Toni Negri secondo me è uno di quei personaggi enormi, mi viene in mente cosi al volo Lucio Battisti, che l'Italia non tollera perchè troppo avanti rispetto alla mentalità magliara della cultura italiana.
L' intellighenzia a tassametro della sinistra liberale ha sempre considerato il principale avversario chi li contesta da sinistra, chi mette in crisi la loro idea di società, combattuti molto di più degli intellettuali di destra, con cui alla fine si trova il compromesso.
E come per l'italietta Battisti è "le bionde trecce" e tutto quello che è venuto dopo roba elitaria, insignificante, da espungere da ogni ricordo e revival, Toni Negri, nonostante i suoi scritti da Impero ai testi su Spinoza siano letti e discussi in tutte le università mondiali, è l'autonomia operaia, il terrorismo, le br, il grande vecchio, il cattivo maestro, il fomentatore di violenza.
La sua storia successiva alla farsa del 7 aprile, roba elitaria, insignificante.
Inutile stupirsi.50 anni di egemonia culturale del PCI hanno generato una cultura sottomessa al potente di turno, i salti della quaglia di intellettuali conformisti prima comunisti, poi diventati craxiani, berlusconiani grillini e ora approdati al pensiero fratello d'italia, non dovrebbe far sperare che possa esserci ravvedimento.
Un paese che considera intellettuali gente come merlo, galli della loggia o mieli non puoi pensare possa apprezzare un eretico come Negri