Secondo me non sono affatto spaventati, tranne qualcuno (provita e altri mostri).
Secondo me si sono rotti il cavolo di parlare solo di queste cose che interessano tutti come avanzamento della civilità, però riguardano personalmente solo alcuni.
Il ragionamento è: "Ok. Una volta aiutiamo quelli, una volta aiutiamo quegli altri, ma a me quando mi aiutate che sto nella merda?"
Secondo me eh ... magari mi sbaglio.
si sono rotti perché in questo clima di incertezza precaria perdere status, ossia perdere privilegi, rischia di farli ricadere in quella povertà da cui sono terrorizzati, perché descritta come fucina di feccia criminale.
per questo votano chiunque gli garantisca, a torto o a ragione, il mantenimento di quello status, di quel privilegio, che sia quello del maschio, del bianco, dell'etero. O del maschio bianco etero per fare tombola.
Sai quando la famiglia middle class (lui lavora, lei pensa alla casa) dilagò in modo egemone?
Quando il lavoro artigiano venne surclassato dalla produzione di fabbrica tra 700 e 800. Quella perdita di status (economico ma anche di autonomia nel proprio lavoro) venne compensata con un recupero tra le mura domestiche, in cui si riaffermò chi portava i pantaloni almeno lì.
Oggi viviamo un qualcosa di analogo: la condizione precaria (non parlo solo di lavoro, ma di instabilità sistemica) crea insicurezza su un piano trasversale, che viene recuperata - almeno in parvenza - attraverso il rinsaldarsi di certezze tradizionali.
Sui generi, le "razze", i ruoli, ecc.