ciascun leader è un prodotto del paese e non viceversa.
ascrivergli l'impoverimento culturale del paese tramite mediaset fa davvero analisi della domenica con il giornale di vera sinistra sotto il braccio e il naso arricciato di "signora, ai miei tempi..."
berlusconi, con le sue tv, ha intercettato la fine del decennio dell'impegno ed ha cavalcato quello dell'edonismo, del consumismo, del divertimento leggero che disdegna l'impegno.
ma non è che negli anni 70 le masse si affannassero davanti alle opere di truffault e disquisissero dottamente sull'effetto dirompente del fountain di duchampx.
il disimpegno è un fenomeno globale, figlio del reaganismo rampante, investe tutta la cultura occidentale, affascina sempre più anche il mondo che si avvia a diventare post-sovietico.
in buona sostanza non è berlusconi che ci ha instupidito. siamo sempre stati stupidi.
In buona sostanza condivido parecchie cose di quanto scrivi. Non condivido molto l´ultima frase.
Aggiungo un ulteriore elemento alla questione culturale degli ultimi 30 anni.
Il Berlusconismo é anche quello degli antiberlusconi, che hanno travoto nella critica moralista e blanda la maschera etica e sociale al degrado culturale di cui sono stati pienamente partecipi e complici.
I vari intellettuali de Repubblica, i professoroni universitari pronti a stracciarsi le viste per il buga bunga e poi distribuire cattedre a figli, monti e amanti (non é una metafora).
Insomma alla fin fine hanno scambiato/sovrapposto l´antiburlusconismo all´antifascismo (che é molto piú che urlare "é il nuovo duce, l´antifascismo é critica dei rapporti di potere)...per fare i c@zzi loro...proprio come il silvio nazionale.
Attenzione a parlare di crisi "culturale". Negli ultimi 30 anni, se te vai in Germania, USA, Inghilterra e chiedi di farti 5 nomi di intellettuali, ti mettono dentro due italiani e la produzione culturale italiana non é mai stata cosí valutata (all´estero purtroppo) come negli ultimi 30 anni.
Qual´é il problema di questa produzione culturale? che é stata ostruita e combattuta non tanto da berlusconi, quanto da tutto ció che ruota intorno al Pd, repubblica, CGIL.
Esisteva tutta una galassia di operatori culturali che poteva saper parlare ai cittadini e ai loro bisogni, ma é stata resa invisibile.
Il Berlusconismo é un periodo storico-culturale distruttivo, ma va ben aldilá di berlusconi e non é affatto tramontato, anzi oggi piú che mai non facciamoci illusioni
berlusconi é morto, viva berlusconi...Fuck