comunque, oltre al vino del contadino, c'è pure il vino del discount che vince un premio internazionale... quindi "l'abito", in ambiente enologico, fa spesso il monaco? 
Un vino da 2,50 euro ha vinto un concorso internazionale, così la giuria si è fatta ingannare da uno scherzo
https://www.open.online/2023/09/08/belgio-scherzo-trasmissione-tv-vino-supermercato-vince-premio-internazionale/
Comunque l'informazione è fuorviante. Il reportage belga (che ho visto) non mette in causa la qualità dei vini (Un vino da 3 euro è probabilmente una
piquette, come dicono i francesi, non c'è proprio margine perché sia un buon vino) ma il valore delle medaglie (spesso d'oro) date da organismi autonominati che hanno un sistema di valutazione dei vini molto personale e poco rigoroso. Nello stesso reportage il giornalista riesce a iscriversi come
gustatore assieme a decine di altre persone che non fanno questo di mestiere.
Il problema è che queste medaglie vengono messe quelle etichette e spostano spesso la decisione del consumatore a livello di 15%. Quindi la questione non è un confronto tra vini. Tanto che, sebbene si parli concorso, di premio, non è una gara tra vini, ma soltanto la possibilità di ricevere questa
medaglia e che la puoi mettere sull'etichetta.
Per me che non ci capisco molto...ci sono tanti vini da 3 euro che sono meglio di vini da 15 euro. O meglio, mi son fatto questa idea, probabilmente stupida, che o spendi 30-50 euro o 3 euro. Quel che sta in mezzo é marketing
Sto marketing, secondo me, viene spesso in tutte le salse e in tutte le argomentazioni. Ma non è una formula magica. Un vino buono è un vino che viene fatto con competenza, lavoro e impegno. Quindi ha un costo che difficilmente è compressibile a certi livelli. Comprare un vino sotto i 3 euro è come comprare uno stereo all'autogrill della Salerno-Reggio Calabria per 20 euro. Nun po esse. Diciamo che la casistica è disperatamente più favorevole al fatto che te stai a compra una sòla.