no, neanche lontanamente, il nucleare è preoccuparsi dei costi e dell'inquinamento prodotto dai razzi che devono deviare la cometa
Per capire che il tuo paragone è improprio occorre partire da una domanda.
Qual'è il problema? Davvero è la semplice emissione di CO2?
Il problema che affrontiamo col cambiamento climatico è un ormai complessivo squilibrio tra ciò che l'essere umano consuma nel contesto generale dell'equilibrio del pianeta, affermatosi dall'era moderna in avanti.
L'essere umano si è "allargato" ben oltre il metabolismo che, attraverso le interdipendenze biologiche, consentono i cicli vitali e il rigenerarsi delle condizioni che li rendono possibili.
QUESTO è il problema, non le semplici emissioni. Le emissioni sono UNO dei mezzi, il principale forse, attraverso cui il problema si presenta.
I razzi per deviare la cometa in don't look up RISOLVONO il problema, il nucleare non lo risolve, lo sposta di 3 cm più in là.
E attenzione, bada bene, io sto dicendo proprio per non farla facile che non lo risolve nemmeno il solare, nemmeno l'eolico, nemmeno diventare vegani e nemmeno socializzare i mezzi di produzione se il progresso umano continuerà a misurarsi in disponibilità individuali di consumabili.
La decrescita felice è una cazzata perché trasforma un mezzo in un fine.
Non dobbiamo puntare a decrescere, noi dobbiamo puntare a ristabilire un equilibrio dinamico del pianeta. Decrescere sarebbe un mezzo, o meglio un'implicazione implicita, in una diversa concezione di progresso.
Finché la concezione di progresso resta la stessa passerai dalle troppe emissioni a troppi pannelli da smaltire (o troppe scorie), dalla troppa plastica alla troppa bioplastica e domani al troppo materiale X, dai costi indiretti degli allevamenti intensivi ai costi indiretti delle colture intensive.
Per questo ho postato quel contributo del ricercatore ENEA Agostinelli.
Perché descrive più chiaramente il problema, invece di sostituirlo con un feticcio.
Per questo il nucleare è come i robot da mandare sulla cometa.
Perché è l'illusione di poter risolvere il problema senza rinunciare alla logica che ha portato il problema a divenire tale.
E altrettanto illusiorio è pensare che possa essere la scienza e la tecnologia a farlo (come infatti non riesce nel film).
Perché il problema non è tecnologico, ma di scelta. Siamo di fronte ad una scelta.
La scienza e la tecnologia possono suggerirci un'alternativa e gli strumenti per praticarla, ma il compito di fare una scelta (diversa) è e sarà sempre tutto nostro.
Sono molto scettico che la faremo, perché non ci manca la soluzione concreta, ma l'intelligenza - intesa come capacità concettuale - per concepirla.
EDIT:
L'Italia ai tempi ha scelto di pancia, vuoi mettere dire di no al nucleare e scegliere un mondo pulito? Peccato che da allora ipocritamente compri energia elettrica straniera prodotta col nucleare, strapagandola, semplicemente perchè ne ha bisogno. Di fatto ha pagato le centrali francesi e slovene che se avranno incidenti rovineranno il territorio italiano, mica quello estero (mica sono scemi come noi gli altri, le hanno messe in punti ben pensati).
al di là del resto questo è falso. è esattamente l'opposto.
Noi non compriamo energia nucleare strapagandola, al contrario la compriamo sotto costo ed è esattamente il motivo per cui la compriamo.
Non ne abbiamo bisogno, ma pagandola meno ci conviene - ah che bello il mercato libero dell'energia - comprare l'energia nucleare sottocosto che tenere aperti i nostri impianti.
Perché sottocosto?
Perché non potendosi spegnere le centrali nucleari producono energia superflua, non utilizzata.
Alla francia a quel punto piuttosto che ricavarci zero conviene venderla sotto costo e ammortizzare parte dei costi. E questo genera per noi convenienza.
Falso dunque che la strapaghiamo.
Falso che ne abbiamo bisogno.