Parigi sotto attacco!

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Offline Tarallo

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111509
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1800 il: 25 Mar 2016, 11:13 »
ah...aspetto una tua firma...grazie! Mi raccomando...

Ma che voi? Eri mejo quando eri ciccione!!

Offline Tornado

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12135
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1801 il: 25 Mar 2016, 11:17 »
 :?...mah stavo scherzando...cmq...okey!

Offline Tarallo

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111509
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1802 il: 25 Mar 2016, 11:25 »
E metti una faccina no?

Offline Tornado

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12135
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1803 il: 25 Mar 2016, 11:27 »
 :priest:






Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1804 il: 26 Mar 2016, 09:37 »
Io Noam Chomsky l'ho incontrato per sbaglio una volta ( :hail: ). Il numero non ce lo siamo scambiato, Torna', ma cerchero' di fargli sapere che secondo Tornado di LN le sue sono farneticazioni.


pure di AL
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1805 il: 26 Mar 2016, 11:00 »
secondo me farneticate voi  :)

Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1806 il: 26 Mar 2016, 12:03 »
secondo me farneticate voi  :)

Ce po sta
 :)
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1807 il: 26 Mar 2016, 13:14 »
avoja!!  :beer:

Offline Kredskin

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8992
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1808 il: 26 Mar 2016, 15:47 »
Sono d'accordo con tarallo sull8x1000, ma al di là del discorso specifico, proprio nel discorso generale.

Ma non si farà mai, il mostro islam fa troppo comodo a tutti.

Mentre tutti guardano i 30 morti nostri ignorano le decine di migliaia che muoiono altrove. A causa nostra.

Ehhhhh, i terroristi islamici.

Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk

Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1809 il: 26 Mar 2016, 15:52 »
Sono d'accordo con tarallo sull8x1000, ma al di là del discorso specifico, proprio nel discorso generale.

Ma non si farà mai, il mostro islam fa troppo comodo a tutti.

Mentre tutti guardano i 30 morti nostri ignorano le decine di migliaia che muoiono altrove. A causa nostra.

Ehhhhh, i terroristi islamici.

Inviato dal mio LG-D855 utilizzando Tapatalk

azz, sei d'accordo con D'Alema!!!

 :=))

Offline Daniela

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26050
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1810 il: 26 Mar 2016, 17:11 »
Questa, intanto, e' la prima cosa intelligente che sento dire a D'Alema dal secolo scorso:

L'ex presidente del Consiglio auspica un Islam europeo e lancia l'idea di istituire anche per i musulmani un otto per mille, come per la Chiesa cattolica, perché abbiano i propri luoghi di culto. Salvini: «Ma è matto?»

L'approccio deve essere esattamente questo, almeno per quanto riguarda l'aspetto religioso, che non e' tutto ma e' parecchio.

perchè no?
l'importante è che nelle moschee si parli italiano

Offline Kredskin

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8992
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1811 il: 26 Mar 2016, 17:18 »
azz, sei d'accordo con D'Alema!!!

 :=))
come si può non concordare con la fonte di ispirazione di uno dei più importanti Meme della scorsa generazione?

D'alema ha avuto un impatto culturale fondamentale per i giovani e per gli adulti avezzi alla socializzazione virtuale. A livello mondiale.

Ma non scherziamo proprio.





http://knowyourmeme.com/memes/people/massimo-dalema

Offline anderz

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8271
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1812 il: 26 Mar 2016, 18:58 »
Ottimo contributo di una delle menti più lucide del presente:




Noam Chomsky - I terroristi siamo noi

Noam Chomsky (Filadelfia, 1928), tra i più grandi intellettuali del ventesimo secolo, è il maggior linguista vivente e uno dei punti di riferimento della sinistra internazionale. E’ professore emerito al Massachussets Institute of Technology (il Mit) e ha pubblicato numerosi libri di linguistica, storia e politica globale. Nel libro “Terrorismo occidentale“, del saggista André Vltchek, sostiene che “L’Occidente si proclama campione della libertà e dichiara improbabili «guerre al terrorismo», ma è in verità il più grande artefice del terrore globale. Ciechi, o accecati dalla propaganda, i cittadini europei e nordamericani sembrano ignorare completamente l’azione dei loro governi e delle loro multinazionali. Eppure, è sotto gli occhi di tutti: dai tempi del colonialismo le potenze occidentali si adoperano costantemente per destabilizzare il resto del mondo, provocando genocidi, disastri ecologici, esodi di massa di intere popolazioni”.
 Tratto dalla prefazione: “La disinformazione occidentale ha sempre preso di mira, ovviamente, i paesi che rifiutano di assoggettarsi ai diktat dell’Occidente (Cuba e il Venezuela, l’Eritrea e la Cina, l’Iran, lo Zimbabwe, la Russia), esaltando invece quelle nazioni che aggrediscono i paesi vicini per conto degli interessi occidentali o che depredano i loro stessi popoli impoveriti: Ruanda, Uganda, Kenya, Indonesia, Arabia Saudita, Israele, Filippine e tanti altri. Paura e nichilismo hanno contagiato tutto il mondo: paura di essere presi di mira, di essere “punti” dai padroni occidentali del mondo, a quanto pare onnipotenti; paura di essere bollati, marchiati, messi ai margini.
Anche il nichilismo, però, è stato progettato dai guru della propaganda, trincerati nei media e nel mondo accademico occidentali, e propagato mediante i loro Apparatčik, assoldati per impallinare tutte le idee e gli ideali progressisti e indipendenti provenienti da ogni angolo del pianeta. L’ottimismo, il fervore e tutti i sogni di costruire un mondo migliore sono stati aggrediti, intossicati, screditati o quantomeno ridicolizzati”.

Ci sono molte prove più che ufficiali, sulle interferenze occidentali nella vita stessa delle democrazie. Per esempio le dichiarazioni del generale Nato Wesley Clark, o le dichiarazioni dell’ambasciatore Usa a Parigi, o le dichiarazioni di George Friedman, o ancora i documenti desecretati dell’intelligence americana, o – perché no – quelli di Sua Maestà la Regina. Su questo sito c’è solo l’imbarazzo della scelta. Solo chi non vuol vedere, non vede.

Viviamo nella consacrazione delle dieci regole della manipolazione mediatica di Noam Chomsky.

1-La strategia della distrazione

 L’elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. “Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni

 Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.

3- La strategia della gradualità

 Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ in questo modo che condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero state applicate in una sola volta.

4- La strategia del differire

 Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo rassegnato quando arriva il momento.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini

 La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quando più si cerca di ingannare lo spettatore più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

 Sfruttate l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del registro emotivo permette aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti….

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

 Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

 Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…

9- Rafforzare l’auto-colpevolezza


 Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione!

10- Conoscere agli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

 Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il “sistema” ha goduto di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso.

Però scusa Danny, questo non è il punto di vista di Noam Chomsky su quello che è accaduto a Parigi/Bruxelles, questo è un "articolo" di mr.. Claudio Messora (aka byoblu), blogger pseudo complottista, responsabile della comunicazione (mi sa ex in realtà) del M5S, al quale ha poi attaccato  il "decalogo della disinformazione" di Chomsky che peraltro non è mai esistito ed è un falso che gira da anni in rete.

E meno male che ste puttanate, specie quelle prima del decalogo, le ha scritte Messora. Se il buon Noam avesse scritto alcune di quelle frasi lo avrei dato per finito, intellettualmente parlando s'intende.

Offline anderz

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8271
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1813 il: 26 Mar 2016, 19:33 »
Ah, me dispiace che ci siete cascati  :=))

Offline Tornado

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12135
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1814 il: 28 Mar 2016, 22:16 »
++ SkyNews, Isis progetta attacco scuola ebraica Turchia ++ - 'Imminente', secondo emittente britannica Murdoch

(ANSA) - ROMA, 28 MAR - L'Isis ha pianificato un attacco,
dato per "imminente", contro una o più scuole ebraiche in
Turchia. Lo sostiene la britannica SkyNews, che cita
informazioni esclusive di intelligence. (ANSA).

Offline FatDanny

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37134
Re:Parigi sotto attacco!
« Risposta #1815 il: 30 Mar 2016, 11:04 »
Però scusa Danny, questo non è il punto di vista di Noam Chomsky su quello che è accaduto a Parigi/Bruxelles, questo è un "articolo" di mr.. Claudio Messora (aka byoblu), blogger pseudo complottista, responsabile della comunicazione (mi sa ex in realtà) del M5S, al quale ha poi attaccato  il "decalogo della disinformazione" di Chomsky che peraltro non è mai esistito ed è un falso che gira da anni in rete.

E meno male che ste puttanate, specie quelle prima del decalogo, le ha scritte Messora. Se il buon Noam avesse scritto alcune di quelle frasi lo avrei dato per finito, intellettualmente parlando s'intende.

Ho verificato ed in effetti, seppur alcuni dei concetti del decalogo siano effettivamente ripresi da tesi di Chomsky il decalogo non è suo.
Non avevo verificato la fonte visto da chi l'ho preso e alcuni dei siti che le riportano, i quali ritenevo attendibili.
Non si è mai troppo diffidenti, grazie.

 :beer:
 

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