il problema non è affrontato perché, come dice il buon Barca (in realtà non solo lui, penso su questo si possa convenire davvero tutti), l'Italia non ha una vera e propria politica industriale - dunque anche energetica - da tempo immemore. Forse dal pentapartito.
Il nucleare, anche recuperassi il gap, per i suoi costi reali non ti mette al sicuro da nulla.
Con la differenza che non puoi spegnere le centrali come fai con altri impianti italiani quindi in assenza di paesi limitrofi a cui vendere si trasformerebbe in un costo netto di proporzioni rilevanti.
Purtroppo il nucleare in Italia come lo propone Cingolani è veramente stile Tav Torino-Lione: siccome abbiamo bisogno dello Stato in termini keynesiani, per rilanciare la domanda, allora facciamo di una cosa a caso la bandieruola del progresso (verde) in modo da giustificare la spesa.
In un'altra fase storica ci saremmo inventati una guerra di conquista in qualche paese africano.
Per come la vedo io oggi l'Italia può puntare sull'innovazione energetica per il semplice fatto che non sta(va) messa malissimo in termini di vantaggio comparato. Questo, se fatto bene, ti può dare una mano anche a livello di export di tecnologia, più che di energia.
Un esempio? L'idrogeno.
Il problema attuale è il forte peso delle centrali termoelettriche a gas.
L'idrogeno è una valida alternativa (avresti pure la rete adatta) ma il suo problema è che produrlo da fonti rinnovabili è molto più costoso che farlo usando combustibili fossili.
Tuttavia se consideriamo che siamo passati da 40 volte il prezzo nel 2000 a circa 5/2 direi che la situazione è incoraggiante.
Vedi questo esempio:
https://cordis.europa.eu/article/id/429230-emission-free-hydrogen-power-plant-started-up-in-seville/itOra, se proprio dobbiamo immaginare investimenti decennali invece che sul nucleare non avrebbe senso investire pesantemente in tecnologie di questo tipo?
Essendo la rete italiana principalmente termoelettrica avresti un vantaggio in tal senso (facile convertibilità).
è una delle alternative su cui si sta puntando.
Non ha i problemi di discontinuità del solare o dell'eolico (che in italia ha il problema della scarsità dei siti).
Ora di sicuro io non so approfondire i termini tecnici della questione, magari c'è un limite che io non vedo quindi non pongo l'esempio in modo perentorio.
Ma lo uso per dire: siamo sicuri non ci siano davvero alternative?