Lider maximo addio

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Offline pan

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #40 il: 27 Nov 2016, 00:58 »
l'indignazione dei detrattori di Fidel non deriva dalla pena di morte che è stata applicata a Cuba. purtroppo viene usata strumentalmente.
se no gli stessi non andrebbero beati in USA o non vorrebbero continuare a viverci.
Fidel e Cuba hanno fatto semplicemente rosicare. il nemico era l'Idea. l'embargo è stata la punizione per l'ideale perseguito con tigna per decenni.
Re:Lider maximo addio
« Risposta #41 il: 27 Nov 2016, 01:06 »
nel momento in cui passa il concetto che il nemico debba essere punito con la morte anche se non porta più un pericolo reale (non parlo di sparare ai battelli alla baia dei porci)
sdogani tutti, metti tutti sullo stesso piano e tutti hanno le proprie ragioni cambi solo i nemici
del resto Guevara in bolivia fucilava solo gli ufficiali per cui se si voleva si poteva fare
e non è neanche una questione di numeri perché se ci mettiamo a contare i morti allora il nazismo con 20 M di morti sulla coscienza rende il fascismo con manco 100 mila quasi buono
per cui per non sentirmi dire che faccio apologia anche un solo morto rovina il disegno
questo non toglie una virgola a tutte le cose positive della cuba rivoluzionaria
non stavo comunque difendendo franco o pinochet erano due esempi a caso della controparte

Offline laziAle82

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #42 il: 27 Nov 2016, 01:27 »

Offline carib

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #43 il: 27 Nov 2016, 01:29 »
La capacità di resistere a una oppressione di norma insostenibile manda in pappa tanti cervelli.

Dopo la liberazione del suo popolo da un dittatore alla franco e pinochet, Castro ha commesso tanti errori politici. Ma la disumanità è di chi ha imposto il blocco su Cuba e non certo di chi non si è piegato al più vile dei ricatti subito da parte di un Paese inf.ame dalla storia inf.ame.

Offline galafro

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #44 il: 27 Nov 2016, 07:00 »
Definiscimi "miseria" gentilmente.
Sono stato a Cuba tante volte e vado almeno una volta l'anno. Io vedo molto più "Jurassic Park" e "miseria" quando ritorno a Via Prenestina.
Vedo sicuramente molta più tristezza negli occhi degli svedesi nella ricchissima Östermalm che in qualsiasi cubano a Centro Habana.
Fidel non era un personaggio simpatico o buono, sicuramente non era neanche un politico.
Ha però cacciato una marionetta come Batista che aveva venduto mezza isola al big brother Yankee.
Ha dato un'anima, una personalità e soprattutto tanta tanta libertà.
Education = freedom
Il mondo è bello perché è vario e le opinioni sono tutte rispettabili perché sono opinioni almeno in un paese libero, non certo a Cuba.
Però i fatti dicono che la gente parte dal centro dell'Africa, attraversa i deserti, attraversa il mare rischiando la vita ad ogni pié sospinto, attraversa l'Europa per approdare nell' "infelice" Svezia, mentre ciò non è mai avvenuto con Cuba in questo mezzo secolo e oltre,anzi è avvenuto il contrario.
Circa la Prenestina mi fido di te, ma questo non farebbe che confermare le miei opinioni su certa gente che ci governa.
Poi vorrei precisare il concetto di educazione, almeno per me. Se vuol dire apprendimento di ciò che desidero sapere ok, ma se vuol dire apprendimento di ciò che gli altri desiderano che io sappia è un'altra cosa, se poi diventa apprendimento "esclusivamente" di ciò che gli altri desiderano che io sappia, si chiama indottrinamento, non più educazione, tutto il contrario de freedom e qui parliamo di unpaese dove internet è accessibile solo per pochi privilegiati e per lo più è oscurato.
Una cosa vorrei aggiungere su Cuba. Non è che mi interessi, anzi giudico il fenomeno affatto naturale. Ma Castro tra le malefatte che addebitava a Batista non c'era anche quella di aver fatto diventare Cuba un  bordello?
Ora a quanto mi risulta il fenomeno sussiste ancora dopo mezzo secolo, anzi credo si sia evoluto, prima era solo femminile ora è pure maschile

Offline PolGaz

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #45 il: 27 Nov 2016, 08:56 »
Il mondo è bello perché è vario e le opinioni sono tutte rispettabili perché sono opinioni almeno in un paese libero, non certo a Cuba.
Però i fatti dicono che la gente parte dal centro dell'Africa, attraversa i deserti, attraversa il mare rischiando la vita ad ogni pié sospinto, attraversa l'Europa per approdare nell' "infelice" Svezia, mentre ciò non è mai avvenuto con Cuba in questo mezzo secolo e oltre,anzi è avvenuto il contrario.
Circa la Prenestina mi fido di te, ma questo non farebbe che confermare le miei opinioni su certa gente che ci governa.
Poi vorrei precisare il concetto di educazione, almeno per me. Se vuol dire apprendimento di ciò che desidero sapere ok, ma se vuol dire apprendimento di ciò che gli altri desiderano che io sappia è un'altra cosa, se poi diventa apprendimento "esclusivamente" di ciò che gli altri desiderano che io sappia, si chiama indottrinamento, non più educazione, tutto il contrario de freedom e qui parliamo di unpaese dove internet è accessibile solo per pochi privilegiati e per lo più è oscurato.
Una cosa vorrei aggiungere su Cuba. Non è che mi interessi, anzi giudico il fenomeno affatto naturale. Ma Castro tra le malefatte che addebitava a Batista non c'era anche quella di aver fatto diventare Cuba un  bordello?
Ora a quanto mi risulta il fenomeno sussiste ancora dopo mezzo secolo, anzi credo si sia evoluto, prima era solo femminile ora è pure maschile
La prostituzione (maschile e femminile) c'è da sempre, con Batista era legale mentre con Castro assolutamente no.
Il motivo della prostituzione a Cuba è un discorso lungo e complesso che mi piacerebbe molto affrontare però non dal cell.. prometto ti tornarci sopra.
Per quanto riguarda internet, da quanto tempo non vai a Cuba? Ci sono connessioni Wi-FI in tantissimi posti pubblici. 2 CUC/1hrs (forse 2CUC 30 min non ricordo bene).
2 CUC all'Avana oggi come oggi ce l'hanno tutti. Fatti un giro al Parque John Lennon (aka parque de los pabuelos).
Sinceramente se fosse oscurato o meno non c'ho fatto caso. Sicuramente potevi accedere a tutti i socials da FB a Instagram.
Io non parlavo di educazione ma di istruzione!
E istruzione = libertà
A cuba puoi studiare qualsiasi cosa e puoi star sicuro che quel pezzo di carta che prendi lì vale molto molto di più di quello che prendi alla Sapienza, Bocconi etc etc
Trovami un altro popolo con lo stesso tasso di laureati pro capita..
Per tornare alla Svezia, vivo da 16anni a Stoccolma.
Grandissima nazione, all'avanguardia dai tempi di Palme.
In Svezia c'è tutto quello che puoi immaginare in un paese modello.
Uno dei paesi europei a prendere più profughi, da sempre!
Nel 2004/2005/2006 una piccola città come Södertälje ha accolto più profughi di Canada e USA assieme.
Però manca una cosa che non puoi "comprare", che non puoi "inventare": il sole!
Questo affetta più di tutto il resto sulla felicità di una persona.
Il cubano con vestiti sporchi e rotti, a calle obispo con una Cristal calda e acquosa, una sigaretta popular e un po' di musica è l'uomo più felice al mondo.
Lo svedese a Östermalm, seduto al Riche, accerchiato da biondone mozzafiato, due bottiglie di Dom belle fredde, non arriverà mai a essere contento come il cubano di cui sopra..
Per lo meno questo è il mio pensiero..



Offline Salohcin

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #46 il: 27 Nov 2016, 09:10 »
Ci fosse il tasto "mi piace" lo sfonderei in favore di PolGaz  :beer: :beer: :beer:

Offline FatDanny

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #47 il: 27 Nov 2016, 10:13 »
nel momento in cui passa il concetto che il nemico debba essere punito con la morte anche se non porta più un pericolo reale (non parlo di sparare ai battelli alla baia dei porci)
sdogani tutti, metti tutti sullo stesso piano e tutti hanno le proprie ragioni cambi solo i nemici
del resto Guevara in bolivia fucilava solo gli ufficiali per cui se si voleva si poteva fare
e non è neanche una questione di numeri perché se ci mettiamo a contare i morti allora il nazismo con 20 M di morti sulla coscienza rende il fascismo con manco 100 mila quasi buono
per cui per non sentirmi dire che faccio apologia anche un solo morto rovina il disegno
questo non toglie una virgola a tutte le cose positive della cuba rivoluzionaria
non stavo comunque difendendo franco o pinochet erano due esempi a caso della controparte


al netto della necessaria precisazione di Carib su cui concordo, il tuo paragone resta sbagliato perché si rifiuta di vedere una differenza essenziale (la stessa che piu in generale fa essere equidistanti tra i cosiddetti opposti estremismi).

Pinochet, Franco, così come tutti i dittatori dell'America Latina appoggiati da kissinger e dagli USA che spiegano a Cuba cos'è la democrazia erano regimi il cui ruolo politico era tenere a bada la presa di potere da parte del popolo. E a tal fine non hanno esitato a massacrare quello stesso popolo, a buttarlo giu dagli aerei e farlo sparire, a torturarlo, a massacrarne ogni oppositore, bambini inclusi.
 
Castro rappresenta la presa di potere da parte del popolo.
E questo non perché di sinistra, ma perché basta vedere chi risultó e risulta avvantaggiato dal castrismo a Cuba e chi invece svantaggiato. Basta vedere le concrete misure adottate da castro, le sue politiche e i loro effetti, al di là della sua appartenenza (per altro più gesuita che marxista). :)

Basta poi vedere chi fa parte della famigerata "comunità di Miami", bande di criminali e ex latifondisti la cui malasorte per me è il minimo che gli si potesse augurare, il minimo. La borghesia ha un conto ben più alto da pagare di quanto effettivamente pagato a Cuba. Un decimo di quanto subito dai poveri cubani e dai poveri di tutto il latino america.
Gli stessi che oggi esultano perché, si sa, sul corpo del leone festeggiano i CANI.

Chiudo con queste parole di Galeano su Fidel, sperando che i cani la paghino un giorno, ancora una volta, con la loro disperazione:

I suoi nemici dicono che era un re senza corona che confondeva l'unità con l'unanimità.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.

I suoi nemici dicono che se Napoleone avesse avuto un giornale come Granma, (il giornale ufficiale del partito comunista cubano, n.d.t.) nessun francese avrebbe saputo del disastro di Waterloo.
E in questo i suoi nemici hanno ragione.

I suoi nemici dicono che ha esercitato il potere parlando molto e ascoltando poco, perché era più abituato a sentire gli echi che le voci. E in questo i suoi nemici hanno ragione.

Però alcune cose i suoi nemici non le dicono:

non si scopriva il petto per posare per i libri di storia, ma per offrirlo alle pallottole degli invasori, ha affrontato gli uragani come un loro pari, uragano contro uragano,
è sopravvissuto a 637 attentati alla sua vita,
la sua energia contagiosa è stata decisiva per creare una nazione da una colonia,
e non è stato per la maledizione di Lucifero o per un miracolo di Dio che il nuovo paese è riuscito sopravvivere a 10 presidenti degli Stati Uniti, con i loro tovaglioli stesi in grembo, pronti a mangiarla con coltello e forchetta.

E i suoi nemici non dicono mai che Cuba è un paese raro che non compete per la Coppa del Mondo di Zerbino.

E non dicono che la rivoluzione, punita per il crimine di dignità, è quello che è riuscita a essere e non quello che desiderava diventare.
Né dicono che il muro che separa il desiderio dalla realtà è diventato anche più alto e più largo grazie al blocco imperiale, che ha soffocato la democrazia di stile cubano, ha militarizzato la società, e ha dato alla burocrazia, sempre pronta a offrire un problema per ogni soluzione, l'alibi di cui aveva bisogno per giustificarsi e perpetuarsi.

E non dicono che malgrado tutto il dolore, malgrado le aggressioni esterne e il dispotismo interno, l'isola afflitta e ostinata ha generato la società meno ingiusta in America Latina.

E i suoi nemici non dicono che questa impresa è stata il risultato del sacrificio del suo popolo, e anche della volontà ostinata e del senso dell'onore fuori moda del cavaliere che ha sempre combattuto dalla parte dei perdenti, come il suo famoso collega sui campi della Castiglia.


Eduardo Galeano

Offline galafro

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #48 il: 27 Nov 2016, 10:20 »
Ultima risposta, poi mi fermo. Il sole e il mare e le belle spiagge non è merito di nessun regime e tanto meno di Castro. I fatti dicono che nonostante le notti artiche la gente cerca di andare in Svezia, invece da Cuba nonostante il sole e il mare, se può la gente se ne va. Ci sarà pur un motivo. Comunque comprendo che contro la nostalgia non c'è ragionamento che tenga è come il laudator temporis acti

Offline FatDanny

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #49 il: 27 Nov 2016, 10:36 »
Ma come si fa a mettere a paragone le due cose?
È come paragonare la pioggia e una doccia perché in ambedue ci sono gocce d'acqua.

Dall'Africa se ne vanno per le politiche predatorie dell'occidente nei rispettivi stati. Politiche predatorie coloniali non di fine 800 ma di OGGI. politiche di cui il 99% degli europei che parla dei migranti non è nemmeno a conoscenza.
Le stesse politiche contro cui castro si batteva a colpi di fucile.

La gente va via da Cuba invece perché in buona parte la sua generazione giovane, cresciuta in salute grazie alle riforme introdotte da castro, è totalmente sedotta dal mito consumistico di Miami, che su questo fa una propaganda spietata.
Poi arrivano a Miami e si rendono conto che la realtà è tutta un altra cosa e in buona parte diventano schiavi a 2 lire o criminali.

Cosa ci azzeccano i due fenomeni proprio non so.
Quello che so è che la "libertà " offerta a Miami è più finta di una moneta da 7 euro e soprattutto non arriva manco da lontano ad assomigliare alla libertà con la L maiuscola di cui godevano a Cuba.

Ogni concetto è relativo, senza dubbio e ognuno ha la sua liberta.
Chi ha la liberta di comprare il prodotto che vuole da 5 corporation che lo illudono cambiando logo per ogni prodotto (e anche la liberta di morire di fame e stenti se non ha lavoro) e chi invece ha la liberta di vivere con la garanzia al 100% di non patire fame o miseria, ma senza la liberta di arricchirsi.
Ad ognuno la sua, io sono orgoglioso e fiero della mia scelta. Su cui non nutro alcun dubbio.

In alto i fucili per il comandante Fidel.

Offline Rugiule

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #50 il: 27 Nov 2016, 10:42 »
Un Galeano scespiriano!
Concordo con Carib.

Offline alex73

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #51 il: 27 Nov 2016, 10:43 »
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?
Re:Lider maximo addio
« Risposta #52 il: 27 Nov 2016, 10:52 »
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

Mi sembra di capire che ti è sembrato di capire male.

Offline FatDanny

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #53 il: 27 Nov 2016, 10:52 »
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

Quello che stavamo già facendo: moriamo dietro un mito di progresso che farebbe ridere i polli (e se non fa ridere noi evidentemente dimostra la superiore intelligenza anche dei volatili rispetto agli occidentali contemporanei).

Stiamo morendo, la nostra società oltre che disuguaglianze clamorose sta producendo uno squilibrio ecologico senza ritorno.
Ma voi mette aaaaaaalibbberta che abbiamo noi rispetto a cubba?

Coccoccoccoccodeeeee

Offline Neal

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #54 il: 27 Nov 2016, 11:08 »
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

No, il mondo non si reggeva su Cuba e la morte di Fidel non cambia molto.

L'esperienza cubana ci ha però insegnato che "si può fare": si può lottare e vincere contro l'imperialismo del più forte. Si può vivere lottando e sperando in una società migliore per tutti, che non lasci indietro nessuno. Si può assicurare salute e istruzione anche con risorse limitatissime.

Tra qualche anno, quando saremo insoddisfatti perché i nuovi imperialisti non ci hanno lasciato il tablet pieghevole con un miliardo di pixel o la Smart Wi-Fi in garage, rileggere la storia di una piccola isola caraibica potrà essere l'ispirazione per riprovarci.
Magari facendo qualche errore in meno, magari a livello globale, senza soviet e senza embargo.
Re:Lider maximo addio
« Risposta #55 il: 27 Nov 2016, 11:25 »
Stiamo morendo, la nostra società oltre che disuguaglianze clamorose sta producendo uno squilibrio ecologico senza ritorno.
Ma voi mette aaaaaaalibbberta che abbiamo noi rispetto a cubba?

Coccoccoccoccodeeeee

E allora speriamo che nel sol dell'avvenire nasca un altro Lider Maximo un altro uber mensch maschio col cazzo duro e la barba di dio padre che ci conduca noi pecore alla giustizia e all'uguaglianza.
Affidarsi al leader.
Credere al leader.
Annullarsi nel leader.
Maximo.

Offline FatDanny

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #56 il: 27 Nov 2016, 11:31 »
E allora speriamo che nel sol dell'avvenire nasca un altro Lider Maximo un altro uber mensch maschio col cazzo duro e la barba di dio padre che ci conduca noi pecore alla giustizia e all'uguaglianza.
Affidarsi al leader.
Credere al leader.
Annullarsi nel leader.
Maximo.

la storia della rivoluzione cubana è tutto fuorché questo.

Offline pan

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #57 il: 27 Nov 2016, 11:32 »
Mi sembra di capire che il mondo si reggeva su Cuba e castro giusto? E mo come famo?

magari. a noi non ci tocca, abbiamo altro da fa. noi ce dovemo preoccupà di fare rosicare nostro cognato con l'ultimo modello de smartphone acquistato e mettiamo ardore sull'accaparramento del vestitino acciuffato con black friday. eh.

Offline PolGaz

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #58 il: 27 Nov 2016, 11:38 »
Ultima risposta, poi mi fermo. Il sole e il mare e le belle spiagge non è merito di nessun regime e tanto meno di Castro. I fatti dicono che nonostante le notti artiche la gente cerca di andare in Svezia, invece da Cuba nonostante il sole e il mare, se può la gente se ne va. Ci sarà pur un motivo. Comunque comprendo che contro la nostalgia non c'è ragionamento che tenga è come il laudator temporis acti

Eh no. Tu hai parlato della "stristezza" negli occhi dei Cubani. Io questa tristezza non l'ho mai vista.
Il cubano è felice, sempre! Batista, Machado o Castro.. sole/pioggia, birra calda/champagne, fighe/racchie.. Una cosa si, non gli levare mai la musica!

Io ti ho portato solamente l'esempio dello svedese che ha tutto, e anche servito su un piatto di platino!
Ti ripeto, è più triste di qualsiasi bambino cubano.
Questione di cultura, personalità, freddo/caldo.. non lo so.
Fatti un giro a Stoccolma e poi fattelo all'Avana e vedrai la differenza.
Sicuramente non è dovuto solamente al sole, ma se fosse un fattore così banale non esisterebbero le "cure della luce"..
In Svezia vuole venire la gente? A me risulta che gli svedesi siano i primi ad andar via alla prima occasione..

I profughi? Bene, perché la Svezia è l'unico paese al mondo che offre loro: casa, sussidio e la possibilità di potersi costruire un futuro.
Senza stress alcuno...!!

È una nazione enorme, la terza in estensione in Europa con appena 10M di abitanti.. il che significa che ci sono gli spazi e le risorse per poterlo fare. In Svezia ci sono le infrastrutture ma non c'è il personale adeguato per sostenerle.

Lo stesso profugo, appena può se ne torna a casa..

Castro non era un santo, assolutamente.
Rimane il fatto che Cuba è l'unico paese del latino America di cui la gente non muore di fame, l'istruzione (non l'educazione) è gratis, la sanità è gratis, il dentista è gratis etc etc.. dove la gente prende la sua razione mensile di riso, zucchero etcetc.
E tutto questo combattendo contro il BIG power as appena 100 km.

Il famoso ObamaCare a Cuba c'è da più di 50anni.
Hai mai parlato con un cubano che vive a Miami?

Rispetto le visioni di tutti, purtroppo sono capoccione e ho le mie idee fisse.. abbiate pazienza!

Forza Lazio e roma merda!

Offline hidalgo

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Re:Lider maximo addio
« Risposta #59 il: 27 Nov 2016, 12:19 »
 Castro fu rivoluzionario e liberatore.  Ebbe il merito di fermare un despota, ma presto a sua volta si trasformò anch'egli da rivoluzionario a dittatore.
Come tale, seguendo lo schema tipico dei regimi totalitari, inizió ad annichilire  i vari oppositori, riservandogli l'esilio nel migliore dei casi, o la morte nei peggiori.
Questo non lo rende meno diverso da tutti i grandi despoti della storia del novecento.
Premesso questo, va preso atto che fece anche del buono. Sistemó la sanità, fece molto per l'istruzione pubblica.
A pensarci bene, analoghe importanti riforme le fece anche Stalin in Russia.  Il punto è il seguente: se si va ad analizzare nel dettaglio,  qualche spiraglio di luce in un regime durato oltre 40 anni,  lo si trova sempre. Se volessimo giudicare con obiettività  lo si trova anche nel fascismo dei primi anni 30.
Il ragionamento verte sulla condanna o meno dei regimi totalitari e dell'essere dittatori, cioè conculcare le libertà dei cittadini,  azzerare con la forza il dissenso, e tutto quanto è nella natura di ogni regime.
 Quindi delle due l'una: o si osserva con occhio storico ed asettico ogni totalitarismo del 900, oppure si prende atto che una dittatura è una dittatura, malgrado qualche piccola forma di positività intrinseca e si condanna il totalitarismo in tutte le sue forme, e cioè sia quando è nero, che quando è rosso.
 

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