Il tuo post mi risulta davvero disarmante, perché ti conosco come persona intelligente (qui sopra, fuori non ti conosco)
Io, che sono modesto, a differenza della giornalista, che invece in quanto donna e' "entitled" ("they just don't get it", dice lei) dico che non mi sono spiegato bene.
La tua premessa e' di una inutilità, appunto, disarmante. A cosa serve dire l'ovvio, e cioè che può esserci un uomo più femminista di molte donne e donne meno femministe di tanti uomini?
Tu parti da una premessa che io non condivido, cioè che solo le donne dovrebbero avere voce in capitolo. Per me, ciò che riguarda le donne riguarda tutti.
La mia premessa inutile e disarmante (almeno oltre a essere intelligente* sono pacifico) non lo so a cosa servisse, ne ho parlato perché penso che la mentalità maschilista sia frequente più o meno allo stesso modo negli uomini e nelle donne.
Dire che le prospettive di una donna non sono diverse da quelle di un uomo e' una aberrazione sconvolgente. Non si dice che le prospettive di TUTTE le donne sono differenti dalle prospettive di TUTTI gli uomini, ma l'argomento si smonta con grandissima facilita'. L'abbraccio che offre el Kun alla guardalinee; quanti uomini sono stati stuprati in circostanze che sono iniziate con lo stesso gesto, e quante donne? Il numero, secondo te. Non considerazioni. Il numero.
Davvero una donna che gira da sola la sera ha prospettive identiche a quelle di un uomo che gira solo la sera? Ma davvero il fatto che ce lo dicano loro (si lo so, non tutte) non basta ad accettarlo? Decidiamo sempre e comunque noi?
Non c'entra niente lo stupro.
Il numero è molto più basso, imparagonabile, e sai che lo so, quindi non serve che usi l'argomento stupro come se io ignorassi il fenomeno o peggio avessi interesse a sminuirlo.
Non voglio decidere, voglio discutere. M'interessa l'argomento. Mi sento coinvolto, posso aberrarti ancora un po'?
Se il rimedio è dire che le donne sono state discriminate e oggetto di violenze nel corso dei millenni e in maniera minore lo sono ancora oggi, ok, siamo tutti d'accordo, ma qui rientriamo nella categoria delle ovvietà di cui sono esperto. Ma se Massey-Ellis considera il gesto di Aguero propedeutico a uno stupro, io penso che abbia dei problemi.
Non sarebbe meglio per lei che riuscisse a interpretare l'episodio per ciò che è stato, e cioè un gesto irriguardoso nei confronti del suo ruolo di arbitro e non un gesto di sopraffazione nei confronti del suo essere donna?
È giusto che lo colleghi alle violenze storicamente subite dalle donne? Per lei, per vivere meglio. È utile a risolvere il problema?
Non si possono cancellare le violenze sulle donne, intendo quelle che già si sono verificate, è impossibile sanarle, rimarranno ingiustizie. Ma io vorrei fare un passo avanti. Che consiste nel cercare di avere una consapevolezza maggiore, analizzando caso per caso: c'è violenza? Sì, no, è una molestia, è un malinteso, è retaggio maschilista? Come è successo, perché, qual è la dinamica.
Il post di Paris neanche me lo ricordo, anche se mi ricordo la reazione che ha generato in me, ma non e' quello il punto, tanto che anch'io ho già detto di essere stato colpevole della stessa cosa. Non e' che io sono bravo e Paris no, o che il Kun non sia un ragazzo d'oro. Dico solo che bisogna sottolineare gesti e comportamenti che continuano ad affermare la posizione dominante dell'uomo sulla donna anche se solo in espressioni formali e all'apparenza di natura soltanto lessicale, soprattutto quando lo si fa notare, senza difendere strenuamente la posizione che e' sempre stata dominante, cioè quella dell'uomo bianco eterosessuale.
Sì, ma non è questo il caso.
Io non difendo nessuna posizione. Anzi, penso di essere molto meno conservatore di te sull'argomento.
*non è vero, non sono intelligente