Indubbiamente, ma ci sono uomini che hanno combattuto e dato la vita collocandosi in una sorta di terra di nessuno. Ad esempio, dove collocare gli anarchici che hanno attentato alla vita di un re che non era neppure tra i peggiori o tra i piu' reazionari, per il loro essere "un simbolo"? Non lo so, ebbi modo di conoscere un nobile in un paese laziale che mi si presento' come "catturatore di partigiani". Al di la' della sua fede fascista, da me sempre disprezzata, mi spiego' perche' secondo lui i traditori della patria non erano i fascisti, e lo fece in un modo da indurmi a qualche riflessione ulteriore. Per alcuni il male assoluto e' stato il comunismo. E' difficile tracciare una linea tra bene e male, ma ci sono persone che hanno lottato con sincerita' contro ideali che incontrano il mio gradimento e la mia approvazione. Alcuni ovviamente (vedi gli anarchici di cui sopra) mi sono piu' cari degli altri , ma riesco a giudicare con indulgenza chi crede veramente in qualcosa al di la' di un mero calcolo utilitaristico.
indulgenza è un conto, rispetto è altro.
E non mi basta la sincerità, altrimenti dovrei aver rispetto, per esempio, per chi rischia la vita, e volte la perde, per affermare la grandezza dell'extraterrestre in cui crede. Affermazione che deve passare per il rovinare la vita a persone colpevoli solo ai suoi occhi. Mi spiace, anzi no non mi spiace, nessun rispetto.