ELEZIONI: POTERE AL POPOLO, LISTA AL VIA E IL 10/1 LA PRESENTAZIONE A GENOVA
"Presenteremo una lista unica di Potere al Popolo con il nostro simbolo, una stella rossa, raccogliendo sollecitazioni dai territori, candidando lavoratori, attivisti e coloro che hanno tenuto alto il livello della mobilitazione sociale di questi anni. Le stiamo preparando in questi giorni, poi le proposte di candidatura saranno presentate in un'assemblea pubblica il prossimo 10 gennaio a Genova e lì validate: il modo più democratico per farlo, più del voto online". Lo spiega Roberto Pardini, tra i membri della comunicazione di Potere al Popolo Genova, formazione di sinistra che ha raccolto la sfida in vista delle prossime elezioni politiche nazionali e si presenterà con nome e simbolo. Esperienza da movimento, le idee radicate a sinistra e all'interno tante anime: Potere al Popolo è un'organizzazione 'nata dal basso' con alle spalle più di 200 assemblee popolari a livello nazionale e un programma fitto di incontri che riguarda anche la Liguria. A Genova lo scorso 16 dicembre per il primo incontro di lancio oltre 240 persone hanno partecipato alla presentazione delle proposte del gruppo. Domani, il 5 gennaio, si terrà la seconda assemblea territoriale alla Spezia, il 7 gennaio ad Imperia e poi il 10 nuovamente nel capoluogo ligure dove nella sala Cap di via Albertazzi verranno presentate le proposte di candidatura, i nomi che comporranno la lista popolare che saranno sottoposti al vaglio dell'assemblea.
"Siamo per il momento una lista - spiega Pardini - che si presenterà alle elezioni del 4 marzo, ma Potere Al Popolo è anche una bozza di un'organizzazione che dovrà andare oltre le elezioni, formata da vari gruppi". Tutto nasce da un'idea del colllettivo 'Je so Pazzo' di Napoli. "Da anni - prosegue Pardini - porta avanti un lavoro molto interessante non solo a Napoli ma in tutta Italia: hanno lanciato l'idea che si costituirà il 4 marzo a cui hanno aderito strutture storiche della sinistra come Prc Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, la piattaforma sociale Eurostop, il Partito comunista italiano e una serie di collettivi in tutta Italia, esponenti di alcuni movimenti di lotta come il No Tav, No Tap, No Muos dalla Sicilia". Collocazione di sinistra ma i riferimenti di Potere al Popolo vanno oltre i confini italiani. "La nostra - aggiunge Pardini - è una struttura di cui in Italia si parla poco ma noi siamo stati citati come unica sinistra italiana ad esempio dal candidato alle presidenziali francesi Mélenchon, che è arrivato ad un passo dal ballottaggio, ed anche dai giornali del partito laburista inglese.
Nell'assemblea di lancio in Italia c'erano esponenti della sinistra portoghese, di Podemos, dei movimenti di sinistra della Catalunia e abbiamo collegamenti internazionali. In realtà ogni paese ha una sua storia di lotte e un suo modo di rappresentarsi: a mio parere assomiglianmo molto a France Insoumise, movimento della sinistra francese". Un movimento che punta a dare rappresentanza, come è scritto nel manifesto di Potere al Popolo, a giovani lavoratori, precari, sfruttati, disoccupati. Ma anche cassaintegrati, esodati. "Siamo i pensionati che campano con poco - si legge sul sito ufficiale- anche se hanno faticato una vita e ora non vedono prospettive per i loro figli. Siamo le donne che lottano contro la violenza maschilie, il patriarcato, le disparità di salario a parità di lavoro. Siamo le persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni". In tutto questo si inserisce il tema delle lotte e delle vertenze sui territori, per il lavoro il welfare e l'ambiente."Non c'entriamo nulla con quella che sui giornali viene chiamata 'sinistra' - ricorda ancora Pardini - né con il Pd né con ogni tentativo di spostare a sinistra l'asse con coalizioni come quella di Liberi e Uguali ad esempio. Siamo stati in questi anni all'opposizione sia delle politiche del governo Renzi che di quelli precedenti, e anche con i governi locali non abbiamo nulla a che fare. Siamo di sinistra e legati all'idea storica di sinistra. Rifiutiamo l'idea che la sinistra sia quella che ci ha rappresentato in questi anni".
L'obiettivo è rappresentare un'alternativa. "Abbiamo posizioni che riteniamo molto ragionevoli e noi rappresentiamo un'alternativa di sistema, vogliamo cambiare il modello di sviluppo - ricorda uno dei membri della comunicazione del gruppo genovese - i nostri sforzi sono nel costruire una rete di sostegno e portare avanti una campagna nazionale sui nostri temi. Dopo si aprirà la partita più interessante, quella della creazione di un'organizzazione di tipo nuovo". Nella scelta dei candidati il gruppo punta a dare un segno di discontinuità rispetto al passato." Abbiamo dei parametri - sottolinea Pardini - chi ha già avuto funzioni di governo ed è già stato eletto non potrà essere messo in lista. La cosa più innovativa è che i candidati dovranno essere rappresentanti di istanze sociali che in qualche modo rientrano nel concetto generale di Potere al popolo, per esempio chi è stato attivo nelle mobilitazioni e nelle lotte sul tema del Terzo Valico o contro le privatizzazioni". "Potere al popolo' è una locuzione significativa - conclude - è la traduzione letterale del concetto di democrazia anche se poi il termine ha subito una serie di adattamenti. Pensiamo che in questi anni, almeno da 30 anni a questa parte, le decisioni politiche che riguardano tutti, lavoratori precari disoccupati, siano state prese seguendo un pilota automatico dato dai trattati Ue e i governi, sia di destra che sinistra, sono stati esecutori di questi ordini che hanno trasferito ricchezza dalle famiglie e dalle fasce deboli verso il mondo della finanza e della grande impresa, con tutta serie di sottrazioni di diritti, sul lavoro, sul lavoro che non c'è, sulla fine del welfare. Dare potere al popolo significa rimettere in campo un'opposizione sociale e politica contro questi meccanismi".