Bene, un tema su cui sono molto sensibile. Metterò pensieri sparsi, magari poi li organizzo.
Innanzitutto una premessa: quando la storia diventa mito (unità) e non la si può toccare e cerchi per forza degli eroi, poi, non lamentarti se cicciano fuori i revisionisti che mettono in discussione i tuoi dogmi. La storia è fatta per essere rivista, sempre, ma a volte ci si accoccola su versioni superate e si affida la revisione a dei non professionisti che diventano dei fanatici del contro-dogma.
questione meridionale: prima dell'unità, non c'è. Non c'è emigrazione da sud a nord. Quindi mi pare che sia abbastanza evidente come l'unità abbia danneggiato una parte di paese per favorirne un'altra. Più avanti mi spiegherò
Esercito di occupazione piemontese: massacri di Auletta, Pontelandolfo, Bronte e sicuramwnte me ne scordo altri. Il tutto condito da una serie di considerazioni di Cialdini e company su come andava trattato il popolo meridionale. Rimando alla famosa intervista a porta a porta della nipote di Garibaldi e quello che pensava dell'occupazione del Sud.
Il regno di Sicilia (questo il nome corretto prima della più recente dicitura Due Sicilie: unione di ultra faro e citra faro) esisteva dal 1130. Ecco, soffermiamoci su questo. RIcordate i vostri libri di storia delle medie o superiori? Bene. Andate intorno al XIII e XIV secc. Solitamente il libro diceva: Nord italia frazionato in comuni, questo favoriva questo, favoriva quello etc. Sud unico regno, con re, con vassalli, unica legge e questo forse frustrava "il fermento culturale" etc. Bene, andate al capitolo successivo: Inghilterra, Francia: essendo unici regni (più o meno) con re, vassalli, unica legge sviluppano un sentimento nazionale e ordine statale migliore rispetto alla situazione italiana. Ah sì? allora mi prendi per il cul.o
Ok, ora vi dico la mia del perché dell'unità. Se è vero che il Piemonte era il paradiso terreno perché attaccare, in modo ovviamente illegale allora come ora, un altro Stato sovrano più povero e che esiste, con dinastie che stanno ai savoia come Elisabetta d'Inghilerra al fruttarolo che le vende la papaya, da almeno 700 anni?
la risposta che mi sono dato è economica, come sempre avviene.
Banco di Napoli, che aveva le riserve aurifere più grandi di tutti gli altri stati preunitari messi assieme, vuoto dopo l'unità.
I pochi poli industriali, San Leucio, l'agronolano, il salernitano etc, smontati e portati via.
Indirizzi politici che davano queste disposizioni: “I meridionali non dovranno più essere in grado di intraprendere”. Parole dette dall'ottimo Carlo Bombrini, governatore della neonata Banca Nazionale del Regno d’Italia.
La mia sensazione è che le industrie del nord avessero semplicemente bisogno di un "mercato" dove vendere le loro cose e si sono prese il Sud.
Cosa che continua ancora oggi eh. Andate in un supermercato, guardate quelli che sono prodotti tipicamente meridionali: passate di pomodoro, pasta, mozzarelle etc. Leggete le etichette. Dove le fanno?
Ho scritto da cellulare senza rileggere. Sono punti un po' sparsi, poi vedo di sistemare.
Il tutto per dire che la storia è complessa, molto. Ovviamente non si deve contrapporre al mito (falso) del piemontese liberatore che civilizza il povero siciliano, un mito (falso) di un Sud florido e che sarebbe sopravvissuto, in quella forma, al procedere della storia, appunto.
Però certe bestialità sui libri di storia non si possono più sopportare. Cominciassero i divulgatori di storia, professionisti seri, a rivedere sulla base di documenti e cifre, quello che per anni è stato propinato agli studenti così ci evitiamo pure leghisti e neo borbonici.