Dio non gioca ai dadi con l'universo... (cit.)
da leggo.it
Insetti, alghe e cibo in laboratorio sulle tavole
europee: c'è il sì del Parlamento Ue
ROMA - Insetti, alghe, nanomateriali, cibi costruiti in laboratorio, nuovi coloranti. Stanno per finire tutti sulle tavole dei consumatori europei.
La plenaria del Parlamento di Strasburgo ha infatti approvato in prima lettura l'accordo con il Consiglio sul cosiddetto “novel food”, ovvero sui prodotti innovativi “creati” o modificati nei laboratori industriali, che rispondono alle sempre maggiori richieste dei consumatori di gustare “piatti” che possono esercitare un effetto positivo sulla salute.
Insomma, davvero non c'è pace per gli alimenti. Neppure il tempo di riprendersi dallo choc per gli studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sul presunto legame cancerogeno esistente con carni lavorate e insaccati, che arriva l'accordo europeo sul ”novel food” approvato con 359 sì, 202 no e 127 astenuti. Ma un'analisi Coldiretti/Iprmarketing afferma che sono appena l'8% gli italiani che assaggerebbero gli insetti, mentre il 7% si farebbe tentare dai ragni fritti ed il 19% non esiterebbe a mettere nel piatto la carne di coccodrillo. Un antipasto delle “stranezze” a tavola si è già avuto grazie alle speciali deroghe concesse in occasione di Expo. Anche se - sottolinea la Coldiretti - solo una bassa percentuale di consumatori si è avventurata nell'assaggio delle curiosità offerte dalla grande fiera mondiale sull'ailmentazione: dall'hamburger di zebra dello Zimbawe fino al pesce palla giapponese. Piuttosto “colorito” il commento di Matteo Salvini (la Lega ha votato contro) su Facebook: «Alghe, grilli e insetti in tavola. Ma andate a farvi fottere! Io voglio mangiare (e proteggere) latte, riso, carne, pasta, olio, mele e arance! Se questo è il futuro folle che ci prepara l'Europa, andiamocene!!!». Infine sempre la Coldiretti afferma che la “psicosi carne rossa” ha finora influenzato appena un italiano su 10 ( che ne ha eggermente ridotto il consumo), mentre nei 514 ristoranti della rete McDonald's «non si stanno registrando cali». E Federcarni conferma l'atteggiamento di estrema prudenza: «È presto per dire se ci sia stato un calo del numero di consumatori abituali di carne e insaccati». La bistecca all'italiana sembra stravincere.