Voto abbastanza convintamente per il no.
Questa riforma comporta qualche spesa in meno ma non si tratta di soldi importanti per il bilancio dello Stato.
Una riforma del Parlamento dovrebbe tener conto di 3 capisaldi:
- rappresentatività;
- efficienza dei lavori parlamentari;
- stabilità del governo (che si regge sui voti del parlamento).
Questa riforma, riducendo il numero dei parlamentari, qualunque sia poi la legge elettorale, diminuisce la possibilità per i piccoli partiti di essere rappresentati nel Parlamento, quindi, secondo me, in qualche maniera, diminuisce la democrazia del sistema.
Inoltre potrebbe peggiorare l'efficienza dei lavori parlamentari, perché non dimentichiamo che i parlamentari devono partecipare a commissioni, missioni, etc., c'è bisogno di un certo numero di persone a cui attingere.
La riforma Renzi era sicuramente migliore di questa perché alla fine l'idea di un Senato che rappresentasse le Regioni non era del tutto peregrina, però alla fine erano troppe le leggi che sarebbero dovute passare per entrambi i rami del Parlamento.
Per come la vedo io, la cosa migliore da fare sarebbe avere una sola Camera.
Per quanto riguarda invece la qualità dei parlamentari, il tentativo potrebbe essere quello di tornare alle preferenze. Mi sembra prima di tutto una questione di democrazia (perché con i miei voti deve essere eletta una persona che io non stimo?), certo garanzia di un miglioramento non ce ne sono.