Taiwan

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Re:Taiwan
« Risposta #60 il: 11 Ago 2022, 23:52 »

Offline Mate

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Re:Taiwan
« Risposta #61 il: 12 Ago 2022, 07:23 »
Qui stiamo arrivando a dire che è legittimo, per dei dissidenti di un regime, concentrarsi in una regione e proclamare l'indipendenza regionale non su base etnico-geografica, ma politica.
Fatemi capire: è legittimo sempre o è legittimo solo davanti al "comunismo"?

Hai perfettamente ragione, quindi stai ammettendo che la dichiarazione d'indipendenza, e la conseguente guerra, condotta dalla Repubblica Popolare di Cina fondata da Mao su base politica e non etnico-geografica, contro la Repubblica di Cina è illeggittima?
Perché questo è successo circa mezz'ora secolo fa e te continui sui soliloqui di giustificare l'illegittimità di Taiwan sulla RPC.

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #62 il: 12 Ago 2022, 09:11 »
no sto dicendo che per me è assolutamente legittima, esattamente come lo è la rivoluzione francese che non ha chiesto di certo il permesso per tagliare la testa al re.
O la gloriosa rivoluzione inglese, per quanto incruenta, non ha certo chiesto il permesso, ma ha imposto la deposizione del re e il Bill of Rights.

La questione, lo specifico ancora una volta, è non ammantare di oggettività uno schieramento che è palesemente politico.
io mica dico che fosse oggettivamente giusta la rivoluzione cubana. O quella russa.
Erano giuste dal mio punto di vista politico. Che so spiegare, ma resta un punto di vista, socialmente e politicamente segnato.

Quando si dice che le rivendicazioni di taiwan sono giuste si ammetta che si fa per uno sfacciato schieramento politico, senza cercare inesistenti cause storiche oggettive, che semmai dimostrano il contrario.

Ripeto, capisco che nel nostro mondo ideologico le idee di parte sembrano di minor valore a causa della loro partigianeria mentre le nozioni oggettive ci piaccono tanto perché alludono alla "vera realtà" e alla "scienza".
Ma in questo caso non è proprio possibile. Se stiamo alle cause oggettive che portano alla situazione attuale o riconosciamo il diritto della Repubblica popolare di rivendicare Taiwan oppure dovremmo rivedere moltissime delle nostre convinzioni su diritti e interessi delle nazioni occidentali.

L'unico schieramento onesto - e legittimo - è che la repubblica popolare so' i cattivi, taiwan i buoni e quindi è giusto schierarsi coi secondi.
Onesto e legittimo, opinione di parte e nulla più.
Re:Taiwan
« Risposta #63 il: 12 Ago 2022, 09:31 »
no sto dicendo che per me è assolutamente legittima, esattamente come lo è la rivoluzione francese che non ha chiesto di certo il permesso per tagliare la testa al re.
O la gloriosa rivoluzione inglese, per quanto incruenta, non ha certo chiesto il permesso, ma ha imposto la deposizione del re e il Bill of Rights.

La questione, lo specifico ancora una volta, è non ammantare di oggettività uno schieramento che è palesemente politico.
io mica dico che fosse oggettivamente giusta la rivoluzione cubana. O quella russa.
Erano giuste dal mio punto di vista politico. Che so spiegare, ma resta un punto di vista, socialmente e politicamente segnato.

Quando si dice che le rivendicazioni di taiwan sono giuste si ammetta che si fa per uno sfacciato schieramento politico, senza cercare inesistenti cause storiche oggettive, che semmai dimostrano il contrario.

Ripeto, capisco che nel nostro mondo ideologico le idee di parte sembrano di minor valore a causa della loro partigianeria mentre le nozioni oggettive ci piaccono tanto perché alludono alla "vera realtà" e alla "scienza".
Ma in questo caso non è proprio possibile. Se stiamo alle cause oggettive che portano alla situazione attuale o riconosciamo il diritto della Repubblica popolare di rivendicare Taiwan oppure dovremmo rivedere moltissime delle nostre convinzioni su diritti e interessi delle nazioni occidentali.

L'unico schieramento onesto - e legittimo - è che la repubblica popolare so' i cattivi, taiwan i buoni e quindi è giusto schierarsi coi secondi.
Onesto e legittimo, opinione di parte e nulla più.

Tutto giusto. Senza Taiwan, noi occidentali (cioè la nostra economia e, indirettamente, la nostra qualità della vita) saremmo un ricordo del passato.
Negarlo sarebbe ipocrita. Volerlo, anche.
Re:Taiwan
« Risposta #64 il: 12 Ago 2022, 09:44 »
in sostanza, gli usa hanno scritto sul muro che taiwan (che la cina considera cina) oggi e’ un loro protettorato, cioe' uno strumento della loro politica. questo a mio avviso implica 3 cose in concreto:
1) la cina, che per me ha subito una umiliazione, per il prevedibile futuro lavorera’ su vari piani (militari ed economici) per l’obiettivo molto pratico di cacciare gli americani da taiwan; e secondo me per la leadership cinese avere obiettivi chiari e’ meglio che avere obiettivi vaghi (tipo “constrastare la politica usa nel pacifico”), specie se quegli obiettivi suonano come “cacciare gli stranieri dalla cina”;
2) i taiwanesi ora pagheranno molto di piu’ per la protezione americana (e prima o poi inizieranno a chiedersi se non gli conveniva lo status quo ante con la median line e tutto il resto);
3) piu’ la cina crescera’ militarmente, piu’ gli americani dovranno investire nella protezione di taiwan, e piu’ si porranno la domanda “ci conviene?”.
in fondo, per me il problema di taiwan come protettorato americano e’ che, o gli americani la trasformano in israele-2 (senza pero’ che abbia l’influenza che israele ha a washington), oppure prima o poi dovra’ trattare con la cina. resta il fatto che taiwan e' la carta piu' grossa del mazzo e gli usa l'hanno giocata molto presto.

Offline Aquila1979

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Re:Taiwan
« Risposta #65 il: 12 Ago 2022, 10:19 »
3) piu’ la cina crescera’ militarmente, piu’ gli americani dovranno investire nella protezione di taiwan, e piu’ si porranno la domanda “ci conviene?”.
in fondo, per me il problema di taiwan come protettorato americano e’ che, o gli americani la trasformano in israele-2 (senza pero’ che abbia l’influenza che israele ha a washington), oppure prima o poi dovra’ trattare con la cina. resta il fatto che taiwan e' la carta piu' grossa del mazzo e gli usa l'hanno giocata molto presto.

Ci sono altre opzioni, e io voto questa:

USA svuota di significati economici Taiwan nei prossimi anni.
Rimilitarizzazione a tappe forzate del Giappone con armi nucleari
Protettorato informale giapponese su Taiwan (che è la prima barriera difensiva nipponica)

Se la Cina prende Taiwan la sconfitta è del Giappone.
E comunque la produzione di semiconduttori sarebbe già passata nel Midwest.

Che in fondo della libertà non ce ne fotte una minchia.

Troppo cinico?

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #66 il: 12 Ago 2022, 10:36 »
Tutto giusto. Senza Taiwan, noi occidentali (cioè la nostra economia e, indirettamente, la nostra qualità della vita) saremmo un ricordo del passato.
Negarlo sarebbe ipocrita. Volerlo, anche.

bene, appurato questo si capisce perfettamente per quale ragione lo strappo di Pelosi è una minchiata cosmica, comunque la si guardi.
Perché anche se ritieni Taiwan i buoni e la repubblica popolare i cattivi, non è certo questo il momento e i rapporti di forza per provocarli su una questione che ha le origini che abbiamo ripercorso.
Saggezza imporrebbe di farti i cazzi tuoi, almeno per ora, continuando col sostegno dato. Puntando al mantenimento dello status quo.
Ma quando sei completamente cretina e rispondi ad altri interessi che "la libertà" capita di fare queste minchiate.

Offline Mate

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604
Re:Taiwan
« Risposta #67 il: 12 Ago 2022, 11:33 »
no sto dicendo che per me è assolutamente legittima, esattamente come lo è la rivoluzione francese che non ha chiesto di certo il permesso per tagliare la testa al re.
O la gloriosa rivoluzione inglese, per quanto incruenta, non ha certo chiesto il permesso, ma ha imposto la deposizione del re e il Bill of Rights.

La questione, lo specifico ancora una volta, è non ammantare di oggettività uno schieramento che è palesemente politico.
io mica dico che fosse oggettivamente giusta la rivoluzione cubana. O quella russa.
Erano giuste dal mio punto di vista politico. Che so spiegare, ma resta un punto di vista, socialmente e politicamente segnato.

Quando si dice che le rivendicazioni di taiwan sono giuste si ammetta che si fa per uno sfacciato schieramento politico, senza cercare inesistenti cause storiche oggettive, che semmai dimostrano il contrario.

Ripeto, capisco che nel nostro mondo ideologico le idee di parte sembrano di minor valore a causa della loro partigianeria mentre le nozioni oggettive ci piaccono tanto perché alludono alla "vera realtà" e alla "scienza".
Ma in questo caso non è proprio possibile. Se stiamo alle cause oggettive che portano alla situazione attuale o riconosciamo il diritto della Repubblica popolare di rivendicare Taiwan oppure dovremmo rivedere moltissime delle nostre convinzioni su diritti e interessi delle nazioni occidentali.

L'unico schieramento onesto - e legittimo - è che la repubblica popolare so' i cattivi, taiwan i buoni e quindi è giusto schierarsi coi secondi.
Onesto e legittimo, opinione di parte e nulla più.

Ammetto che per me le questioni siano politiche\ideologiche perché io gradisco vivere in un mondo (paese, nazione, quello che vuoi) dove thread come questo https://www.lazio.net/forum/temi/elezioni-25-settembre-2022/ sia possibile crearli, commentarli, scambiarci opinioni, idee perché siamo liberi di farlo, vivere in un mondo (paese, nazione, quello che vuoi) dove l'accesso ad internet (=informazione, opinioni, scambio di idee) è libero e permesso, dove posso scrivere e pubblicare libri che poi sarà il mercato a decidere se sono validi e non l'apparato statale, dove se accendo la tv e vedo uno parlare di no-vax prendo e cambio canale su un si-vax invece di avere 100 canali no-vax, dove posso andare in edicola e decidere quale carta da culo acquistare e leggermi in spiaggia al mare, dove soprattutto non rischio la galera e l'oblio perpetuo perché ho ideologie politiche avverse.

Lessi un tuo post dove per te libertà era poter accedere allo studio, era poter sfamare il proprio figlio o l'accesso alle medicine, qualcosa del genere non esattamente queste parole (perdonami, ma non ho modo di reperire quel post), queste cose sono si concesse gratuitamente, a fronte di stipendi ridicoli, sempre recanti la scritta "guardate la magnificenza della grande Patria XXXX che vi dà queste cose. Gratis", queste cose servono a creare consenso e dipendenza "oh mio Dio, con questo stipendio come farei a mandare mio figlio a scuola? ringraziamo il cielo che siamo della gloriosa nazione XXXX che ce le dà gratis!".

E, sempre parlando di politica, in ogni nazione per avere consenso devi sempre parlare alla pancia del paese e vale anche per "intoccabili" come Xi, Putin e Kim.

La retorica sull'annessione di Taiwan è stantia e vecchia, con lo status quo lavoravano entrambe con scambi commerciali. A che pro ricordare ogni 3x2 che prima o poi la si riconquista (che poi la Pelosi è una vecchia rimbambita scimunita è acclarato, però io posso scriverlo qui e dirlo a voce)?
Per generare consenso devi avere un sogno, un nemico da sconfiggere definitivamente.

Vale lo stesso per Putin.
Vale lo stesso per Kim.
Vale lo stesso per qualsiasi presidente americano\israeliano\palestinese\libico\australiano\ugandese

Ma vale lo stesso anche per i partiti presenti in Italia:
Salvini ha il sogno che non se capisce che è visto che cambia sempre registro, il nemico da sconfiggere definitivamente sono gli immigrati
Il PD ha il sogno di dare stabilità al governo, il nemico da sconfiggere è la destra
Berlusconi ha il sogno di diventare Presidente della Repubblica, il nemico da sconfiggere è la sinistra e i magistrati
Meloni ha il sogno di essere la prima premier in Italia, dopo essere stata la prima mamma, la prima Giorgia, il nemico da sconfiggere ce lo ha pure lei, come ce lo hanno i 5S sia il sogno sia il nemico.

E' un semplice schema a blocchi:
si dà la colpa delle mancanze interne a un nemico esterno da sconfiggere definitivamente per garantire prosperità a tutti (l'erba del vicino è verde e rigogliosa perché ci ruba l'acqua, no perché non siamo capaci di mantenerci un giardino)
Lo devo dire ogni 3x2 per generare consenso, per generare elettorato, per far capire che stanno eleggendo colui che gli migliorerà la vita.
Che poi sà benissimo di non poter sconfiggere quel nemico, ma importa solo essere al governo e governare e fare soldi su soldi...quando le cose iniziano ad andare veramente male all'interno e\o si avvicina il periodo elettorale, rispunta tutto fuori e sicuramente finora non l'ha potuto mantenere la promessa sempre per colpa del nemico da sconfiggere.

L'esempio è calzante anche qui da noi con la sedicente padania.
Quante volte promisero di essere indipendenti se andavano al governo, in fase elettorale? Chi era il nemico?
Quante volte ci sono stati al governo? Quante volte potevano sconfiggere il nemico?
Ad oggi, la padania è indipendente o no?

E per me, personalissimo pensiero, se una persona si trova male in determinata nazione X, alzasse il culo e andasse dove le sue ideologie combaciassero con quella nazione Y.
Noi, dall'Italia dall'Europa dall'Occidente siamo liberi di alzarci e andarse.
Un cinese è libero di alzarsi, dire Fuck Xi! e andarsene in Taiwan?
Un nordcoreano?
Un russo?
Re:Taiwan
« Risposta #68 il: 12 Ago 2022, 13:48 »
bene, appurato questo si capisce perfettamente per quale ragione lo strappo di Pelosi è una minchiata cosmica, comunque la si guardi.
Perché anche se ritieni Taiwan i buoni e la repubblica popolare i cattivi, non è certo questo il momento e i rapporti di forza per provocarli su una questione che ha le origini che abbiamo ripercorso.
Saggezza imporrebbe di farti i cazzi tuoi, almeno per ora, continuando col sostegno dato. Puntando al mantenimento dello status quo.
Ma quando sei completamente cretina e rispondi ad altri interessi che "la libertà" capita di fare queste minchiate.

Amen.

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #69 il: 12 Ago 2022, 13:54 »
...

come già detto tu hai una visione della realtà cinese che è a dir poco macchiettistica.
Se pensi che ti vengono a prendere per un post su Weibo la tua idea di regime è un tuo prodotto di fantasia, preso più da un romanzo distopico che dalla realtà.

Io provo solo rammarico per te, perché questo immaginare la realtà in modo così distorto limita la tua vera libertà di scelta e di pensiero.
Che no, non si limita al fatto che il governo, padre buono, ti faccia avere il pane e gli ospedali.
Mai pensato, anzi è uno dei principali aspetti di critica del socialismo reale, e il fatto che tu abbia inteso questo della mia idea di libertà, quando ho sempre parlato di un socialismo che non ha nulla a che vedere con lo Stato Etico (che è Hegel, non Marx) la dice lunga su quanto tu sia in grado di comprendere di un discorso complesso in materia.
Preciso, non ti sto offendendo, non sto dicendo che non sei in gradi di capire discorsi complessi, ma che il furore ideologico ti impedisce di affrontare la complessità del discorso e ti porta a semplificarlo tremendamente.

Io ho contestato un concetto di libertà che nei fatti si traduce in libertà di consumo astratta, la cui traduzione concreta è in realtà libertà di consumo nei limiti del proprio reddito, cosa che rende la stragrande maggioranza ben poco libera, vista la ristrettezza di tali limiti.
In un altro sistema non è questo che definisce la libertà, ma ciò non vuol dire che si è liberi perché il pane è garantito.

Tornando alla Cina forse a molti converrebbe un periodo lì per rendersi conto che Pechino non è la Londra di "V per Vendetta".
L'autoritarismo di un regime, come già detto, si giudica nel trattamento dei dissidenti (e la Cina li tratta di merda), non in quello dell'uomo qualunque, che esiste in Italia come in Cina e che vive la sua vita tranquilla nell'una come nell'altra pensando solo ai cazzi suoi (cosa che, segnalo, fa il 95% degli italiani, che non è un popolo di attivisti; l'agorà pubblica italiana è ai minimi termini).
E il problema dell'autoritarismo è che, gran parte delle volte, ottiene consenso dalla popolazione "qualunque", non è il delirio pazzo di una cricca al potere.

Quindi nel tuo discorso vedo due problemi: cose non viste perché troppo vicine e altre non viste perché troppo lontane. In sostituzione della vista una fervida immaginazione con tutti i luoghi comuni del momento, ossia la rappresentazione ideologica dominante che non a caso fai tua acriticamente.

Offline Mate

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Re:Taiwan
« Risposta #70 il: 12 Ago 2022, 14:24 »
Ne sei sicuro che non mi vengano a prendere?

Ti pago un biglietto per Pechino, per favore vai in piazza no non a fare un comizio, presentati semplicemente con una maglietta con scritto Xi Merda oppure con scritto Taiwan, gira per la città con una bandiera tibetana.
Fonda un giornale che mette alla berlina tutte le magagne dei vertici governativi.

La stessa cosa a Mosca con una maglietta con scritto Putin Merda, metti una bandiera ucraina, riapri novaya gazeta.

Secondo te le puoi fare queste cose oppure sono cose votate al consumismo che citi tu?

Dove non ci sono questi governi, queste possibilità le hai. Lì?
Anche questa è libertà, libertà di esporre la bandiera X invece della Y, libertà di poter dire che il politico K è una merda in favore del politico W.

Ti porto due esempi con nome e cognome: Elon Musk e Jack Ma.
Musk quante ne spara a destra e sinistra contro la politica americana o contro chicchessia?
Gli è stato fatto qualcosa?

Su Ma che cosa è successo dopo aver criticato il governo cinese?
O su una qualsiasi personalità di spicco russa che ha osato criticare il governo russo sulla guerra?

Non sono mie invenzioni da persona di mente chiusa che, non conoscendomi di persona, chiusa non è.
Ho viaggiato e tastato con mano e mente diverse cose in diversi luoghi, quindi nel mio piccolo sò di cosa parlo.
(per viaggiato non intendo la settimana alle Maldive all-inclusive o il weekendino "aho, sto a Parigi").

Dici che E il problema dell'autoritarismo è che, gran parte delle volte, ottiene consenso dalla popolazione "qualunque", non è il delirio pazzo di una cricca al potere. mi sembra ovvio, dato che elimini in ogni modo i tuoi avversari e minacci con la violenza gli altri. Quindi non hai il mio consenso, me lo imponi (o acconsento o sono oppositore con le relative conseguenze) e per quieto vivere, soprattutto mio e della mia famiglia, sono costretto a dare consenso da persona "qualunque".

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #71 il: 12 Ago 2022, 15:01 »
appunto, stai parlando dei dissidenti.
dimmi, quante volte sei andato in piazza con la maglietta "draghi merda" nell'ultimo anno e mezzo?
E "conte merda" in quelli prima?
Se la risposta è zero ad entrambe rientri nell' "italiano qualunque" e difficilmente puoi sapere in che modo l'italia tratta i dissidenti (e da quel che dici si vede).
Tu hai in mente un'astratta libertà che dovrebbe essere garantita in democrazia, ma è evidente che tu non l'abbia mai testata davvero (e questo poi porta gente tipo i novax a parlare di dittatura quando testano semplicemente i limiti, che non immaginavano, di un qualsiasi regime politico, più o meno dem).

Non è un fatto di quieto vivere, è quello che non vuoi proprio capire, ma che la maggioranza è silenziosa in  tutti i paesi del mondo, non solo qui.
Non è che qui siamo liberi e scegliamo liberamente il silenzio invece i pori cinesi vorrebbero tutti gridare "Xi merda" e invece per quieto vivere stanno zitti.
Qui come lì la maggioranza si fa i cazzi suoi. Poi ci sono i dissidenti e su questi si misura un regime politico.
Quando in Italia i dissidenti vanno in carcere la maggioranza applaude.
Anzi di base quando non vanno in carcere grida "in galera, in galera". Vedi il g8 di genova, vedi il 15 ottobre a san giovanni, vedi chi occupa case... e così via.
Ecco, in cina fa uguale. Non è quieto vivere, ma proprio consenso convinto.
Frutto di indottrinamento ideologico, da una parte come dall'altra.

Non puoi fare il raffronto tra te e il dissidente cinese.
Dovresti farlo tra te e il cinese qualunque o tra il dissidente italiano vs il dissidente cinese.

Aggiungo: se volessi giocarmela facile potrei dirti che, no, in realtà non è vero che sei libero di andare in piazza dicendo "draghi merda". è illegale, anche se il reato è puramente amministrativo (una multa di qualche migliaio di euro).
se vai in piazza con "mattarella merda" potresti invece essere fermato dalla polizia e arrestato per vilipendio al presidente e rischiare da 1 a 5 anni di carcere.
Quindi mi stai invitando a fare qualcosa che sarebbe punito, penalmente, anche nella democratica Italia. Ma tu manco lo sai e pontifichi, pensa un po' te.

Ma siccome non voglio giocarmela facile e come detto capisco che sei obnubilato dal furore ideologico cerco di estrapolare i pochi elementi di realtà del tuo discorso e ti dico che, certo, i dissidenti vengono trattati di merda in Cina, l'ho detto io stesso, peggio che in Italia e questo si che è un elemento dirimente, non il cittadino X che non può andare in piazza con "XI merda" né l'idea che in Cina ti vengono a prelevare per un commento social.

Scusami, ma vedere in un ultramiliadario come Elon Musk e nelle sue "critiche" alla politica americana una forma di dissenso mi pare cialtronesco. E sono stato buono, il commento vero doveva essere molto più cattivo.
In realtà il paragone porterebbe a dire che è molto più democratico un paese dove anche Jack Ma viene inquisito e messo a cuccia di uno in cui un Elon Musk fa il cazzo che gli pare, come gli pare e quando gli pare.
Quindi faccio finta di non aver letto quel paragone perché è un pazzesco autogol che evito di utilizzare contro di te.

E qui mi fermo, perché è veramente troppo, troppo facile contestare quel che scrivi.
Dovresti ponderare un attimo di più, far scivolare via il furore ideologico e vedresti il mondo e i punti di vista con occhi diversi.

Non smetteresti di vedere la Cina come un regime autoritario, perché quello è.
Ma almeno la vedresti per quel che è, a differenza della favoletta del regno cattivo dei Kommunisti che ti hanno messo in testa.

Offline Mate

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Re:Taiwan
« Risposta #72 il: 12 Ago 2022, 15:59 »
Per me tu hai capito benissimo quale era il succo del mio discorso, ma come al solito soppesi ogni frase cercando di screditarla, ma non screditi il discorso.

Musk ne spara di continuo contro la politica americana e sta ancora lì.
Ma si è permesso di criticarla una volta sola ed è sparito dalla scena.
Stessa cosa per tante personalità di spicco russe contro la guerra.

Com'è che basta una critica al governo e automaticamente diventi dissidente?

Ok, la maglietta con scritto merda è vilipendio ma suppongo che te abbia capito cosa intendevo.
Possiamo dire che invece di merda è una maglietta con elencate le nefandezze, corruzione del governo e\o le mancate attuazioni delle promesse elettorali.
Si tratta di verità e non vilipendio.

Qui puoi scriverlo ovunque, dirlo ovunque.
Lì puoi o rischi di diventare dissidente?
Perché l'essere dissidenti è una sottilissima linea a piacimento del governo.

La Ovsyannikova cosa ha fatto di veramente male?
Esattamente si è presentata con un cartello "no alla guerra" = dissidente.
Quindi o ti allinei tout-court o non ci metto niente a farti essere un dissidente e dopo entriamo nel campo che citi tu, io parlo del campo precedente.

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #73 il: 12 Ago 2022, 16:30 »
ma perché mescoli Russia e Cina che sono due regimi profondamente diversi?
(prima ci hai messo dentro pure la Corea del Nord, ma evito di mettere il dito nella piaga)

Hai in testa questo grande insieme sotto l'etichetta "Dittaturah" che è un bel mischione, un insalatone misto caratterizzato da quattro concetti astratti in croce e che - ca va sans dire - fa rima con Kommunismo.

Poi ancora con questa storia che puoi "scriverlo ovunque, dirlo ovunque".
Vuoi capire che questa cosa non conta nulla?
Che tu (o chiunque altro) critichi il governo non frega un cazzo a nessuno perché non conti un cazzo, non sei nessuno, non vali assolutamente nulla. Che tu scrivi le "nefandezze" del governo da qualche parte non se ne fotte un cazzo di nessuno perché equivali alla scorreggia di una mucca solitaria sull'altipiano dell'Himalaya. Lo capisci o no?
Ciò che pensa il singolo, ciò che ritiene, quello che può scrivere o elaborare non è più pericoloso per un governo di una spalmata di merda su un marciapiede.
Dire che la libertà è quella di poter scrivere o dire quanto fa schifo il governo è ridurre la libertà ad una stronzata. Una formalità che non cambia assolutamente nulla nel mondo.
Queste robinsonate per cui concetti complessi come la libertà sono queste insulsaggini individuali sono la caricatura grottesca del liberalismo.

Quello che non ti consente un regime autoritario è di organizzare liberamente un dissenso.
E bada bene che anche i regimi liberali ti consentono di farlo ma dentro i confini che non li mettono a rischio. Puoi contestare il governo specifico, NON l'impianto istituzionale. Per questo c'è differenza di sanzione tra Draghi e Mattarella.
nessun regime consente di essere messo a rischio, nessuno.

Tornando alla Cina, sai cos'è il renrou (人肉搜索)? Temo di no.
Sai che attraverso questa pratica sociale, che prevede necessariamente un elevatissima interazione di massa, funzionari di partito sono arrivati a suicidarsi per le denunce subite?
Il renrou dimostra che la sovranità è in mano al popolo? Assolutamente no. è una pratica barbara, cybergogne contro la corruzione o lo scandalo del momento.
Ma dimostra che la semplificazione estrema e affidarsi alla propaganda spiccia non ti aiutano a capire, aiutano solo a figurarsi più facilmente quel che non si capisce.

Un po' come vedere Indipendence Day e dire di sapere come sono gli alieni.
Re:Taiwan
« Risposta #74 il: 12 Ago 2022, 17:04 »
bene, appurato questo si capisce perfettamente per quale ragione lo strappo di Pelosi è una minchiata cosmica, comunque la si guardi.
Perché anche se ritieni Taiwan i buoni e la repubblica popolare i cattivi, non è certo questo il momento e i rapporti di forza per provocarli su una questione che ha le origini che abbiamo ripercorso.
Saggezza imporrebbe di farti i cazzi tuoi, almeno per ora, continuando col sostegno dato. Puntando al mantenimento dello status quo.
Ma quando sei completamente cretina e rispondi ad altri interessi che "la libertà" capita di fare queste minchiate.

assolutamente d'accordo.

resta che i cinesi hanno (secondo me) sbagliato a mostrare i muscoli. avrebbero fatto meglio a lasciarla andare e venire senza drammi


Ci sono altre opzioni, e io voto questa:

USA svuota di significati economici Taiwan nei prossimi anni.
Rimilitarizzazione a tappe forzate del Giappone con armi nucleari
Protettorato informale giapponese su Taiwan (che è la prima barriera difensiva nipponica)

Se la Cina prende Taiwan la sconfitta è del Giappone.
E comunque la produzione di semiconduttori sarebbe già passata nel Midwest.

Che in fondo della libertà non ce ne fotte una minchia.

Troppo cinico?


gli usa possono uscirne in molti modi (almeno in teoria).
io parlavo dei taiwanesi, che da protettorato usa di vie di uscita ne avranno molte meno.



Intanto

Five Chinese state-owned companies to delist from NYSE amid U.S. tensions
https://www.reuters.com/business/finance/several-chinese-state-owned-companies-delist-nyse-2022-08-12/
Effetto pelosi: i cinesi iniziano a ritirare i loro soldi dagli Usa (con queste 5 fanno -310B$)
Secondo me non ci sara’ alcuna invasione di Taiwan (i cinesi non sono pronti a una guerra con gli usa), ma vedremo molte cose come questa

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #75 il: 12 Ago 2022, 17:37 »
senza contare che, al momento il rischio non è imminentissimo, ma io ad oggi non escluderei categoricamente una guerra civile negli USA.
E a quel punto l'effetto domino internazionale sarebbe pazzesco.

Online mr_steed

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Re:Taiwan
« Risposta #76 il: 15 Ago 2022, 10:39 »
America is 'on edge of war with Russia and China', says former US secretary of State Henry Kissinger - and blames US leaders having 'trouble defining a direction'

https://www.dailymail.co.uk/news/article-11110441/Henry-Kissinger-america-war-Russia-China.html
Re:Taiwan
« Risposta #77 il: 15 Ago 2022, 17:22 »
Chip 4 is about more than Korea - it’s about breaking up Taiwan’s monopoly
https://english.hani.co.kr/arti/english_edition/e_business/1054104.html
articolo che riassume la posizione dei coreani sul progetto usa di spostare di fatto l’industria dei semicond dall’asia al nordamerica, proposto a taiwan, jpn e skor. a differenza dei giapponesi (apparentemente entusiasti) e dei taiwanesi (che non hanno scelta), i coreani sono scettici. un po’ perche’ oltre a fottere i taiwanesi (cosa che l’articolo dice chiara) il progetto darebbe una mazzata pure a loro (cioe’ a samsung). e un po’ perche’, secondo loro, un piano che prevede di proteggere taiwan svuotandola di rilevanza economica rischia di finire in un disastro (eufemismo). i media asiatici hanno chiamato il progetto “the devil’s choice” (intendendo fra usa e cina:
https://asiatimes.com/2022/08/us-chip-4-plan-hands-south-korea-a-devils-choice/ )
il risultato ora e’ che i coreani entreranno ma discuteranno i loro problemi con gli altri per proteggere il loro interesse nazionale:
When asked about South Korea’s participation in the tech pact on his way to his office on Monday, President Yoon Suk-yeol told reporters there is nothing to be concerned about. “We will carefully examine and discuss with relevant ministries and agencies to protect our national interests,” Yoon said. (...) “We intend to present our own views on what the best direction is at the Chip 4 preliminary meeting,” he added.
l’articolo va secondo me letto tutto, perche’ comincia in un modo e finisce in un altro.
Re:Taiwan
« Risposta #78 il: 15 Ago 2022, 17:23 »

Offline FatDanny

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Re:Taiwan
« Risposta #79 il: 20 Ago 2022, 09:19 »
Fonte: the Economist




Prevalenza nei rapporti commerciali tra USA e Cina.
Notare come nonostante tutto l'Italia resti tra le poche a prevalenza USA (cosa che a mio avviso condiziona la nostra percezione).
 

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