Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.

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Offline Pomata

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1120 il: 22 Lug 2024, 09:30 »
non cambia niente per la vittoria di Trump .

vediamo cosa cambia nella testa dei democratici .

essersene accorti solo ora non e ' buono .

a me della politica interna usa interessa relativamente .

vedremo cosa pensano sugli scenari internazionali .

prima su tutti il medio oriente .

dopo aver visto la politica trumpiana dei prossimi 4 anni .

non sono cosi' sicuro che non cambiera' niente, sicuramente aumentano un pochino le possibilita' che non vinca Trump
Harris e' un filino meglio nei sondaggi ma non ha ancora cominciato a fare campagna per se stessa, e c'e' ancora un mese prima della Convention che di solito da una piccola spinta emotiva

vedremo se Trump vorra' fare anche un dibattito con lei

cominceranno ad uscire piu' sondaggi questa settimana, ma i democratici si sono tolti un peso e secondo me ci sara' meno depressione e un po' di entusiasmo

Offline geddie

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1121 il: 22 Lug 2024, 10:14 »
Si deve rimettere la benda all'orecchio.

Offline Kappa

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1122 il: 22 Lug 2024, 11:55 »
per me al 99,00% il candidato R 2028 sarà  JDVance un sosia di trump con 40 anni di men
la candidatura della Harris è  per altei bersi più  problematica di quwlla di Biden.
L'unico dossier di cui si è  occupata (a detta di rampini oggi sul corriere) è stata l'immigrazine che è  il tema principale per cui biden perderà  le elezioni.
insomma non un buon biglietto di presentazione
altra cosa su cui do colpa all'amministrazione Biden. Il dossier più complicato lo molli alla Harris e le tagli ogni esposizione mediatica positiva. Vorrei vedere chi è in grado di gestire il fenomeno immigratorio (a parte "build a big big wall, and Mexico will pay for it")
Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1123 il: 22 Lug 2024, 13:33 »
Francamente non mi riesco ad appassionare alle vicende elettorali americane.
Biden non decideva un cazzo prima e Trump o harris non decideranno un cazzo poi.
Chi decide sono i blocchi multinazionali tipo Black Rock.
Comunque entrambi i candidati sosterranno il genocidio dei palestinesi, questo è sicuro.

Offline Warp

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1124 il: 22 Lug 2024, 14:22 »
Comunque entrambi i candidati sosterranno il genocidio dei palestinesi, questo è sicuro.

su questo non ci piove.

Per il resto passata l'euforia della mediocre stampa asservita italiana che sogna "remuntade" a breve torneremo a discutere della "ciccia" e la Harris per rimanere a quanto disse rampini (e altri esperti di usa qui in olanda), ha come unici meriti che l'hanno portata alla carica di VP quella di essere donna e nera.
Altri meriti precedenti e successivi all'insediamento non sono emersi.
Sta tutto in mano ai clinton e a obama, una operazione che definire verticistica è poco.

Offline Kappa

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1125 il: 22 Lug 2024, 14:25 »
Francamente non mi riesco ad appassionare alle vicende elettorali americane.
Biden non decideva un cazzo prima e Trump o harris non decideranno un cazzo poi.
Chi decide sono i blocchi multinazionali tipo Black Rock.
Comunque entrambi i candidati sosterranno il genocidio dei palestinesi, questo è sicuro.
secondo me sbagli di molto, o meglio: hai ragione sulla politica estera, non cambia una fava. Dove cambia molto è sulla politica interna americana, e fare finta che quello che succede lì non abbia influenza nel mondo, per me è come mettere la testa sotto la sabbia.
Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1126 il: 22 Lug 2024, 14:28 »
secondo me sbagli di molto, o meglio: hai ragione sulla politica estera, non cambia una fava. Dove cambia molto è sulla politica interna americana, e fare finta che quello che succede lì non abbia influenza nel mondo, per me è come mettere la testa sotto la sabbia.

e in che cosa Trump sarà così diverso da Biden?

Offline pentiux

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1127 il: 22 Lug 2024, 15:15 »
e in che cosa Trump sarà così diverso da Biden?
Qualche deportazioncina, che sarà mai...

Offline FatDanny

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1128 il: 22 Lug 2024, 15:29 »
e in che cosa Trump sarà così diverso da Biden?

In politica interna in realtà è stato uno dei migliori tra gli ultimi (non che ci volesse molto).
Il disastro è la politica estera.
Come fu per Obama.

Per dire:

https://www.ilsole24ore.com/art/biden-presenta-suo-budget-plan-6800-miliardi-%24-piu-tasse-i-ricchi-piu-welfare-fragili-AEjUXB1C
Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1129 il: 22 Lug 2024, 15:32 »
Qualche deportazioncina, che sarà mai...
Leggo che sotto l'amministrazione Biden sono stati deportati 340.000 immigrati, durante l'amm. Trump 935.000.
Tutti gli analisti concordano sul fatto che rintracciare i circa 11 milioni di immigrati illegali e rimpatriarli avrebbe un costo astronomico.

Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1130 il: 22 Lug 2024, 15:36 »
Vogliamo comparare le guerre che ha fatto Obama e quelle che ha fatto Trump?

Offline Pomata

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1131 il: 22 Lug 2024, 15:36 »
Qualche deportazioncina, che sarà mai...

questo delle deportazioni e' un po' un mito da discorsi politici
e infatti i numeri di deportazioni di Biden sono piu' o meno quelli di Trump, quelle annuali di Obama sono superiori a Trump

questo perche' e' un grandissimo problema logistico. Ogni immigrato che arresti, deve essere portato in un centro, dove in media resta per 33 giorni per avere un audizione con un giudice oppure anche solo per accertarsi da che paese venga.

non li puoi prendere e scaricare in messico come gli pare a loro

L'america necessita disperatamente di posti letto per detenzione (lo so, fa ridere ma e' vero) e se non li puoi mettere da qualche parte c'e' poco in piu' da deportare.

dovrebbero essere 12 milioni

Offline Pomata

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1132 il: 22 Lug 2024, 15:37 »
Leggo che sotto l'amministrazione Biden sono stati deportati 340.000 immigrati, durante l'amm. Trump 935.000.
Tutti gli analisti concordano sul fatto che rintracciare i circa 11 milioni di immigrati illegali e rimpatriarli avrebbe un costo astronomico.


https://www.migrationpolicy.org/article/biden-deportation-record

Offline Warp

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1133 il: 22 Lug 2024, 15:58 »
secondo me sbagli di molto, o meglio: hai ragione sulla politica estera, non cambia una fava. Dove cambia molto è sulla politica interna americana, e fare finta che quello che succede lì non abbia influenza nel mondo, per me è come mettere la testa sotto la sabbia.

Io ho conosciuto diversi americani per aver lavorato con una azienda olandese che ha una sede a Minneapolis MN.Ci sono pure stato un paio di volte e (oltre a non essermi piaciuto affatto) ho toccato con mano quanto la gente di quegli stati "periferici" odi east e west coast (intesi come NY, DC  a est e SF LA a ovest).
Posso testimoniare che non gliene sbatte un catzo della politica estera oltre ad un generico "rispetto per gli USA" che tutti devono mostrare. Per la stragrande maggioranza degli americani il mondo finisce alla loro frontiera (che per molti sono i confini del loro stato).
Purtroppo in europa si ha una lettura degli usa drammaticamente drogata dalla narrazione che ne fanno i media usa, hollywood compresa e quelli di casa nostra (una via di mezzo tra un film di woody allen e una delle millanta serie woke di netflix).
D'altra parte dovrei citare la famosa vicenda dei dazi contro i prodotti europei che furono emessi durante l'amministrazione trump e che portò a vibranti proteste in europa, condanne e sdegno da parte dei liberali nostrani. Dazi che dopo 4 anni di Biden stanno ancora li e che i D si sono guardati bene dal togliere ma in europa i liberali hanno fatto i vaghi e dei dazi non se n'è più parlato.

Per la palestina non cambierà nulla se non in peggio, forse le proteste nelle università liberal aumenteranno, perchè molti D che oggi approvano, una volta all'opposizione ritroveranno la loro indole barricadera (come fa il pd in italia, che diventa di sinistra solo quando va all'opposizione).
La fornitura di armi ai criminali sionisti e agli ucraini resterà invariata perche "business first" è il primo comandamento di ogni buon americano. Le aziende americane stanno facendo fiumi di dollari vendendo armi alle parti in guerra e agli europei in frega militarista quindi figuratevi cosa gliene torna a fermare i combattimenti.
Purtroppo la lettura di KS è la più verosimile anche alla luce delle recenti elezioni in UK e Francia dove un cambio di governo in UK non porterà ad alcuna variazione nella postura estera e dove in Francia si è assistito ad una specie di "golpe soft" verticista che ha ignorato i risultati elettorali e cerca di instaurare un governo tenendo fuori i 2 partiti che hanno vinto le elezioni. Per tacere di altri paesi come l'Italia che a roma fa la voce grossa e a brussels abbassa le orecchie e si allinea alle maggioranze di turno o l'Olanda che con Wilders fino al giorno prima delle elezioni sbraitava contro i soldi da dare all'ucraina e poi in poche settimane è stato ridotto a più miti consigli e ora si è allineato pure lui.
Le elezioni sono ormai un grande gioco di ruolo collettivo dove milioni di persone vanno ad esprimere una opinione su un simulacro di democrazia sapendo gia che il loro voto non conterà niente.

Offline Pomata

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1134 il: 22 Lug 2024, 16:17 »
Io ho conosciuto diversi americani per aver lavorato con una azienda olandese che ha una sede a Minneapolis MN.Ci sono pure stato un paio di volte e (oltre a non essermi piaciuto affatto) ho toccato con mano quanto la gente di quegli stati "periferici" odi east e west coast (intesi come NY, DC  a est e SF LA a ovest).

la cosa e' reciproca da parte mia



D'altra parte dovrei citare la famosa vicenda dei dazi contro i prodotti europei che furono emessi durante l'amministrazione trump e che portò a vibranti proteste in europa, condanne e sdegno da parte dei liberali nostrani. Dazi che dopo 4 anni di Biden stanno ancora li e che i D si sono guardati bene dal togliere ma in europa i liberali hanno fatto i vaghi e dei dazi non se n'è più parlato.



mi sbaglio o non ci sono piu'?

e comunque l'europa aveva risposto con dazi sul whiskey  e non ricordo cos'altro

Offline Kappa

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1135 il: 22 Lug 2024, 18:41 »
e in che cosa Trump sarà così diverso da Biden?
beh, direi domanda provocatoria, via... anche in ambito di politica interna tra Trump e Biden/Harris passa il mondo, la tua domanda implicherebbe che le elezioni non servono a nulla. A questo punto mettiamo un despota qualsiasi che rimane lì 40 anni e via...

Offline pentiux

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1136 il: 22 Lug 2024, 20:01 »
Leggo che sotto l'amministrazione Biden sono stati deportati 340.000 immigrati, durante l'amm. Trump 935.000.
Tutti gli analisti concordano sul fatto che rintracciare i circa 11 milioni di immigrati illegali e rimpatriarli avrebbe un costo astronomico.
Guarda che tra dazi e aumento del debito pubblico senza limiti, i soldi a Trump non mancheranno certo.
Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1137 il: 23 Lug 2024, 11:09 »
Io ho conosciuto diversi americani per aver lavorato con una azienda olandese che ha una sede a Minneapolis MN.Ci sono pure stato un paio di volte e (oltre a non essermi piaciuto affatto) ho toccato con mano quanto la gente di quegli stati "periferici" odi east e west coast (intesi come NY, DC  a est e SF LA a ovest).
Posso testimoniare che non gliene sbatte un catzo della politica estera oltre ad un generico "rispetto per gli USA" che tutti devono mostrare. Per la stragrande maggioranza degli americani il mondo finisce alla loro frontiera (che per molti sono i confini del loro stato).
Purtroppo in europa si ha una lettura degli usa drammaticamente drogata dalla narrazione che ne fanno i media usa, hollywood compresa e quelli di casa nostra (una via di mezzo tra un film di woody allen e una delle millanta serie woke di netflix).
D'altra parte dovrei citare la famosa vicenda dei dazi contro i prodotti europei che furono emessi durante l'amministrazione trump e che portò a vibranti proteste in europa, condanne e sdegno da parte dei liberali nostrani. Dazi che dopo 4 anni di Biden stanno ancora li e che i D si sono guardati bene dal togliere ma in europa i liberali hanno fatto i vaghi e dei dazi non se n'è più parlato.

Per la palestina non cambierà nulla se non in peggio, forse le proteste nelle università liberal aumenteranno, perchè molti D che oggi approvano, una volta all'opposizione ritroveranno la loro indole barricadera (come fa il pd in italia, che diventa di sinistra solo quando va all'opposizione).
La fornitura di armi ai criminali sionisti e agli ucraini resterà invariata perche "business first" è il primo comandamento di ogni buon americano. Le aziende americane stanno facendo fiumi di dollari vendendo armi alle parti in guerra e agli europei in frega militarista quindi figuratevi cosa gliene torna a fermare i combattimenti.
Purtroppo la lettura di KS è la più verosimile anche alla luce delle recenti elezioni in UK e Francia dove un cambio di governo in UK non porterà ad alcuna variazione nella postura estera e dove in Francia si è assistito ad una specie di "golpe soft" verticista che ha ignorato i risultati elettorali e cerca di instaurare un governo tenendo fuori i 2 partiti che hanno vinto le elezioni. Per tacere di altri paesi come l'Italia che a roma fa la voce grossa e a brussels abbassa le orecchie e si allinea alle maggioranze di turno o l'Olanda che con Wilders fino al giorno prima delle elezioni sbraitava contro i soldi da dare all'ucraina e poi in poche settimane è stato ridotto a più miti consigli e ora si è allineato pure lui.
Le elezioni sono ormai un grande gioco di ruolo collettivo dove milioni di persone vanno ad esprimere una opinione su un simulacro di democrazia sapendo gia che il loro voto non conterà niente.

Ma no, odio non è il termine adatto.
Il problema è che gli stati centrali vengono veramente pensati e venduti dai tanti come "flyover America" e la cosa ha assunto, soprattutto sui media, un connotato dispregiativo culminato nelle famose parole di quella li, che non nominerò per non attirare su di me imperitura sfiga. :beer:
Certo i più avanti con l'età mi parlano di un periodo in cui era diverso e in cui c'era meno di tutto questo clima di scontro, sia su basi politiche, o razziali, o appunto anche solo tra i vari stati dove appunto ognuno gioca la sua vergognosa partita politica sulla pelle di persone di qua o di la del confine.
Non a caso discorsi e definizioni che prima non esistevano, es "national divorce" o "balkanization" ultimamente sono facilmente trovabili ovunque e hanno raggiunto il cosidetto grande pubblico con una forza impensabile.
Lavorandoci, ed essendo uno di quelli che fa regolarmente la spola da e per NY, l'ho vista precipitare, ho visto le tendopoli comparire qua e la, poi in alcuni posti sono rimaste, in altri sono state invece rapidamente sgomberate.
E ripeto la domanda, se non può NY, città più ricca al mondo nello stato più ricco al mondo, chi può, davvero?
Ma dal fenomeno dell'immigrazione NY è stata quella più suonata di tutte, altrochè.
Gli abitanti degli stati centrali come dicevo ce l'hanno con le elites D, non con "le coste" genericamente o i loro abitanti.
Certo, quando poi senti di gente che parla di abolire i collegi elettorali capisco pure sta gente si incazzi, verrebbe spedita nella totale irrilevanza, diventando cittadini di serie B.
Vero sulla politica estera, sono largamente disinteressati ma non riesco a fargliene una colpa, anche a causa della qualità dei media che dovrebbero informare ma non sono ne interessati ne capaci a farlo.
Una volta, fino a due decadi fa, la stampa US/UK era un po' un simbolo globale di affidabilità e credibilità, ora è precipitata e con essa quel poco di interesse che riusciva a suscitare sulle questioni lontane, ma è comunque un trend comune a tutto l'occidente, non credo agli europei in genere importi granchè di luoghi lontani e sconosciuti, salvo appunto a chi ha un interesse e una predisposizione a cercare fonti e dati al riguardo.
Sull'Ucraina il cambiamento del vento è indiscutibile, infatti si iniziano a buttare i primi mattoni del tipo "deve pensarci l'Europa", alla fine l'idea non è invischiare l'America nella steppa, ma impedire il riavvicinamento EU-RU (per quanto consegnare quest'ultima all'eterno abbraccio cinese non mi pare proprio intelligentissimo eh...).

p.s. I vari indici sono molto critici sull'amministrazione Biden, l'inflazione è scoppiata,il potere d'acquisto precipitato, la produzione è rimasta dov'era, l'unico indicatore positivo è sul campo dell'energia, che si, ha avuto movimenti positivi, ma altri campi come industria e agricoltura hanno subito un colpo notevole.
Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1138 il: 23 Lug 2024, 11:31 »
Cmq assurda sta cosa che l'imitazione di Crozza è diventata virale in america e tutti i principali media l'hanno trasmessa...

Offline FatDanny

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Re:Presidenziali Usa: previsioni, risultati e commenti.
« Risposta #1139 il: 23 Lug 2024, 11:43 »
per quel poco che  conosco gli USA, in larga parte riportati e  in parte minima in forma diretta, le differenze tra le coste e le altre componenti della cosiddetta "America profonda" (rust belt, Bible belt, corn belt) sono crescenti.
è una dinamica che afferisce anche allo sviluppo combinato e molteplice del capitalismo.

Io inizio ad avere l'orticaria quando sento amenità come "cultura Woke" o "Cancel culture", perché non ci si rende conto che utilizzarli significa assumere le lenti categoriali della destra reazionaria globale, la sua rappresentazione interessata della realtà, cosa che inevitabilmente porta con sé delle conseguenze. Come con "Radical chic" o "buonismo".

Se il capitalismo in alcune zone, vedi le cosiddette Coasts negli USA, ha privilegiato le identity politics è stato per ragioni di mercato, di consumi e di sussunzione di alcune identità sociali che nei decenni precedenti si erano date anche in forma di protesta e rivendicazioni.
Ma non si può confondere la rivolta di LA del 94 o BLM con la Sirenetta Disney.  è veramente svilente di una dinamica sociale e rivendicativa ben più complessa e strutturata, produttrice di soggettività in modi decisamente più interessanti. Ma capisco che parlare della Sirenetta nera è più funzionale e utile ai trumpisti per la loro costruzione in negativo e svilente che parlare di quel che accade nelle comunità afroamericane, delle forme di mutualismo e di para-stato così come delle contro-culture che si sviluppano al loro interno.
E di come al massimo la sirenetta nera è RISPOSTA del capitale volta a cooptare e rendere compatibile quella roba e non fenomeno  originario.
Un po' come quando si parla di "avvocatA" davanti alla marea femminista e le rivendicazioni che porta con sé.


Allo stesso tempo, la reazione e l'odio delle altre Americhe è dovuto alla loro crisi d'identità.
Al loro svuotamento. uno svuotamento che è dovuto a crisi industriali, concorrenza internazionale (vedi agricoltura) o crisi culturale per una relativizzazione di alcuni valori per loro fondanti e imprescindibili (vedi religione protestante negli stati del sud).
Il problema non è il woke in sé. Ma che il Dio mercato sembra più interessato ai froci che al buon  padre di famiglia che si spezzava la schiena in una  fabbrica oggi abbandonata a Detroit o nei campi sterminati del Nebraska. E allora vaffanculo pezzi di merda.
è FONDAMENTALE, a mio avviso, operare questa distinzione, rovesciando  la lettura delle destre, negli USA come in Europa. Una cosa sono le soggettività sociali che si mobilitano per i loro diritti e che costituiscono parte fondamentale delle classi popolari contemporanee, un'altra è  la risposta del dio mercato che come sempre cerca di sussumere ogni dinamica sociale che vede emergere.

Il problema dell'america profonda non  è il woke, ma il proprio ristagno/declino sociale. Il fatto che non desti interesse  perché si trascina lentamente, come un vecchio pachiderma. Perché condivide il destino di tutte  le periferie del mondo (per  quanto permangano ovviamente differenze importanti tra la ciociaria e l'Indiana).
Ma averlo presente fa capire perché arriva un certo Trump, che nonostante sia straricco e newyorkese, ti dice "riprendiamoci l'America! Facciamola tornare grande!" e chiaramente questo messaggio risulta estremamente potente verso tutti i "dimenticati" (o che quantomeno si sentono tali dal dio mercato). Averlo presente aiuta a focalizzare perché la destra voglia costruire questo nemico sociale el woke, della cancel culture, delle "elite delle coasts", dei "poteri forti" (vedi dichiarazioni di Musk su Harris, cioè lui parla di poteri forti e burattini!!!).

Occorre rifiutare una rappresentazione del mondo che come esito non può che avere la vittoria dei trumpisti di tutto il  mondo. Perché è una rappresentazione  interessata e funzionale.
Che costruisce un nemico non tanto e non solo nel diverso, ma in ciò che è socialmente più dinamico oggi, in chiave revanscista da parte dei dimenticati. Celando il fatto che in realtà non è certo la rivendicazione dei neri o delle donne o dei lgbtqi a relegare in secondo piano certi segmenti sociali, ma quello stesso dio mercato di cui Trump e Musk sono elementi di prim'ordine. E che alimenta la contrapposizone proprio per aumentare profitti, rendendo consumatori mansueti alcune categorie e semi-schiavi altamente ricattabili altre (migranti) così da rendere più vantaggiosa e meno costosa la riproduzione  sociale e dunque i loro profitti.

se non si capisce  in  che modo è drogata la rappresentazione della realtà e come va cambiata, in che modo la narrazione porta a certi risultati elettorali in modo quasi scontato, difficile che possa cambiare qualcosa.
 

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