si si ,
certo, come no...
Il presidente serbo Boris Tadic viene accolto con proteste e lancio di pietre da parte di attivisti di Vetevendosje mentre si reca in visita al monastero di Visoki Decani per il Natale ortodosso
http://www.balcanicaucaso.org/Media/Multimedia/Tadic-in-Kosovo-per-il-Natale-ortodosso
Cioè, io ti parlo di Srebrenica(che si trova in Bosnia) e tu mi porti l'esempio di un fatto accaduto in Kosovo? Capisco che io ti renda un po difficile il compito, portando dei fatti inconfutabili, però insomma la Geografia non si può proprio trascurare...
"Vetevendosje", di Albin Kurti, è un partito radicale, che ce l'ha con tutti. L'unica cosa che sanno fare è protestare, è una caratteristica che li contraddistingue. Più che con i serbi, ce l'ha con il proprio governo. Solo un paio di giorni fa ha tirato dei lacrimogeni dentro al proprio parlamento...e alcuni di loro sono stati arrestati.
Quanto al militare italiano trattasi di Fabio Mini, già capo generale della KFOR, ma questo forse lo sai (anche se sicuramente non lo hai mai letto) visto che pare tu abbia democraticamente deciso in base ai tuoi canoni di essere l'unico informato sui fatti
(notevole questo discorso per cui possano parlare solo le persone informate dei fatti: chiudiamo le chiese allora visto che non credo in giro ci siano molte persone che parlino l'aramaico e siano vissute nella Galilea di un paio di millenni addietro...)
Fabio Mini è stato un comandante del KFOR dal 2002 al 2003, noi stiamo parlando di post Indipendenza, cioè dal 2008 in poi o che cosa? Perché dal dopo guerra alla dichiarazione di indipendenza non era stata trovata ancora una soluzione politica allo status del Kosovo, quindi gli animi erano accesi e fino al 2008 la responsabilità PRINCIPALE era della Comunità Internazionale(Nato, UE ect), quindi si trattava di inadeguatezza di queste istituzioni.
Quindi, il signor Mini, nella peggiore delle ipotesi evidentemente sta facendo dell'autocritica su se stesso e sull'organizzazione per cui lavorava, cioè la Nato. Si sa però che questi militari c'hanno questa strana "malattia" che quando sono in servizio sono tutti "Gung-ho", quando vanno in pensione diventano tutti pacifisti, eppure di sinistra.
Ma noi non stiamo parlando del ruolo della Nato in Kosovo, questo è un tema a parte.
Quanto a me, quello è un ruolo che mi stai riconoscendo te, ma io non ho queste aspirazioni, però da quanto pare mi sa che hai proprio ragione.
Tornando all'argomento è da notare anche come eccetto sporadiche manifestazioni colleriche generate per lo più da eventi esterni in tutta la ex Jugoslavia in tempo di pace non vi siano state distruzioni di monumenti religiosi,
Quindi, secondo la tua logica, durante il conflitto è tutto permesso, anche la distruzione di siti Unesco(come Dubrovnik ect) o di centinaia di altri siti religiosi(chiese, moschee ect) o monumenti culturali(lega di Prizren)?
Allora, secondo questa tua logica, l'Isis in questo momento è giustificato per quelle barbarie che sta compiendo contro il patrimonio culturale mondiale, perché si trova in un contesto di guerra?! Ammazza...
Se andiamo avanti con questa logica, il modo di fare dell'Isis si identifica molto di più con quanto fatto dalla Serbia durante la guerra.
Tu per giustificare questa barbarie commessa dai Serbi in tempi di Guerra, "inconsciamente" sostieni una logica che non sta ne in cielo ne in terra, ma soprattutto va contro il Diritto Internazionale, di cui tanto parli, ma mi sembra che lo conosca molto poco. Dovresti sapere che anche in regime di Guerra, determinate cose non si possono fare.
EPPURE, nonostante tutto questo, nel 2000, un anno dopo la Guerra la Serbia l'hanno ammessa all'Unesco.
pratica che invece continua nel Kosovo con cadenza quasi quotidiana.
Altro dato su cui riflettere
Dal 2008, da quando il Kosovo ha dichiarato l'indipendenza, non c'è nessuna chiesa
distrutta, al massimo ci sono stati dei "graffiti", quando invece solo un anno fa i Serbi hanno dato fuoco a due moschee dopo la partita contro l'Albania, per colpa di un giocattolo...
C'è da dire che la chiesa serba ha un ruolo importante nella vita sociale e politica del paese e anche all'epoca è stato uno dei promotori principali della guerra in Kosovo, tant'è vero che i paramilitari Serbi venivano benedetti quando andavano in guerra e spesso venivano anche rifugiati all'interno delle chiese stesse o dei monasteri, dopo aver commesso dei crimini contro l'umanità. Venivano utilizzati come basi militari.
All'interno dei Monasteri c'erano dei carri armati e centri di comando dell'esercito, che va contro ogni codice militare di guerra.
I Kosovari non ce l'avevano con le chiese in quanto cristiane, ma quanto al fatto che avessero avuto un legame importante con la violenza subita dalla popolazione locale. Altrimenti non avrebbero costruito nel 2009, nel centro di Pristina, la Cattedrale cattolica più grande dei Balcani.
Gli albanesi sono anche Cristiani, cattolici e ortodossi, quindi non c'è odio religioso, come lo si voglia far apparire, ma come ho detto mille volte, semmai si tratta di odio etnico. Questo è certo.
Purtroppo quasi sempre l'UE va a rimorchio degli USA anche quando, come spessissimo accaduto ultimamente, tale politica comporti costi più o meno salati proprio per l'UE.
Former commander of the French special forces within KFOR, Colonel Jacques Hogard stated that UNSECO should not grant Kosovo membership because it does not belong there.
UNESCO should not yield to pressures because those who destroyed and burned down property now want to become UNSECO members and Kosovo does not belong there, Hogard told the daily Blic.
Serbian cultural heritage in Kosovo, which also belongs to the world, has to be saved, Hogard said. (Ethnic) Albanians and their government have two versions of the story, one that they are good and caring and the other one is real life in Kosovo. There, they are not protecting churches and monasteries, they are destroying them, he said.
Hogard saved the Devic Monastery and its sisterhood in the vicinity of Srbica from the attacks by KLA in 1999, for which he received the Order of Saint Sava.
Ci sono anche testimonianze o scrittori che negano l'Olocausto, ma non per questo meritano di essere presi in considerazione.
Lo stato di questo signore, cioè la Francia, ha votato
#YesKosovoUnesco. Questo dovrebbe valere qualcosa, o l'opinione di questo personaggio vale più del governo Francese?
Stiamo parlando di alta politica e di Diritto Internazionale, non possiamo scendere cosi in basso, portando la testimonianza di un militare Francese, con tutto il rispetto. Io ne potrei portare migliaia, ma credo che il governo Francese sia più rappresentativo. Credo basti.
Gli stati vengono rappresentati dai governi e, esclusa la Spagna, l'altro giorno tutti i paesi Europei partecipanti hanno votato
#YesKosovoUnesco. Il resto è aria fritta.
p.s Ai fatti si risponde con i fatti, non con argomenti falsi. Se hai altri argomenti che meriti la mia attenzione, risponderò, altrimenti credo che abbia detto abbastanza per rendere chiara un po a tutti la situazione.