, 10:46
ma scusate non saprò scrivere ma a questo punto non so neanche leggere
ma chi ha scritto che in uno scontro militare non ti devi permettere di ammazzare l'avversario?
i partigiani chiedevano la resa e chi non si arrendeva veniva passato per le armi e chi lo critica?
dove è stato scritto? però i plotoni d'esecuzione devono avere un tempo abbastanza circoscritto come è avvenuto in italia se durano 50 anni poi non ti puoi offendere se vieni chiamato macellaio
E' stato detto che a cuba mancano alcune libertà tra cui quella sessuale e quella di andarsene, quella di pensarla come ti pare non è neanche contemplata ovviamente se stai in un sistema a partito unico
ma dire queste cose non ti fa diventare amico di kissinger e nixon e un fautore delle politiche nord americane degli ultimi 80 anni
gli amici forse è il caso che uno se li sceglie da solo
probabilmente molti americani pensano di aver aiutato il sud e centro america, del resto se hanno votato trump ci credono
ma italiani che considerano il neocolonialismo americano una fortuna per le americhe non ce ne stanno molti e non scrivono qui
il neocolonialismo americano è stato meno negativo del colonialismo spagnolo e portoghese solo per una questione di numeri e di tempo
io il centroamerica non lo conosco proprio ma il sud lo conosco benino e ho un appunto che mi è capitato spesso di tirare fuori in questo genere di discussioni
sugli elicotteri che tiravano i dissidenti nel mar della plata, negli stadi a santiago del cile con le armi puntate, negli squadroni della morte in brasile e in quant'altro vogliate voi non c'è un nordamericano
per cui è probabile che l'assenza di politiche nordamericane non renderà quei posti molto migliori da come sono oggi
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: cartesio - 29 Nov 2016, 11:04
(http://cronologia.leonardo.it/storia/a1929g.jpg)

Risposta pertinente e fulminante, permessa dall'imprecisione dell'affermazione di FD.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 29 Nov 2016, 11:10
Risposta pertinente e fulminante, permessa dall'imprecisione dell'affermazione di FD.

ma imprecisione deche?
La Resistenza mica è stata combattuta contro il Vaticano.
Era scontato che intendessi il potere politico, non potere in generale.

E comunque, come dimostra la battuta di carib, un potere che non viene abbattuto se ripropone sullo stomaco come la caponata alle tre de notte.
In una rottura politica l'eliminazione del potere precedente è inevitabile a prescindere dal taglio del potere nascente, che sia socialista, liberale o pastafariano.

ma scusate non saprò scrivere ma a questo punto non so neanche leggere
ma chi ha scritto che in uno scontro militare non ti devi permettere di ammazzare l'avversario?
i partigiani chiedevano la resa e chi non si arrendeva veniva passato per le armi e chi lo critica?
dove è stato scritto? però i plotoni d'esecuzione devono avere un tempo abbastanza circoscritto come è avvenuto in italia se durano 50 anni poi non ti puoi offendere se vieni chiamato macellaio
E' stato detto che a cuba mancano alcune libertà tra cui quella sessuale e quella di andarsene, quella di pensarla come ti pare non è neanche contemplata ovviamente se stai in un sistema a partito unico
ma dire queste cose non ti fa diventare amico di kissinger e nixon e un fautore delle politiche nord americane degli ultimi 80 anni
gli amici forse è il caso che uno se li sceglie da solo
probabilmente molti americani pensano di aver aiutato il sud e centro america, del resto se hanno votato trump ci credono
ma italiani che considerano il neocolonialismo americano una fortuna per le americhe non ce ne stanno molti e non scrivono qui
il neocolonialismo americano è stato meno negativo del colonialismo spagnolo e portoghese solo per una questione di numeri e di tempo
io il centroamerica non lo conosco proprio ma il sud lo conosco benino e ho un appunto che mi è capitato spesso di tirare fuori in questo genere di discussioni
sugli elicotteri che tiravano i dissidenti nel mar della plata, negli stadi a santiago del cile con le armi puntate, negli squadroni della morte in brasile e in quant'altro vogliate voi non c'è un nordamericano
per cui è probabile che l'assenza di politiche nordamericane non renderà quei posti molto migliori da come sono oggi

sulla durata delle fucilazioni sono d'accordo che debba essere il più limitata possibile. Ma occorre aggiungere che dipende pure dalla situazione: in Italia (meglio sarebbe dire in Europa) fu circoscritta anche perché le possibilità di un ritorno erano decisamente più limitate, il nazifascismo uscì dalla seconda guerra mondiale con le ossa rotte.
Ed in ogni caso fammi dire che l'amnistia togliattiana fu decisamente prematura e se un certo fascismo strisciante sopravvisse negli anni successivi nell'ossatura istituzionale e burocratica italiana (si pensi alla repressione durissima durante il governo Scelba) fu proprio grazie a questa sciocchezza. Il fascismo andava estirpato in modo molto più radicale.

sul partito unico sono d'accordo, è ingiustificabile.
Sulla mancanza di libertà sessuale a cuba risponde perfettamente la lettera postata da carib che dimostra quanto sia propagandistico utilizzare questo argomento: a cuba c'è molta più libertà sessuale (oggi) che in tantissimi stati liberali, la repressione degli anni '70 (ignobile) è paragonabile a quella vissuta in tanti stati non socialisti, per cui non capisco il sottolinearla come fosse specifica del socialismo o del castrismo.
L'ultimo passaggio invece non l'ho capito: stai sostenendo che gli USA non c'entrano niente coi desaparecidos?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: ES - 29 Nov 2016, 12:00
Ho un domanda che mi assilla : chi decide cosa?
 
Sono riflessioni pericolose, secondo me, il Giusto rischia di trovarsi capovolto.

Scritto questo, che devo al mio amore incondizionato per il rispetto, Fidel costituì scudo al capitalismo.

Uomo di trincea, Paese di trincea.
Il mio anticapitalismo radicato non può che avermelo reso intimamente vicino.

Intimamente.

Ciao, rip.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rugiule - 29 Nov 2016, 12:36
Trovo aberrante lo sviluppo del topic.
Fidel nel cuore.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 29 Nov 2016, 14:51
FD:
guarda che quando ho detto che non hai letto (o almeno non hai risposto) la seconda parte del topic, non mi riferivo certo alla mia esperienza personale: mi riferivo a quando parlavo di assenza di futuro, prospettive; di giovani cubani che vorrebbero vedere il mondo, viaggiare, scegliere di fare la propria vita, seguire i propri sogni, anche arricchirsi (perche' no?). E per farlo sono costretti a scappare, o accettare la triste realta' di un paese in declino...

Statistiche: ma che statistiche vuoi? Sai benissimo che per dati macroeconomici un'economia pianificata non puo' essere comparabile a economie di mercato; quindi tutti i dati su PIL ecc., sono inutili nel caso di Cuba.
Dati su corruzione, criminalita' ecc. non esistono perche' il regime non li diffonde.
L'indice di sviluppo umano, secondo i dati che ho io (ci lavoro) Cuba e' 8' in America LAtina, ormai poco sopra la tanto vituperata Rep.Dom.; idem per quanto riguarda l'aspettativa di vita (78.2 contro 77.8); la poverta' assoluta e' all'1.5% rispetto al 2.5%... insomma, non sti gran numeri.
Vogliamo aggiungere, per tornare al discorso di sopra, che tutti i membri del Politburo (esiste ancora) sono ultra-ottantenni? Questo dato statistico non dice nulla? (ovviamente e' solo simbolico, nel contesto del mio discorso)

PEr quanto riguarda tutto il resto del tuo discorso, e' chiarissimo (e ci hai spiegato piu' volte in modo mooolto articolato) che la tua posizione e' puramente ideologica; non la condivido ne' nel merito (la realta' attuale dice altro che la dialettica poveri-oppressi-buoni contro ricchi-oppressori-cattivi) ne' nel metodo (le mie posizioni, ti assicuro, non sono affatto ideologiche, ma fondate solo su esperienze personali e professionali), ma ti riconosco una certa onesta'...
Tranne un punto che non capisco:


Io me drogo (de lucine e de altro) proprio per stordirmi e non pensare a cosa c'è dietro le lucine. Non so, forse me farebbe decisamente meglio Cuba. Anche in versione autoritaria.


Perche' non ce vai veramente?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 29 Nov 2016, 15:01


@fabichan
Intanto ciao anche a te.
Io parto dal presupposto che la rivoluzione cubana sia partita con intenzioni nobili e abbia rappresentato il primo strappo vero di un intero continente a 60 anni di big stick policy e banana wars, un valore assoluto che prescinde dalla guerra fredda. Come ho scritto anche sopra, gli americani in Sud e Centro America non erano gli americani liberatori dell’Europa, seguirono agende completamente diverse. Ora, ovvio che a me italiano “globalizzato”, cresciuto con la libertà di parola come valore assoluto starebbe parecchio sul cazzo vivere in un posto dove comunque la mia libertà individuale è nei fatti un valore relativo, inoltre  non giustifico repressioni, omicidi e violenze; però non stiamo parlando di Europa e non stiamo parlando di un paese realmente “in pace”, perché un embargo di quel tipo, le minacce di almeno 6 presidenti americani, e un’invasione vera renderebbero qualsiasi governo di qualsiasi colore paranoico.
Il paragone con Kim Il Sung, ad esempio, scricchiola. Soprattutto perché la guerra tra le due Coree fu una guerra per procura tra Est e Ovest e il regime di Kim, almeno all’inizio, era emanazione diretta del potere staliniano, lui stesso era un agente sovietico e suo figlio nacque in Siberia, senza poi considerare la reazione di Mao quando le truppe americane raggiunsero il confine con la Cina. Pure la storia di Pol Pot si sviluppò attorno all’inimicizia tra i due principali regimi rossi del mondo e soprattutto a causa di un altro scontro tra superpotenze.
Poi a livello di diritti umani nemmeno può esistere il paragone, questo lo sai benissimo.


E' chiaro che le differenze ci sono e sono evidenti, anche se andrebbero anch'esse contestualizzate (la storia dell'Asia non e' quella dell'America LAtina...)
In realta', gli esempi non erano dei paragoni, erano solo finalizzati a porti la domanda "filosofica", diciamo cosi', a cui in realta' non hai risposto pienamente.

Poi, se vogliamo dirla tutta, almeno con la Corea del Nord il paragone sta in piedi, date le differenze del caso: anche loro erano minacciati dal nemico potente (o impotente), legati economicamente a doppio filo all'URSS (che lo fossero piu' di Cuba e' ovvio, sono confinanti e, pensa, nell'ex URSS c'erano quasi un milione di cittadini di origine coreana...); anche da loro istruzione e sanita' erano universali (a differenza del Sud).
Castro espresse piu' volte vicinanza e fratellanza nei confronti di Kim-Il-Sung, che considerava un grande leader... addirittura, indovina qual e' l'unico paese al mondo che ha dichiarato lutto nazionale alla morte di Castro?

Comunque, non mi interessava tanto questo aspetto, quanto la domanda iniziale su repressione/oppressione e ideologia.

Ora vi saluto veramente.  ;)
Titolo: Re:Negazionisti di tutto il mondo unitevi!
Inserito da: carib - 29 Nov 2016, 15:30
[Cuba narrata da Lia De Feo prosequisce (http://www.lazio.net/forum/temi/lider-maximo-addio/msg2605676/#msg2605676) da pagina 6]

Cosa si può dire di Fidel nel giorno della sua morte? Questo, probabilmente: che ha dato un senso allo sfuggente concetto di “cubanità”. Concetto che i cubani inseguivano da un secolo, prima che arrivasse lui. Che ha preso un popolo che lottava per la sua indipendenza da cent’anni – prima contro gli spagnoli e subito dopo, come una grottesca beffa, contro gli USA che ne presero il posto – e lo ha reso, per la prima volta nella sua storia, indipendente. Parliamo un po’ di questo, di cosa è la “cubanità”. I cubani sono figli di due popoli entrambi sradicati, spagnoli e africani, piombati su un’isola dove gli indigeni erano scomparsi praticamente subito e senza quasi lasciare traccia. Sono il risultato dell’incontro/scontro e poi mescolanza di europei venuti a fare soldi e di africani trascinati come schiavi. Sarebbero un’accozzaglia di storie e culture diverse, di radici sradicate, di bianchi e neri, schiavisti e schiavi, violentatori e violentati, se tutte queste storie e queste culture non si fossero mischiate, se tutti non fossero andati a letto con tutti, se l’immenso meticciato che ne è derivato non si fosse unito, a un certo punto, nel nome della lotta per l’indipendenza. Cuba è giovane. Diceva uno dei suoi grandi intellettuali, Fernando Ortiz: “Tutto quello che in Europa è successo nell’arco di millenni, a Cuba è successo in soli quattro secoli“. Cuba non ha storia che non sia di appena ieri, non ha spiritualità come la intendono i popoli antichi, non ha religione che non sia un minestrone di riti mischiati, non ha un colore, una faccia, un’identità che non sia quella dell’essere cubani, appunto. Qualsiasi cosa ciò voglia dire. E diceva sempre Ortiz: “La cubanità non la dà la nascita, in un paese come il nostro, né la residenza, il colore, non te la dà nessun dato oggettivo. La cubanità te la dà la volontà di essere cubano“. E’ cubano chi ha voluto costruire Cuba. E Cuba, quindi, ha cominciato a nascere nel 1860, quando bianchi e neri insieme hanno cominciato a lottare contro la Spagna. Insieme, questo è importante. Lì è stato lo spartiacque. E l’hanno combattuta per 30 anni, fino al 1898. Quando sono arrivati gli USA, che fino ad allora se ne erano rimasti a guardare tifando per lo più Spagna, e hanno sfilato la vittoria ai cubani. Hanno dichiarato guerra a una Spagna ormai sfiancata, l’hanno sconfitta e si sono presi Cuba. I cubani, quindi, invece di una vittoria si sono trovati davanti a un passaggio di consegne. Invece della loro costituzione si sono ritrovati l’Enmienda Platt, e un padrone nuovo a cui obbedire.

Però i cubani sono cocciuti, come dicevo. Per i cinquanta anni successivi si sono rotti la testa studiando, protestando, guerreggiando – la rivoluzione fallita del ’30 – e ancora e ancora, tra due dittature e mille governi-fantoccio, mentre la loro economia dipendeva dagli USA, mentre persino il razzismo si accodava a quello degli USA impiantando l’apartheid che gli spagnoli mai avevano conosciuto, mentre sull’isola dilagavano il gangsterismo e la corruzione e le carceri erano piene – allora, mica oggi! – di oppositori politici. E poi è arrivato Fidel, la cui storia è talmente folle che sembrerebbe finta, se non fosse invece reale e documentabile. Si cita spesso “La Storia mi assolverà”, credo il più delle volte senza averlo letto. E’ l’autoarringa con cui lui, ben prima della Rivoluzione, spiegò ai giudici che lo avrebbero condannato il perché dell’assalto alla caserma Moncada, fatto da lui, il fratello piccolo Raul e un manipolo di studenti, studentesse, ragazzi vari, e finito malissimo. E’ la fotografia della Cuba sotto Batista e gli USA. E’ una dichiarazione di intenti – o, all’epoca, di sogni – ed è, soprattutto, l’autoritratto di un gigante. E’ molto difficile leggerlo, sapere che quell’uomo stava entrando in carcere e non sentire un rispetto immenso. Poi vennero l’uscita dal carcere, l’esilio in Messico, l’acquisto di una barchetta (Il Granma) con cui partire, stipandola all’inverosimile, all’assalto di Cuba, lo sbarco (su cui il Che disse: “Fu più che altro un naufragio”), la polizia di Batista che stermina i naufraghi, Fidel che alla fine si ritrova con – boh, vado a memoria – meno di venti superstiti e dice: “Ce l’abbiamo fatta, vinciamo sicuro.” E vince. Sul serio. E, per la prima volta nella sua storia, Cuba diventa uno Stato sovrano. Questo, è stato il punto.

E poi vince ancora, e ancora, e ancora. Contro gli USA. Prendendoli sempre, incessantemente, per il culo. Gli USA proiettano propaganda anticastrista sul loro palazzone all’Avana? Castro fa circondare il palazzone da bandiere più alte, una per ogni stato che all’ONU si è dichiarato contrario all’embargo, e così lo impacchetta rendendolo praticamente invisibile. Gli USA mandano navi al largo di Mariel per prendere dissidenti in fuga e mostrarli al mondo? Fidel fa svuotare tutte le carceri e i manicomi di Cuba e ne spedisce gli ospiti tutti da loro, riempiendo gli USA di matti e delinquenti comuni cubani. La lista è infinita, la vicenda umana di Fidel anche. Il rapporto tra USA e Cuba, alla fine, è strano. Ma strano forte.

Gli USA e Cuba si amano e si odiano, sembrano parenti in lite. I primi hanno sempre voluto mettere le mani sui secondi, prima cercando di comprare Cuba alla Spagna, poi prendendosela con le cattive. I secondi hanno sempre sofferto l’ingombrante ombra e le mire squalesche dei vicini, e hanno fatto tutto quello che un popolo può umanamente fare per farsi trattare alla pari. Cuba non ha voluta fare la fine di Puerto Rico, tutto qui. Non ha voluto essere una colonia. Ma, alla fine, la sua storia recente è stata comunque pesantemente condizionata dagli USA. Avrebbero chiesto aiuto all’URSS, virando fortemente sulle posizioni sovietiche, se non avessero dovuto difendersi dagli USA? Avrebbero avuto bisogno di un partito unico per 50 anni se non avessero avuto bisogno di essere tanto compatti dinanzi a un nemico tanto potente? E come sarebbe, oggi, Cuba, se non uscisse da 60 anni di embargo? Se è riuscita a dare cibo, salute e istruzione a tutti i suoi cittadini NONOSTANTE l’embargo, cosa avrebbe fatto senza il limite, l’impoverimento a cui è stata condannata? Voi lo sapete? Io no, francamente. Quello che so, è che l’embargo li ha compattati ancora di più. E, conoscendoli, non era difficile da capire.

Però ho visto un sacco di cittadini USA, a Cuba, e ben prima che Obama aprisse il paese. Col cappello in mano e colmi di ammirazione, li ho visti. Che arrivano per dei corsi di studio all’università, o da soli, passando per il Messico per non farsi scoprire dalle proprie autorità. Perché gli statunitensi non potevano andare a Cuba per ordine degli USA stessi, ma lo Stato cubano li ha sempre fatti entrare, facendo col visto lo stesso giochino che Israele fa con chi non vuole il timbro d’entrata sul passaporto: te lo dà su un pezzo di carta. E ho visto un sacco di cubani che desideravano andarci, negli USA, e fare soldi, vedere l’abbondanza, visitare i parenti. Sono talmente vicini, in linea d’aria, che sembra incredibile.

Io, alla fine – e concludo questa lunga riflessione che oggi mi era proprio necessaria – di Cuba ho capito questo: che la devi rispettare, sennò prendi calci in culo. Tiri fuori il peggio dai cubani, se li prendi contropelo. E che questo orgoglio infinito, cocciuto, cazzuto, fa parte del sentire dell’isola ma Fidel lo ha saputo compattare, dargli sfogo e direzione. Lui ha preso un popolo costretto a passare da una bandiera all’altra e ne ha fatto una cosa diversa: il popolo che ha vinto, quello che si è guadagnato l’indipendenza e l’ha difesa, quello che ha ottenuto le uniche, grandi conquiste sociali dell’America Latina, quello che più si è schierato contro il razzismo, quello che ha fatto sognare mezzo pianeta, quello che non si capisce come abbia fatto ma, in qualche modo, ce l’ha fatta. Ha preso una colonia e ne ha fatto uno Stato. Molto, molto orgoglioso di sé. Ha commesso errori? Certo. Avrebbe potuto fare di meglio? Sì. I cubani hanno sofferto? Sì, ma l’alternativa era essere Puerto Rico o peggio. E avevano combattuto troppo, e troppo a lungo, per potere accettare di essere Puerto Rico. So’ gente orgogliosa, che gli vuoi dire.

Per quanto possa sembrare paradossale, io non pensavo che Fidel potesse morire. Pensavo che avrebbe seppellito pure me. Mi fa proprio uno strano effetto, questa morte, ed essendo io una donna del Novecento penso che, stavolta, di giganti non ne rimane proprio nessuno. Ora: i cubani di oggi, i giovani cubani di oggi, saranno all’altezza della storia incredibile che gli lascia Fidel?  Io credo che lui abbia cercato anche, riuscendoci spesso, di tirare fuori il meglio dal proprio popolo. Di dargli disciplina, serietà, educazione, cultura. Di fare di un popolo caraibico il popolo serio per eccellenza di tutta l’area. Operazione non facilissima, va detto.

Lascia un popolo povero ma viziato, nonostante la cura da cavallo degli anni Novanta. Che non paga bollette, che ha la sopravvivenza assicurata, che si crede ‘sto cazzo. E che è umanamente e culturalmente in declino da un po’. Dove le differenze razziali, dagli anni novanta in poi, si sono accentuate. Da quando le rimesse dell’estero sono diventate vitali, e si dà il caso che il grosso dei cubani emigrati fosse bianco e abbia, quindi, mandato denaro alle famiglie bianche, mettendo loro e solo loro in condizione di partire con la piccola impresa. Un popolo che ha più aspettative che voglia di lavorare, e a cui il turismo – soprattutto quello italiano, e va detto a nostro disonore – ha fatto un gran male.

Non so cosa ne sarà di Cuba, se i suoi “difetti” la aiuteranno anche stavolta o se, senza il carisma del suo Padre della Patria, diventerà il paesello qualsiasi che tanti sperano che diventi. Temo la generazione cresciuta negli anni Novanta. Se Cuba va al macero, sarà per loro. Ma se questo dovesse accadere, sarebbe una gran perdita per il mondo intero. Sono degli stronzi, pensano solo agli affari loro, ti venderebbero al macello se solo potessero – e lo fanno appena possono – e tuttavia, pur di essere fighi, hanno dato tanto. Per un’italiana che non li regge ci sono cento cittadini del Terzo Mondo che devono loro qualcosa. Da sessanta anni, rendono il pianeta più vario e più vero.

Io credo che si sentano abbastanza male, oggi, i cubani. E che ne abbiano tutti i motivi.

Tocca invece invidiare un po’ il Padreterno, se c’è, ché finalmente se lo vede là, ‘sto famoso Fidel, e finalmente può farci due chiacchiere. Non ha aspettato poco, decisamente. E mi piace immaginare che, tra i due, il più curioso sia il Padreterno. 
[Fonte (http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380)]

**

In conclusione ci vedo bene questa vignetta. Me l'hanno girata i due orfani di Juan Montiglio, il capo scorta del Gap di Allende l'11 settembre 1973. Sopravvissuto alla Moneda, è stato arrestato dopo la resa dai golpisti di Pinochet ed è desaparecido dal 13 settembre
(http://preview.ibb.co/fMY2qa/15241799_1405060446185259_4969072662667525028_n.jpg) (http://ibb.co/hu9aAa)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Thorin - 29 Nov 2016, 15:38
Da quel che posso capire dalla discussione, le dittature piacciono sempre a chi non le vive.

Fidel ha avuto molti meriti, credo sia impossibile negare lo stato della cultura e della medicina sull'isola, ma si è anche macchiato di crimini orrendi, ne più ne meno dei suoi omologhi di destra.

Io, prima di osannare una persona del genere, ci penserei.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: porga - 29 Nov 2016, 16:53
io, da sempre, seguo poco e non mi appassiono ai topic di RIP che poi si trasformano in altro
sia chiaro, non mi piacciono proprio i topic di RIP e reputo che le discussioni che ne derivano dovrebbero avere la nobiltà di un topic proprio

detto ciò, fidel è morto, pace

in questo topic ho trovato molti spunti di riflessione - seppur annegati nelle solite polemiche procontro -

l'ultimo, in ordine temporale, è questo
tutti i membri del Politburo (esiste ancora) sono ultra-ottantenni? Questo dato statistico non dice nulla?
che mi riporta ad un discorso fatto con un tassinaro all'avana
lui, sessantenne disilluso cresciuto nella cuba che noi occidentali vedevamo come - alternativamente - un paradiso o un carcere (ma va detto, conosco molte persone di destra, anche estrema, che hanno rispetto di quell'esperienza, perlomeno di come è nata), dicevo, lui rimproverava ai fratelli castro proprio questo: malgrado sia una paese molto giovane anagraficamente, a cuba non c'è stato un vero e proprio ricambio generazionale nei quadri governativi e del partito, perché le paranoie relative all'accerchiamento hanno fatto si che i fratelli castro si contornassero solo di inutili numeri tre o quattro e non abbiano permesso la crescita di un numero uno - o magari due - alternativo
così che, oggi, il cambiamento epocale che cuba sta attraversando (e che l'amministrazione obama stava accelerando) viene governato da un ottantenne
in pratica è come se la cina si fosse fermata a deng xiaoping
(ovvio come la situazione economica sia imparagonabile)
 
altro spunto di riflessione mi arriva dal sempre ottimo anderz:
Io parto dal presupposto che la rivoluzione cubana sia partita con intenzioni nobili e abbia rappresentato il primo strappo vero di un intero continente a 60 anni di big stick policy e banana wars, un valore assoluto che prescinde dalla guerra fredda. Come ho scritto anche sopra, gli americani in Sud e Centro America non erano gli americani liberatori dell’Europa, seguirono agende completamente diverse. Ora, ovvio che a me italiano “globalizzato”, cresciuto con la libertà di parola come valore assoluto starebbe parecchio sul cazzo vivere in un posto dove comunque la mia libertà individuale è nei fatti un valore relativo, inoltre  non giustifico repressioni, omicidi e violenze; però non stiamo parlando di Europa e non stiamo parlando di un paese realmente “in pace”, perché un embargo di quel tipo, le minacce di almeno 6 presidenti americani, e un’invasione vera renderebbero qualsiasi governo di qualsiasi colore paranoico.
nei miei due anni moscoviti, ho parlato con molte persone "orfane" del regime sovietico e, ovviamente, con molti giovani che invece se ne fottevano sia del passato regime che di ogni piccola limitazione alla più piccola libertà passasse loro per la testa
la cosa che mi stupiva era il fatto che, pur essendo cresciuti in un clima che contravveniva a molte di quelle libertà enunciate da anderz, molte persone rimpiangevano non quelle mancanze ma l'idea stessa che avessero vissuto in un periodo più equo e nella sciamanica attesa di un miglioramento che non arrivava mai
sappiamo che l'equità era solo di facciata - l'intelligentcija, gli alti membri del partito ed i futuri siloviki, vivevano gustando molti di quegli agi che molti di noi in occidente non si potevano permettere - e sappiamo che l'utopia è rimasta tale

quindi, leggendo l'ottimo articolo della de feo, mi viene da pensare che il sistema cubano franerà proprio dove è franato quello russo - post el'cin - ovvero, nella non omogenizzazione di due differenti blocchi generazionali (e, badate bene, il limes non è una precisa fascia d'età): quello governato attraverso il controllo assoluto delle informazioni e quello ingovernabile, non assoggettabile, perché in grado di reperirle da se (magari pure errate)

certo a cuba questa velocità - che, per esempio, è stata maggiore nei paesi arabi del mediterraneo - è a 56k, ma da quello che ho visto il gap è segnato
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 29 Nov 2016, 19:09
@fabichan
In realtà penso di aver risposto, ma forse volevi una specie di “regola unica” che, in tutta onestà non sono in grado di formulare. Io in questi casi sono ultrarelativista; ci sono troppi parametri da prendere in considerazione. Il fatto che tu metta tra parentesi le parole reale e presunto dopo il termine oppressore significa forse che tu, in fondo, non sei realmente convinto che le politiche USA in Centroamerica siano state davvero oppressive. 
Io non sono un apologeta di Castro che, per carità, ha un lato oscuro parecchio ingombrante, però bisogna dire che la controparte ha contribuito non poco a incattivirlo.


Ciao Porga!  :beer:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PARISsn - 29 Nov 2016, 21:22
dico solo una cosa....leggetevi l' articolo della De Feo che carib sta postando e poi zitti e  mosca...che a parla' male di fidel e di cuba...fate solo brutta figura....
http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380 (http://contropiano.org/interventi/2016/11/27/omaggio-a-fidel-086380)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 29 Nov 2016, 23:45
@fabichan
In realtà penso di aver risposto, ma forse volevi una specie di “regola unica” che, in tutta onestà non sono in grado di formulare. Io in questi casi sono ultrarelativista; ci sono troppi parametri da prendere in considerazione. Il fatto che tu metta tra parentesi le parole reale e presunto dopo il termine oppressore significa forse che tu, in fondo, non sei realmente convinto che le politiche USA in Centroamerica siano state davvero oppressive. 
Io non sono un apologeta di Castro che, per carità, ha un lato oscuro parecchio ingombrante, però bisogna dire che la controparte ha contribuito non poco a incattivirlo.


OK, ora ho capito; prima non era chiarissimo...

Quando ho scritto "reale o presunto" non mi riferivo specificamente a Cuba, ma piu' ingenerale.
Nello specifico, posso dire che riguardo Cuba negli ultimi 20-25 anni la minaccia era presunta e basta (Cuba non e' praticamente esistita nell'agenda del Dip. di Stato dagli anni 90 fino a Obama); mentre, ad esempio, in Nord Corea la minaccia di Satana era piu' che reale, direi realissima (anche dovuto al fatto che ci sono in giro una dozzina di testate nucleari che potrebbero cancellare i 12milioni di abitanti di Seoul in poche ore...).
Nei 2-3 decenni precedenti al contrario: in Asia l'equilibrio tra le potenze funzionava benissimo come deterrente, mentre Castro era la spina nel fianco del continente americano.
Insomma, in 50 anni le cose cambiano.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 30 Nov 2016, 01:37
sulla durata delle fucilazioni sono d'accordo che debba essere il più limitata possibile. Ma occorre aggiungere che dipende pure dalla situazione: in Italia (meglio sarebbe dire in Europa) fu circoscritta anche perché le possibilità di un ritorno erano decisamente più limitate, il nazifascismo uscì dalla seconda guerra mondiale con le ossa rotte.
Ed in ogni caso fammi dire che l'amnistia togliattiana fu decisamente prematura e se un certo fascismo strisciante sopravvisse negli anni successivi nell'ossatura istituzionale e burocratica italiana (si pensi alla repressione durissima durante il governo Scelba) fu proprio grazie a questa sciocchezza. Il fascismo andava estirpato in modo molto più radicale.

sul partito unico sono d'accordo, è ingiustificabile.
Sulla mancanza di libertà sessuale a cuba risponde perfettamente la lettera postata da carib che dimostra quanto sia propagandistico utilizzare questo argomento: a cuba c'è molta più libertà sessuale (oggi) che in tantissimi stati liberali, la repressione degli anni '70 (ignobile) è paragonabile a quella vissuta in tanti stati non socialisti, per cui non capisco il sottolinearla come fosse specifica del socialismo o del castrismo.
L'ultimo passaggio invece non l'ho capito: stai sostenendo che gli USA non c'entrano niente coi desaparecidos?
dire nel 2016 che il nazifascismo è uscito dalla seconda guerra mondiale con le ossa rotte è abbastanza facile, devi essere un genio se lo capisci nel 46 e se capisci che spargere altro sangue è inutile
del resto se vuoi estirpare un ideale non basta fucilare chi crede a quel ideale ma anche i suoi figli
i cinesi a fine ottocento fecero sparire una religione che non venerava l'imperatore uccidendo pure i pupi nelle culle ma anche pol pot aveva capito che se non fai tabula rasa non ricostruisci
del resto se volevi evitare scelba dovevi ammazza proprio tutti perché scelba manco era fascista
sul fatto che ad esempio i prefetti furono cambiati in minima parte mi trovi d'accordo ma è anche una cosa che non mi ha mai molto coinvolto
che il mondo sia omofobo è una cosa certa, che l'america latina ci aggiunga anche il machismo è anche vero, se fossi omosessuale preferirei essere brasiliano che cubano, ma anche essere omosessuale bianco in bolivia non è sicuramente facile
io a cuba non ci sono stato, non so neanche se esistono i posti dove venivano curati, se esistono però sarebbe grave come sarebbe grave in un paese capitalista

l'ultimo passaggio è come l'ho scritto
il neocolonialismo americano ha fatto solo danni in ottanta anni in america latina e continuerà pure in futuro poiché trump questo proprio non lo cambia
anche perché se gli americani se ne andassero arriverebbe subito qualcun altro vedi cinesi
non faccio parte dell'amministrazione americana per cui non posso sapere quanto siano coinvolti nelle mattanze che hanno funestato il sud america, ma se non ci fosse stata una mente operativa e un braccio autoctono quelle cose molto difficilmente sarebbero successe
gli argentini, i cileni, i boliviani e via andare centrano molto pure loro ma si tende a dimenticarsene e forse (non è un argomento facile, in tutta l'america latina è facile prendere calci in culo) se ne dimenticano pure loro
un po' di ferocia ad esempio gli argentini e i brasiliani ce l'hanno da sempre del resto non solo custer e il settimo cavalleggeri hanno sterminato gli indiani, la differenza è che in patagonia mica è facile nascondersi
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 30 Nov 2016, 08:59
Istruzione e sanità per tutti, nonostante l'oppressione di un in.fame embargo  imposto dal più (im)potente Stato del mondo. Da una parte c'è l'interesse e la cura per l'umano. Dall'altra c'è la disumanità cr.minale di un Paese vile per cultura e Costituzione, fallito alla radice.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Il nostro Giorgione - 30 Nov 2016, 09:55
Nel lunghissimo dibattito, nessuno ha fatto una riflessione sulla componente dinastica del regime comunista cubano. Come mai? Non è un dato significativo? Ossia, non solo i cittadini - evidentemente degli idioti - non hanno diritto di scegliersi sistema politico e leader da 60 anni, ma  il dittatore ha scelto il successore (suo fratello) e ha benedetto il delfino (il nipote, capo dei servizi segreti).

Ora, con tutto l'amore che avevo per Fidel da ragazzo, salvo cominciare a dubitare dopo il destino del Che, io proprio non capisco il panegirico dell'autore  di un sistema politico totalitario che rigenera se stesso nel tempo. Dopodiché, come ho scritto  a pag. 1 del tp, io non giudico l'uomo, ci penserà la storia (e qualcun altro, per chi ci crede).
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 30 Nov 2016, 12:37
/SEMI OT

Stai dicendo che gli USA sono diventati colonizzatori imperialisti sfruttatori di persone e risorse per combattere i cattivoni? Buoni che sbagliano?

Nel caso la schiavitù, con la deportazione di massa di generazioni di neGri dall'Africa e le leggi razziali devo essermele sognate. Come anche il genocidio dei nativi americani.

Odio chi dipinge una Nazione come il Grande Satana, ma altrettanto non capisco il dipingerla come la Grande Salvatrice.


...ora i bambini dormono sul fondo del Sand Creek.


Anche qui, ieri ricorreva il 152° anniversario, colpa di chi provoca...

(per saperne di più: http://www.viadelcampo.com/html/fiume_sand_creek.html)


EOT
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: anderz - 30 Nov 2016, 12:57
OK, ora ho capito; prima non era chiarissimo...

Quando ho scritto "reale o presunto" non mi riferivo specificamente a Cuba, ma piu' ingenerale.
Nello specifico, posso dire che riguardo Cuba negli ultimi 20-25 anni la minaccia era presunta e basta (Cuba non e' praticamente esistita nell'agenda del Dip. di Stato dagli anni 90 fino a Obama); mentre, ad esempio, in Nord Corea la minaccia di Satana era piu' che reale, direi realissima (anche dovuto al fatto che ci sono in giro una dozzina di testate nucleari che potrebbero cancellare i 12milioni di abitanti di Seoul in poche ore...).
Nei 2-3 decenni precedenti al contrario: in Asia l'equilibrio tra le potenze funzionava benissimo come deterrente, mentre Castro era la spina nel fianco del continente americano.
Insomma, in 50 anni le cose cambiano.

Certo, le amministrazioni USA post ’89 hanno sicuramente tralasciato la questione cubana, ritenendo che, con la fine degli aiuti sovietici, sarebbe bastato mantenere il bloqueo per far crollare il regime di Castro. Sarà anche vero che al Dipartimento di Stato si parlava di altro, ma l’embargo lo hanno mantenuto con  la solita rigidità e le solite pressioni anche su governi e aziende non statunitensi. L’amministrazione Clinton fece dell’embargo una legge eh. E la guerra fredda era finita da 7 anni,
Ora, magari non si tratta di aggressioni convenzionali, ma io vorrei proprio vedere quale stato oggi, in quella situazione geopolitica poi, possa sopravvivere in condizioni simili garantendo comunque dei servizi che, rispetto ad altri stati della regione, sono ottimi.

Sull’Asia non ho capito che intendi quando dici che l’equilibrio ha retto. Eppure in quella zona del mondo ci sono stati due tra i conflitti più sanguinosi (e convenzionali) del ‘900. Sulla Corea del Nord ribadisco che non vedo nessun punto di contatto con l’esperienza cubana, soprattutto perché Kim venne messo a capo di uno stato fantoccio direttamente dai sovietici appena un anno dopo la conquista di mezza penisola, da parte dell’armata rossa, alla fine delle della seconda guerra mondiale. Era un uomo di Berija e posso anche dire, senza timore di essere smentito, che dietro l’aggressione nordcoreana al sud c’era certamente la longa manus di Stalin, visto che l’URSS fornì a Pyongyang carri, cannoni, aerei e piloti in quantità enormi e non parliamo nemmeno del fatto che alla fine la guerra venne pareggiata dalla Cina dopo che l’esercito nordcoreano era stato sbaragliato dagli angloamericani. Pure in Indocina, altro che equilibrio, si è combattuto senza soluzione di continuità dal 1945 al 1975 (e anche oltre, in realtà, ma quella era una faccenda tra Pechino e Mosca). Un equilibrio claudicante, me pare.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PARISsn - 30 Nov 2016, 14:00
L'unico paese al mondo che ci ha aiutati senza chiedere in cambio petrolio o diamanti ( cit. Presidente del SudAfrica )
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 30 Nov 2016, 15:01
Tutti parlano del fatto che i cubani non possano lasciare l'isola, ma che fino a quest'anno era vietato per legge agli americani andarci nessuno lo dice ??

OT

@ MisterFAro

prima di "esportare la democrazia" se so' allenati parecchio all'interno
numeri da far impallidire il genocidio nazista

EOT
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 30 Nov 2016, 15:20

Statistiche: ma che statistiche vuoi? Sai benissimo che per dati macroeconomici un'economia pianificata non puo' essere comparabile a economie di mercato; quindi tutti i dati su PIL ecc., sono inutili nel caso di Cuba.
Dati su corruzione, criminalita' ecc. non esistono perche' il regime non li diffonde.
L'indice di sviluppo umano, secondo i dati che ho io (ci lavoro) Cuba e' 8' in America LAtina, ormai poco sopra la tanto vituperata Rep.Dom.; idem per quanto riguarda l'aspettativa di vita (78.2 contro 77.8); la poverta' assoluta e' all'1.5% rispetto al 2.5%... insomma, non sti gran numeri.
Vogliamo aggiungere, per tornare al discorso di sopra, che tutti i membri del Politburo (esiste ancora) sono ultra-ottantenni? Questo dato statistico non dice nulla? (ovviamente e' solo simbolico, nel contesto del mio discorso)

PEr quanto riguarda tutto il resto del tuo discorso, e' chiarissimo (e ci hai spiegato piu' volte in modo mooolto articolato) che la tua posizione e' puramente ideologica; non la condivido ne' nel merito (la realta' attuale dice altro che la dialettica poveri-oppressi-buoni contro ricchi-oppressori-cattivi) ne' nel metodo (le mie posizioni, ti assicuro, non sono affatto ideologiche, ma fondate solo su esperienze personali e professionali), ma ti riconosco una certa onesta'...
Tranne un punto che non capisco:

Perche' non ce vai veramente?

sulle statistiche ti contraddici perché prendi l'ISU che è fortemente condizionato dal reddito nazionale lordo procapite, quindi giusto o sbagliato lo si consideri, è comunque un indice concepito secondo i principi dell'economia di mercato (non importa quanto la ricchezza sia distribuita, l'importante è che sia presente).
Non differenziando tra i quintili di popolazione viene così sofisticato dalla distribuzione della ricchezza (tanto che gli USA sono ai primissimi posti, come l'Arabia Saudita o il Brunei).

Prendiamo invece indici specifici, magari così integri i tuoi dati:

mortalità infantile (n/1000): Cuba è a 5, supera anche l'Italia a 6. Gli USA sono a 8. Repubblica dominicana 21.5

posti letto ospedalieri per abitante (n/1000): Cuba 5, l'Italia ne ha 4, gli USA 3, rep. dom. 2

Indice Global Hunger Index: Cuba è <5, punteggio massimo, rep. dom 11,1, ossia più del doppio (gli stati occidentali non elaborano questo indice).

Indice di povertà assoluta: negli USA oltre il 6% della popolazione è sotto la soglia di povertà assoluta (rapporto  Supplemental Poverty Measure), in Italia è il 6,1%, a Cuba - per la definizione stessa di povertà assoluta - è 0 (ZERO). In repubblica dominicana è il 34% (altro che 1.5-2.5)

Alfabetizzazione: Cuba al 100%, Italia al 99,2%, USA 99,7%, rep.dom 91.4%

Spesa per l'istruzione: Cuba spende il 23,6% del PIL in istruzione, l'Italia il 4,4%, gli USA il 5,2%

[Ai giovani cubani è garantita gratuitamente tanto l'iscrizione ai corsi scolastici che il materiale necessario, dalle elementari all'università (motivo per cui non puoi andartene subito dopo, misura che io ritengo più che giusta a fronte di un investimento tanto corposo. Per intendersi, se in Italia ti laurei gratuitamente con le forze armate in accademia hai lo stesso identico obbligo e non siamo nel socialismo. Se prendi un brevetto di volo, idem. E' una misura che qualsiasi regime politico mette in atto a fronte di spese straordinarie di formazione. La differenza è che a Cuba tali spese sono rivolte a tutti.)]

Rapporto alunni/maestro: Cuba è a 13/1, Italia è a 26/1, USA è sui 22/1, Francia 20/1

Beh si direi proprio che con la repubblica dominicana siamo lì   :lol: :lol: :lol:


Mi fermo qui ma avrei una cosa come un'altra ventina di statistiche analoghe in aperta contraddizione col tuo discorso e i dati con cui lavori. Forse dovresti aggiornarli o sembrano parecchio ideologici ad una prima vista.


Infine un'ultima riflessione: mi dici quale sarebbe stata l'alternativa per cuba che tanto vi augurate?
Essere un polo turistico statunitense con enormi divergenze di ricchezza tra una minoranza benestante e una maggioranza di poveri?
Essere una finta democrazia con un governo bamboccio pronto ad assecondare tutte le richieste del fratellone a stelle e strisce?
Per QUALI cubani sarebbe stata preferibile questa alternativa? Io non credo proprio per tutti.
Io credo che un povero del Bronx, o di Città del Guatemala o di Buenos Aires avrebbe tutto da guadagnare a vivere a La Havana rispetto a dove vive ora.
DATI ALLA MANO è così.
Perché, che tu lo ammetta oppure no, il capitalismo in termini assoluti creerà anche grandi ricchezze, ma nella loro distribuzione funziona in modo tale da creare una povertà crescente.
Altra cosa detta dall'ONU in ogni modo e maniera ma che viene aggirata tramite la considerazione del PIL procapite, misura della ricchezza fatta in nome del Padre Profitto.

Dovresti avere la mia stessa coerenza e dire che pur di mantenere la possibilità di arricchimento personale sei disposto a tollerare la povertà estrema come male inevitabile (perché nel capitalismo lo è). Abbi questo coraggio.

Per me no, non è tollerabile. Non c'è libertà di arricchimento se questo produce fame e condizioni indecenti per altre persone. E' una finta libertà, anzi è lo stravolgimento stesso del concetto di libertà. Si chiama menefreghismo individualista, non libertà.

Invece sulla questione rotazione del gruppo dirigente che sollevate sia te che Giorgione sono più che d'accordo. E' una delle colpe del regime castrista che non trova giustificazione.
Monopartitismo e gruppo dirigente immutabile sono sul piano politico pecche che il castrismo pagherà caro nel prossimo futuro.

Ah, sull'andarci: mi sono già informato, pensa. Purtroppo la mia professionalità non è richiesta a cuba, quindi per poterci risiedere dovrei sposare una cubana o entrare nell'attività turistica. Non volendo fare nessuna delle due purtroppo questo resterà un sogno.
Ma ti assicuro che preferirei sentirmi LIBERO a Cuba a riso e fagioli che consumarmi qui dal rancore nei confronti del sistema che tanto ti piace.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Pomata - 30 Nov 2016, 15:43
sulle statistiche ti contraddici perché prendi l'ISU che è fortemente condizionato dal reddito nazionale lordo procapite, quindi giusto o sbagliato lo si consideri, è comunque un indice concepito secondo i principi dell'economia di mercato (non importa quanto la ricchezza sia distribuita, l'importante è che sia presente).
Non differenziando tra i quintili di popolazione viene così sofisticato dalla distribuzione della ricchezza (tanto che gli USA sono ai primissimi posti, come l'Arabia Saudita o il Brunei).

Prendiamo invece indici specifici, magari così integri i tuoi dati:

mortalità infantile (n/1000): Cuba è a 5, supera anche l'Italia a 6. Gli USA sono a 8. Repubblica dominicana 21.5

posti letto ospedalieri per abitante (n/1000): Cuba 5, l'Italia ne ha 4, gli USA 3, rep. dom. 2

Indice Global Hunger Index: Cuba è <5, punteggio massimo, rep. dom 11,1, ossia più del doppio (gli stati occidentali non elaborano questo indice).

Indice di povertà assoluta: negli USA oltre il 6% della popolazione è sotto la soglia di povertà assoluta (rapporto  Supplemental Poverty Measure), in Italia è il 6,1%, a Cuba - per la definizione stessa di povertà assoluta - è 0 (ZERO). In repubblica dominicana è il 34% (altro che 1.5-2.5)

Alfabetizzazione: Cuba al 100%, Italia al 99,2%, USA 99,7%, rep.dom 91.4%

Spesa per l'istruzione: Cuba spende il 23,6% del PIL in istruzione, l'Italia il 4,4%, gli USA il 5,2%

[Ai giovani cubani è garantita gratuitamente tanto l'iscrizione ai corsi scolastici che il materiale necessario, dalle elementari all'università (motivo per cui non puoi andartene subito dopo, misura che io ritengo più che giusta a fronte di un investimento tanto corposo. Per intendersi, se in Italia ti laurei gratuitamente con le forze armate in accademia hai lo stesso identico obbligo e non siamo nel socialismo. Se prendi un brevetto di volo, idem. E' una misura che qualsiasi regime politico mette in atto a fronte di spese straordinarie di formazione. La differenza è che a Cuba tali spese sono rivolte a tutti.)]

Rapporto alunni/maestro: Cuba è a 13/1, Italia è a 26/1, USA è sui 22/1, Francia 20/1

Beh si direi proprio che con la repubblica dominicana siamo lì   :lol: :lol: :lol:


Mi fermo qui ma avrei una cosa come un'altra ventina di statistiche analoghe in aperta contraddizione col tuo discorso e i dati con cui lavori. Forse dovresti aggiornarli o sembrano parecchio ideologici ad una prima vista.


Infine un'ultima riflessione: mi dici quale sarebbe stata l'alternativa per cuba che tanto vi augurate?
Essere un polo turistico statunitense con enormi divergenze di ricchezza tra una minoranza benestante e una maggioranza di poveri?
Essere una finta democrazia con un governo bamboccio pronto ad assecondare tutte le richieste del fratellone a stelle e strisce?
Per QUALI cubani sarebbe stata preferibile questa alternativa? Io non credo proprio per tutti.
Io credo che un povero del Bronx, o di Città del Guatemala o di Buenos Aires avrebbe tutto da guadagnare a vivere a La Havana rispetto a dove vive ora.
DATI ALLA MANO è così.
Perché, che tu lo ammetta oppure no, il capitalismo in termini assoluti creerà anche grandi ricchezze, ma nella loro distribuzione funziona in modo tale da creare una povertà crescente.
Altra cosa detta dall'ONU in ogni modo e maniera ma che viene aggirata tramite la considerazione del PIL procapite, misura della ricchezza fatta in nome del Padre Profitto.

Dovresti avere la mia stessa coerenza e dire che pur di mantenere la possibilità di arricchimento personale sei disposto a tollerare la povertà estrema come male inevitabile (perché nel capitalismo lo è). Abbi questo coraggio.

Per me no, non è tollerabile. Non c'è libertà di arricchimento se questo produce fame e condizioni indecenti per altre persone. E' una finta libertà, anzi è lo stravolgimento stesso del concetto di libertà. Si chiama menefreghismo individualista, non libertà.

Invece sulla questione rotazione del gruppo dirigente che sollevate sia te che Giorgione sono più che d'accordo. E' una delle colpe del regime castrista che non trova giustificazione.
Monopartitismo e gruppo dirigente immutabile sono sul piano politico pecche che il castrismo pagherà caro nel prossimo futuro.

Ah, sull'andarci: mi sono già informato, pensa. Purtroppo la mia professionalità non è richiesta a cuba, quindi per poterci risiedere dovrei sposare una cubana o entrare nell'attività turistica. Non volendo fare nessuna delle due purtroppo questo resterà un sogno.
Ma ti assicuro che preferirei sentirmi LIBERO a Cuba a riso e fagioli che consumarmi qui dal rancore nei confronti del sistema che tanto ti piace.

direi che cambiare lavoro per andare in quel paradiso di societa' che descrivi ne varrebbe la pena, non trovi?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: CityZen - 30 Nov 2016, 15:45

Ehi Fat dal momento che invece di essere a Cuba presiedi forum politici su siti calciofili (si scherza  :beer:) ed ho letto alcune delle tue osservazioni, volevo chiederti merito della tua idea secondo la quale passeggi di potere rivoluzionari avvengono soltanto con spargimento di sangue, fucilazioni etcetera: come mi collochi il crollo del blocco sovietico avvenuto in massima parte pacificamente - se ne hai già parlato perdonami.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 30 Nov 2016, 17:02
direi che cambiare lavoro per andare in quel paradiso di societa' che descrivi ne varrebbe la pena, non trovi?

non ho mai scritto che è il paradiso, anche perché il paradiso non esiste. Non basta cambiare lavoro purtroppo per ottenere qualcosa in più del classico visto turistico, gli stranieri a cuba ottengono la possibilità di residenza solo in alcuni casi specifici. Le ragioni storiche mi sembrano scontate.
Oggi i criteri si sono alleggeriti, purtroppo non in mia direzione ma in quella dei capitali.

Cityzen visto che nomini la Russia prendi la rivoluzione russa. Nessun colpo, nemmeno uno, fu sparato per prendere il palazzo d'inverno. Peccato che poi il potere nascente venne attaccato non solo dalle classi possidenti russe ma da una coalizione di tutti i principali stati europei (ah la democrazia che bellezza) terrorizzati dalla presa del potere da parte del popolo. Manco col nazismo reagirono così, domandati il perché. (Forse perché il socialismo è prodotto del popolo, il nazismo è sottoprodotto a loro compatibile.)
E lì con la guerra civile i fiumi di sangue purtroppo ci furono. Che dovevano fare i rivoluzionari russi? Lasciarsi massacrare? Questo intendo. Il potere nessuno lo cede indolore.

La dissoluzione del regime sovietico non fu una rivoluzione, il vecchio potere oltre ad essere mutato radicalmente nel corso dei decenni (i gerarchi di Gorbaciov nulla avevano a che vedere coi rivoluzionari russi) si dissolse in quello nuovo e ne venne assimilato. dunque il pericolo di un suo ritorno non era minimamente presente.

In una rivoluzione sociale la possibilità di assimilazione del vecchio potere è pari a zero o, in caso contrario, è una rivoluzione già partita corrotta.
Perché si basa proprio sulla sostituzione integrale non solo delle classi dirigenti (in senso compiuto) ma anche delle loro istituzioni.
Impensabile che castro assimilasse pezzi del regime di batista. Assolutamente impensabile.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: CityZen - 30 Nov 2016, 18:16
Mah che non son state rivoluzioni è questione di sottigliezza intellettuale direi. C'era un potere, cade e ne viene un altro.
Fucilazioni o meno quasi sempre qualche apparato del vecchio rimane nel nuovo. Mica robespierre & co. potevano ammazzare tutti i nobili francesi sulla faccia della terra, ad esempio, e la famosa tecnica 'ne uccido uno per educarne cento' dati alla mano non da i risultati desiderati.
A Fidèl il popolo cubano si stringe attorno con un calore impressionante ma purtroppo bisogna ricordare con onestà che è quello che succede in tutte le dittature del mondo. l'effetto del simbolo è enorme, rituale, arcaico. UNo per tutti.
Come un re o un imperatore.
ma il comunismo mi sembra c'entri poco.
A parte i benefici che ricordi tu che sono molto interessanti ma ho sentito dire che anche maria teresa d'austria ha regnato con grande liberalità sai ?
il comunismo non dovrebbe creare un sistema di uomini liberi ?
altrimenti perchè ci interessa ?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 30 Nov 2016, 18:29
direi che cambiare lavoro per andare in quel paradiso di societa' che descrivi ne varrebbe la pena, non trovi?
Dando un'occhiata alla ns. Costituzione io direi che in teoria non c'è bisogno di andare a studiare la Cuba di Fidel per imparare come si fa a distribuire più equamente reddito, istruzione  e sanità.... Quindi a FD si potrebbe fare anche un altro genere di domanda: cosa fai per portare in Italia il modello socio economico cubano fondato sull'istruzione e la sanità per tutti? Ecco, probabilmente nascerebbe una discussione più stimolante e meno astiosa. Oltre che più intelligente.
Ancora meglio sarebbe porla in maniera impersonale: è ipotizzabile un modello socio economico in Italia basato su una spesa pubblica per l'istruzione pari al 23,6% del PIl? Cosa bisogna fare per avere anche nel nostro Paese 5 posti letto ogni abitante da Bolzano a Lampedusa?
Partirei da qui per fare la Rivoluzione e IMHO - sconfessando FD - non servirebbe nemmeno il armare il cane di una scacciacani.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 30 Nov 2016, 18:35
L'uso del termine 'utopia' entri i prossimi 5 post non è quotato. Disclaimer per gli innamorati di questo termine: Cuba dimostra che istruzione e sanità per tutti non è utopia.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: COLDILANA61 - 30 Nov 2016, 18:36
Il dittatore romeno e' morto di tifo .

Fate voi quale .

Ah dimenticavo di ringraziare per la politica  a favore delle primavere arabe .

Poi se vince chi non ci piace c'e' sempre l'opzione militare .

A tal proposito Giulio aspetta ancora giustizia .

Qualcuno la chiamerebbe realpolitik .

Solo quando fa comodo .

Le lezioni morali ...
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 30 Nov 2016, 18:41
Il dittatore romeno e' morto di tifo .

Fate voi quale .

Ah dimenticavo di ringraziare per la politica  a favore delle primavere arabe .

Poi se vince chi non ci piace c'e' sempre l'opzione militare .

A tal proposito Giulio aspetta ancora giustizia .

Qualcuno la chiamerebbe realpolitik .

Solo quando fa comodo .

Le lezioni morali ...
ho parlato in via informale con un magistrato che si occupa di Giulio. Al momento direi che la famiglia Regeni non avrà mai un risarcimento per TUTTO quello che  stato fatto a quel povero ragazzo da parte di figure istituzionali che rappresentano un Paese che è tra i più importanti PARTNER COMMERCIALI nordafricani dell'Italia
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 30 Nov 2016, 19:02
Ancora meglio sarebbe porla in maniera impersonale: è ipotizzabile un modello socio economico in Italia basato su una spesa pubblica per l'istruzione pari al 23,6% del PIl? Cosa bisogna fare per avere anche nel nostro Paese 5 posti letto ogni abitante da Bolzano a Lampedusa?
Partirei da qui per fare la Rivoluzione e IMHO - sconfessando FD - non servirebbe nemmeno il armare il cane di una scacciacani.
con un leggero aumento delle tasse non dovrebbe essere difficile
si può aumentare l'Iva al 35 o si aumentano le aliquote degli scaglioni Irpef
senza utopia basta poco che ce vo
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 30 Nov 2016, 19:14
Cuba è notoriamente oppressa dalle tasse 🙄
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 30 Nov 2016, 20:05
si ma sei tu che mi chiedi di arrivare al 23,6 del PIL per l'istruzione, non potendo diminuire le altre spese mi resta solo la leva fiscale
se invece non restiamo limitati dalla realtà si può battere maggior moneta o farsi prestare denaro ovviamente senza intenzione di restituirlo
se ti scolleghi invece dal PIL puoi abbassare stipendi e spese generali di istruzione e sanità ma mia moglie non sarebbe molto contenta, ottenendo gli stessi risultati di Cuba
ma di pure la tua di idea o almeno una linea di sviluppo per aiutare la discussione anche perché molte delle mie energie oramai sono rivolte al derby
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 30 Nov 2016, 20:33
comunque l'esempio cubano non era pericoloso solo nei riguardi del "cortile di casa"

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 30 Nov 2016, 21:02
Certo, le amministrazioni USA post ’89 hanno sicuramente tralasciato la questione cubana, ritenendo che, con la fine degli aiuti sovietici, sarebbe bastato mantenere il bloqueo per far crollare il regime di Castro. Sarà anche vero che al Dipartimento di Stato si parlava di altro, ma l’embargo lo hanno mantenuto con  la solita rigidità e le solite pressioni anche su governi e aziende non statunitensi. L’amministrazione Clinton fece dell’embargo una legge eh. E la guerra fredda era finita da 7 anni,
Ora, magari non si tratta di aggressioni convenzionali, ma io vorrei proprio vedere quale stato oggi, in quella situazione geopolitica poi, possa sopravvivere in condizioni simili garantendo comunque dei servizi che, rispetto ad altri stati della regione, sono ottimi.

Sull’Asia non ho capito che intendi quando dici che l’equilibrio ha retto. Eppure in quella zona del mondo ci sono stati due tra i conflitti più sanguinosi (e convenzionali) del ‘900. Sulla Corea del Nord ribadisco che non vedo nessun punto di contatto con l’esperienza cubana, soprattutto perché Kim venne messo a capo di uno stato fantoccio direttamente dai sovietici appena un anno dopo la conquista di mezza penisola, da parte dell’armata rossa, alla fine delle della seconda guerra mondiale. Era un uomo di Berija e posso anche dire, senza timore di essere smentito, che dietro l’aggressione nordcoreana al sud c’era certamente la longa manus di Stalin, visto che l’URSS fornì a Pyongyang carri, cannoni, aerei e piloti in quantità enormi e non parliamo nemmeno del fatto che alla fine la guerra venne pareggiata dalla Cina dopo che l’esercito nordcoreano era stato sbaragliato dagli angloamericani. Pure in Indocina, altro che equilibrio, si è combattuto senza soluzione di continuità dal 1945 al 1975 (e anche oltre, in realtà, ma quella era una faccenda tra Pechino e Mosca). Un equilibrio claudicante, me pare.

Discutere di temi "difficili" come la politica internazionale e' interessante, ma non facile su in mezzo come in forum, in cui la comunicazione si frammenta...
Rispondevo semplicemente alla tua richiesta di chiarimento sulla "minaccia reale o presunta", che secondo me lo e' stata in fasi diverse.
Nel caso della Corea del Nord, dalla fine della Guerra nel 53 (a proposito, tanta "sinistra" considera anche quella una Guerra imperialista USA, se vuoi ti giro i link...) fino al 91/92 la situazione politica di stallo in cui entrambe le parti erano di fatto occupate militarmente garantiva in equilibrio sostanziale; e infatti era ai margini della politica estera USA: la minaccia in questo caso era presunta. Quando la situazione e' cambiata nel '92 con il crollo dell'amico potente (non impotente), la minaccia e' diventata reale... In Asia questa situazione grosso modo ha funzionato, tranne nel caso della "palude" vietnamita dove, comunque, a partire dal 73 gli USA si disimpegnano.
A Cuba e' il contrario, il suo ruolo di spina nel fianco sovietica (il comunismo c'entra fino a un certo punto) nel continente americano rendeva la minaccia reale, almeno a partire dalla crisi dei missili; consideriamo pure che una situazione "parallela" dall'altra parte del muro non esisteva... (I russi c'avrebbero messo mezza giornata a intervenire militarmente... vedi Praga 68). Dagli anni 90 invece, Cuba non interessa piu', sparisce dal radar della politica estera USA: l'ultimo atto vero e' del 92, se vogliamo metterci anche quello del 95 sono 20 anni buoni di disinteresse. In questo caso la minaccia era solo presunta.

Comunque, sulle affinita' tra i due regimi una letteratura c'e' ,e lo stesso Castro ha piu' volte dichiarato di ammirare Kim-Il-Sung e di considerare come frattelanza il rapporto tra I due popoli e I due governi. Ripeto, la Corea del Nord e' l'unico paese al mondo in lutto nazionale, qualcosa vorra' dire

comunque, stiamo lentamente uscendo OT, direi di chiudere.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: fabichan - 30 Nov 2016, 21:22
sulle statistiche ti contraddici perché prendi l'ISU che è fortemente condizionato dal reddito nazionale lordo procapite, quindi giusto o sbagliato lo si consideri, è comunque un indice concepito secondo i principi dell'economia di mercato (non importa quanto la ricchezza sia distribuita, l'importante è che sia presente).

................

Ah, sull'andarci: mi sono già informato, pensa. Purtroppo la mia professionalità non è richiesta a cuba, quindi per poterci risiedere dovrei sposare una cubana o entrare nell'attività turistica. Non volendo fare nessuna delle due purtroppo questo resterà un sogno.
Ma ti assicuro che preferirei sentirmi LIBERO a Cuba a riso e fagioli che consumarmi qui dal rancore nei confronti del sistema che tanto ti piace.
Ammazza, ma sei un fenomeno :) , prima mi chiedi le statistiche, poi quando ti dico che non servono perche' I due sistemi non sono comparabili, e comunquete ne do' qualcuna solo per farti contento, mi contesti che non servono :)

Comunque, ripeto che io nella mia risposta a te parlavo di futuro e non di passato... a questo proposito tre statistiche solo per completezza (oltra a quella sui dirigenti ottuagenari):
- Cuba e' il paese con l'eta' media piu' alta in tutto il continente Americano
- E' il terzo peggior saldo migratorio netto, dopo El Salvador e Haiti;
- Ha il piu' basso tasso di natalita'.
L'alternativa 50 fa non la so e non posso saperla, io vedo ORA un paese senza futuro, con un'economia completamente dipendente dal turismo (o dale rimesse...) con un Sistema di doppia valuta che ha creato una frattura enorme tra la popolazione e, al momento, nessuna possibilita' di uscita. E la politica, se permetti, e soprattutto costruzione di un futuro, e possibilemnte di un futuro migliore del passato.
Lo so da me che il sistema capitalistico produce squilibri (e infatti lo Stato dovrebbe correggerli, o quantomeno tutelare gli svantaggiati...), tuttavia continuo a ritenerlo preferibile a un sistema in cui nessuno (forse) muore di fame, ma un medico guadagna 25$ al mese ed e' costretto, per migliorare leggermente le proprie condizioni, ad andare in Messico a quadagnarne 400.

sulla risposta alla mia domanda: indirettamente mi hai risposto. La verita' e' che non avresti nessun motivo VERO per andarci e non avresti nulla da fare...

PS: sull'altra cosa (PVT) manco una riga... :) :)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PolGaz - 01 Dic 2016, 00:20
sulle statistiche ti contraddici perché prendi l'ISU che è fortemente condizionato dal reddito nazionale lordo procapite, quindi giusto o sbagliato lo si consideri, è comunque un indice concepito secondo i principi dell'economia di mercato (non importa quanto la ricchezza sia distribuita, l'importante è che sia presente).
Non differenziando tra i quintili di popolazione viene così sofisticato dalla distribuzione della ricchezza (tanto che gli USA sono ai primissimi posti, come l'Arabia Saudita o il Brunei).

Prendiamo invece indici specifici, magari così integri i tuoi dati:

mortalità infantile (n/1000): Cuba è a 5, supera anche l'Italia a 6. Gli USA sono a 8. Repubblica dominicana 21.5

posti letto ospedalieri per abitante (n/1000): Cuba 5, l'Italia ne ha 4, gli USA 3, rep. dom. 2

Indice Global Hunger Index: Cuba è <5, punteggio massimo, rep. dom 11,1, ossia più del doppio (gli stati occidentali non elaborano questo indice).

Indice di povertà assoluta: negli USA oltre il 6% della popolazione è sotto la soglia di povertà assoluta (rapporto  Supplemental Poverty Measure), in Italia è il 6,1%, a Cuba - per la definizione stessa di povertà assoluta - è 0 (ZERO). In repubblica dominicana è il 34% (altro che 1.5-2.5)

Alfabetizzazione: Cuba al 100%, Italia al 99,2%, USA 99,7%, rep.dom 91.4%

Spesa per l'istruzione: Cuba spende il 23,6% del PIL in istruzione, l'Italia il 4,4%, gli USA il 5,2%

[Ai giovani cubani è garantita gratuitamente tanto l'iscrizione ai corsi scolastici che il materiale necessario, dalle elementari all'università (motivo per cui non puoi andartene subito dopo, misura che io ritengo più che giusta a fronte di un investimento tanto corposo. Per intendersi, se in Italia ti laurei gratuitamente con le forze armate in accademia hai lo stesso identico obbligo e non siamo nel socialismo. Se prendi un brevetto di volo, idem. E' una misura che qualsiasi regime politico mette in atto a fronte di spese straordinarie di formazione. La differenza è che a Cuba tali spese sono rivolte a tutti.)]

Rapporto alunni/maestro: Cuba è a 13/1, Italia è a 26/1, USA è sui 22/1, Francia 20/1

Beh si direi proprio che con la repubblica dominicana siamo lì   :lol: :lol: :lol:


Mi fermo qui ma avrei una cosa come un'altra ventina di statistiche analoghe in aperta contraddizione col tuo discorso e i dati con cui lavori. Forse dovresti aggiornarli o sembrano parecchio ideologici ad una prima vista.


Infine un'ultima riflessione: mi dici quale sarebbe stata l'alternativa per cuba che tanto vi augurate?
Essere un polo turistico statunitense con enormi divergenze di ricchezza tra una minoranza benestante e una maggioranza di poveri?
Essere una finta democrazia con un governo bamboccio pronto ad assecondare tutte le richieste del fratellone a stelle e strisce?
Per QUALI cubani sarebbe stata preferibile questa alternativa? Io non credo proprio per tutti.
Io credo che un povero del Bronx, o di Città del Guatemala o di Buenos Aires avrebbe tutto da guadagnare a vivere a La Havana rispetto a dove vive ora.
DATI ALLA MANO è così.
Perché, che tu lo ammetta oppure no, il capitalismo in termini assoluti creerà anche grandi ricchezze, ma nella loro distribuzione funziona in modo tale da creare una povertà crescente.
Altra cosa detta dall'ONU in ogni modo e maniera ma che viene aggirata tramite la considerazione del PIL procapite, misura della ricchezza fatta in nome del Padre Profitto.

Dovresti avere la mia stessa coerenza e dire che pur di mantenere la possibilità di arricchimento personale sei disposto a tollerare la povertà estrema come male inevitabile (perché nel capitalismo lo è). Abbi questo coraggio.

Per me no, non è tollerabile. Non c'è libertà di arricchimento se questo produce fame e condizioni indecenti per altre persone. E' una finta libertà, anzi è lo stravolgimento stesso del concetto di libertà. Si chiama menefreghismo individualista, non libertà.

Invece sulla questione rotazione del gruppo dirigente che sollevate sia te che Giorgione sono più che d'accordo. E' una delle colpe del regime castrista che non trova giustificazione.
Monopartitismo e gruppo dirigente immutabile sono sul piano politico pecche che il castrismo pagherà caro nel prossimo futuro.

Ah, sull'andarci: mi sono già informato, pensa. Purtroppo la mia professionalità non è richiesta a cuba, quindi per poterci risiedere dovrei sposare una cubana o entrare nell'attività turistica. Non volendo fare nessuna delle due purtroppo questo resterà un sogno.
Ma ti assicuro che preferirei sentirmi LIBERO a Cuba a riso e fagioli che consumarmi qui dal rancore nei confronti del sistema che tanto ti piace.

👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼 :agree: :agree: :rock:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pentiux - 01 Dic 2016, 08:19
Lo so da me che il sistema capitalistico produce squilibri (e infatti lo Stato dovrebbe correggerli, o quantomeno tutelare gli svantaggiati...), tuttavia continuo a ritenerlo preferibile a un sistema in cui nessuno (forse) muore di fame, ma un medico guadagna 25$ al mese ed e' costretto, per migliorare leggermente le proprie condizioni, ad andare in Messico a quadagnarne 400.
E' esattamente questo il tema.
Io personalmente mi preoccupo dello stipendio del medico (che comunque vive dignitosamente) solo ed esclusivamente dopo essermi accertato che ogni cittadino abbia garantito un tetto sopra la testa, pasti quotidiani, accesso a cure mediche ed istruzione.
Come fai a pensare di barattare la sopravvivenza stessa del più debole con il benessere economico del più forte, non riesco a capirlo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 01 Dic 2016, 08:25
Mah che non son state rivoluzioni è questione di sottigliezza intellettuale direi. C'era un potere, cade e ne viene un altro.

beh insomma, mica tanto. Senza questa distinzione non si distinguono processi completamente diversi tra loro. Anche perchè allora anche il fascismo o il nazismo andrebbero visto allo stesso modo, così come Pinochet. La perdita di queste distinzioni (o il relegarle a sottigliezze intellettuali) porta a non saper più distinguere una rivoluzione da un colpo di stato, cosa che infatti al momento affligge buona parte delle persone. E' la perdita di categorie politiche segno del disfascimento intellettuale della Sinistra.
Ti dirò di più, va anche distinta una rivoluzione politica da una sociale.
In una rivoluzione politica cambia il gruppo dirigente, ma non la classe dirigente (es. Egitto, Rivoluzione americana, gloriosa rivoluzione inglese).
In una rivoluzione sociale cambia la classe dirigente (rivoluzione francese, rivoluzione russa, rivoluzione cinese, cubana, ecc).
Senza rivoluzione sociale non c'è la possibilità di alcun socialismo, perché a dirigere e a organizzare l'intera società (ossia le altre classi sociali in riflesso alla dirigente) resta la classe proprietaria della produzione.

A Fidèl il popolo cubano si stringe attorno con un calore impressionante ma purtroppo bisogna ricordare con onestà che è quello che succede in tutte le dittature del mondo. l'effetto del simbolo è enorme, rituale, arcaico. UNo per tutti.
Come un re o un imperatore.

Non capisco perché non si possa invece ritenere che il calore impressionante dipenda da quanto Cuba ha conquistato con il regime castrista. No. Non po esse che gli sono affezionati perché grazie alla rivoluzione hanno avuto garantiti (unici nelle americhe) cibo, acqua, vestiti, scuola e sanità. No. Dobbiamo per forza pensare al richiamo simbolico del despotismo. Come gli inviati Rai che ieri a L'avana cercavano disperatamente qualche voce di dissenso e se la so presa riccamente in saccoccia. Il fenomeno di cui parli è sicuramente presente, non lo nego, ma non lo metterei al primo posto.
Potrei dirti allora che il simbolico non ha effetti tanto diversi su di noi rispetto al nostro di despotismo. Un despotismo che in pochissimi mettiamo in discussione, non di una persona, ma di una classe sociale sulle altre.

...

Fabichan le statistiche servono eccome, basta non prendere solo quelle che fanno comodo  ;)
Paradossalmente sul futuro di Cuba sono d'accordo con te. la mancata rotazione del gruppo dirigente, il monopartitismo e l'incapacità ad essere reattivo alle dinamiche sociali, come ho già detto, il castrismo le pagherà amaramente (anzi, le sta già pagando).

EDIT: quoto Pentiux.

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 01 Dic 2016, 11:12
la mancata rotazione del gruppo dirigente, il monopartitismo e l'incapacità ad essere reattivo alle dinamiche sociali, come ho già detto, il castrismo le pagherà amaramente (anzi, le sta già pagando).

questa cosa porga l'ha centrata magistralmente. IMHO è un sintomo dei limiti del marxismo: le armi possono aiutare (io però dico, non più nel XXI secolo) ma una Rivoluzione vince quando le idee funzionano fino in fondo. Non basta il rifiuto dell'oppressore, non è sufficiente resistere al capitalismo disumano. Per funzionare fino in fondo una teoria di Sinistra deve occuparsi di realtà umana, deve avere una conoscenza profonda della realtà umana. Istruzione e sanità per tutti sono la base. Ma l'essere umano acculturato e in salute pretende di poter realizzare la propria identità. Deve avere la possibilità di realizzare la propria identità. Altrimenti non potrà mai essere libero. Senza identità non c'è libertà. Qui sta l'errore di Castro: la sua convinzione era che senza libertà non c'è identità. E qui si è fermata la Rivoluzione, tutte le Rivoluzioni, almeno fino a oggi. Spianando la strada ai reazionari (e ai ragionamenti dei reazionari) che vogliono ripristinare la situazione precedente.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PabloHoney - 01 Dic 2016, 12:07
Un articolo da Contropiano, non proprio recentissimo, che forse, al netto delle polemiche sterili, serve a ricordare cosa ha significato Castro per Cuba, e tutto considerando un embargo orrendo e criminale portato avanti da chi sbandiera democrazia ai 4 venti

cosi per dire
 
Fidel Castro, riformatore sociale
di Salim Lamrani (*)

Cuba è universalmente rinomata per il suo sistema di protezione sociale e i suoi eccezionali risultati nei campi dell’educazione, della salute, della scienza, della cultura e dello sport. Dando la priorità ai diseredati, Fidel Castro ha creato la società più egualitaria del continente latinoamericano e del Terzo Mondo.

Le cifre sono eloquenti. Per quanto riguarda l’educazione, il tasso di analfabetismo in America Latina è dell’11,7% e a Cuba dello 0,2%. Il tasso di scolarizzazione nell’istruzione primaria (fino agli 11 anni) è del 92% nel continente latinoamericano e del 100% nell’isola caraibica. Il tasso di scolarizzazione nell’istruzione secondaria (fino ai 14 anni) è del 52% in America Latina e del 99,7% a Cuba. Circa il 76% dei bambini latinoamericani raggiungono il livello del liceo e questa cifra è del 100% per gli alunni cubani.[1] Il Consiglio Economico e Sociale dell’Unione Europea riconosce che “queste cifre sono eccezionali tra i Paesi in via di sviluppo”. [2] Il Dipartimento dell’Educazione dell’UNESCO segnala che Cuba registra il tasso di analfabetismo più basso e il tasso di scolarizzazione più alto del continente. Secondo questo organismo un alunno cubano ha il doppio di conoscenze di un bambino latinoamericano. Aggiunge che “Cuba, anche se è uno dei Paesi più poveri dell’America Latina, fa registrare i migliori risultati quanto a educazione di base” perché “l’educazione è stata la priorità più importante a Cuba”.[3]

L’UNESCO sottolinea che Cuba occupa il sedicesimo posto nel mondo -il primo del continente americano- nell’Indice di Sviluppo dell’Educazione per tutti (IDE), che valuta l’insegnamento primario universale, l’alfabetizzazione degli adulti, la parità e l’uguaglianza tra i sessi e anche la qualità dell’educazione. A titolo di paragone, gli Stati Uniti sono al 25° posto.[4] L’organismo informa inoltre che Cuba nel mondo è la nazione che dedica la parte più grande del suo bilancio all’educazione, con circa il 13% del PIL.[5] Questa percentuale è del 7,3% negli Stati Uniti, il 6,7% in Svezia, 6,4 in Finlandia, 6,3 in Francia, 6,2 in Holanda, 6% nel Regno Unito e in Australia, 5,6% in Spagna, 5,3% in Germania, 5,2% in Giappone e 4,9% in Italia.[6]

Alcuni indicatori permettono di valutare l’eccellenza del sistema sanitario a Cuba. Come il tasso di mortalità infantile, che è del 32 per mille in America Latina e del 4,6 per mille a Cuba, il più basso del continente dal Canada all’Argentina.[7] La speranza di vita è di 70 anni per i latinoamericani e di 78 per i cubani. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Cuba è uno dei Paesi che contano il più alto numero di centenari rispetto alla loro popolazione.[8] Il numero di medici su 100.000 abitanti è di 160 in America Latina e di 590 a Cuba.[9] Cuba è la nazione che dispone di più medici per abitante in tutto il mondo.

La American Association for World Health, il cui presidente onorario è James Carter, segnala che il sistema sanitario cubano è “considerato in modo uniforme come il modello preminente per il Terzo Mondo”.[10] Secondo la American Public Health Association, “non ci sono barriere razziali che impediscano l’accesso alla salute” e si evidenza “l’esempio fornito da Cuba, un Paese con la volontà politica di offrire una buona assistenza medica a tutti i cittadini”.[11]

Secondo il New England Journal of Medecine, la più prestigiosa rivista medica del mondo, “il sistema sanitario cubano sembra irreale. Ci sono troppi dottori. Tutti hanno un medico di famiglia. Tutto è gratis, totalmente gratis […]. Nonostante che Cuba disponga di risorse limitate, il suo sistema sanitario ha risolto problemi che il nostro [quello degli Stati Uniti] non è ancora riuscito a risolvere”. Il NEJM aggiunge che “Cuba dispone del doppio di medici per abitante degli Stati Uniti”.[12]

Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, nell’ultimo decennio Cuba è l’ unico Paese dell’America Latina e del Terzo Mondo che si trova nelle prime dieci nazioni con il miglior indice di sviluppo umano sui tre criteri “speranza di vita, educazione e livello di vita”.[13]

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Cuba è un modello per i Paesi in via di sviluppo riguardo all’assistenza medica fornita alle mamme e ai bambini.[14] L’UNICEF evidenzia che “Cuba è un esempio nella protezione dell’infanzia”.[15] Secondo Juan José Ortiz, rappresentante dell’UNICEF a L’Avana, “la denutrizione grave non esiste a Cuba […]. Qui non c’è nessun bambino per strada. A Cuba i bambini sono sempre una priorità e per questo non soffrono le carenze che colpiscono milioni di bambini in America Latina che lavorano, che sono sfruttati o che si trovano nelle reti della prostituzione”.[16] Secondo lui, Cuba è un “paradiso dell’infanzia in America Latina”.[17] L’UNICEF segnala che Cuba è l’unico Paese dell’America Latina e del Terzo Mondo che ha sradicato la denutrizione infantile. [18]

L’Organizzazione non Governativa Save the Children colloca Cuba al primo posto tra i Paesi in via di sviluppo per le condizioni offerte alle mamme, davanti ad Argentina, Israele o Corea del Sud. In questo studio sono stati presi in considerazione vari criteri come il sistema sanitario e l’educazione, ossia l’assistenza da parte di personale qualificato durante il parto, la diffusione dei metodi anticoncezionali e il livello di educazione delle donne e dei bambini. Si è tenuto conto dell’uguaglianza politica ed economica tra uomini e donne, ossia la partecipazione delle donne alla vita politica e l’uguaglianza salariale.[19]

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIT) ha definito il sistema di sicurezza sociale cubano un “miracolo”, data la protezione che offre ai lavoratori e il tasso di disoccupazione molto basso (1,9%). Secondo la OIT, in America Latina l’11% delle persone senza lavoro e circa il 65% degli abitanti non hanno accesso alla sicurezza sociale. In America Latina uno dei grandi paradossi sta nel fatto che 25 milioni di bambini sono obbligati a lavorare mentre 19 milioni e mezzo di adulti si trovano senza lavoro.[20]

Mettendo l’essere umano al centro del progetto della società nuova, Fidel Castro ha dimostrato al mondo che è possibile, nonostante risorse molto limitate e uno stato d’assedio economico imposto dagli Stati Uniti, offrire a tutti i cittadini un sistema di protezione sociale simile a quello delle nazioni più ricche.

Il resto (riferimenti inclus)i lo trovate QUI (http://contropiano.org/interventi/2016/08/17/fidel-castro-riformatore-sociale-082574)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Gio - 01 Dic 2016, 14:46
A Cuba possono permettersi di spendere tanto (percentualmente) in sanitá ed istruzione perché il regime spende poco in altro. Gli stipendi dei dipendenti statali e le pensioni sono da fame.
In Italia oltre il 60% della spesa va in pensioni e stipendi. Se li dimezzassimo potremmo avere le scuole con i banchi d'oro zecchino. Dubito che gli italiani sarebbero favorevoli ad una cosa del genere. È un modo diverso di investire sui cittadini. Per me il nostro sistema é molto migliore, anche se migliorabile dal punto di vista della equa redistribuzione.

Il problema del nostro sistema di istruzione, poi, non sono i soldi, ma il fatto che ormai si è confuso il diritto allo studio con il diritto ad avere il titolo di studio. Dunque la scuola non produce più eccellenza, ma ignoranti in serie. Molti dei colpevoli di questo, oggi,
hanno il santino di Castro nel portafoglio.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 01 Dic 2016, 16:39
Aliquota Irpef, stipendi pubblici, pensioni. Strano che a nessuno venga in mente di mettere su piatto della bilancia - per dire - la spesa per armamenti.

E quoto pentiux (cit.)

E' esattamente questo il tema.
Io personalmente mi preoccupo dello stipendio del medico (che comunque vive dignitosamente) solo ed esclusivamente dopo essermi accertato che ogni cittadino abbia garantito un tetto sopra la testa, pasti quotidiani, accesso a cure mediche ed istruzione.
Come fai a pensare di barattare la sopravvivenza stessa del più debole con il benessere economico del più forte, non riesco a capirlo.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Gio - 01 Dic 2016, 16:59
Perchè la spesa per la difesa in Italia è inferiore al 2% del PIL. Pure azzerandola (filosofia pura) non servirebbe a molto ai fini dell'istruzione. Certo non per arrivare alle percentuali di spesa cubane. Al netto del fatto che coi soldi spesi per la difesa ci campano onestamente tante famiglie italiane che sono uomini anche loro.

Non é questo il punto però. Volevo dire che non si può prendere un pezzettino del modello cubano per elevarlo ad esempio per il mondo, prescindendo dal resto. Anche qui potremmo avere il 23% di spesa per l'istruzione se ci fossero pensioni minime da 50 Euro al mese. A me parrebbe un passo indietro e non in avanti.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Rorschach - 01 Dic 2016, 16:59
Scusate l'innocenza.

Ma se la scuola funziona, la sanità funziona e il welfare funziona... avere lo stipendio alto a cosa ti serve?

EDIT

Oggi il welfare italiano prevede l'elargizione di stipendi a cazzo per funzioni del cazzo in amministrazioni pubbliche del cazzo.
Risultato: aumento della burocrazia, differenza tra dipendente pubblico e privato, aumento delle tasse, assistenzialismo mascherato.

Non sarebbe meglio far lavorare nel pubblico solo chi effettivamente serve e garantire a TUTTI un reddito di cittadinanza / contributo di disoccupazione DIGNITOSO, investendo nello sviluppo delle competenze per un ricollocamento in funzioni evolute?
Non sarebbe meglio ELIMINARE la cassa integrazione e remunerare direttamente i dipendenti che perdono il lavoro finanziando una formazione in linea con i tempi? Se il comparto automobilistico è in crisi che senso ha mantenerne gli operai in attesa di non si sa cosa? Non è meglio formarli per nuovi lavori con maggiore richiesta?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: JoeStrummer - 01 Dic 2016, 17:28
Vabbè...prima che il topic cada nel dimenticatoio ci tenevo ad esternare il mio cordoglio per la scomparsa dell'ultimo grande personaggio del '900, un secolo caratterizzato da grandi fermenti ideologici e da autorevoli e spietati leader nazionali che li hanno saputi interpretare/cavalcare a seconda delle situazioni regionali, di cui Fidel fa parte a pieno titolo.

Questo però non mi impedisce contemporaneamente di ringraziare sentitamente ogni divinità e/o la semplice incidenza del caso, per avermi fatto nascere nell'anno di grazia '79 in Italia e non a Cuba.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 01 Dic 2016, 17:54
Perchè la spesa per la difesa in Italia è inferiore al 2% del PIL. Pure azzerandola (filosofia pura) non servirebbe a molto ai fini dell'istruzione. Certo non per arrivare alle percentuali di spesa cubane. Al netto del fatto che coi soldi spesi per la difesa ci campano onestamente tante famiglie italiane che sono uomini anche loro.

Non é questo il punto però. Volevo dire che non si può prendere un pezzettino del modello cubano per elevarlo ad esempio per il mondo, prescindendo dal resto. Anche qui potremmo avere il 23% di spesa per l'istruzione se ci fossero pensioni minime da 50 Euro al mese. A me parrebbe un passo indietro e non in avanti.
ma vedi, io ne faccio una questione di principio, di impostazione "culturale", di priorità che guardano prima alla realizzazione umana e alla garanzia dei diritti fondamentali e poi se rimane qualcosa al F35 e allo spread. Tu e altri buttate immediatamente il confronto sui numeri.
E' qui il punto: vivere con il pallottoliere in mano IMHO è disumano. C'è vita oltre un subprime. Credere che la massima realizzazione umana sia far quadrare il bilancio è il genere di mentalità e di (qualità della) vita cui contrappongo il "pezzettino" - come lo chiami tu per svuotare di senso il mio pensiero, ovvero per dissociare il mio discorso, via diciamocela tutta - di modello economico che è molto più che "cubano" e castrista. La Cuba di Castro è solo un simbolo (peraltro nemmeno l'unico se pensiamo al Vietnam). Per gli Usa è un sintomo pericolosissimo. E' il segnale che un'alternativa al loro modello economico e culturale ipermaterialista-spiritualista DA CUI PARTIRE non solo è possibile ma auspicabile. Per questo dico che Fidel e Guevara gli hanno fatto male. Tanto male. E lo ribadisco. La reazione cr.iminale dell'embargo, i tentativi di omicidio, gli attentati (a centinaia) sono la più immediata e visibile conseguenza della messa in crisi costante che provoca negli Usa, a questo Paese democraticissimo, iperequo e rispettosissimo dei diritti umani (:lol:), la presenza di quella piccola, orgogliosa e dignitosa alternativa socialista ficcata in mezzo ai Caraibi.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 01 Dic 2016, 18:36
Cityzen visto che nomini la Russia prendi la rivoluzione russa. Nessun colpo, nemmeno uno, fu sparato per prendere il palazzo d'inverno. Peccato che poi il potere nascente venne attaccato non solo dalle classi possidenti russe ma da una coalizione di tutti i principali stati europei (ah la democrazia che bellezza) terrorizzati dalla presa del potere da parte del popolo. Manco col nazismo reagirono così, domandati il perché. (Forse perché il socialismo è prodotto del popolo, il nazismo è sottoprodotto a loro compatibile.)
E lì con la guerra civile i fiumi di sangue purtroppo ci furono. Che dovevano fare i rivoluzionari russi? Lasciarsi massacrare? Questo intendo. Il potere nessuno lo cede indolore.
FD sembri uno di quei giornalisti della maggica, se consideriamo solo i primi quindici minuti la riomma è prima in classifica, se valgono solo i gol di rabona vinciamo lo scudetto
alla terza stanza del palazzo d'inverno tutto bene
i morti sarebbero da contare alla fine e la distinzione tra rivoluzionari pacifici e controrivoluzionari cattivi forse è troppo di parte, le rivoluzioni portano morti proprio per il fatto che intervengono i controrivoluzionari, se nessuno ti si fila è ovvio che non muore nessuno

E' esattamente questo il tema.
Io personalmente mi preoccupo dello stipendio del medico (che comunque vive dignitosamente) solo ed esclusivamente dopo essermi accertato che ogni cittadino abbia garantito un tetto sopra la testa, pasti quotidiani, accesso a cure mediche ed istruzione.
Come fai a pensare di barattare la sopravvivenza stessa del più debole con il benessere economico del più forte, non riesco a capirlo.
pentiux facciamo un gioco
io e te iniziamo il nostro percorso formativo
tu punti al 9 io al 6 che poi diventa 5, ovviamente tu studi e io faccio le pinne con la bmx
arriviamo al liceo tu prendi lo scientifico ovviamente sezione tosta studi sempre media del 9
io un tecnico a caso sfango il 6 faccio sport e scopo (potrei trovarmi un altro hobby ma prendo questo)
università tu prendi medicina e per dieci anni comprendendo la specialistica stai sui libri
io niente università entro nel mondo del lavoro e scopo mica lavoro sempre
alla laurea tu ovviamente ci arrivi vergine ma mica è quello il problema
arriva uno che ti dice: hai presente la bidella della scuola dove porti tuo figlio (si, sei un caso di vergine con figlio) quella che quando lo porti in ritardo ci mette un quarto d'ora per aprire la vetrata, perché deve guadagnare meno di te? o di un casellante (nel frattempo sono diventato casellante) che comunque è un lavoro con molta matematica
tu con trenta anni di studio serrato e pochissimo sport , hai una certa pancetta, poca vista magari perdi pure i capelli e lo stipendio di una bidella
per me hai fatto una scelta del casso anche se sei molto gratificato perché salvi la ggente

per la spesa militare sei bloccato dalla comunità europea, gli altri stati non ci pagano la difesa per ora
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Gio - 01 Dic 2016, 18:48
ma vedi, io ne faccio una questione di principio, di impostazione "culturale", di priorità che guardano prima alla realizzazione umana e alla garanzia dei diritti fondamentali e poi se rimane qualcosa al F35 e allo spread. Tu e altri buttate immediatamente il confronto sui numeri.
E' qui il punto: vivere con il pallottoliere in mano IMHO è disumano. C'è vita oltre un subprime. Credere che la massima realizzazione umana sia far quadrare il bilancio è il genere di mentalità e di (qualità della) vita cui contrappongo il "pezzettino" - come lo chiami tu per svuotare di senso il mio pensiero, ovvero per dissociare il mio discorso, via diciamocela tutta - di modello economico che è molto più che "cubano" e castrista. La Cuba di Castro è solo un simbolo (peraltro nemmeno l'unico se pensiamo al Vietnam). Per gli Usa è un sintomo pericolosissimo. E' il segnale che un'alternativa al loro modello economico e culturale ipermaterialista-spiritualista DA CUI PARTIRE non solo è possibile ma auspicabile. Per questo dico che Fidel e Guevara gli hanno fatto male. Tanto male. E lo ribadisco. La reazione cr.iminale dell'embargo, i tentativi di omicidio, gli attentati (a centinaia) sono la più immediata e visibile conseguenza della messa in crisi costante che provoca negli Usa, a questo Paese democraticissimo, iperequo e rispettosissimo dei diritti umani (:lol:), la presenza di quella piccola, orgogliosa e dignitosa alternativa socialista ficcata in mezzo ai Caraibi.
Io su questo ho poco da dire. È la tua idea è va bene cosí.
Io, al contrario, sono grato agli USA perchè hanno contribuito a farmi evitare il fascismo ed il comunismo nel mio breve percorso terreno. Il che non toglie che ci sia ancora tanto da fare per un mondo più giusto.

Io parlavo solo dell'istruzione e dell'idea che quello di Cuba sia un modello da imitare. Per me, come per tutto ció che è frutto di una dittatura, è un modello da respingere e superare per il bene dell'umanitá.

Concordo, invece, sulla realizzazione umana e sulla garanzia dei diritti fondamentali, anche se penso ed auspico che ci si possa arrivare per una via diversa da quella che hai in mente tu.
Questo, peró, è il bello di vivere in un mondo libero.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 01 Dic 2016, 18:50
Io su questo ho poco da dire. È la tua idea è va bene cosí.
Io, al contrario, sono grato agli USA perchè hanno contribuito a farmi evitare il fascismo ed il comunismo nel mio breve percorso terreno. Il che non toglie che ci sia ancora tanto da fare per un mondo più giusto.

Io parlavo solo dell'istruzione e dell'idea che quello di Cuba sia un modello da imitare. Per me, come per tutto ció che è frutto di una dittatura, è un modello da respingere e superare per il bene dell'umanitá.

Concordo, invece, sulla realizzazione umana e sulla garanzia dei diritti fondamentali, anche se penso ed auspico che ci si possa arrivare per una via diversa da quella che hai in mente tu.
Questo, peró, è il bello di vivere in un mondo libero.
A me piacerebbe prima o poi vivere anche solo un par d'ore in un mondo dove le persone sono libere
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 01 Dic 2016, 20:59
comunque quando parlate di stipendi e soldi investiti in sanità ed istruzione
dovreste anche tenere conto del costo della vita,altrimenti per dirla alla caribbe è fuffa
So' passati 8 anni ma io a Xian in Cina per un giro notturno della città di circa un'ora (tariffa extra),
in taxi spesi l'equivalente di 1,5 €,
a luglio a Roma per un tragitto di 5km ore 6,15 del mattino(15 minuti totali) 18 € (tariffa notturna)
sempre di tassametro, poi per rendere un attimo chiara l'dea dei costi rispetto agli stipendi. nella RD
il costo della corsa dall'aeroporto di Las America a la Ciudad Colonial di Santo Domingo
circa 27 km per un tempo di circa 25' mi è costato 25 €(di tassametro corsa diurna)
gli stipendi medi di Dominicani e cinesi sono praticamente simili, non è uno studio scientifico ma può rendere l'idea
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pentiux - 01 Dic 2016, 22:15
pentiux facciamo un gioco
io e te iniziamo il nostro percorso formativo
tu punti al 9 io al 6 che poi diventa 5, ovviamente tu studi e io faccio le pinne con la bmx
arriviamo al liceo tu prendi lo scientifico ovviamente sezione tosta studi sempre media del 9
io un tecnico a caso sfango il 6 faccio sport e scopo (potrei trovarmi un altro hobby ma prendo questo)
università tu prendi medicina e per dieci anni comprendendo la specialistica stai sui libri
io niente università entro nel mondo del lavoro e scopo mica lavoro sempre
alla laurea tu ovviamente ci arrivi vergine ma mica è quello il problema
arriva uno che ti dice: hai presente la bidella della scuola dove porti tuo figlio (si, sei un caso di vergine con figlio) quella che quando lo porti in ritardo ci mette un quarto d'ora per aprire la vetrata, perché deve guadagnare meno di te? o di un casellante (nel frattempo sono diventato casellante) che comunque è un lavoro con molta matematica
tu con trenta anni di studio serrato e pochissimo sport , hai una certa pancetta, poca vista magari perdi pure i capelli e lo stipendio di una bidella
per me hai fatto una scelta del casso anche se sei molto gratificato perché salvi la ggente
Eh?
Ma per te le scelte nella vita si basano su quali e quanti vantaggi economici ne riesci a tirar fuori?

Io ritengo che una società debba prima di tutto garantire la sopravvivenza a chiunque. Chiunque: intelligenti, meno intelligenti, volenterosi, pigri, belli, brutti, simpatici, antipatici. Chiunque.
Sopravvivenza, intesa come base della piramide: cibo, abitazione, salute, istruzione. Su questo non si transige, anche se il signor "chiunque" non fa un cazzo.
Poi la società potrà pensare se e cosa è in grado di offrire dei piani più alti della piramide a chi ha la possibilità e la volontà di dare di più... ma se e quando ha prima garantito la sopravvivenza a tutta la popolazione.

(e comunque ad esempio in passato ho scelto scientemente di guadagnare molto meno pur di fare una attività che mi desse soddisfazione personale e sociale, invece che guadagnare sensibilmente di più facendo un lavoro da strònzo... è una delle cose di cui non mi sono mai pentito, nonostante ne paghi le conseguenze ogni giorno)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: PabloHoney - 01 Dic 2016, 23:22
Ma che un popolo debba poter decidere della propria esistenza nel cazzo di modo che vuole, con o senza rivoluzioni, con o senza dittatori veri o presunti, senza ingerenze esterne, senza embarghi, senza democrazia importata per forza, senza attentati o bombardamenti... Proprio non lo prendiamo in considerazione eh
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: pan - 01 Dic 2016, 23:36
 ma la maggior parte del popolo non vuole una base comune per tutti, non vuole istruzione basica per tutti , sanità basica per tutti, un piccolo alloggio per tutti. perché il mito della ricchezza, del lusso fantasticato, della roba da accumulare, del prestigio sociale è molto più forte di un mondo dove possiamo vivere tutti bene con poco. c'è chi lo vede un limite alle proprie libertà non possedere e un'altra fetta di persone che se ne fotterebbe e vivrebbe alla grande lo stesso. purtroppo i secondi saranno sempre meno dei primi. ecco perché fallisce sempre tutto. diventa "utopia" perché gli esseri umani che potrebbero farla diventare realtà se ne guardano bene. non la vogliono questa realtà. vonno quell'artra. semplice.   
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: giovannidef - 02 Dic 2016, 00:29
scusa pentiux c'è una piccola contraddizione iniziale
stiamo sul sito di una squadra di calcio che è una società capitalista
il nostro capitano sta (speriamo) per firmare un contratto di 3M puliti cioè 6M per noi normali
io reputo legittimo guadagnare 4500 al mese per uno che è fisso in ospedale (già sulla libera professione faccio eccezioni) cioè 54000 puliti all'anno con la differenza che uno ti fa un passaggio filtrante l'altro ti salva la vita
tu giustamente dici iniziamo a creare diseguaglianza dopo che almeno abbiamo dato a tutti cibo casa istruzione e salute, non ho capito se ti limiti al nostro paese o è un discorso mondiale?
ovviamente a livello morale non è concepibile accettare diseguaglianza quando un bambino di pochi anni in burkina faso sta morendo di fame
è altrettanto vero che portare questi beni a popolazioni di altri paesi è utopico sia perché ti devi confrontare con i paesi in questione (magari preferiscono altro al cibo per il bambino) sia perché qualsiasi politico con il programma di dare anche solo il 50% del PIL dell'italia a paesi terzi non avrebbe neanche il voto della moglie
dunque mi fermerei all'italia se sei d'accordo
qui nasce il primo problema non tutte le zone del nostro paese hanno le stesse situazioni, il trentino è diverso dalla calabria per cui il nostro metro di giudizio è influenzato dalle nostre esperienze
io ad esempio sono stato in umbria e a livello sanitario non avrei appunti ma magari c'è chi non ritiene sufficiente quello che io reputo abbondante
in italia ci sono milioni di persone che soffrono la fame, ma non c'è carenza di alimenti, per cui parliamo di un problema facilmente risolvibile e anche a costo zero se si creassero strutture adatte a distribuire le eccedenze anche con volontari
istruzione: hai l'obbligo fino al 2° anno di superiori, c'è il sostegno per gli alunni con problemi, i libri non sono gratis, la scuola italiana è carente? a volte si parla delle nostre eccellenze per il mondo a volte sembra che stia per crollare, credo che di questi 4 valori è stupidamente il meno considerato
la casa: non ce la faccio pago un mutuo, ho preso un tot da una banca e gli dovrò ridare il doppio, controllo se varia, se tu mi dici case gratis per tutti io mi sento un po' [...] ma capisco che è un mio limite
la sanità: in certe regioni deve essere radicalmente cambiata ma prima devi togliere la mafia
da questo quadro tu moralmente non puoi restare tifoso della Lazio perché la società non ha, se non in piccola parte gestito le esigenze di una parte consistente della popolazione italiana

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 02 Dic 2016, 00:49
Giovanni scusa eh ma tutto il tuo discorso si scontra con il fatto che seppur
a Cuba nascano da decenni un'altissima percentuale dei migliori giocatori di baseball
del mondo , questi non percepiscono stipendi incredibili rispetto a quelli che sò di un medico

fermo restando che la Lazio è una società sportiva e non uno stato e/o una corrente politica,
e che quindi non è deputata ad abbattere le diseguaglianze economiche tra le persone
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 02 Dic 2016, 08:49
questa cosa porga l'ha centrata magistralmente. IMHO è un sintomo dei limiti del marxismo: le armi possono aiutare (io però dico, non più nel XXI secolo) ma una Rivoluzione vince quando le idee funzionano fino in fondo. Non basta il rifiuto dell'oppressore, non è sufficiente resistere al capitalismo disumano. Per funzionare fino in fondo una teoria di Sinistra deve occuparsi di realtà umana, deve avere una conoscenza profonda della realtà umana. Istruzione e sanità per tutti sono la base. Ma l'essere umano acculturato e in salute pretende di poter realizzare la propria identità. Deve avere la possibilità di realizzare la propria identità. Altrimenti non potrà mai essere libero. Senza identità non c'è libertà. Qui sta l'errore di Castro: la sua convinzione era che senza libertà non c'è identità. E qui si è fermata la Rivoluzione, tutte le Rivoluzioni, almeno fino a oggi. Spianando la strada ai reazionari (e ai ragionamenti dei reazionari) che vogliono ripristinare la situazione precedente.

io più che del marxismo direi che è un limite del socialismo reale dovuto a due aspetti politici più che teorici:
- aver costruito organizzazioni mutuate sul modello dell'esercito (perché a inizi '900 era la principale organizzazione di massa) e il non aver distinto nei principali processi rivoluzionari potere politico e militare (eccezion fatta per il Chiapas). L'identificazione tra capo politico e militare ha, per forza di cose, dato un accezione autoritaria al potere rivoluzionario. Perché un esercito, per quanto democratico, funziona con una gerarchia e delle modalità che mal si addicono alla democrazia. La rottura della gerarchia nell'esercito è insubordinazione, tradimento. In democrazia è esercizio della stessa.
- l'aver preso il Capitale come un manuale di economia applicata.
Marx nel Capitale analizza le tendenze oggettive del capitalismo, quelle che lui definisce "scientifiche". Ma Marx non ha mai teorizzato che il capitalismo funzionasse esclusivamente in forma oggettiva, anzi. Oltre ai meccanismi oggettivi ci sono i soggetti, le identità. Le quali incidono sullo stesso funzionamento oggettivo, non sono univocamente subordinate ad esso.
Il socialismo reale ha disumanizzato il marxismo rendendolo pura procedura razionale, siamo assolutamente d'accordo, ma credo che riprendendo gli scritti di Marx si possano trovare spunti anche antitetici a tale deriva.

FD
alla terza stanza del palazzo d'inverno tutto bene
i morti sarebbero da contare alla fine e la distinzione tra rivoluzionari pacifici e controrivoluzionari cattivi forse è troppo di parte, le rivoluzioni portano morti proprio per il fatto che intervengono i controrivoluzionari, se nessuno ti si fila è ovvio che non muore nessuno


rivoluzionari pacifici vs controrivoluzionari cattivi? Mai detto, questa è una conseguenza tratta da te. Anzi, fabichan mi ha riconosciuto proprio questa coerenza: io te dico che nella misura in cui devo difendere il processo rivoluzionario dalla controrivoluzione t'appenno ai lampioni, altro che pacifico.
Dico semplicemente che la cosa non mi pare sconvolgente, perché se invece vince la controrivoluzione non è che fa qualcosa di diverso. Fucila e appende rivoluzionari, come ha sempre fatto.
Il punto è che la "rivoluzione" (compresa la cubana) non sta nella presa del potere con le armi, ma nel cambio della "classe proprietaria" dei mezzi di produzione (fabbriche, risorse naturali, infrastrutture) o comunque anche solo della classe maggiormente avvantaggiata dalle scelte politiche, tipo quanto destinare del PIL a istruzione, imprese oppure armi.
Ma se ad essere avvantaggiati sono i poveri e non imprese e corporation non è che la cosa resta indolore. Non è che confindustria o la finanza te dicono "daje, continuate così, w il popolo".
Il profitto non chiede per favore, si prende quel che gli serve con la forza.
Fa così OGGI, non nel 1850. Un governo che spende il 20% in istruzione ci metterebbe poco a farlo crollare anche soltanto muovendo le leve economiche di cui dispone.
E si tornerebbe alla necessità dell'uso della forza. Che non vuol dire "fucili" ma ad esempio potrebbe voler dire sequestro delle attività produttive. Sempre forza è. Senza contare che una volta prese le loro attività produttive quelli se presentano coi fucili. E torniamo al discorso di prima.
Per questo non si può aggirare il discorso sulle armi, ma sono la difesa inevitabile del processo, non il processo stesso.
Se non si tiene conto di questa necessità si fa la fine di Allende.

La spesa del PIL, per tornare al dibattito con Carib, non è un mero conto economico né una derivazione naturale. E' la traduzione economica di un rapporto sociale e politico. Un rapporto sociale che se vuoi mantenere devi difendere.
Se mi si spiega come difenderlo senza esercitare violenza laddove la controparte non si fa problemi a farlo non appena vede che sposti soldi dalle armi all'istruzione o dai profitti finanziari alla sanità io sono tutto orecchie, mi parrebbe un'interessantissima discussione.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: porga - 02 Dic 2016, 10:46
questa cosa porga l'ha centrata magistralmente.

solo fortuna, solo fortuna...
 :roll:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 02 Dic 2016, 11:24
io più che del marxismo direi che è un limite del socialismo reale dovuto a due aspetti politici più che teorici:
...
penso che i limiti del socialismo reale siano la conseguenza 'naturale' di una questione irrisolta da Marx per sua stessa ammissione: una teoria coerente su quella cosa specifica degli esseri umani per cui siamo al tempo stesso tutti uguali (in quanto esseri umani, la nascita è uguale per tutti) e tutti diversi (ciascuno con le proprie esigenze di realizzazione d'identità che si definiscono nei rapporti interurbani e con l'ambiente). Il socialismo reale si è fermato al concetto di uguaglianza meramente biologica. E lo ha 'ferocemente' perseguito. Il problema è che quando si nega la 'diversità', cioè tutti gli esseri umani hanno per nascita una dimensione interna affettiva che li spinge nel corso della vita a trovare ciascuno la propria specifica identità, si arriva 'coerentemente' a negare alle persone - anche qui ferocemente - qualsiasi possibilità di realizzazione di un'identità originale e personale. Ecco il perché dell'omologazione che è il marchio di fabbrica della Cina di Mao, per dire. Come ho detto in altro post, IMHO Castro più di qualsiasi altro leader socialista è arrivato a porre le basi per questa possibilità di realizzazione. La 'cura' delle esigenze umane primarie che sono istruzione e sanità sono un sintomo evidente di interesse per l'umano. Ma qui si è fermato, io penso, per una sua carenza "culturale" che si lega al peccato originale di Marx e del marxismo: l'incapacità di scoprire la perla delle perle, cioè la realtà psichica umana che nasce con ciascuno di noi, per fondere insieme arte e scienza. Fantasia-Immaginazione e saper fare. Annullando la fantasia, la realtà psichica, rimane che l'uomo è tale solo quando realizza gli strumenti necessari al proprio sostentamento. E se questa scissione prima non lo soddisfa e poi lo fa ammalare psichicamente - perché peraltro dietro questa idea malsana e razzista c'è l'annullamento di una differenza fondamentale che è quella tra uomo e donna - ecco là che diventa un dissidente da internare in un gulag. Secondo me.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: italicbold - 02 Dic 2016, 11:38
Anche se trovo la maggior parte delle persone che hanno scritto su questo topic, degli essere fisicamente ed esteticamente ripugnanti, vorrei farvi i complimenti per la qualità e l'interesse del dibattito.
Non era facile.

Bravi tutti.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: FatDanny - 02 Dic 2016, 11:55
Aspe carib. Io lo so a cosa fai riferimento perché l'hai già citata.  :)
Ma la lettera al padre Marx la scrisse a 19 anni, all'epoca era ancora uno studente e non aveva scritto praticamente nulla della sua enorme produzione. L'avesse scritta nel 1870, anche solo a metà del suo percorso teorico, avrei capito il significato che gli dai. A 19 anni non aveva colto praticamente nulla anche del funzionamento del capitale, non solo della realtà umana, mi pare un documento po' troppo anteriore per trarne un giudizio compiuto su un cosmo di teorie interamente elaborato dopo.

Il marxismo può essere invece visto come il trionfo della diversità umana.
Capisco che può stonare ma perché noi facciamo i conti con la traduzione politica (e filosofica) segnata dal socialismo reale, che da Marx si è allontanata parecchio.
Ma se Marx dice quel che dice è esattamente partendo dall'idea che uno dei problemi principali del capitalismo (se non addirittura IL problema principale) è l'alienazione omologante invece che una piena realizzazione di un'identità originale e personale, che è la massima espressione del comunismo per come Marx lo intende.
Tutta la produzione successiva parte dal concetto di alienazione e critica ad esso.
Se il rapporto lavorativo-salariale porta all'omologazione perché massifica tutti nella stessa riproduzione sociale alienata, la rottura di questo rapporto è esattamente la liberazione di bisogni e capacità individuali. E infatti lo slogan non è "tutto a tutti in parti perfettamente uguali", ma "Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni". La celebrazione stessa della diversità umana a livello individuale. Nemmeno come gruppo specifico, no. OGNUNO sulla base del proprio SE' INDIVIDUALE.

E' il capitalismo che ci rende tutti uguali, con gli stessi bisogni e gli stessi desideri, a causa delle necessità del suo meccanismo di riproduzione. La parola d'ordine stessa del capitale è standardizzazione (del prodotto, del ciclo produttivo, del lavoro, dei consumi) per sua logica interna. Rende la vita stessa un'economia di scala.
Il comunismo marxiano è caratterizzato esattamente dall'opposto.


Scusate la digressione, ma penso che su questo crinale interpretativo del pensiero marxista si gioca parecchio degli errori fatti a Sinistra, perchè è passata per quel che non è a causa di un'applicazione politica in forte contrasto col pensiero teorico originario.
Sono profondamente convinto che se leggessi direttamente Marx (e non i marxisti) ti ci ritroveresti ben più di quel che credi. Marx ha scritto un sacco di cose oltre il Capitale :) E anche il Capitale, essendo molto lungo, dice davvero molte cose oltre al plusvalore e alla caduta tendenziale del saggio di profitto :)

ci ritroveresti più risposte di quel che credi esattamente a questa domanda che ti poni sull'individualità umana e il suo pieno sviluppo.
 
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: carib - 02 Dic 2016, 14:03
Aspe carib. Io lo so a cosa fai riferimento perché l'hai già citata.  :)
Ma la lettera al padre Marx la scrisse a 19 anni, all'epoca era ancora uno studente e non aveva scritto praticamente nulla della sua enorme produzione. L'avesse scritta nel 1870, anche solo a metà del suo percorso teorico, avrei capito il significato che gli dai. A 19 anni non aveva colto praticamente nulla anche del funzionamento del capitale, non solo della realtà umana, mi pare un documento po' troppo anteriore per trarne un giudizio compiuto su un cosmo di teorie interamente elaborato dopo.
Rinunciò e abbandonò definitivamente quella ricerca. La sostanza del mio discorso non cambia di un micron  ;) So benissimo che scrise un sacco di altre cose e diciamo che un'idea me la sono fatta. Ma se nello scrivere tante belle cose sulla realtà umana ti manca la capacità di comprendere cosa effettivamente sia la realtà psichica, ebbene tutte quelle cose diventano gioco forza aride e - purtroppo - dissociate. Gli annullamenti producono questi effetti, inutile girarci intorno. Tant'è che il marxismo a un certo punto è fallito in termini di teoria, idee e "valori" da contrapporre a un altro metodo di pensiero altrettanto dissociato che è quello su cui si fondano le teorie neoliberiste. Perché alla fine il capitalismo ha prevalso? Perché è infinitamente più violento nei confronti di tutto ciò che è umano. E il marxismo ha un importante fondo di umanità. Perché se non altro - e non è poco - secondo Marx tutti gli 'uomini' sono uguali (il problema è che non ha saputo teorizzare e dimostrare perché) e hanno uguali diritti.

Approfitto per fare un imbarazzato mea culpa. Ho scritto che è stato Castro il leader socialista che più si è avvicinato a un ideale di politico che mette la persona umano al centro del progetto evolutivo della Nazione. Penso invece che sia stato Olof Palme. C'è qualcuno che è d'accordo?

Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: VeniVidiLulic - 02 Dic 2016, 21:10
Scusate l'innocenza.

Ma se la scuola funziona, la sanità funziona e il welfare funziona... avere lo stipendio alto a cosa ti serve?

A non essere servo dello stato, ai miei hobby, a realizzare una condizione di vita migliore per me stesso e la mia famiglia.
In primis a non essere servo dello stato, comunque.
L'alternativa è pensare che il progresso e lo sviluppo non siano necessari, che si possa tornare alle carrozze con i cavalli e ai treni a carbone.
E' un caso che TUTTI i regimi dittatoriali della storia dell'umanità abbiano creato un sistema di dipendenza che influenzasse i cittadini e aumentato i fondi per i suoi sponsor primari?
A chi stracaxxo servono i fondi pubblici alla stampa, nell'era di internet? eh. bella domanda.
Prendere quei soldi e darli, in maniera costruttiva e lungimirante, per ristrutturare la ricerca non sarebbe preferibile? no, perchè i vampiri pensano che sia meglio finanziare l'ufficio della propaganda di stato che non legge nessuno, piuttosto che priorizzare la ricerca medica, tecnologica, scientifica, alimentare e via dicendo.

Altrimenti potrei rigirarti la domanda e chiederti: "perchè dovrei voler lavorare o desiderare di meglio quando il moloch signore e dominatore dei meri mortali ai suoi piedi ottengono già il minimo indispensabile a sopravvivere?".
E confido che la risposta non piacerebbe ne a me ne a te, seppur partendo da due punti differenti, la conclusione sarebbe che la stagnazione di una società ne causerebbe la morte per inedia nel corso degli anni.
Non è un caso che il comecon non fosse in grado di sviluppare una produzione che differisse da quella di sussistenza e degli armamenti, era una precisa volontà politica.

E quì ritorno al punto primario, ossia abbiamo veramente bisogno che sia lo stato a monopolizzare interamente, sulla base di una agenda politica (che ehm, potrei pure non condividere interamente oppure, orrore... dissentire), la vita ed i bisogni dei suoi sudditi in ogni singolo aspetto, dalla vita civile, ai bisogni quotidiani e via dicendo?
Il primo punto, inevitabile, è che lo stato non è mai stato in grado, per ragioni politiche, di rispondere efficamente ai bisogni della popolazione.
Pensare che all'improvviso lo diventi, aumentandone i poteri, e che usi questi con la forza della ragione, anzichè con la ragione della forza, è totalmente dissociato da ogni possibile e realistico accadimento.
Perchè dovrebbero totalmente sovvertire tutti i principi che in primis rendono lo stato (= la politica) quel moloch enorme e rivoltante che è.
Perchè quelli che io e te vediamo ed interpretiamo come sprechi per loro hanno una precisa ragione politica alla quale non rinunceranno tanto facilmente.
Percui per loro è preferibile avere 6 impiegati a far nulla in un'ufficio a roma e nessuno magari a catanzaro od ancona.
Anche se a noi questo appare imbelle, a ragione.
Semplicemente, non sono capaci a gestire 60 (esempio numerico simbolico) e già spendono, sprecando e fallendo nel rispondere alla richiesta di offrire servizi minimi indispensabili che costerebbero, in regime di mercato, 20 o 30, e spendono già 70.
In caxxate, si intende.
Cosa ti fa pensare, che se avessero 70, o 100, cambierebbero modo di gestire la cosa piuttosto che estendere sprechi e mala gestione su una nuova scala più ampia?
Esatto, nulla.


Oggi il welfare italiano prevede l'elargizione di stipendi a cazzo per funzioni del cazzo in amministrazioni pubbliche del cazzo.
Risultato: aumento della burocrazia, differenza tra dipendente pubblico e privato, aumento delle tasse, assistenzialismo mascherato.


Questo, su cui concordo completamente, NON è una distorsione, è sempre parte della precisa volontà politica di cui sopra, sono le prebende necessarie a garantire allo stato il consenso minimo e la forza contrattuale nei momenti del bisogno.
Io non voglio essere uno schiavo.
E questo è il mio problema con gli statalisti: loro desiderano ardentemente essere schiavi, loro desiderano il famoso leviatano da adorare che in cambio concede loro il minimo indispensabile e non se li mangia (se ne mangia altri, ma questo a loro non importa), e nel farlo cercano di forzare quotidianamente la mia volontà, insultandomi ad ogni rifiuto che si trovano di fronte.
"vieni, incatenati insieme a noi, è tanto bello..."

Non è un caso che il pensiero liberale in italia non esista, perchè il pensiero assistenzialista di cui sopra ne ha totalmente drenato la possibilità di considerare e valutare un'alternativa, è così dagli albori delle monarchie assolute e degli stati nazionali.

Figurati se il concetto di massa voterebbe mai per una visione libertaria del mondo.
I liberali non offrivano (abbastanza...) per istituire prebende e clientele durature e promuovere una visione libertaria della società, per dirla con l'ottimo FD, era un problema di narrazione, c'erano due opzioni uguali che facevano finta di farsi concorrenza, una era lo statalismo dc & co, l'altra era lo statalismo nudo e crudo promosso da quanti si auguravano di diventare una repubblica popolare.
Io voglio essere libero, proprietario del mio futuro e della mia vita, capace di scegliere, se e quando avrò un/a figlio/a se mandarlo a studiare in una scuola pubblica o meno, a seconda della mia disponibilità e della competenza del giovane, nel mio caso forse sarebbe stato uno spreco, vabbè, spero che non prenda l'attitudine allo studio da me.
Io questa possibilità non l'ho avuta, vorrei poterla almeno garantire un giorno a mio/a figlio/a, è un crimine?
Se curarmi in un'ospedale pubblico o se pagare per un trattamento più rapido in un'alternativa privata, finanche all'estero, se potessi permettermelo.
Dopotutto attendere mesi per una normale visita non è esattamente ottimale...
Ma finchè pagherò il 38% del mio reddito annuale ai vampiri di stato, rinomati distruttori di valore, non mi sarà possibile.

La sanità, l'istruzione e il welfare che funzionano sono una chimera, come le stelle cadenti che le vedi ed esprimi un desiderio che poi non si realizza perchè ehm, le stelle cadenti non esaudiscono desideri.
Allo stesso livello c'è quella balla colossale chiamata contratto sociale, che non esiste e che io non ho mai firmato, ma alla quale sono coercitivamente forzato ad aderire da orde di statalisti assetati di sangue e denari.
Mio, tuo, a loro non fa alcuna differenza, loro devono alimentare il concetto che se tu hai di più sei un ladro, che se tu ti fai il culo per studiare, per lavorare, sei una persona cattiva, egoista e pericolosa.
Quei soldi non li investiranno manco per il caxxo dove serve davvero, il loro teatrino finirebbe il giorno stesso, rendendoli inutili e obbligandoli quindi a cercarsi un lavoro vero.
Quindi preferiranno continuare a mangiarseli come hanno fatto negli ultimi, lunghissimi, secoli.
Infine la risposta non può e non deve essere più stato, la risposta deve essere più libertà DALLO stato, e più competenza nello stesso nel garantire quel minimo indispensabile a chi non può avere accesso ad alcuna alternativa... per l'onestà aspettiamo il 25 e scriviamo direttamente a santa claus, per quel che cambia.  :beer:
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Goceano - 24 Ago 2020, 16:23
Domando da completo ignorante: ad oggi comè la situazione economica e sociale a Cuba dopo Castro?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: LaFonte - 18 Nov 2022, 20:45
Non trovando altri topic su Cuba e non ritenendo opportuno aprirne uno io, segnalo una cosa che potrebbe interessare a chi segue il tema
https://www.giornalediplomatico.it/iila-conferenza-prof-torres-cuevas-jose-marti-e-l-equilibrio-del-mondo.htm
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Invictus - 03 Nov 2023, 00:22
A mezzogiorno l'ONU ha votato per porre fine all'assurdo embargo che dal secondo dopoguerra gli Stati Uniti applicano unilateralmente a Cuba, è la prima volta che si trova un consenso così plebiscitario.

187 nazioni favorevoli, 2 contrari (Stati Uniti, Israele), 1 astenuto (Ucraina).

Praticamente solo i due paesi in guerra, che stanno avendo soldi e armi, hanno sostenuto l'embargo USA...


Il ministro degli Esteri cubano:

"L'embargo degli Stati Uniti viola il diritto alla vita, alla salute, all'istruzione e al benessere di tutte le cubane e cubani, costituendo un atto di guerra in tempo di pace"
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: COLDILANA61 - 03 Nov 2023, 13:15
A mezzogiorno l'ONU ha votato per porre fine all'assurdo embargo che dal secondo dopoguerra gli Stati Uniti applicano unilateralmente a Cuba, è la prima volta che si trova un consenso così plebiscitario.

187 nazioni favorevoli, 2 contrari (Stati Uniti, Israele), 1 astenuto (Ucraina).

Praticamente solo i due paesi in guerra, che stanno avendo soldi e armi, hanno sostenuto l'embargo USA...


Il ministro degli Esteri cubano:

"L'embargo degli Stati Uniti viola il diritto alla vita, alla salute, all'istruzione e al benessere di tutte le cubane e cubani, costituendo un atto di guerra in tempo di pace"

Peccato , per gli Usa , che non ci sia qualche integralista musulmano da finanziare .

Un saluto ai cari amici ucraini .

ma gli Usa mica hanno invaso Cuba .

Solidarieta' antimperialista a fasi alterne .
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Davy_Jones - 03 Nov 2023, 13:40
giusto per: usa, isr e ukr votano cosi’ su cuba da anni. esempio (2018):
https://www.miamiherald.com/news/nation-world/world/americas/cuba/article220920255.html
The vote was 189-2 in favor of the resolution with no abstentions. Only the United States and Israel voted against it. Before the vote, there was debate on eight amendments proposed by the United States that criticized Cuba’s human rights record and lack of civil liberties on the island. The amendments were all defeated by wide margins with only three delegations — the United States, Israel and Ukraine — consistently voting for them.
(nel 2018 in ucraina gia’ comandavano gli usa da 4 anni…)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 03 Nov 2023, 13:56
giusto per: usa, isr e ukr votano cosi’ su cuba da anni. esempio (2018):
https://www.miamiherald.com/news/nation-world/world/americas/cuba/article220920255.html
The vote was 189-2 in favor of the resolution with no abstentions. Only the United States and Israel voted against it. Before the vote, there was debate on eight amendments proposed by the United States that criticized Cuba’s human rights record and lack of civil liberties on the island. The amendments were all defeated by wide margins with only three delegations — the United States, Israel and Ukraine — consistently voting for them.
(nel 2018 in ucraina gia’ comandavano gli usa da 4 anni…)

Tre soli Stati votano contro.
Sono Usa, Israele e Ucraina.
Nel 2018

Prima di individuare una relazione causa-effetto ci metto sempre molta cautela, ma stavolta faccio fatica a non vederla
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: mr_steed - 03 Nov 2023, 14:18
Tre soli Stati votano contro.
Sono Usa, Israele e Ucraina.
Nel 2018

Prima di individuare una relazione causa-effetto ci metto sempre molta cautela, ma stavolta faccio fatica a non vederla
beh, diciamo che era una sorta di "segreto di pulcinella"... 
del resto gli usa hanno quasi sempre agito così...

alla fine, a pensarci bene, le affinità tra il divoratore di mondi Galactus (celebre antagonista dei Fantastici 4) e gli usa sono parecchie... :=))

un "parallelismo" emerso proprio stanotte: essendomi tornata l'insonnia, stando al pc mi soffermo sul profilo wikipedia del fumettista Jim Starlin (per intenderci, il creatore di Thanos, per citare solo il personaggio più importante da lui ideato) e incappo in questo "aneddoto" risalente agli anni 2000 che non conoscevo, ossia:

Nel 2002 e nel 2003, Starlin scrisse e disegnò le miniserie Infinity Abyss e Marvel: The End, sull'ipotetica fine dell'universo Marvel. Gli venne affidata una serie di Thanos, interrotta dopo pochi numeri per «inconciliabili divergenze creative»[17]. Nella storia, Starlin aveva alluso a un parallelismo tra la filosofia del divoratore di mondi Galactus e la politica estera degli Stati Uniti d'America. A questo proposito, nel 2006 dichiarò:

«A questo punto non mi ci vedo a lavorare con la Marvel su qualsiasi progetto[17]»

https://it.wikipedia.org/wiki/Jim_Starlin

scusate il parziale OT
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 04 Nov 2023, 15:09
L’embargo su Cuba e una sciocchezza ad uso esclusivamente interno. Non è tattico né strategico: se la Florida smetterà di essere uno swinging state o il voto cubano sarà meno determinante smetterà di esistere.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: COLDILANA61 - 04 Nov 2023, 16:34
E' una sciocchezza .

ok .

Diciamo una piccola banalità del male .

Ci sono cose più importanti .

ok .

mo me lo segno (cit.)
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 04 Nov 2023, 16:55
L’embargo su Cuba e una sciocchezza ad uso esclusivamente interno. Non è tattico né strategico: se la Florida smetterà di essere uno swinging state o il voto cubano sarà meno determinante smetterà di esistere.

Ma se ti apri un Topic "Insultatemi per favore" su Friends non fai prima?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 04 Nov 2023, 17:01
Ma se ti apri un Topic "Insultatemi per favore" su Friends non fai prima?

Quindi non posso dire che gli USA sbagliano?
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 04 Nov 2023, 19:11
Quindi non posso dire che gli USA sbagliano?

La mia era una battuta a un utente che leggo con interesse su Temi.

Questa risposta è oggettivamente noiosa e deludente
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 04 Nov 2023, 19:17
La mia era una battuta a un utente che leggo con interesse su Temi.

Questa risposta è oggettivamente noiosa e deludente

Amico mio, non si può dire più un cazzo senza essere sommersi, me tocca guardamme le spalle 🤪
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: COLDILANA61 - 04 Nov 2023, 19:19
Qualcuno intelligente mi aiuti .

Non capisco la battuta .
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 06 Nov 2023, 17:14
Qualcuno intelligente mi aiuti .

Non capisco la battuta .

Non so se sono intelligente abbastanza ma essendo colui che ha fatto la "battuta" raccolgo comunque il tuo invito.


Considero Aquila1979 portatore di argomenti interessanti su questa board, quasi mai sono d'accordo con lui ma le informazioni che riporta e le riflessioni con cui le accompagna, volutamente pregne di cinismo, arricchiscono comunque la discussione.

Però ogni tanto esagera, non si tratta di cinismo ma di vere e proprie scialbe provocazioni. Superficialità enorme, cercata appunto, su argomenti drammatici.
Come quando ha definito l’embargo su Cuba "una sciocchezza ad uso esclusivamente interno"

Poiché sa, ripeto che tutto è tranne che stupido, quanto qui dentro ci sia sensibilità per le drammatiche conseguenze per il popolo cubano, gli ho scritto:
Ma se ti apri un Topic "Insultatemi per favore" su Friends non fai prima?

Se a questa battuta sarcastica, che Aquila1979 ha capito sicuramente ma invece fa il pesce in barile, sviando la questione, rispondendomi

Quindi non posso dire che gli USA sbagliano?

A me non resta che abboccare oppure fargli notare che ritengo
La mia era una battuta a un utente che leggo con interesse su Temi.

Questa risposta è oggettivamente noiosa e deludente


Evidentemente la "battuta", che mi sembrava tanto facile e scontata, deve essermi riuscita male se ho dovuto spiegarla


PS: ho specifico spesso che trovo i post di Aquila1979 interessanti in questa board perché invece quando scrive di calcio è fastidioso, sono convinto sia un tifoso della roma che si diverte a sfrugugliare qui.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 06 Nov 2023, 17:29
tutto puoi dirmi, ma tifoso delle merde proprio no.

perdonami ma io la battuta non l'avevo capita, e non l'avevo capita perché l'uso che ho fatto del sostantivo "sciocchezza" è inteso dal punto di vista degli USA.

el bloqueo non ha alcun senso: né tattico né strategico. anzi, ad oggi (direi dal 1989) è assolutamente un boomerang.

ecco perché non capivo
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: italicbold - 06 Nov 2023, 17:47
Considero Aquila1979 portatore di argomenti interessanti su questa board, quasi mai sono d'accordo con lui ma le informazioni che riporta e le riflessioni con cui le accompagna, volutamente pregne di cinismo, arricchiscono comunque la discussione.

Assolutamente d'accordo.
Devo dire che stavolta la sua risposta mi sembrava abbastanza corretta e per niente provocatoria.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 06 Nov 2023, 17:51
tutto puoi dirmi, ma tifoso delle merde proprio no.

perdonami ma io la battuta non l'avevo capita, e non l'avevo capita perché l'uso che ho fatto del sostantivo "sciocchezza" è inteso dal punto di vista degli USA.

el bloqueo non ha alcun senso: né tattico né strategico. anzi, ad oggi (direi dal 1989) è assolutamente un boomerang.

ecco perché non capivo

se può servire :
sinceramente anche io avevo capito, che con fesseria (ovvero cosa che non ha peso) ti riferivi ai cubani (nel senso di sfruttare il bloqueo, che fa danni paurosi in un'isola di quelle dimensioni), che usavano questa cosa (senza alcun peso , da quello che avevo capito tu intendessi dire) , per scopi interni
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 06 Nov 2023, 17:57
se può servire :
sinceramente anche io avevo capito, che con fesseria (ovvero cosa che non ha peso) ti riferivi ai cubani (nel senso di sfruttare il bloqueo, che fa danni paurosi in un'isola di quelle dimensioni), che usavano questa cosa (senza alcun peso , da quello che avevo capito tu intendessi dire) , per scopi interni

e allora mi sono banalmente espresso a cazzo  :)

il riferimento interno era la florida.
tutti i candidati hanno paura di perdere il voto cubano di quello che è uno swinging state (o almeno lo è stato nel recente passato).
i cubani d'america sono tendenzialmente anti-castristi.
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 06 Nov 2023, 17:59
a me capita spesso (per non dire di quando non mi accorgo di aver, inavvertitamente cancellato parte del discorso, e rileggendo non ci capisco un ca@@o nemmeno io che l'ho scritto) benvenuto nel club   :=))
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: italicbold - 06 Nov 2023, 18:03
e allora mi sono banalmente espresso a cazzo  :)

il riferimento interno era la florida.
tutti i candidati hanno paura di perdere il voto cubano di quello che è uno swinging state (o almeno lo è stato nel recente passato).
i cubani d'america sono tendenzialmente anti-castristi.

Io t'avevo capito.
Non prenderlo come un merito. A volte tra mentecatti ci si capisce.
 :DD
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: sharp - 06 Nov 2023, 18:06
alt dopo che aveva detto : mi riferivo agli USA, un dubbio m'era venuto,
ma poteva anche essere un chiarimento "ironico"
di primo acchitto avevo capito quello che hoi scritto sopra
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 06 Nov 2023, 18:17
Io t'avevo capito.
Non prenderlo come un merito. A volte tra mentecatti ci si capisce.
 :DD

 :p
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: MisterFaro - 06 Nov 2023, 20:13
tutto puoi dirmi, ma tifoso delle merde proprio no.

perdonami ma io la battuta non l'avevo capita, e non l'avevo capita perché l'uso che ho fatto del sostantivo "sciocchezza" è inteso dal punto di vista degli USA.

el bloqueo non ha alcun senso: né tattico né strategico. anzi, ad oggi (direi dal 1989) è assolutamente un boomerang.

ecco perché non capivo


/OT

Ho tanti amici romanisti
(semicit.)

/EOT
Titolo: Re:Lider maximo addio
Inserito da: Aquila1979 - 06 Nov 2023, 20:41

/OT

Ho tanti amici romanisti
(semicit.)

/EOT

Il mio migliore amico e socio lo è.
Ma gli voglio bene lo stesso. Anche se un po’ meno 😛