Parigi 17 ottobre 1961

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Offline FatDanny

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Parigi 17 ottobre 1961
« il: 17 Ott 2021, 21:52 »
Sessant'anni fa a Parigi ebbe luogo una manifestazione per l'indipendenza dell'Algeria.
Una manifestazione importante, decine di migliaia di persone, dichiaratamente pacifica (negli stessi anni operava l'FLN che invece conduceva la lotta armata per l'indipendenza dalla Francia).

La repressione fu durissima.
Vennero uccise centinaia di persone, si stima tra le 200 e le 300. Migliaia i feriti.
Giustiziate con un colpo alla testa, buttate nella Senna, impiccate agli alberi.
1961. Non 1600. Secondo dopoguerra, Europa occidentale. Mondo cosiddetto "libero".

La cosa pazzesca è che il primo presidente francese a riconoscere il massacro fu Hollande nel 2012.
Prima di allora lo Stato francese non chiese mai scusa per una repressione semplicemente inaudita.
Anzi, come l'Italia in merito al suo passato coloniale, operò una sistematica rimozione di quei fatti a livello centrale (altra cosa la città di Parigi che invece ricordò in vari modi l'accaduto)

Penso che la memoria di quella giornata sia fondamentale perché troppo spesso il nostro immaginario storico, quel che consideriamo LA Storia, ha molte amnesie di questo tipo.







Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #1 il: 17 Ott 2021, 23:54 »
Sessant'anni fa a Parigi ebbe luogo una manifestazione per l'indipendenza dell'Algeria.
Una manifestazione importante, decine di migliaia di persone, dichiaratamente pacifica (negli stessi anni operava l'FLN che invece conduceva la lotta armata per l'indipendenza dalla Francia).

La repressione fu durissima.
Vennero uccise centinaia di persone, si stima tra le 200 e le 300. Migliaia i feriti.
Giustiziate con un colpo alla testa, buttate nella Senna, impiccate agli alberi.
1961. Non 1600. Secondo dopoguerra, Europa occidentale. Mondo cosiddetto "libero".

La cosa pazzesca è che il primo presidente francese a riconoscere il massacro fu Hollande nel 2012.
Prima di allora lo Stato francese non chiese mai scusa per una repressione semplicemente inaudita.
Anzi, come l'Italia in merito al suo passato coloniale, operò una sistematica rimozione di quei fatti a livello centrale (altra cosa la città di Parigi che invece ricordò in vari modi l'accaduto)

Penso che la memoria di quella giornata sia fondamentale perché troppo spesso il nostro immaginario storico, quel che consideriamo LA Storia, ha molte amnesie di questo tipo.



Europei brava gente
Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #2 il: 18 Ott 2021, 00:02 »
Sessant'anni fa a Parigi ebbe luogo una manifestazione per l'indipendenza dell'Algeria.
Una manifestazione importante, decine di migliaia di persone, dichiaratamente pacifica (negli stessi anni operava l'FLN che invece conduceva la lotta armata per l'indipendenza dalla Francia).

La repressione fu durissima.
Vennero uccise centinaia di persone, si stima tra le 200 e le 300. Migliaia i feriti.
Giustiziate con un colpo alla testa, buttate nella Senna, impiccate agli alberi.
1961. Non 1600. Secondo dopoguerra, Europa occidentale. Mondo cosiddetto "libero".

La cosa pazzesca è che il primo presidente francese a riconoscere il massacro fu Hollande nel 2012.
Prima di allora lo Stato francese non chiese mai scusa per una repressione semplicemente inaudita.
Anzi, come l'Italia in merito al suo passato coloniale, operò una sistematica rimozione di quei fatti a livello centrale (altra cosa la città di Parigi che invece ricordò in vari modi l'accaduto)

Penso che la memoria di quella giornata sia fondamentale perché troppo spesso il nostro immaginario storico, quel che consideriamo LA Storia, ha molte amnesie di questo tipo.



Hai fatto bene a ricordarlo, in Italia non se ne é mai parlato, magari in occasione di confronto sull’accoglienza ai migranti.

In Francia è un po’ diverso.

https://twitter.com/EmmanuelMacron

Offline FatDanny

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Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #3 il: 18 Ott 2021, 09:45 »
in realtà come dicevo solo nel 2012 c'è stato il riconoscimento.
Che è comunque un'enormità, visto che sono dovuti passare 50 anni nonostante centinaia di morti.
E comunque non è riconosciuto come crimine di Stato ma relegato a responsabilità di singoli

https://www.repubblica.it/esteri/2021/10/17/news/algeria_francia_macron_responsabilita_-322603409/

Offline radar

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Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #4 il: 18 Ott 2021, 09:58 »
Una pagina vergognosa oltre che criminale e poco conosciuta ma assolutamente mai dimenticata dalle seconde e terze generazioni di immigrati di origine algerina. Devo dire che Macron si sta muovendo con discreta intelligenza nel gestire la cosa
Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #5 il: 18 Ott 2021, 10:14 »
In Francia è un po’ diverso.

E non vedo come potrebbe essere diverso.
Basta vivere anche solo 6 mesi in Francia per capire che quella ferita profonda è ancora sanguinante e determina i destini di questo paese ancora oggi visto che l'oganizzazione statale é modellata su quella Francia e in ragione di quella Francia.
E con l'emigrazione c'entra poco. Emigrazione intesa come la intendiamo oggi nel 2020.
Tra le tante eredità che quella guerra ci ha lasciato, pochi lo sanno, andrebbero anche annoverate alcune buone abitudini che furono riprese dagli squadroni della morte durante lo svolgimento dell'operazione Condor messa in atto, con grande dispiego di consiglieri militari francesi, dalle giunte al potere in Sudamerica. Chi suggerisce alle giunte cilene e argentine di liberarsi degli oppositori gettandoli nell'oceano da un aeroplano sono i militari francesi che avevano ideato questo sistema durante la guerra d'Algeria. I famosi "gamberetti" di Bigeard (https://fr.wikipedia.org/wiki/Crevette_Bigeard), generale francese morto una decina di anni fe e ricoperto in patria, nonostante tutto, di onori e medaglie.
In Francia fino a una ventina di anni fa era vietata la diffusione del film "La Battaglia di Algeri" di Gillo Pontecorvo, che però paradossalmente veniva utilizzata come video istruttivo nelle scuole di addestramento militare.
Per più di quaranta anni quella guerra é stata solo rumore di fondo per gran parte della popolazione continentale. Tortura ? Esecuzioni ? Villaggi distrutti ? Maddai, ma ti pare che nel paese dei diritti umani, dell'accoglienza si potessero compiere cose del genere neanche 15 anni dopo la fine del nazifascismo ? Solo intorno al 2000 fece molto scalpore l'intervista libro del generale Aussaresses, uno dei militari di punta in Algeria, che ammise, per la prima volta ufficialmente, di avere fatto uso sistematicamente della tortura in Algeria, di aver massacrato persone senza processo e anche di aver ordinato, assieme al generale Massu, l'omicidio di un giornalista vicino al partito comunista francese. Omicidio all'arma bianca per far ricadere la colpa sul FLN algerino. Ovviamente tutto questo senza rinnegare nulla, anzi ancora con la convinzione di essere nel giusto.
Ancora oggi, basta farsi una chiacchierata con una qualsiasi persona di 80 anni, non sono pochi quelli che la pensano come lui. L'Algeria era francese.
Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #6 il: 18 Ott 2021, 10:16 »
Una pagina vergognosa oltre che criminale e poco conosciuta ma assolutamente mai dimenticata dalle seconde e terze generazioni di immigrati di origine algerina.

Su questo ho i miei dubbi. Purtroppo la confusione sotto quel cielo è molto grande.
L'islamismo radicale è molto più facile e molto più aggregante piuttosto che andare a leggere i libri di storia.
Ieri c'é stata una manifestazione sotto casa mia, abito ai bordi della Senna e il ponte sotto casa è uno dei vari ponti da cui furono gettati molto manifestanti.
L'età media era alta.

Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #7 il: 18 Ott 2021, 10:24 »
Devo dire che Macron si sta muovendo con discreta intelligenza nel gestire la cosa

Il primo presidente che ha realmente scosso le coscienze nazionali é stato Chirac (personaggio complesso ma di statura estremamente più alta dei contabili che, dopo di lui, hanno soggiornato all'Eliseo). Lui è stato il primo, ad esempio, a ricordare il martirio degli Harkis, ovvero delle decine di migliaia di mussulmani algerini che, durante la guerra d'Algeria, avevano scelto di combattere a fianco della Francia a cui però, dopo la fine del conflitto, non fu riconosciuta la cittadinanza francese, quindi la possibilità di fuggire in Francia, e furono vittime della comprensibile ma feroce rappresaglia del FLN.

Offline radar

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Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #8 il: 18 Ott 2021, 11:04 »
Il primo presidente che ha realmente scosso le coscienze nazionali é stato Chirac (personaggio complesso ma di statura estremamente più alta dei contabili che, dopo di lui, hanno soggiornato all'Eliseo). Lui è stato il primo, ad esempio, a ricordare il martirio degli Harkis, ovvero delle decine di migliaia di mussulmani algerini che, durante la guerra d'Algeria, avevano scelto di combattere a fianco della Francia a cui però, dopo la fine del conflitto, non fu riconosciuta la cittadinanza francese, quindi la possibilità di fuggire in Francia, e furono vittime della comprensibile ma feroce rappresaglia del FLN.

Sugli Harkis ha scritto pochi giorni fa, con la consueta maestria, Domenico Quirico sulla Stampa, devo ammettere che non ne sapevo nulla
Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #9 il: 18 Ott 2021, 14:18 »
E non vedo come potrebbe essere diverso.
Basta vivere anche solo 6 mesi in Francia per capire che quella ferita profonda è ancora sanguinante e determina i destini di questo paese ancora oggi visto che l'oganizzazione statale é modellata su quella Francia e in ragione di quella Francia.
E con l'emigrazione c'entra poco. Emigrazione intesa come la intendiamo oggi nel 2020.
Tra le tante eredità che quella guerra ci ha lasciato, pochi lo sanno, andrebbero anche annoverate alcune buone abitudini che furono riprese dagli squadroni della morte durante lo svolgimento dell'operazione Condor messa in atto, con grande dispiego di consiglieri militari francesi, dalle giunte al potere in Sudamerica. Chi suggerisce alle giunte cilene e argentine di liberarsi degli oppositori gettandoli nell'oceano da un aeroplano sono i militari francesi che avevano ideato questo sistema durante la guerra d'Algeria. I famosi "gamberetti" di Bigeard (https://fr.wikipedia.org/wiki/Crevette_Bigeard), generale francese morto una decina di anni fe e ricoperto in patria, nonostante tutto, di onori e medaglie.
In Francia fino a una ventina di anni fa era vietata la diffusione del film "La Battaglia di Algeri" di Gillo Pontecorvo, che però paradossalmente veniva utilizzata come video istruttivo nelle scuole di addestramento militare.
Per più di quaranta anni quella guerra é stata solo rumore di fondo per gran parte della popolazione continentale. Tortura ? Esecuzioni ? Villaggi distrutti ? Maddai, ma ti pare che nel paese dei diritti umani, dell'accoglienza si potessero compiere cose del genere neanche 15 anni dopo la fine del nazifascismo ? Solo intorno al 2000 fece molto scalpore l'intervista libro del generale Aussaresses, uno dei militari di punta in Algeria, che ammise, per la prima volta ufficialmente, di avere fatto uso sistematicamente della tortura in Algeria, di aver massacrato persone senza processo e anche di aver ordinato, assieme al generale Massu, l'omicidio di un giornalista vicino al partito comunista francese. Omicidio all'arma bianca per far ricadere la colpa sul FLN algerino. Ovviamente tutto questo senza rinnegare nulla, anzi ancora con la convinzione di essere nel giusto.
Ancora oggi, basta farsi una chiacchierata con una qualsiasi persona di 80 anni, non sono pochi quelli che la pensano come lui. L'Algeria era francese.

Assolutamente, per carità. La discussione su se stessi è quella più impegnativa di tutti: per i singoli, per i popoli, per le nazioni.  L'unica nazione che ha preso davvero le distanze da se stessa è stata la Germania.

Comunque non voglio deviare il discorso: la questione algerina è il loro Sand Creek, il nostro 16 ottobre (o il nostro Debra Libanòs), i treni piombati dei tedeschi, i genocidi di Leopolo II in Congo eccetera. Ma l'argomento dei genocidi moderni, in  per le note ragioni "politiche", è bi-polarizzato prima di tutto a livello scientifico. Delle stragi figlie del colonialismo, dei disastri che ne sono derivati e dei nessi tra la gepolitica attuale e la storia orizzontale del rapporto tra potenze di occupazione  e civiltà "subalterne" si parla poco o nulla.

E' stato molto importante aprire anche qui una piccola finestra, qualcuno di noi sicuramente migliorerà la propria comprensione del mondo.

Offline Thorin

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Re:Parigi 17 ottobre 1961
« Risposta #10 il: 20 Ott 2021, 11:01 »
Danny non avevo mai sentito parlare di questa cosa.

Grazie per averne parlato, ora ho un mal di pancia in più ma è bene divulgare queste storie.
 

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