Al contrario, penso che è la considerazione del nazismo, o meglio del nazifascismo, unicamente come "soluzione finale", il suo appiattimento a questa componente, a non fare capire invece quanto potesse essere nel 1933 molto vicino anche a chi poi l'ha combattuto (Churchill compreso).
La foto è del '33, in quel momento un movimento che pestava/ammazzava socialisti e limitava la democrazia era ben visto non solo dalla corona, ma anche da chi poi si ritrovò a combatterlo dieci anni dopo perché era andato oltre.
Basti vedere la considerazione del fascismo di questi ultimi "sinceri democratici".
Il tuo problema è pensare che quella foto indichi una regina invischiata con lo sterminio degli ebrei, che invece nel '33 non era nemmeno in preparazione.
Indica invece un contesto aristocratico, di cui la regina Elisabetta fece ampiamente parte, che era pienamente di destra reazionaria e violenta, che si trovò a combattere il nazismo solo quando questo divenne geopoliticamente insostenibile.
Cosa d'altronde resa evidente nelle posizioni regali su rapporto coloniale col sud del mondo, Irlanda e vicende interne.
Cose che, come detto, vengono edulcorate e oscurate nella stucchevole retorica odierna che riduce la corona ad una simpatica famiglia di cui raccontare le indiscrezioni interne.